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IL BDSM NON È UNA MERA PRATICA SESSUALE


di Membro VIP di Annunci69.it Francois1957
26.09.2023    |    212    |    8 9.2
"Ora Franco le accarezzò dolcemente i seni, li baciò e la guardò con severità..."
Claudia era una creatura dal carattere forte e dalla mente aperta, spinta dalla curiosità di esplorare nuovi orizzonti in ogni aspetto della vita.

Un giorno, casualmente, si imbatté in una discussione sul BDSM, durante una serata con le amiche. Da quel momento, iniziarono a germogliare nella sua mente molte domande e un'inesauribile curiosità.

Nonostante rigirasse queste nuove idee nella sua testa, Claudia era anche preoccupata dei preconcetti e delle idee sbagliate che possono essere associate a questa pratica. Decise, quindi, di approfondire la sua conoscenza sul BDSM, leggendo libri e articoli, e partecipando a workshop e conferenze.

Man mano che approfondiva le sue conoscenze, Claudia iniziò a sentire un certo grado di attrazione verso questa forma di espressione sessuale. Scoprì che non si trattava solo di dolore e sottomissione, ma anche di fiducia, comunicazione e profondi legami emotivi. Era incuriosita soprattutto dal legame tra dolore e piacere, dall'esplorare le dinamiche di potere e dal modo in cui tutto ciò si collegava all'intimità.

Un giorno, Claudia decise di mettere in pratica ciò che aveva appreso. Iniziò a frequentare locali BDSM, incontrando persone che condividevano le sue stesse passioni. All'inizio fu imbarazzata, ma decise di abbattere tutte le barriere e di abbracciare totalmente questa esperienza.

Fu così che incontrò Franco, un uomo affascinante con un'aura di mistero che l'attraeva. Iniziarono a conoscersi meglio, a discutere dei loro desideri, dei suoi limiti, costruendo una relazione basata sull'onestà e la sincerità.

Franco era un esperto dominatore e fu lui a introdurre Claudia nell'arte di sottomettersi al piacere del dolore. Iniziarono con gesti semplici, come legature e piccole punizioni che aumentavano gradualmente d'intensità. Franco capiva i momenti in cui Claudia aveva bisogno di rassicurazione e dolcezza, offrendole sempre un appoggio sicuro e una comunicazione aperta.

Con il tempo, Claudia si lasciò andare completamente al piacere del BDSM, portando la sua esperienza ad un livello inaspettatamente profondo. La pratica del dolore consentiva ai suoi confini e alle sue emozioni di sciogliersi, permettendole di raggiungere livelli di estasi che mai avrebbe immaginato sperimentare. Così
la loro connessione fisica si estendeva oltre i livelli umani tradizionali, creando una sinergia potente e un'intimità mai avvertita prima.

In una occasione si trovavano in un club. L'atmosfera si stava surriscalda do e Claudia si rese conto che stava perdendo qualsiasi inibizione.

Franco cominciò a legale strettamente i seni e fece in modo che 4 corde le tenessero i polsi in alto e le gambe allargate così che la fica fosse ben visibile davanti e il buco del culo dietro. Poi le sussurrò qualcosa all’orecchio in maniera dolce ma nello stesso tempo che non ammetteva un rifiuto. Poi prese una frusta formata da un manico e da una ventina di strisce di cuoio.

Prese i suoi capezzoli tra le dita e li strizzò con forza. Claudia emise un grido rauco che era un misto di piacere e di dolore. Poi Franco prese la frusta e la appoggiò dolcemente sul culo e poi sulla schiena e poi di nuovo giù arrivando alla sua fica e al suo clitoride.

Poi all’improvviso le assestò un colpo al seno destro e poi a quello sinistro. Claudia urlò e guardò Franco come se non se l’aspettasse. Ora Franco le accarezzò dolcemente i seni, li baciò e la guardò con severità.

Poi improvvisamente un colpo forte alla natica destra e una alla sinistra lasciando una riga rossa da cui uscì una piccola goccia di sangue. Il dolore fu terribile ma Claudia cominciò a sciogliersi e sentí un piacere che veniva da lontano.

A quel punto Franco cominciò a colpirla sui capezzoli. Claudia gridava e gemeva mentre altri nel club avevano cominciato a masturbarsi. Franco ne prese uno che aveva un cazzo notevole dicendogli di metterlo nel culo pieno di umori di Claudia. Questi si avvicinò e glie lo infilò all’improvviso.

Claudia si sentì riempita da quella mazza che la scopava furiosamente nel culo mentre Franco le mise tre dita nella fica e ricominciò a colpirla sui seni con la frusta.

A quel punto Claudia non capiva più niente, le sembrava di essere sospesa e finalmente esplose in un orgasmo mai provato prima mentre gli umori le colavano lungo le cosce. Nello stesso tempo sentì il cazzo dell’uomo che gli sborrava dentro il culo.

Con il passare del tempo, Claudia imparò a dominare, prendendo il controllo della sua sessualità e sperimentando il BDSM anche nella sua versione dominante con Franco come suo sottomesso.

I suoi orgasmi diventarono ancora più intensi e soddisfacenti, completando il cerchio di piacere e soddisfazione.

La storia di Claudia dimostra che il BDSM è molto più di una mera pratica sessuale, ma un'arte che richiede fiducia, comunicazione e una profonda connessione tra i partner. Le esperienze fatte, la trasformarono in una donna più sicura di sé e consapevole delle sue emozioni e desideri. Non si trattava solo di raggiungere l'orgasmo, ma di scoprire nuovi mondi di piacere e intimità.
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