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Perla: Da timida a Esibizionista


di Membro VIP di Annunci69.it Francois1957
21.01.2024    |    297    |    7 7.0
"Perla ebbe un fremito, gli slacciò i pantaloni, e si trovò tra le mani un cazzo non eccessivamente lungo ma largo di circonferenza..."
DEDICATO AD UNA AMICA DI LIVORNO

Perla era una donna timida e riservata che viveva una vita tranquilla e comunque, a dire il vero, anche un po’monotona. Perla aveva sempre avuto difficoltà a relazionarsi con gli altri, specialmente con gli uomini, e aveva passato la maggior parte della sua vita da sola. Tuttavia, qualcosa dentro di lei stava cambiando.

Un giorno, Perla entrò non nel solito bar che frequentava normalmente, non molto lontano dal porto ma in piazza Cavour. Il barista che lavorava lì si chiamava Edoardo, un uomo di circa 50 anni, alto sopra la media con una capigliatura folta, una barba curata e due occhi celesti e profondi. Edoardo, pur essendo longilineo, non aveva il fisico palestrato che piace ad alcune donne ma Perla lo trovò affascinante e sicuro di sé, e se ne sentì immediatamente attratta.

“Posso fare ancora qualcosa per lei?” chiese Edoardo sorridente e guardandola dritta negli occhi. “No, grazie”, rispose Perla, timida e impacciata. Pagò e si avviò verso l’uscita. “Comunque”, aggiunse Edoardo, “io alle 19:00 smetto di lavorare e se vuole possiamo fare una passeggiata in via Ricasoli….. ci pensi”. Perla borbottò qualcosa di incomprensibile e uscì fuori.

Titubante e dopo averci pensato un bel po’ Perla alle 19:00 in punto era lì. Quando Edoardo uscì e la vide si avvicinò sorridendo e le stampò due baci sulle guance, poi la prese a braccetto e si avviarono in una via Ricasoli piena e chiassosa. “ti va di mangiare un cinque e cinque?” chiese Edoardo. (Per chi non è livornese il cinque e cinque è torta di ceci calda dentro ad un panino appena sfornato)
Alla risposta affermativa di Perla tornarono indietro entrando in una pizzeria molto rinomata. Mentre mangiavano con gusto parlarono di tante cose e a Perla le sembrò di conoscere Edoardo da sempre.

“Ti andrebbe di vedere dove abito? “ chiese Edoardo. “Perché no…”. Edoardo abitava in una zona chiamata “Venezia” per via dei fossi che l’attraversano e la fanno assomigliare un pochino alla città lagunare più famosa. Salirono le scale ed entrarono nell’appartamento.
Si sedettero sul divano uno accanto all’altro. Inaspettatamente Edoardo la baciò. Perla cercò di respingerlo ma la sua fica cominciò a desiderare qualcosa che da tanto tempo non aveva. Sentì le sue mutande bagnarsi e ricambiò il bacio con tutta la passione che aveva.

Allungò istintivamente il braccio arrivando al cazzo di Edoardo che nel frattempo era ingrossato e duro. Perla ebbe un fremito, gli slacciò i pantaloni, e si trovò tra le mani un cazzo non eccessivamente lungo ma largo di circonferenza. Tirò giù i pantaloni e le mutande di Edoardo e prese in bocca quel ben di Dio. La cappella era bella e lucida e Perla la succhiò con trasporto ad occhi chiusi. Lo sentiva pulsare e diventare sempre più grosso.

Edoardo si tolse il maglione e cominciò a spogliare Perla. Si inginocchiò, le allargò le cosce e mise la bocca su quel fiore dischiuso. La fica di Perla era un lago e Edoardo ne succhiò il nettare. Le leccò esternamente le grandi e le piccole labbra, mise poi la lingua dentro cercando di arrivare in profondità il più possibile. Cominciò a scoparla con la lingua mentre Perla mugolava. Poi Edoardo si concentrò sul clitoride e a quel punto Perla raggiunse un orgasmo senza fine sussultando in maniera scomposta.

Edoardo allora la prese e delicatamente la adagiò sul tappeto le alzò le gambe e le entrò con forza nella fica. Perla si sentì riempita come se non ci fosse nemmeno un millimetro di spazio tra il cazzo e la vagina. Edoardo rimase fermo dentro di lei per un po’ e poi iniziò a muoversi lentamente poi sempre più velocemente. Perla godeva e sparlava fino a che non sentì un fiume venire da lontano e diventare sempre più impetuoso. Alla fine gridò ed ebbe un altro orgasmo.

Edoardo aumentò sempre più il ritmo e venne versando tutto il suo seme nella fica di Perla la quale quando sentì quello sperma caldo ebbe un nuovo e più intenso orgasmo.
Rimasero immobili per un bel po’ lui ancora dentro di lei fino a quando il cazzo di Edoardo, tornato alle dimensioni normali, uscì dalla fica di Perla insieme allo sperma che colava dalla fica sulle cosce.

Edoardo e Perla iniziarono così a vedersi regolarmente. Un giorno, mentre facevano l'amore, Perla avvertì una strana eccitazione quando sentì la porta della loro camera da letto sbattere leggermente. Si rese conto che qualcuno poteva vederli, e questa consapevolezza la eccitò così tanto che ebbe un orgasmo inaspettato. Perla non disse nulla a Edoardo, ma la sensazione di essere vista mentre scopava la eccitava da morire.

Col passare del tempo, Perla iniziò a desiderare sempre di più di essere vista da altri mentre scopava con Edoardo. Iniziò a indossare abiti più seducenti e a lasciare la porta della camera da letto socchiusa mentre facevano l'amore. Edoardo era sorpreso, ma si lasciò andare al desiderio di Perla, e insieme esplorarono questo nuovo lato di lei.
Una volta Perla propose ad Edoardo di fare sesso in un parco pubblico.

Edoardo era titubante all'inizio, ma alla fine cedette al desiderio di Perla. Insieme si recarono in un parco buio e deserto. L’aria era calda e dopo i primi timori misero sull’erba due grossi asciugamani e si spogliarono completamente. fecero l'amore sotto le stelle. Mentre Perla stava cavalcando Edoardo con il suo bel cazzone dentro di lei, sentì un rumore provenire da dietro una siepe non molto distante da loro.

Ebbe un sussulto e poi intravide uno di colore che di nascosto si stava masturbando alla vista di quel bel culo che andava su e giù sul corpo di Edoardo. La luce della luna piena permetteva di vedere abbastanza bene. Vide quel bel cazzone nero aumentare il ritmo e poi sborrare con dei fiotti pazzeschi. Perla cedette ad un lunghissimo orgasmo e Edoardo le sborrò nella fica fradicia.

Ma quel sud sahariano molto alto, magro ma con un notevole attrezzo non era evidentemente il solo in quel parco. A destra della siepe c’era un muro e questa volta anche Edoardo si accorse con un certo timore che non erano soli. Videro 3 uomini, probabilmente nigeriani che stavano bisbigliando nel loro caratteristico inglese. Perla era impaurita ma l’eccitazione era più forte.

Mentre Edoardo e Perla erano sdraiati sugli asciugamani i tre uomini si avvicinarono e circondarono Perla. Cominciarono ad accarezzarla, prima due mani poi quattro poi sei. Uno di loro gli accarezzava le tette e le titillava i capezzoli, un altro le accarezzava le cosce e il terzo le mise tre dita nella fica. Perla godeva da morire cercando con lo sguardo Edoardo che di fronte a questo spettacolo si stava masturbando.

“Mettimelo dentro” disse ad un certo punto Perla con una voce roca e implorante a quello che le stava accarezzando le cosce. Sentì un cazzo enorme che le entrava ed ebbe un primo orgasmo. Poi lui cominciò a pomparla sempre più forte e Perla in preda ad un parossismo sconosciuto offriva il suo bacino per sentirlo ancora di più. Il nigeriano sborrò con lunghi gettiti che colavano giù per le cosce e Perla ebbe un secondo orgasmo.

Quando il nigeriano uscì dalla sua fica uno degli altri due prese il posto del primo e cominciò a scoparla selvaggiamente mentre il terzo le mise il suo cazzo in bocca. Uno le scopava la bocca e uno la fica e il terzo aveva iniziato a masturbarsi di nuovo insieme a Edoardo.

Non ci volle molto. Quello nella fica le sborrò dentro e poi Perla cominciò a sentire il sapore dolce amarognolo dello sperma dell’altro e mentre cercava di ingoiarlo ebbe un altro potente orgasmo.

Edoardo era infoiato e mise Perla a pecora, le appoggiò la grossa cappella allo sfintere e cominciò a spingere lentamente. Perla cercò di ritrarsi ma Edoardo non glie lo permise e continuò a spingere finché non fu tutto dentro. Perla mugolava e implorava Edoardo di toglierlo. Edoardo cominciò a muoversi pianissimo in modo che perla si abituasse.

Quando capì che i mugolii di dolore erano misti a piacere cominciò a spingere più a fondo. I mugolii di Perla erano diventati rantoli di piacere. Era la prima volta che il suo culo era riempito da un cazzo e, nonostante un po’ di dolore, il piacere era immenso e diverso. Appena Edoardo aumentò l’andatura Perla mandò un urlo e raggiunse un orgasmo che la sconquassò.

Nel frattempo il primo nigeriano col cazzo di nuovo duro si era avvicinato alla bocca di Perla che lo ingoiò e cominciò a pomparlo in maniera forsennata. Edoardo e il nigeriano sborrarono quasi contemporaneamente e Perla, quando sentì il seme caldo in bocca e nel culo venne di nuovo gridando.

Ci furono alcuni minuti in cui tornò il silenzio nel parco. Gli unici rumori erano i respiri affannati di Edoardo, di Perla e del nigeriano. Si pulirono e si rivestirono senza dire una parola ma il viso di Perla era disteso e soddisfatto. Si salutarono con i nigeriani ripromettendosi di incontrarsi di nuovo.

Dopo quell'esperienza, Perla e Edoardo iniziarono a sperimentare sempre di più l'esibizionismo. Andavano in luoghi pubblici e facevano sesso in macchina, o si recavano in locali notturni dove Perla si esibiva in spettacoli erotici per Edoardo e per altri uomini. Perla si sentiva sempre più a suo agio con il suo corpo e con la sua sessualità, e godeva del piacere di essere vista e desiderata da altri.

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