Racconti Erotici > trans > La ragazza con l'orecchino di perla - Capitolo 12
trans

La ragazza con l'orecchino di perla - Capitolo 12


di Bellastronza69
28.02.2022    |    3.082    |    4 9.8
"Si protrasse verso il mio pene e lo succhiò..."
Sfilai il cazzo da Sophia e iniziai a leccarla. Lei portò la mano libera, quella che non stava masturbando Martha, sul suo clitoride e iniziò a sfregare fortissimo.
Nel frattempo, Martha ancheggiava con vigore sulla sua faccia.

Mallory si avvicinò verso di me e mi sussurrò all’orecchio: “Allora, vedo che ti stai divertendo?”.
Subito dopo portò il cazzo alla mia bocca. Lasciai perdere la vagina di sua madre ed iniziai ad avvolgere la mia asta preferita.
Ingoiai tutto il membro che, come ormai era consuetudine, arrivò a spingermi sull’ugola.
Guardai Mallory con gli occhi da cucciola ferita. Con il poco trucco che mi restava in volto, dovevo essere un misto tra una pornostar e una donna ferita.
Mi strinse la testa. Mi guardò e sorrise.
Iniziò, come mai fatto prima d’ora, a fottermi la bocca con forza.
Resistetti al senso di nausea che ebbi con il primo impatto della sua enorme cappella con l’ugola e tenni duro, senza allentare di un centimetro la morsa e senza rallentare la torsione della mia lingua.
Mi sfilò il cazzo dalla bocca, io ero lì, che la fissavo come un cagnolino inerme, con la lingua di fuori.

Un filo di saliva teneva ancora unite la mia lingua e la sua cappella. Mi guardò, si avvicinò e mi baciò. Poi mi disse: “Questo non è per te adesso.”
Mi girai e vidi che Henrietta era già a pecora sul bordo del letto. Mallory la spostò, adesso era con le ginocchia sul materasso, salì anche lei sul letto ed iniziò a penetrarla, con violenza. Si vede che non era la prima volta che lo facevano.

Mallory le prese le mani e le portò sui suoi fianchi.
Henrietta resisteva in piedi solo grazie alla tensione dei suoi addominali.
Poi inarcò la schiena e Mallory iniziò a morderla.
Ero gelosa, ma soprattutto, avevo voglia di cazzo, volevo qualcosa che, in questo esatto momento mi riempisse la bocca, mi inondasse di sborra e mi lasciasse il culo aperto.
Mi fiondai su Henrietta, iniziai a leccarle avidamente il membro, per poi passare al mio collaudato pompino.

Venne dopo nemmeno trenta secondi.
La baciai, facendole colare la sua sborra in gola direttamente dalla mia lingua.
Nel frattempo, Martha e Sophia, che avevano iniziato un sessantanove dal quale non sembravano avere intenzione di sganciarsi, continuavano ad ansimare.

Io continuavo ad essere ancora più vogliosa. Forse il tempo chiusa in camera a fare silenzio non aveva fatto altro che far crescere esponenzialmente la mia voglia di esser troia.

Mi sporsi dal letto e allungai la mano verso il dildo che poche ore prima la mamma di Mallory mi aveva infilato in culo. Prima lo leccai per bene, poi lo infilai nella vagina di Martha, che grondava umori su tutte le cosce. Anche Sophia contribuì ad inumidirlo per bene. Quando divenne talmente umido da scivolarmi dalle mani, lo poggiai sul materasso e mi ci sedetti sopra. Entrò tutto, rimase fuori solo la base. Provai a muovermi.
La sensazione era un misto di dolore e piacere tremendo.
Sentivo ogni parte del mio corpo tremare, i capezzoli, sotto il seno finto, erano diventati marmorei. Mi misi carponi sul letto e lentamente scesi.
Il dildo scivolava fuori, quindi per bloccarlo dentro presi un perizoma da terra e lo infilai. Non era il mio, ma non mi importava.
Con trenta centimetri su per il mio culo, mi avvicinai di nuovo a Mallory, che era ancora alle prese con il culo di Henrietta.
Con le ginocchia che mi tremavano caddi a terra. Probabilmente sarei andata in ospedale dopo questa serata ma non mi importava.
Mi rialzai sui piedi e rimasi in squat, mentre con le mani andai ad aprire le chiappe di Mallory.

Infilai la lingua nel suo culo, mentre lo tenevo completamente spalancato e cominciai a leccarlo.
La sentivo muoversi, mentre sfondava il culo di Henrietta dopo tanto tempo. Poi lo tirò fuori di lì e me lo rimise in bocca.
Lo leccai. 
Non mi importava chi fosse Henrietta. Sapevo che Mallory era me che amava e, di conseguenza, il suo cazzo era a me che apparteneva.
Lo portai accanto alla guancia e mi ci strusciai sopra, come un gatto che fa le fusa.
Tutta la sborra che non era finita nel culo di Henrietta adesso era sul mio viso.

Iniziai a ripulirglielo per bene, ancora con il dildo infilato nel culo.
Il mio buco, che solo pochi giorni fa era stretto e vergine, adesso era dilatato di oltre dieci centimetri.
Che razza di troia.

Henrietta mi guardò, poi si alzò, con il culo ancora dolorante e si mise dietro di me.
Mentre in bocca avevo la cappella pulsante di Mallory e nel culo avevo il mio amato dildo ormai, lei iniziò a solleticarmi con dolcezza le palle e a tirare schiaffi ben assestati sulle chiappe.

Il colpo non faceva altro che far vibrare il dildo all’interno. Ogni schiaffo era come una martellata dentro il mio ano.
La cosa mi piaceva da morire.
Poi smise e mi sussurrò: “Ho una sorpresina per te.”

Uscì dalla stanza e tornò dopo pochi minuti con in mano una siringa e un flaconcino da circa un litro.
Mi ordinò di inginocchiarmi e le ubbidì.
Senza staccare le mani dal pisello di Mallory, mi girai verso di lei.
Sentii il perizoma muoversi e vidi che stava leggermente muovendo il dildo. Ormai ero talmente abituata al dolore che non distinguevo più i movimenti più delicati.
Infilò un tubicino in una fessura nel dildo, poi riempì la siringa con un contenuto biancastro proveniente dal flaconcino.
La siringa si riempì per tutti i 60ml di capacità. La agganciò al tubicino e spinse.
Sentii un fiotto arrivare nella pancia.
Lo fece di nuovo. Altri 60ml. Tutti nella pancia.
Capii che si trattava di sborra finta.
Ancora.
Ancora.
Ancora.
Arrivò in totale a dieci cariche di sperma. Avevo più di mezzo litro di sborra nel culo. Dandomi due schiaffi sul culo mi fece capire che era il momento di alzarmi. Il dildo adesso aveva molte difficoltà a rimanere fermo al suo posto. Henrietta ci mise una mano sopra per tenermelo fermo. Sentii il buco inumidirsi. Evidentemente qualcosa stava colando.

Mallory mi spostò verso il letto e salì con me. Si mise a cavalcioni su di me e continuò a segarsi. Mi venne in faccia e mi schizzò completamente il viso. Poi Henrietta le disse: “Mally! Prendi un telefono.”
Mallory prese il mio telefono e lo sbloccò. Ormai conosceva la password. 
Sentii il rumore della registrazione che si avviava. Henrietta mi divaricò le gambe e sfilò il dildo molto lentamente.

La sborra iniziò a colare man mano che il dildo usciva e il buco, ormai voragine, tornava alla sua dimensione iniziale, sebbene ormai fosse completamente slabbrato.

Mi fecero rivedere il video.
C’era questa ragazza bellissima, con un bel paio di tette e un gran bel cazzo che era a gambe aperte con un dildo dentro.
E mentre faceva la sua miglior faccia da troia, il dildo veniva fuori.
Una volta libero, il buco continuava a far colare sperma finto su tutto il letto.
Quella troia ero io e mi piaceva da matti.

Poi sentimmo un telefono squillare. Un messaggio era arrivato sul telefono di Mallory.
Lo lesse ad alta voce. Era Grace.
“Di a tua sorella che ha tempo fino a domenica mattina per divertirsi. Farò lo stesso anche io. Domenica sera siete a cena da me entrambe, può portare un’altra persona. Io farò lo stesso.” Disse. 
“Divertirsi? In che senso?” Disse Henrietta ingenua.
Mallory le rispose: “A me sembra che tu ti stia divertendo parecchio”
Ridemmo tutte.

“Aspetta, ha mandato una foto.”
Mallory esitò per un attimo. Era una foto su Whatsapp che si sarebbe distrutta subito dopo averla vista. 
La aprì e la mostro a noi due.
Grace era completamente nuda e aveva un dildo nel culo.
Poi inviò anche un video. Era lei che succhiava avidamente un cazzo di colore, all’incirca delle stesse dimensioni di quello di Mallory.

Henrietta sorrise.
“È guerra” sussurrò.
Si spogliò e rimise l’intimo da sposa che Mallory aveva accuratamente ripiegato e poggiato su una cassettiera in stanza.
Sfilò il cellulare dalle mani di Mallory e me lo diede. 
“Filma.” Mi disse fredda. Prese la siringa e il dildo. Diede un paio di colpi e il dildo si ricoprì di sborra.
“Chissà da cosa è composta” pensai mentre continuavo a filmarla.
Si fece passare da Mallory il velo.
Lo indossò e iniziò a svuotarsi tutto il contenuto rimasto nel flacone da litro di sperma finto nel culo, a suon di pompate sulla siringa.
Io inquadrai bene il culo che grondava sborra.
Mi fece cenno di inquadrarla in faccia.
Il velo le ricopriva il volto. Lo tirò su.
Si protrasse verso il mio pene e lo succhiò.
Continuai a filmare, mentre le venivo in bocca.
Quando lo sperma, stavolta vero, le riempì la gola e la lingua, lasciò andare il mio cazzo. Tirò fuori la lingua completamente bianca.
Stoppai la registrazione e inviai il video.

Esauste ci abbracciammo e stendemmo sul letto.
Lei aveva infranto la promessa, visto che io ero ancora completamente ricoperta di sborra e umori femminili e le stavo macchiando tutto l’intimo.
Mallory, ancora con il cazzo in tiro ci raggiunse. La baciai avidamente. Poi feci lo stesso con Henrietta. Ci stringemmo tutte e tre insieme.
Le nostre mamme finalmente smisero di leccarsela a vicenda e si avvicinarono a noi.
Sophia, che tra le due era quella più elegante, si accucciò vicino Mallory, baciandole delicatamente la fronte.
Martha invece si buttò su di me con il suo seno prosperoso.
Ci addormentammo così.

Era solo venerdì sera.
Henrietta avrebbe avuto tempo fino a domenica mattina.
Io e Mallory le avremmo regalato un weekend che non avrebbe mai dimenticato.



----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Salve gente.
Come vedete ho ripreso a scrivere il racconto. Ero convinto di portarlo a conclusione in due capitoli ma ho deciso di allungare un po' la storia magari con qualcosa di più degenere, come avete letto in questo capitolo.
Detto questo, dato che la mia esperienza è molto limitata, qualora doveste avere esperienze interessanti sarei ben felice di ascoltarle per trovare nuovi spunti per i prossimi capitoli.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La ragazza con l'orecchino di perla - Capitolo 12:

Altri Racconti Erotici in trans:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni