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Prime Esperienze

Ricordi di notte


di Solotre2012
26.12.2021    |    4.460    |    1 6.9
"Misi a loro disposizione aranciate e Cocacola, panini e biscotti..."
L'esperienza con Inga, che ho narrato nel racconto precedente , è stata molto positiva per me.
Ho ancora molti corteggiatori ma sono persone che non hanno un desiderio puro. Il dentista e il ginecologo sembrano aver ingaggiato una gara tra loro: coś anche gli altri! Invece con Inga, il marito e, Gianni c'è stato un vero desiderio, scevro di competizioni sociali.
Inga mi ha ripristinato l'autostima.

In verità in passato ho avuto occasioni di scopate con piu' cazzi da soddisfare , ma poi non si è mai realizzato nulla.

La prima prima volta accadde in casa di un amico, a quel tempo ero ancora vergine sia in fica che in culo, ero sessualmente “impresentabile”!
Il pomeriggio guardavo i suoi due terribili bambini. La moglie era maestra e, sebbene una persona fredda e distaccata, in breve tempo avevamo stretto amicizia. Lui, oltre al suo lavoro aveva messo in piedi un' organizzazione di volontariato e la casa era sempre piena di giovani soci in gran parte ragazzi, alcuni minorenni ma tutti arrapatissimi.
Un giorno mentre stavo facendo la doccia ebbi impressione che ci fosse qualcuno dietro la porta del bagno. La sera parlai di cị al padrone di casa il quale mi disse che molti ragazzi del gruppo “sbavavano” per me e mi dedicavano tante seghe! Erano convinti che lui ed io scopassimo e gli facevano continue domandine sulle mie prestazioni sessuali. Erano ragazzi un po' fessacchiotti e senza esperienze sessuali: anch'io ero come loro, ma non lo sapevano. Mi capiṭ di fare la padrona di casa in attesa del mio amico capo associazione. Misi a loro disposizione aranciate e Cocacola, panini e biscotti. Erano 7/8 persone e uno di loro mi guardava sempre altezza fica. Mi arrapai ,improvvisamente mi scatṭ una irrefrenabile voglia di cazzo: dovevo provvedere. Andai nell'altra camera, chiusi la porta a chiave e accesi la luce. Avevo altri vestiti e mi spogliai lentamente davanti al vetro opaco della porta. Restai nuda completamente, e sentivo un intenso vociare dei ragazzi che mi invoglị a continuare. Mi giravo e rigiravo di fronte al vetro, indossavo una mutandina, poi sparivo dal “palco” per farli soffrire un po'. Lo spogliarello lo feci durare cinque o sei minuti ma poi non uscii, avevo paura.
Fumai un paio di sigarette e finalmente sentii la voce del padrone di casa, e uscii. Tutti improvvisamente zitti mi guardavano, ero in difficolta'. D'altronde sarei stata una delusione,
potevo fare solo qualche sega. Confesso che farsi sverginare da 8 persone è una fantasia eccitante.
Erano quasi le ore 20.00 e andai a prendere il bus. Temevo di trovare qualcuno dei ragazzi sotto casa, e questa preoccupazione la ebbi per tutta la sera.



La seconda volta accadde qualche anno dopo con Gianpaolo, un ragazzo con cui uscivo. Stavolta ero disponibilissima dappertutto. A Gianpaolo gli avevo fatto appena due pompini completi in auto, quando mi propose una trasgressione con lui e un suo amico fraterno. Senza rispondergli a parole, gli feci capire che si poteva fare. Lui continụ mostrando dubbi sulla mia vera disponibilità, e io gli chiarii che non potevo sapere quale sarebbe stata la mia reazione interna, perchè per me sarebbe stata la prima volta. Come d'accordo la domenica venne a pranzo da me con il suo amico, di nome Sergio. Attaccammo subito , Sergio era molto bello e cordiale. C'era una partita in Tv e mentre Gianpaolo la seguiva con interesse, Sergio ed io andammo a fumare in un'altra stanza. Dopo la sigaretta iniziammo a toccarci un po', mi alzai il vestito e mi misi sopra di lui che stava seduto su una sedia. Alla fine del primo tempo della partita, Gianpaolo venne nella ns stanza e vedendoci coś affiatati si irriṭ. Disse: vedo che siete completi, tolgo il disturbo. E se ne anḍ.
Ancora oggi l'unica spiegazione che trovo valida al comportamento di Gianpaolo è che intendesse condurre lui stesso il gioco, Con Sergio iniziai una relazione che duṛ per due mesi.

La terza volta andai oltre.
Ero stata invitata in una pizzeria napoletana ad una festa di Laurea di un mio amico.Da circa un anno una relazione costante con un suo amico convivente. Il laureato sapeva molte cose di me , perchè il mio amante gliele raccontava, e non solo a lui ma anche all'altro ragazzo, terzo convivente. Al ritorno dalla pizzeria salii anch'io a casa loro per proseguire i festeggiamenti in privato. Sintonizzammo la radio su Radio Capital, musica brasiliana e ballavamo mezzi ubriachi. Al suono di Black Magic Woman di Carlos Santana improvvisai una danza del ventre. Tutti e tre si accomodarono sul divano come spettatori ed io continuai a ballare scoprendomi la pancia. Il mio amante si alẓ e si mise a ballare attaccato al mio culo,mi baciava sul collo e mi sbottoṇ la camicia. Mi toccava il seno come piaceva a me ed io ero già “partita”. Continuavamo a ballare e a pomiciare alle note di musica brasiliana, quando tiṛ fuori il mio seno . Uno dei ragazzi si alẓ e io di scatto mi scostai e rimisi il seno al suo posto. Il ragazzo non intendeva avvicinarsi a noi , cercava solo le sigarette. Il mio amante plac̣ tutti i miei timori dicendo : state seduti e fateci ballare! Mi riprese con un braccio e mi bacị sulla bocca. Mi giṛ di nuovo ma stavolta mi tiṛ leggermente su il gonnellino bianco. Un po' di fica si vide e fu apprezzata. I due ragazzi , seduti , bevevano fumavano e si toccavano il cazzo sopra i pantaloni. Questa scena mi ecciṭ tanto che decisi di continuare. Il mio ballerino amante si apŕ i pantaloni e mise fuori il suo cazzo, me lo teneva tra le cosce da dietro. Sempre ballando dopo aver tirato fuori di nuovo il mio seno mi abbasṣ un po' le mutandine. Mi aveva anche alzato di nuovo la microgonna e i due spettatori, arrapatissimi, si godevano la vista della mia pelosa fica. Mi piaceva tanto che mi desiderassero. Non ero in difficoltà forse perchè sapevo che mi conoscevano già per la narrazione delle mie scopate che l'amico gli aveva fatto. Mi girai e gli mostrai il mio culo e il mio amico cerc̣ di farmi aprire le cosce per penetrarmi. Non glielo permisi. Allora lui mi spinse leggermente in basso affinchè mi inginocchiassi e glielo prendessi in bocca. Non volevo. Poi lo feci ma solo un po' e girata di spalle rispetto agli spettatori.Mi alzai e mi mise il cazzo tra le cosce. Alẓ la gonna e gli amici vedevano il mio culo e forse la testa del suo cazzo. Se ne venne e mi bagṇ tutte le cosce e le mutandine. Corsi in bagno e quando tornai fui accolta da tutti teneramente.Sedetti in mezzo ai due spettatori che mi coccolarono, ero mezza ubriaca.Si era creata una intima amicizia, erano tutti e tre molto affettuosi con me Improvvisamente dissi " Mi accompagnate a casa?" era molto tardi Prima di alzarmi dissi rivolgendomi al laureato " Ah ho dimenticato il tuo regalo, sono imperdonabile"! Presi la sua mano e la misi sotto la mia gonna, e per pochi secondi gli feci toccare il pelo della mia fica. Lui rasaĺ ed io intuendo la sua domanda " Non avevo una mutandina di ricambio" . Uscimmo e mi accompagnarono a casa. Ero felice anch'io.

Mi sento telefonicamente con Inga e parliamo per ore. Sa che tra poco sarà il mio compleanno e vuole organizzare una festa per me.
Cosa faccio? Non so cosa mi aspetta. Buon Natale.
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