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Prime Esperienze

Iniziazione al feticismo delle donne di famiglia


di dominatodamiasuocera
16.02.2020    |    4.597    |    0 9.2
"Fu in quella circostanza che mia moglie le raccontò del mio essere feticista e di come questa cosa non le desse fastidio ritenendola parte essenziale della mia..."
Luisa, vado un attimo in bagno....
Va bene....ma, ti senti male?
No, ma queste mi stanno facendo scoppiare cò ‘sti stivali....
Risate....
Tiè ragione Fabrì.....in bagno trovi le mie ciabatte, quelle di stoffa.....usa quelle se vuoi svuotarti, le ho portate tutto oggi e sono ancora intrise di sudore....
E mi raccomando, poi pulisci.....e non venirci dentro, che mi servono ancora!
Scusace Alè, mica lo sapevamo che tu marito c’avesse ‘sto debole pé li stivali....
Ma no Tiziá, mica è colpa vostra....è che lui va in pazzia pé li piedi delle femmine e se poi capita come oggi, che vede li stivali o un sandalo più particolare o una décolleté col tacco a spillo, non se trattiene!
A má, ma tu lo sapevi?!
Eeeehhhh.....devi vedé che fa quando trova le calze usate, ancora umide, dentro la cesta dei panni sporchi.....sta sempre co quel coso in mano, ecco perché ogni volta che viene quí va in bagno!
Mah, sarà che Bruno non mi ha mai mostrato interesse per i miei piedi.....e a te Elí, Paolo ti ha mai detto di avere un debole per queste cose?
Macché.....quello basta che lo mette dentro, fa i cavoli suoi e mi lascia così....
Ma a te, Alè, non te da fastidio ‘sta cosa?
Ma che scherzi Tiziá?!
Parli così perché nessuno ti ha mai baciato i piedi, te li ha leccati senza pensare all’odore o al sudore, come fossero la cosa più preziosa del mondo...
Fabrizio riesce quasi a farmi venire solo succhiandomi il ditone del piede....
Ma che me stai a di?!
Scusa eh, ma perché non provate direttamente?
Tanto siamo sole, invece di farlo fare da solo con le ciabatte di tua madre, tanto vale che usi la materia prima....
Che portate sotto gli stivali?
Io tengo le calze...
E tu, Elí?
Io pure!
Non potevate scegliere meglio....
Aspettate che vado a chiamarlo!
Aspè Alè, lo vado a chiamá io, così mi rimetto le ciabatte che portavo oggi....so curiosa pure io de sapé che se prova!
Sicura Luì?
Sicura, sicura....sempre che pé te va bene!
Si, si, anzi, così è pure più divertente....
Proprio sul più bello, mentre ero in bagno a deliziarmi delle ciabatte di mia cognata, inalandone gli afrori ancora umidi da una e segandomi con l’altra, ecco la padrona di casa che bussa alla porta ponendo fine all’idillio.....
Dimmi Luisa, che succede?
Smetti di segarti e vieni di là, per favore, dobbiamo parlarti un attimo....vedrai che la cosa piacerà anche a te!
Ok, un attimo solo che mi ricompongo e arrivo....
E porta di la anche le mie ciabatte, per favore!
Va bene, rispondo perplesso!
Una volta in soggiorno, tra il perplesso e l’infastidito, chiedo di cosa dovessimo parlare ed è mia moglie Alessia ad informarmi della loro conversazione di qualche minuto prima...
Esito un istante, anche perché mi sembra troppo bello per essere vero e poi accetto entusiasta!
Tiziana ed Elisa sono due belle donne, moderatamente in carne, un po’ ruspanti come un po’ tutte in famiglia, date le origini agresti, e non di rado ho fantasticato sulle loro estremità, soprattuto quando, come oggi, le ho viste indossare stivali!
In pelle nera, con un bel tacco 8, di quelli comodi, sotto al ginocchio ed un po’ vissuti quelli di Elisa; più alti, quasi al ginocchio, anche questi con un bel tacco, magari più sottile e scamosciati quelli di Tiziana, entrambe indossavano gli stivali sotto dei jeans stretti.
Mia cognata, beh....donna ormai matura, i suoi piedi e le sue ciabatte, nonché le sue calze, sono sempre state fonte dei miei piaceri intimi soddisfatti nel segreto del suo bagno ogni volta che veniamo a farle visita, finché una volta, non sapendo della mia presenza, entrò in bagno proprio mentre fiotti di sperma bollente andavano a riempire la tomaia consunta delle sue ciabatte!
Invece di rimproverarmi, come forse sarebbe stato naturale che facesse, mi disse soltanto di ripulire tutto non appena finito, per poi, seppi dopo, parlarne a mia moglie da sorella maggiore a sorella minore.
Fu in quella circostanza che mia moglie le raccontò del mio essere feticista e di come questa cosa non le desse fastidio ritenendola parte essenziale della mia sessualità!
Mia cognata, dal canto suo, si mostrò lusingata con mia moglie che nutrissi interesse nei confronti delle sue calze, ciabatte, scarpe e dei suoi piedi....
Visto l’incalzare delle astanti, fintamente dispiaciute per aver interrotto il mio trastullo nel bagno ed ormai curiosissime, mi chino ai piedi di Elisa; visto che da una dovevo iniziare, fatta eccezione per mia suocera che avrebbe avuto diritto di prelazione ma che ancora stava cambiandosi ciabatte, inizio da quella che maggiormente stuzzica i miei istinti feticisti, in quanto non solo la più campagnola, sinonimo di piedi sudati, accaldati, ma anche quella che, con gli stivali in pelle, sono certo garantisca afrori indimenticabili!
Inizio prendendole tra le mani uno degli stivali ed avvicinandolo al mio viso, grazie al pellame di cui sono fatti, riesco a percepire il calore del piede in esso contenuto....
Piccoli baci sul dorso e sul lato del piede precedono uno di quei gesti che, per un feticista, rappresentano da sempre motivo d’estasi: l’apertura, lenta e costante, della chiusura lampo laterale che nel suo lento scendere libera caldi effluvi che arrivano ad inebriare l’olfatto a zaffate, rinvigorendo la mia già prominente erezione, costretta ormai nei miei jeans!
Con la lampo ormai a fine corsa, prima di sfilare lo stivale infilo letteralmente il naso nella fessura che questa ha aperto, inalando a pieni polmoni un intenso ed afrodisiaco misto di odori....pelle, sudore e nylon arrivano prepotenti alle mie narici mentre con la lingua rendo un ultimo omaggio agli stivali leccandone la lampo.
Inizio a sfilare lo stivale facendolo poi cadere a terra mentre nella stanza regna ormai un silenzio denso di curiosità ed eccitazione, incredulità e desiderio....
Con l’agognato piede ormai tra le mani, ne scruto la forma affusolata, l’arcata plantare prominente e le unghie laccate di un rosso scuro appena celato dal nylon delle calze color carne umide di sudore e pregne di odori, estasi per l’olfatto e propellente per il cazzo, ormai dolorante per la prolungata erezione coscritta!
Inizio finalmente a far assaporare ad Elisa i piaceri dell’adorazione del piede iniziando a baciarne delicatamente il collo per poi scendere lentamente verso le dita; la calza mi impedisce di passare la lingua tra le dita e, soprattutto, succhiarle l’alluce, così sposto il piede in modo da godere finalmente della pianta!
Annuso famelico inalando a piene narici l’odore veramente intenso che rimane attaccato sulla mia pelle a causa del sudore che rende la pianta umida per poi leccarla pennellando in su ed in giù con la lingua....
Alzo gli occhi e guardo Elisa che ha gli occhi socchiusi e la bocca serrata in una smorfia di piacere, mentre colgo in Tiziana l’impazienza del suo turno, ormai sopraffatta dalla curiosità, ma non è ancora finita con Elisa, devo prima assaporare il suo piede nudo e farle provare sensazioni sconosciute!
Le chiedo che tipo di calza abbia e, per fortuna, indossa un gambaletto alto che, con un po’ di resistenza data dal jeans stretto, cede e scende consentendomi di tenere tra le mani quel piede che
bacio e lecco avidamente finalmente senza filtri, anche se il profumo del nylon misto a sudore mi manda in visibilio.
Senza più ostacoli faccio danzare la lingua in ogni interstizio arrivando all’alluce che imbocco e succhio come fosse un pompino fatto dalla più navigata delle bocchinare; Elisa ansima di piacere vincendo con qualche piccolo sussulto la sensazione iniziale di solletico tipica di chi non ha mai ricevuto attenzione per i suoi piedi, finché inizia a prenderci gusto infilandomi letteralmente la punta del piede interamente nella bocca!
Continua.....
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