Vacanze 2023 (3) parte

Oramai Francesco era diventato il nostro punto di riferimento e ci faceva anche da cicerone nelle nostre escursioni e passeggiate che non si limitavano alle escursioni. Una mattina ci venne a prendere per portarci a Foggia dove lui conosceva dei posti all’ aria aperta con laghi, fiumi e distese di campagna incantevoli e immense nella natura, distava dalla zona dove risiedavamo un oretta di auto, in quell’ occasione Valeria si era messa una maglieta nera aderente e trasparente con reggiseno bianco di raso finissimo, molto ridotto che a malapena contaneva il suo esuberante e prosperoso seno,(indossa una terza abbondante), un pantacollan bianco e perizoma nero che si bene il culo e davanti si intravedevano ciuffi di pelo vaginale, come suo solito un trucco non troppo marcato ma dava al suo viso un espressione da porca. Ci portò davvero in un bel posticino con uno chalet e un ristorantino, il posto non era molto affolato ma Valeria si rese conto che avrebbe dato troppo nell’ occhio vestita com’ era, quindi disse a Francesco di non fermarsi lì e di trovare un posto meno affolato, ci lasciò all’ entrata di un oasi naturale con un piccolo ruscello e un laghetto e lui andò a parcheggiare l’ auto nel parcheggio riservato ai visitatori. Noi nel frattempo esploravamo un po’ la zona e ci sedemmo sull’ erba sulla sponda del ruscello, dissi a Valeria se voleva che stendessi i teli e lei acconsentì dicendomi che però non aveva portato con se il costume perché non pensava che avremmo potuto fare il bagno. Pensai allora di aspettare Francesco e vedere il suo di programma, arrivò da noi con un mano una busta con qualche crakers e dei caffè in una bottiglina, spiegammo che eramo sprovvisti di costumi e lui ci rispose che non era importante averli perché dove il posto che dovevamo raggiungere era immerso nella boscaglia e se avremmo voluto fare il bagno potevamo benissimo farlo con l’ intimo o addirittura nudi. Ci compiacemmo con lui per la scelta e ci incaminammo, ci fermammo quasi a raggiungere la cima dove nasceva il ruscello, cera una baita all’ apparenza abbandonata ci fermammo a pochi passi da lì e sistemammo le borse con le colazioni, prendemmo i teli e ci sdraiammo vicino alla riva, Valeria si incaminò un po’ nei dintorni ma sempre a vista e ci faceva notare il suo culo abbassandosi con la scusa di raccogliere fiorellini o altro, poi Francesco si alzò e la raggiunse mentre io ero al cell. Con un mio collega ma li guardavo senza farmi notare troppo, Francesco mise una mano sulla spalla di Valeria e camminavano sulla sponda del ruscello abbracciati come due fidanzatini, poi si sedettero all’ ombra di un albero Francesco disteso sull’ erba e Valeria appoggiata con la schiena all’ albero, dalla posizione dov’ ero li vedevo ma non proprio bene perché l’ erba era abbastanza alta, vedevo la testa di Valeria e capivo che stavano parlando notavo dei movimenti di Francesco senza capire lo scopo, vidi Valeria alzarsi e togliersi pantacollant e la maglietta restando in intimo e poi si sedette e si mise con i piedi nel ruscello dando le spalle a Francesco, sicuramente si stava godendo lo spettacolo del culo di Valeria,poi si alzò e vidi che lui era nudo, andò verso Valeria e si sedette al suo fianco, la baciava sul collo e gli tolse il reggiseno, la baciava e la toccava come fosse sua moglie, la sdraio e la baciava in bocca, io non avevo ancora agganciato con il mio collega e quindi restai al mio posto ma mi alzai e iniziai a spiarli, dai baci passarono ben presto a leccarsi a vicenda, si in posizione di 69 valeria sempre distesa e lui sopra di lei, dissi al mio collega che dovevo chiudere, mi stavo eccitando guardando la scena, mi sbottonai i pantaloni e iniziai a toccarmi sempre da lontano senza farmi vedere. Francesco si alzò le salì sopra e iniziò a scopargli la fica, poi passarono ad altre posizioni ed io sempre li a guardarli, andarono avanti per un bel po’, io mi masturbavo e mi trattenevo a godere fermandomi quando sentivo che stavo per esplodere, volevo godermi la scopata fino all’ ultimo. Mi avvicinai quel tanto da poter sentire le loro voci, lei ansimava sotto i suoi colpi e lui la incitava dicendogli parole per spronarla anche definendola con aggettivi alquanto sconci. Poi si mise in ginocchio e gli sborrò sulla pancia, si avvicinò al fiume e riempi un bicchiere d’ acqua, lo diede a Valeria e andò a sciacquarsi. In tutto questo non mi ero accorto che a pochi metri da me cera un uomo che si era goduto anche lui lo spettacolo, mi guadò e mi disse che non aveva mai visto una scopata così e che aveva goduto due volte. Io non dissi una parola ma ebbi un po’ di stupore quando Valeria si alzò e chiamandomi per nome mi chiese che cosa stessi facendo da così tanto tempo. Guardai il tipo un po’ imbarazzato e mi incamminai verso Valeria. Francesco era distante da noi ed io gli dissi dell’ altro uomo, Guardò verso di lui e poi si mise sdraiata come se nulla fosse, aveva raggiunto oramai il massimo della troia, non vedevo più pudore in lei, non provava imbarazzo ne un minimo di vergogna e nemmeno aveva tentato di vestirsi quando vide l’ altro uomo. Mi venivano strane idee per la testa, pensavo che addirittura si sarebbe fatta scopare Da me, Francesco e lo sconosciuto insieme, con quei pensieri in testa il cazzo mi era venuto di nuovo duro come il marmo, allora cercai di osare e iniziai a baciarla in bocca e a masturbargli la fica la girai con il culo verso l’ uomo e la penetravo con lo penetravo con le dita, poi la misi a pecora con la faccia verso di lui e iniziai a scoparla da dietro nella fica, gli chiesi se notava il tipo tra gli alberi e lei mi rispose di si e che vedeva che si stava masturbando. Approfittando che Francesco era intendo a raccogliere della legna per accendere un fuoco e cucinare della carne che avevamo acquistato nel tragitto, presi Valeria per la mano e la portai quasi davanti all’ uomo gli ordinai di prenderlo in bocca anche a lui che era una troia in calore e doveva obbedire ai miei ordini, lei si abbassò subito e in un solo boccone fece sparire il cazzo del guardone nella sua bocca, la scopava in bocca fino alla gola e Valeria aveva stimoli di vomito, aveva un cazzo molto lungo e largo che quasi non entrava nella bocca, dopo tanti colpi venne, ma Valeria lo spostò e masturbandolo lo fece godere lo sperma a terra, poi si girò e allungando il passo corse verso Francesco, gli disse qualcosa e andò al ruscello a lavarsi le mani, pensai che gli aveva detto dell’ uomo ma solo dopo capii che non era così, gli aveva solo chiesto a che punto era con la carne e se potevamo iniziare a mangiare anch’ io li raggiunsi e preparai la tovaglia e le posate per pranzare. Passammo la giornata a goderci il sole e la natura, rimanemmo nudi o in intimo tutto il tempo, toccavamo e scopammo Valeria varie volte durante la giornata. Tornammo tardissimo e per strada prendemmo qualcosa da asporto da portarci in camera. Dissi a Valeria che prima di finire le vacanze avrei avuto piacere di rifare quel tipo di escursione nello stesso posto e che se eravamo fortunati di incontrare di nuovo quel tipo sarei stato felice di vederla con un ulteriore cazzo in bocca mentre io e Francesco la scopavamo culo e fica, non rispose, non disse una parola ma, dopo cenato ed eravamo a letto mi chiese se quello che gli avevo chiesto lo volevo davvero, le dissi di si e lei acconsenti dicendo che lei era la mia troia e che per volere e piacere del cornuto di suo marito avrebbe fatto di tutto. Mi ritrovo con una moglie molto cambiata , molto più troia e tanto zoccola. Spero che il prossimo racconto sia molto più gradevole e piacevole, perché è l’ ultimo della più bella, trasgressiva e appagante vacanza che abbiamo mai trascorso