Car Sex Si? O Car Sex No? Voi cosa ne pensate?

Non ho mai considerato il car sex come un'attività da praticare. Credo sia dovuto al fatto che sono un po' in là con gli anni e ai miei tempi non era molto in voga. Sta di fatto che solo quest'anno ho fatto le mie prime timide esperienze e ancora non riesco a capire se sia portata per farlo, se mi piaccia oppure no. Ed è per questo che vi chiedo. Chiedo a voi cosa ne pensate. Il tarlo in testa mi è venuto leggendo i racconti di alcune sorelline. Racconti dai quali sembra sia molto divertente e assai facile rimorchiare. Eppure io sono stata un po' sfortunata. Ricordo la prima volta questa tarda primavera. Ero stata da Zara e in un impeto di acquisti avevo preso due pezzi sopra e una gonna. Solo a casa mi accorsi che la gonna aveva dei pantaloncini interni che mi affrettai a tagliare con un perfetto lavoro da sartina. Non sarò la più troia del sito ma non voglio impicci quando si tratta di far sesso. Passato il pomeriggio a prepararmi, depilazione, trucco e parrucco, provare tutti i vestiti e le combinazioni possibili alla fine allo specchio mi sentivo fighissima. Ero pronta per passare il sabato sera nel mio locale preferito. Ora dovete sapere che in quel locale il giorno perfetto per noi Queen è il venerdì e il sabato invece è frequentato più da coppie e singoli che le cercano. Era già capitato quindi il sabato di non battere chiodo ma quella sera in particolare mi era venuta la depressione. Dalle 11:30 gironzolavo nel privè e all'una non avevo avuto neppure la più piccola occasione, il più piccolo rapporto umano. Cazzo. Ero fighissima e nessuno mi filava. Passata l'una decisi quindi provare per la prima volta il car sex. Andai dove qui avevo letto le migliori recensioni. Gironzolai e gironzolai in auto. Poi andai nel secondo posto poi nel terzo. Nessuno non un'anima viva. Tornata a casa alle 4:00 del mattino guardai e riguardai le recensioni sul sito incredula. Magari avevo sbagliato posto, forse orario. Decisi che avrei riprovato, e l'estate che stava arrivando rendeva la cosa più facile. E così feci. Provai ad andaci prima di andare nel locale invece che dopo. Mi spostai di centinaia di metri avanti e indietro dove avevo letto vi fossero altre possibilità. Provai nuovi posti, nuovi orari. Sempre quando la serata nel locale non andava come desideravo. Nulla. Ero quasi decisa a non provarci piú quando alla fine feci la mia prima esperienza al cimitero di Lambrate. La tempesta che si era abbattuta su Milano aveva divelto centinaia di alberi, che il comune aveva fatto tagliare e portare al cimitero e al parco di lambrate. Io non lo sapevo e praticamente non c'era più il parcheggio ma avevo provato quattro o cinque volte tanto valeva provarci ancora. Quella sera però c'era un bel viavai di macchine. E decisi, malgrado avessi appena letto sul sito di controlli di polizia, che per farmi vedere meglio sarei uscita dalla macchina e avrei girato per il parcheggio. Misi i tacchi vertiginosi che avevano tolto per poter guidare e uscii. Pochi minuti e subito si affiancò un ragazzo. Due chiacchiere mentre lo vedevo attraverso il vetro aperto che si masturbava e subito via alle danze. Lui apre la portiera si tira giù i pantaloni e, senza allontanarci, protetti dalla portiera aperta, io che mi chino a lui. Sentivo il suo nervosismo. Il suo guardare intorno che non arrivasse nessuno. Io invece ero stranamente tranquillissima. Uno dei motivi per cui non avevo provato molto il car sex e proprio la paura di un fermo una denuncia. Eppure ero lì col suo cazzo in bocca, in minigonna, in mezzo alla strada, con macchine che passavano e me ne fregava di tutto. Dopo aver ingoiato il suo nettare continuai a passeggiare senza paura. Quasi nuda. E quella sera feci un altro incontro. Un signore distinto, sui sedili, dentro la sua Mercedes proprio in fronte all'ingresso del cimitero. Mi scopó, ma non venne. Indeciso fra la voglia e la paura, continuava a ripetere e ci saremmo dovuti spostare e alla fine desistette. Peccato. Aveva un bel cazzo.
Le vacanze erano ormai alle porte. A quel punto desistetti da qualsiasi altra ricerca di nuovi posti. Se sarò troia per strada il mio posto sarà il cimitero di Lambrate. Infatti prima del mare arrivò un altra setata calda con lo stesso meccanismo. Separarmi dalla sicurezza della mia auto e camminare in bella vista per attirare il più possibile. Questa volta un grazioso sudamericano che mi ha scopata per bene, fuori, appoggiati alla sua auto dopo che glielo avevo lubrificato per bene con la mia bocca. Sono quelle sere in cui torno a casa soddisfatta. A questo punto vi domanderete perché vi chiedo se mi piaccia o no. Perché scrivere questo racconto per due sole scopate in un parcheggio? Beh ho deciso di scriverlo per quello che mi è successo settimana scorsa. Non starò a tediarvi sul perché. Piccoli problemi e un susseguirsi di impegni personali. Ma da quest'estate ad oggi le mie uscite, la vita sessuale di Trilly, è un po' in down. Poche uscite. Poco sesso. Venerdì scorso avrei voluto uscire. Troieggiare. Sfogarmi. Ma la legge di Murphy che mi colpisce recentemente ha fatto sì che dovessi andare a una cena aziendale, cui non potevo mancare. Mi son trovata così, finita la cena, a gironzolare in auto, tornando verso casa, intorno a mezzanotte. Ovviamente per motivi di lavoro non ero en femme. Inizia a fare freddo e decisi di vedere se vi fosse, al cimitero, movimento anche ora in inverno, per fare una serata appena possibile. Appena arrivata vidi diverse macchine. Mi affiancai a una parcheggiata dove c'era una sorellina. Quattro chiacchiere e mi lascia intendere o perlomeno così ho capito io che lei "lavora". Così lascio perdere mi metto dall'altra parte del parcheggio in un posto super tranquillo per guardare cosa succede. Non ho sonno né premura esco mi appoggio al cofano e mi accendo una Neo. Subito si affianca un'auto con un ragazzo. Mi chiede se voglio andare con lui. Sono pansessuale non disdegnerei incontri gay ma lui non mi piace e non è serata. Gli dico di no, che non sono interessata. Continua a passare qualche auto fino a che arriva un SUV nuovo. Mi fisso sul guidatore. Un ragazzo giovane biondo grazioso. Accanto a una ragazza ma non la vedo bene, le luci di strada che riflettono sui vetri non aiutano. Fa qualche giro poi si ferma a due parcheggi da me. Di improvviso quel punto tranquillo del parcheggio si trasforma in un viavai. Quattro cinque macchine che continuano a passare lentamente. Si parcheggiano ripartono. Ripassano ancora. Guidatori anziani e più giovani. Io guardo incuriosita. Un auto si ferma proprio accanto al SUV e il guidatore scende. Fa come per parlare e il suv riparte. Interessante! Penso. Ora guardo e magari imparo qualcosa sul car sex. Mi accendo la seconda neo. Intanto il suv torna e si mette di nuovo abbastanza vicino a me. Ora posso vederli meglio, fisso di più la mia attenzione su di loro. Sono due ragazzi giovanissimi. Lei mora bella, smanetta allo smartphone. Mi dà un paio di occhiate fugaci. Mi convinco che da lì a poco inizieranno a fare sesso in macchina e che potrei avere l'occasione di guardare. Mandano via di nuovo un auto che si ferma accanto. Poi vedo che lei mi fa un gesto. Si alza dal sedile e passando fra i due sedili anteriori passa nella parte posteriore della macchina. La vedo meglio. Indossa una finta pelliccia corta nera e dei legghins aderenti chiari. Dei tacchi stringati avvolgono dei bei piedini. Purtroppo scompare. I vetri posteriori sono oscurati. Passa un piccolo lasso di tempo, Io sempre lì fermo appoggiato al cofano, in attesa che facciano qualcosa per dare una sbirciatina da voyeur. Ma lui continua a guardarmi e questa volta i segnali sono inequivocabili. Mi fa segno di andare da loro. Sono una persona timida. Non sono timorosa ma comunque salire in auto di sconosciuti non è una cosa che faccia abitualmente o che non mi dia da pensare. Ma soprattutto continuavo a riflettere sulla loro età. Cielo, speriamo che non sia minorenne perché se è maggiorenne di sicuro non lo è da molti anni. Due ragazzi così giovani cosa vogliono da me. Chi mi segue sa che quel 70 nel Nick è il mio anno di nascita. Non li porto male. Ne esteticamente ne fisicamente, ma cosa ci faccio con una ragazzina così. É capitato più volte in passato da swinger e Queen di fare sesso con persone molto più giovani e ogni volta mi chiedo se sia giusto o se ne ho abbastanza per loro. Cosa provino e perché. Mentre questi pensieri mi attanagliavano la mente e all'ennesimo cenno di lui che mi guarda come fossi deficiente vado da loro. Vedo solo lui. Dietro è tutto nero lo guardo e lui dice: "devi aprire tu la portiera e salire dietro io da qui non riesco." Apro la portiera e semmai avevo dubbi rimango ancora più di stucco. Lei è bellissima molto più bella di come l'avevo intravista. Si è spogliata e indossa solo un tanga minuscolo nero e un reggiseno altrettanto minuscolo che accompagna un seno piccolo. Una coppa di champagne appena accennata. E io adoro i seni piccoli. Mi siedo ma non faccio in tempo a parlare Non ho parole e lei subito mi accarezza i pantaloni mentre lui gesticola facendo come per dire fate fate. Intorno continua la capannella di auto che va e viene. Un ragazzo è accanto al finestrino non so cosa veda dai vetri oscurati, ma si masturba. Ma come sempre mi succede quando faccio sesso per me il mondo esterno non esiste più. Non vedo auto non vedo guardoni. Vedo solo lei. Non toccavo una ragazza così giovane e bella da non so quanto. Non pensavo neppure mi potesse succedere. Vedo che lei mi asseconda e ha molta voglia ma non so fino a che punto spingermi. (Sputare sulla figa di una che non conosci per lunrificarla é brutto?) Non voglio fare figure, intanto le massaggio a lungo il clitoride mentre lei è china sul mio membro. Intravedo lui. È eccitato. Guarda cosa succede in giro ed é ostretto a spostar la macchina due tre volte quando si fanno troppo insistenti i guardoni, dicendomi, forse per tranquillizzarmi, che comunque rimaniamo nel parcheggio. Lei si rivolge a lui solo dicendogli piu volte : "sto bene, non ti preoccupare, mi piace, sto bene va tutto bene rimaniamo qua." Lui si masturba. Passo forse dieci minuti a leccargli la glabra figa di miele che ha e quando lei dice scopami e si mette in posizione sento lui sempre piú eccitato che si masturba avidamente. Per quanto scomodi possono essere i sedili di una macchina il fatto che lei fosse piccolina e snodata ci aiutava. Non riesco a dimenticare i suoi piedini le sue gambe il suo piccolo seno adolescienziale, li ho in testa ora, mentre scrivo, come se l'avessi davanti. Mi sono impegnato per non venire subito. Cercavo persino di pensare ad altro per durare di più. Ma quando lei è venuta chiudendo gli occhi con spasmodici movimenti e stringendomi con le gambe ripiegate (e pure lui diceva "sì sì" come fosse lì con noi) sono esploso. Le ho detto "devo uscire sto per venire". " No! Vieni dentro! vieni dentro!" mi ha risposto. Si può essere così coglioni da venire dentro una ragazza mai vista prima, di cui non sai neppure il nome, conosciuta in un parcheggio, senza preservativo in età fertile? Si sono imbecille. E non riesco a pensare ad altro. Chi é ? Perché lo ha fatto? Perché io? Che rapporto ha con lui? Mi rimbombano solo le loro ultime parole. Lui guardandomi : "c'é troppa gente, diamo davvero nell'occhio, ora dobbiamo proprio andare." Lei accarezzandomi: "Grazie, é stato bello, Grazie. Davvero. Grazie" E io sono più confusa che mai!