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Voglia di .... (finale)


di Alexposy
13.01.2012    |    9.224    |    20 9.4
"Seguivo il ritmo del suo respiro affannato che lentamente si faceva regolare..."
Vi chiedo in anticipo umilmente perdono per l'eccessiva lunghezza del racconto ma quando inizio a scrivere non riesco a smettere

Per chi volesse darmi un parere, una critica, un commento puo' farlo qui sotto perchè la mia mail è stata hackerata e non posso più accedervi

ovviamente senza impegno... ma ve ne sarei grata

Ripende dal precedente (Voglia di...)

"no no non stiamo ridendo di te.. anzi, qui qualcuno fa apprezzamenti" disse la Cri rivolgendosi al suo ragazzo e sorridendomi.
Lei si che sapeva come mettere a loro agio le persone.. ora ero ancora più imbarazzata.
Marco propose una sigaretta.. sapendo perfettamente a che tipo di sigaretta alludesse annuimmo entrambe volentieri.
I 10 min successivi trascorselo in maniera serena.. nessuno accennava minimamente a quello che era appena successo. C'eravamo rivestiti velocemente con quello che avevamo trovato. Chi in accappatoio, chi in vestaglia.. senza sapere di chi fosse quella roba.. eravamo leggermente "andati". Nel parlare di cibo, visto il sopraggiungere di un po' di fame, andammo in cucina. Io mi misi a rovistare in frigo ma ovviamente era vuoto.. la cri, nostra salvezza, arrivò con gli avanzi del weekend recuperati da una borsa frigo. Un po' di salumi e pane. Io ero intenta a preparare 3 panini alla meglio sul tavolo della cucina quando la sento avvicinarsi dietro di me. Mi appoggia una mano sulla spalla e si protende verso il mio orecchio sussurrandomi.. "Ale.. hai proprio un bel sedere" nel sentire quelle parole sobbalzai leggermente e senza girarmi verso di lei dissi "bhe grazie ma non me l'hai praticamente visto.. son sempre stata dietro di te mentre io il tuo l'ho visto bene e vinci ad occhi chiusi" sorrisi rivolgendomi a lei per un secondo. Lei mi venne di fianco lentamente e mi sussurrò risoluta "pensi che avessi bisogno di vederlo stasera per sapere che
hai un bel culo" mi scappò una risatina poi proseguì "reggimi il gioco.. ti va?"
io annui silenziosamente
Immediatamente portò la sua mano sotto la mia vestaglia risalendo fino ad appoggiarla proprio sulla mia natica che al contatto si contrasse pudicamente.
Io continuavo ad armeggiare con il pane sul tavolo mentre lei mi palpava il fondoschiena nascosta dalla mia vestaglia, sentivo la sua mano aperta stringermi forte e accarezzarmi dolcemente, le sue dita si spingevano sporadicamente lungo il solco tra le mie natiche sfiorando dolcemente tutti i miei punti del piacere più intimi e nascosti.. cominciavo a scaldarmi seriamente e i movimenti del mio corpo tradivano il mio tentativo di far finta di niente. Il mio bacino si spingeva leggermente indietro verso la sua mano cercando di aumentare quel piacevole contatto che mi stava eccitando.
Marco era dalla parte opposta della Cri lontano da noi che stava facendo non so cosa girato di spalle.. mentre lo osservavo la Cri ad alta voce attira la sua attenzione "Amore.. secondo te l'Ale ha un bel sedere?" io sbalordita la guardo e le sussurro indispettita "ma cosa fai?".. lei mi rassicura "tranquilla non preoccuparti".
Marco si gira verso di noi un po' sorpreso dalla domanda e senza capire esattamente cosa mi stesse facendo la sua ragazza in quel momento ci guarda un po' dubbioso.
"allora.." esortò la mia amica "secondo te?"
Lui visibilmente messo in crisi dalla domanda sussurra.. "ma, non so.. , direi di si.. "
lei fintamente spazientita "che c'è non te lo ricordi?"
"non lo so , non ci ho fatto caso"
allora la Cri incalza " Il mio almeno te lo ricordi com'è?"
"miii ma che domande mi fai, si che me lo ricordo, il suo non lo so.. non le ho guardato il sedere"

"allora provvediamo subito" nel dire queste parole alza il braccio sollevando la vestaglia lasciandomi con il fondoschiena al vento.
Io che stavo guardando Marco vedo la sua espressione mutare in tempo reale.. d'istinto cerco di ricoprirmi ma la Cri mi ostacola scherzosamente alzando ancora di più il lembo di vestaglia nella sua mano.. il nostro gesticolare diventa la parodia di un balletto.
Mirco risulta essere molto divertito da questo spettacolo.. io senza opporre eccessiva resistenza mi arrendo rivolta verso di lui con la mia amica dietro di me che mi tiene scoperte gambe e sedere.
Lei rivolgendosi a me dice "ora che ti ho domata girati che così sentiamo la risposta" mimando il gesto delle redini muovendo la vestaglia.
Mi stavo abbandonando e decisi di partecipare a quel siparietto quasi surreale.
Nel girarmi verso la mia amica per dare le spalle e la visione del mio fondoschiena al suo ragazzo trasalii leggermente al pensiero di mostrarmi nuovamente nuda agli occhi di qualcuno che mi avrebbe vista in quel modo per la prima volta. La cosa mi stava eccitando, ora sapevo di essere unicamente al centro della sua attenzione, e pergiunta con la complicità della mia amica. Sentivo il suo sguardo appoggiarsi sulla mia pelle nuda e spingersi nei punti più oscuri cercando di intravedere ogni parte nascosta della mia intimità.
Lei avvicinatasi al mio orecchio, con voce molto bassa e sensuale mi sussurrò
"Lo sapevo che morivi dalla voglia di farti guardare" poi avvicina le sue labbra alle mie bloccando il mio stupore innescato dalle sue parole.. ci baciammo con grande trasporto mentre mi stringeva forte a se tenendo sempre scoperta la mia parte retrostante. Portai le mie mani alla sua vita e slacciai il suo accappatoio aprendolo e guardandola intensamente.
Riprendemmo a baciarci, persi per qualche attimo il senso dela realtà... sentivo le sue mani aprire la mia vestaglia, la lascia fare. La fece scivolare sue spalle... seguivo questo lento movimento con lo sguardo mentre si sfilava dalle mie braccia fino a toccare il pavimento. Rimasi immobile pochi secondi
e realizzai ora di essere completamente nuda. Lei portò le mani sui miei fianchi stringendomi a se premendo il suo corpo contro il mio. Ci baciammo ancora..con più passione e intesità di prima.. ora le nostre lingue giocavano tra loro senza ritegno.. le nostre labbra si mordevano dolcemente scatenando in me istinti e voglie sopite. Afferrai il suo viso nelle mie mani contiuando a baciarla. Le sua mani scesero fino ai miei glutei.. le sentivo afferrarmi e stringeremi. le sue dita affondavano nella mia carne come delle radici nella terra. Mi girava la testa e ormai non capivo più niente. Le nostre mani si portano reciprocamente e in breve tempo nelle nostre zone più nascoste. Fu lei a portarsi per prima sotto di me, facendosi spazio tra le mie cosce trovando così un piccolo laghetto in attesa di essere scoperto. A mia volta feci lo stesso insinuandomi per quanto potevo cercando di farmi spazio assecondata da lei.
Il bacio era interminabile, sentivo le mie labbra gonfie e vogliose, instancabili di riecevere i suoi baci.
La posizione era scomoda infatti franammo rovinosamente appoggiandoci al tavolo, senza distrarci troppo riprendemmo a baciarci mentre ci dirigevamo verso il divano. Ci appoggiammo ad esso. Io di spalle e lei spingendomi contro cadde su di me. Fu un momento vorticoso di effusioni e strusciamenti. Le nostre mani non si fermavano, esploravano i nostri corpi reciprocamente. I nostri baci scivolarono gradualemente dalle nostre bocche.. al collo.. spingendosi lungamente sui seni e torturando di piacere i miei capezzoli vogliosi e duri, io feci lo stesso a lei e mi spinsi ben presto oltre, scendendo con le labbra fino a sparire tra le sue coscie spalancate e desiderose.
Persi ogni ragione.. il suo profumo mi stava facendo impazzire. Ero come in preda a una frenesia inspiegabile. la leccavo senza ritegno, i miei baci si spingevano in profondità dentro la sua intimità.. bagnadola e bagnadomi dei suoi umori..
La sentii ansimare rumorosamente e contorcersi in preda a lunghi e rumorosi spasmi di piacere.. il suo sapore mi ubriacò a tal punto da spingermi con le dita dentro di lei per prolungarle quel piacere, era completamente dilatata e ricettiva.. le mie dita scivolavano velocemente e vorticavano dentro di lei.. la stavo scopando con le dita.. prima due , poi tre.. non mi fermai finchè non strinse forte le cosce bloccandomi la mano in preda a grida soffocate di piacere. Mi fermai a guardarla mentre con gli occhi chiusi riprendeva fiato. Seguivo il ritmo del suo respiro affannato che lentamente si faceva regolare. Poi aprì improvvisamente gli occhi e si alzo spingendomi giu.. sotto di lei. Ora eravamo a parti invertite. Nonostante la sua mole minuta mi sovrastava. cominciò a baciarmi il collo.. salì fino all'recchio e mi sussurrò di chiudere gli occhi. Sentivo le sue mani calde e affusolate stringersi sul mio seno.. entrambe. Mi stava massaggiando e leccando avidamente i capezzoli. Le sue labbra li stringevano e li succhiavano tirandoli a se.. si ingrossavano sempre più ogni volta che me li toccava.. raggiunsi il limite della sensibilita. Ogni volta che li sfiorava una scarica di piacere percorreva il mio corpo che si inarcava per cercare di prolungare il piacere di quel contatto. Scese lentamente fin sotto allargandomi le cosce.. sentivo un suo dito percorrere come a disegnare il profilo e i contorni del mio sesso. Si muoveva lentamente scivolando sui miei umori. Le dita diventarono due molto presto.. scivolavano entrambe esternamente allargando e stringendo le mie intime labbra.. ci giocava.. scopriva il mio clitoride inumidendolo e stuzzicandolo.. ogni tocco era una scarica di piacere che mi percorreva.
Spinse un dito dentro di me.. poi due. in breve tempo stava spingendo profondamente dentro di me. Sentii poi il contatto umido della sua lingua sfiorarmi la sotto e disegnarne la forma.. stavo morendo di piacere. Continuava a stuzzicarmi senza mai affondare le sue labbra.. volevo venire.. non ce la facevo più.
Dalle mie labbra uscì un suono con un filo di voce.. "Daiii" Lei immediatamente affondò il suo viso tra le mie gambe spingendosi con forza e accogliendo nella sua bocca tutta me stessa.
Non mi stava solo leccando o baciando era come se mi stesse succhiando o mangiando.. la sensazione di prosciugamento che mi dava mi toglieva il fiato. Ogni affondo sentivo l'aria mancarmi e il piacere pervadermi. La mia voce usciva ansimante e storzzata.. Imporvvisamente lei si fermò. sentivo le sue mani sulle mie gambe tenermi saldamente. non feci in tempo ad aprire gli occhi per capire cosa stava facendo che la sentii sussurrarmi all'orecchio
"Guarda chi si è eccitato.."
Non capivo il senso di quella frase in un primo momento pensai si riferisse a me poi aprii gli occhi e vidi Marco di fianco a noi con il suo grosso cazzone durssimo che sembrava puntarci..
La Cri ricominciò a maturbarmi con le dita in maniera energica.. quasi aggressiva.. nel frattempo Marco con lo sguardo eccitato e impaziente si avvicinò dietro di lei e in un attimo le fu dentro spingendosi in un sol colpo. Dalla mia posizione assistevo al loro amplesso vedendo la penetrazione di quel grosso membro che si introduceva dentro la mia amica.. in breve la mia mente mi traspose al suo posto e mi immaginai trafitta, anzichè dalle sue dita come stava facendo, da quel grosso oggetto del piacere che mi avrebbe riempita e soddisfatta.. la mia mente in poco tempo fece tilt.. lo sguardo di Marco su di me mi eccitava.. lo guardavo negli occhi senza vergogna..senza pudore.. era come se mi stesse scopando lui adesso..
Chiusi gli occhi un istante.. un brevissimo istante e poi sentii in una frazione di secondo come spalancarsi qualcosa, come la sensazione che dentro di me qualcosa si fosse liberato e fosse esploso prepotentemente. Mi sentii liberata da un peso enorme. Stavo ansimando come una cagna in calore, ebbi un orgasmo unico che non avevo mai ancora provato.. poi sentii di fianco a me il rumore del loro amplesso che si stava consumando la Cri che ansimava e gemeva.. Marco che faceva di tutto per prolungare quel piacere rimanendo concentrato.. vide che lo stavo guardando, i nostri sguardi si incrociarono e pochi istanti dopo si spinse con forza dentro di lei un paio di volte e gemette rumorosamente venendo e godendo visibilmente.
Rimanemmo immobili qualche secondo.. io ero bloccata dalla mia amica che a sua volta aveva ancora dentro di se il suo ragazzo. Quando lui ne uscì vidi il suo liquido bianco macchiargli il membro non più duro e virile. Lei si alzò si rivolse verso di me e sorridendomi disse "adesso mangerei quel panino".
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