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Prime Esperienze

Iniziazione al feticismo delle donne di famiglia Parte 2


di dominatodamiasuocera
18.02.2020    |    2.974    |    0 9.6
"Viste tutte le volte che se n’è venuto da solo nel bagno di casa mia con le mie cose, penso che me lo so guadagnato ‘sto sfizio! In effetti, dice mia moglie..."
Mentre succhio, per quanto la mia bocca lo consenta, il piede di Elisa, sento tirarmi dalla testa due piedi che mi fanno praticamente sdraiare a terra.
Tiziana, stanca di attendere il suo turno, con esemplare iniziativa e senza che me ne accorgessi, si è tolta da sola entrambi gli stivali, peraltro senza suscitarmi rammarico, visto che, essendo scamosciati, non mi avrebbero dato lo stesso piacere di quelli di Elisa nell’adorarli ed ora è li, con i piedi posati sulla mia faccia, che pretende il suo piacere!
Piedi diversi, i suoi, da quelli della sorella....pianta più affusolata ed unghie curate ma senza smalto, non hanno ovviamente lo stesso odore di quelli di Elisa, complici gli stivali in pelle indossati per tutto il giorno da quest’ultima, ma si difendono comunque bene.
Stavolta, credo anche grazie all’eccitazione nel vedermi all’opera sulla sorella, è Tiziana a prendere le redini del gioco iniziano a strofinare delicatamente e lentamente le sue piante sulla mia faccia affinché possa apprezzarne l’odore finché, deciso a stare al gioco, tirò fuori la lingua che scorre sulle piante velate di nylon!
Come per Elisa, anche Tiziana vorrebbe provare la senzazione di sentirsi succhiare le dita e leccare i piedi in ogni dove, ma al contrario della sorella indossa collant e deve accontentarsi del contatto filtrato tra la lingua ed il piede, finché in un gesto di stizza afferra la calza nella parte della cucitura sulle dita con entrambe le mani e la lacera, consentendo alle sue dita di uscire allo scoperto ed a me di leccarle e succhiarle a dovere e come si conviene alla circostanza!
Mentre lo faccio, Tiziana si rivela più audace della sorella e con l’altro piede inizia a massaggiare il mio povero membro, ormai di pietra ed annegato nel liquido precum, finché non fa insorgere mia cognata Luisa che la ammonisce....
Fermate cò quel piede Tiziá, quello tocca a me!
Ah, si, risponde divertita mia moglie Alessia....
No Alè, non mi sò spiegata, intendevo dire che, sempre che per te non ci siano problemi, a farlo venire ci penso io....
Viste tutte le volte che se n’è venuto da solo nel bagno di casa mia con le mie cose, penso che me lo so guadagnato ‘sto sfizio!
In effetti, dice mia moglie.....e sia!
Un po’ contrariata, ma obbediente alla madre, dopo essersi garantita un’ultima leccata, Tiziana si fa da parte per consentire alla padrona di casa e regina indiscussa della situazione, l’entrata in scena!
E adesso forza, dice mia cognata, fammi vedere quanto ti piacciono i miei piedi....
Come avessero dato le caramelle ad un ragazzino, mi avvicino praticamente in ginocchio al divano dove siede Luisa che ha una gamba accavallata all’altra e fa ciondolare una delle ciabatte che, fino a qualche minuto fa, stavo utilizzando come feticcio erotico per i miei trastulli personali; con la faccia a pochi centimetri da quel paradiso, inizio ad avvicinare lentamente il naso allo spazio creatosi tra le dita e la spugna delle ciabatte iniziando ad inspirare quanto più possibile quell’odore pungente ma afrodisiaco dei suoi piedi misti al sudore trattenuto dalla ciabatta!
Continuo così per un po’, mentre mia cognata mi agevola il compito inarcando le dita in su ed allargandole tra loro, il che mi permette di infilare la lingua tra una e l’altra iniziando a notare una smorfia di piacere sul suo volto soddisfatto.
Il più soddisfatto, tuttavia, sono io che da anni ho idealizzato mia cognata Luisa, la maggiore delle sorelle di mia moglie con la quale ha una differenza di vent’anni di età, non solo come musa ispiratrice delle mie incursioni private nel suo bagno, ma anche come simbolo di feticismo, avendo due piedini che, per il mio gusto, rappresentano la perfezione, con la loro pianta moderatamente larga, le unghie curatissime e sempre laccate di rosso vermiglio, un’arcata plantare da sogno in abbinamento ad un corpo giunonico, moderatamente in carne, dal seno molto prosperoso e sempre curata nonostante l’ambiente contadino nel quale abitualmente vive!
Una raffinatezza contadina la sua che, unita all’aria da matura compassata aumenta il mio ardore nei suoi confronti che non manco di dimostrarle intensificando l’adorazione nei confronti delle sue estremità!
Mentre bacio, lecco ed annuso la sua pianta, la sento premere con la punta della ciabatta calzata sull’altro piede sul mio pacco ormai in procinto di esplodere e mentre lo fa mi incita a liberare il mio povero ed ormai dolorante membro dalla morsa dei jeans.....
Lo faccio mentre non smetto di leccare ed ormai non mi curo neanche più delle altre astanti che osservano eccitate la scena, riuscendo a malapena a carpire alcuni commenti compiaciuti tra mia moglie e le nipoti circa l’aspetto del mio membro che una volta libero inizio a segare!
Con l’altra mano sorreggo l’altro piede portandolo a contatto con la mia faccia così da rendere lo stesso trattamento fatto all’altro ed ormai la mia lingua sembra impazzita....lecco ogni pertugio, succhio avidamente l’alluce laccato facendo sussultare mia cognata che, probabilmente, non si aspettava simili sensazioni; alterno la mia adorazione nei confronti dei suoi piedi ad una colossale sega che ad un tratto mia cognata mi invita a proseguire sdraiato mentre tiene entrambi i piedi sulla mia faccia consentendomi di inalarne quanto più possibile l’afrore, ma è quando poggia sul mio naso una delle ciabatte che, ancor pregne di sudore, vengo improvvisamente con due, tre, quattro fiotti di sperma bollente che vanno a colpire entrambi i suoi piedi che teneva poggiati sul mio petto!
Visto Alè, che sborrata ha fatto tu marito?!
Ho visto....ho visto.....dice mia moglie!
Neanche con me viene in modo così violento....potere della donna matura!
Tutte sembrano divertite da questa considerazione e mentre io mi rialzo ricomponendomi alla meglio, nessuno sembra notare Luisa che, invece di ripulire i suoi piedi dallo sperma, se lo sparge con le dita fino a farlo sparire in un velo lucido per poi indossare nuovamente le afrodisiache ciabattine come nulla fosse successo!
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