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La ragazza con l'orecchino di perla - Capitolo 10


di Bellastronza69
09.01.2022    |    3.413    |    4 10.0
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Mentre le sue due mamme succhiavano i nostri cazzi, io le misi la lingua in gola e la baciai con passione..."
Mentre Sophia succhiava il cazzo di sua figlia, io rimasi in piedi sbalordito.

Cosa cazzo stava succedendo? Avevo passato gran parte della mia vita su Pornhub e affini, ma mai avrei immaginato di trovarmi in una situazione del genere.

Martha prese l’iniziativa e venne da me. Mi baciò ed iniziò a segarmi lentamente.
Poi, mentre mi tirava stringendomi il cazzo, si avvicinò a Sophia e Mallory.

Era ancora vestita, si piegò e poggiò il suo culo contro quello di Sophia, che succhiava ancora avidamente sua figlia.

Iniziarono a muoversi all’unisono. Tra le due sembrava ci fosse un’intesa magica, il che rendeva il tutto ancora più eccitante.
Tesi la mia mano verso Mallory e tirai il suo viso verso il mio. 
Mentre le sue due mamme succhiavano i nostri cazzi, io le misi la lingua in gola e la baciai con passione.
Sophia era ancora accovacciata, Martha invece si staccò dalla mia cappella.



“Quanto a lungo vuoi farglielo durare?” Disse Martha all’amica.
“È mia figlia. Voglio essere la prima stasera a ingoiare.” Rispose Sophia.


Questo mi eccitò terribilmente.
Nel frattempo, Martha iniziò a spogliarsi. Tolse la camicetta sottile e la gonna a vita alta, rimanendo in reggiseno, perizoma e autoreggenti.
“Tesoro, non sei un po’ scomoda accovacciata? Aspetta, ti dò qualcosa su cui appoggiarti.” Disse ridendo a Sophia.
Si stese, tenendo la testa esattamente sotto la sua vagina.
Sophia poggiò le ginocchia a terra in maniera da avvicinare la figa all’altra madre di sua figlia, poi inarcò la schiena, scese ancora e, definitivamente, sigillò la bocca di Marta con le sue parti intime.
Io davanti a quello spettacolo rimasi come pietrificato. Sophia staccò un attimo la bocca da Mallory, si girò verso di me e disse: “Non stare lì impalata! C’è posto per tutti qui.” Mi avvicinai a lei, con il pisello ancora duro ed enorme.
Mallory mi fece spazio e Sophia prese in mano anche il mio cazzo. Ancora con la cappella di Mallory tra le labbra, iniziò a segarmi, per poi portare anche il mio pene in bocca.

Si alternò brevemente tra me e sua figlia, per poi infilare entrambi i nostri cazzi nella sua bocca. Mallory venne schizzando ovunque, anche su di me, ma soprattutto ricoprendo il volto di sua madre completamente.
La mamma sorrise e le diede uno schiaffo sorridendo scherzosa: “Porcellina! È il modo di salutare mamma dopo tanto tempo?”.
Io avvicinai la faccia a quella di Sophia ed iniziai a leccare tutta la sborra dalle guance.

“Ah però! La tua fidanzata è quasi peggio di te!” Disse sorridendo.
Così dicendo portò una mano al suo clitoride ed iniziò a masturbarsi.
Il suo respiro si fece sempre più affannoso. All’improvviso cacciò un urlo fortissimo. Poi alzò il sedere dal viso di Martha e quest’ultima riprese fiato.
Lei si girò e, mentre Martha era ancora stesa per terra, le diede un lungo bacio appassionato. “Sei stata bravissima tesoro” disse.
“COSA?” urlò Mallory “Mi spiegate cosa sta succedendo tra voi due?”.

“Vedi, tesoro, c’è una parte del racconto che non ti abbiamo ancora detto. I nostri thé delle cinque sono iniziati come semplici thé, ma poi abbiamo iniziato a spingerci un po’ oltre.” Disse Martha.
“Lei ha iniziato a stuzzicarmi, ma è stato utile. Solo così ho potuto capire che mi sbagliavo su di te e non c’è nulla di male ad amare qualcuno del tuo stesso sesso. Da quando è morto papà non ho avuto uomini. Non ho più amato nessuno, se non te. Avevo paura di perderti, ecco il perché delle mie reazioni. Non ti ho ascoltato e solo ora capisco che si può essere felici solo ascoltando ciò che si ha dentro.” Concluse.
Mallory sorrise e la baciò. “Allora ragazze. Che ne dite se smettiamo di fare pompini ed iniziamo con qualcosa di più serio?” Disse la mia Mallory.
“Mamme…Paola non è mai stata con una donna.”
“COSA?” Dissero all’unisono. “Beh, dobbiamo rimediare. Venite con me, andiamo in camera da letto.” Disse Martha.
Una volta entrati in camera, Sophia mi spinse sul letto ed iniziò a baciarmi con foga. Poi mi guardò con uno sguardo carico di eccitazione e mi disse: “Sfondami, tesoro.”

Prese il mio cazzo e mi aiutò ad infilarlo nella vagina. La sensazione fu indescrivibile. Era molto più calda dell’ano di Mallory, ma era anche più umida. Mi sembrava di essere in paradiso.

Sophia iniziò a muovere i fianchi con ritmo e passione. Poi all’improvviso trovai le cosce di Martha a ricoprirmi la faccia.
“E scommetto che non ne hai mai leccata una” mi disse portando la figa pelosa alle mie labbra. Io iniziai a succhiare avidamente e a leccare tutto ciò che colava da lì. Poi sentii all’improvviso qualcosa vicino alla mia cappella.
Era Mallory che aveva iniziato a spingere dentro la vagina di sua madre.

“No tesoro, ti prego! Mi fa troppo male!” Urlava sua madre. 
Mallory sembrava non volerne sapere ed iniziò a schiaffeggiarla con violenza.
“Ti prego, no! Sento che si sta strappando!” Urlò nuovamente.
Sentendo queste parole, Mallory tolse il pene, ma sua madre continuò imperterrita a muovere i fianchi. Poi sentii il peso del suo seno, grande quanto il mio, sul torace.
Nel frattempo, aveva piegato in avanti il busto e inarcato la schiena.
“Vai tesoro. Dell’altro puoi fare ciò che vuoi” disse ansimando.
Fu così che Mallory infilò il suo cazzo enorme dentro il culo di sua madre. La prima a venire fu Martha. 

A differenza di Sophia, lei venne squirtando in maniera copiosa e bagnandomi tutto il volto. Poi Mallory venne di nuovo, stavolta riempiendo il culo di sua madre e infine toccò a me, che sentii fiotti di sborra calda uscire e riempire tutto l’utero di Sophia.
“Sta tranquilla, tesoro.” Mi disse. “Non posso avere più figli da almeno tre anni” disse sorridendo.
“Però qualcuno deve pur prendersi cura di me. Non posso mica essere l’unica a rimanere insoddisfatta” disse alzandosi dal mio bacino. Dalla vagina e dall’ano colava più sperma di quanto ne avessi mai visto tutto insieme.

Lei aprì le gambe e portò due dita sulla vagina.

Mallory ed io ci precipitammo.
Io fiondai la mia bocca sul culo e raccolsi tutto lo sperma della mia fidanzata man mano che colava, Mallory scelse la vagina e fece ciò che stavo facendo anche io.
Sophia urlò ancora e poi si accasciò sul letto distrutta. Io abbracciai Mallory e la baciai.

“Martha, sai cosa mi piacerebbe vedere?” Disse Sophia.

“No, cosa?”

“Non ho mai visto due donne incularsi” disse.
Io e Mallory iniziammo a baciarci e la spinsi sul letto accanto a sua madre. Le presi il cazzo in bocca ed iniziai a succhiarlo come ormai ero più che abituata a fare.
“Mio dio! Ma sei incredibile!” Disse Martha guardandomi. Non mi lasciai distrarre.

Quando il pene di Mallory divenne completamente duro ed eretto, iniziai a cavalcarla.
Era sempre un piacere immenso sentire quell’enorme cazzo su per il mio culo.

Nel frattempo Martha e Sophia ci guardavano abbracciate, per loro eravamo diventate una sorta di “Netflix and Chill” visto che Martha aveva ripreso a sditalinare Sophia.

Le tette rimbalzavano come se fossero vere. Decisamente i soldi meglio spesi della mia vita. Quando Mallory chiuse gli occhi, io tolsi il cazzo dal culo e ricominciai con la bocca. 

Poi lo presi tra le tette, abbracciandole. 

Solo la punta si riusciva ad intravedere ed iniziai a leccarla.
Tutto ad un tratto sentii qualcosa spingere sul mio buco. Mi girai verso Sophia che stava già ridendo.
Girai la testa all’indietro, tenendo ancora Mallory tra i miei seni.
Martha aveva un cazzo gigantesco in mano, molto più grande di quello di Mallory.
Ad occhio doveva essere di circa trenta centimetri per almeno dieci di diametro nella sua parte più grande.
Lei iniziò a spingere, lentamente.

Dapprima mi piacque come sensazione, poi iniziai a sentire l’ano spaccarsi in due. Nel frattempo Mallory venne e mi ricoprì la faccia con la sua calda sborra. Si spostò ed io poggiai il busto sul materasso, mentre Martha continuava a spingere il dildo verso il mio intestino.

Ormai era entrato per tre quarti ed era sempre più grande.
“Aiuto. Mallory, ti prego, aiuto” ansimai.
Il dolore diventava sempre più intenso. Mallory mi strinse la mano. Io digrignai i denti e le lacrime percorsero il mio viso.

“Mamma ti prego, le fai male” disse.
“MAMMA! TI PREGO, ANCORA!”. Urlai.
Il dolore era diventato piacere. Ormai dal mio culo usciva solo la base del dildo.
Mentre Martha lo muoveva dentro e fuori, Mallory iniziò a succhiarmi il cazzo avidamente.
Lo tenne tutto in bocca.
“Mamma. Mamma. Mamma” continuai. “Sono qui tesoro, sono la tua mamma” mi disse Sophia.
Si mise seduta sulle ginocchia e mentre sua figlia e la sua nuova amica rispettivamente mi succhiavano e mi inculavano, lei mi accarezzava i capelli. Mi sentii coccolato e amato in quel momento, quando sborrai riempiendo la bocca di sua figlia e Martha di conseguenza tirò fuori il dildo. Il mio culo era completamente dilatato e pulsava in maniera insistente.

Non ero assolutamente in grado di muovermi ma, anche se lo fossi stata, non mi sarei voluta spostare da quella posizione. 
Martha infilò la lingua nel culo ed iniziò a leccarmelo, dentro e fuori. Mallory baciò sua madre, che le fece spazio sulle ginocchia.
Martha smise di leccarmi l’ano e andò a sedersi vicino Sophia. Si baciarono. 
Questo però non era un bacio carico di passione come i precedenti. Era più il bacio di due fidanzati, quello che si danno quando sono felici di stare insieme.
Sorrisi a Mallory. Era tutto perfetto. Avevo una nuova famiglia, strana, completamente depravata, fuori controllo.
Ma mi piaceva.
Tutto ad un tratto sentii bussare alla porta della camera da letto.
“Deve essere Henry” disse Martha con tutta la naturalezza possibile.

Evidentemente doveva aver assistito a scene come quella un sacco di volte. Probabilmente ci aveva anche partecipato.

“Avanti” disse Sophia.

La porta si aprì. Una ragazza con i capelli dorati si manifestò in quella stanza. 
Aveva un reggiseno in pizzo bianco, delle autoreggenti bianche, delle scarpe con tacco che sembravano da sposa e sulla coscia una giarrettiera. Un velo da sposa le ricopriva i capelli. Poi notai un piccolo dettaglio. Ricoperto da un folto cespuglio di peli c’era un cazzo grande quanto il mio.

“Bentornata, Henrietta” disse Martha. 

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