Elena diventa consapevole della bellezza della sua sessualità

DEDICATO AD UNA CARA AMICA LIGURE


Elena aveva sempre avuto una connessione particolare tra il suo corpo e il suo cervello. Fin da giovane si era resa conto che il suo desiderio sessuale era strettamente legato alla sua mente.

Le sue fantasie, i suoi pensieri e le sue emozioni erano gli elementi che davvero la facevano sentire viva.

Elena aveva un rapporto conflittuale col proprio corpo. Pensava di avere un corpo esagerato: Un seno esagerato, un culo troppo grosso, due coscie troppo abbondanti. Eppure tutto l’insieme dava un senso di erotica armonia che eccitava tutti gli uomini che la vedevano.

Tuttavia, questo concetto sessualmente cerebrale del sesso aveva sempre creato confusione nella vita di Elena. Molti dei suoi partner non capivano la profondità e l'intensità delle sue emozioni sessuali. Spesso, Elena si sentiva frustrata e insoddisfatta, perché non riusciva a trovare qualcuno con cui condividere quelle parti di sé che erano così fondamentali per la sua pienezza sessuale.

Un giorno, mentre si trovava a una conferenza, Elena incontrò Marco. Era un terapeuta sessuale esperto, specializzato in casi complessi come il suo. Elena decise di fare un passo coraggioso, chiedendo a Marco aiuto per comprendere meglio la sua sessualità.

Marco fu subito colpito dalla sincerità e dalla determinazione di Elena. Era affascinato dalla sua unicità e trovò il suo caso molto interessante e stimolante. Era anche attratto tantissimo da quel corpo esageratamente eccitante e sin da subito sentì il suo cazzo reagire in maniera decisamente repentina.

Marco iniziò il processo terapeutico con Elena. Attraverso lunghe conversazioni, Elena imparò a connettersi più profondamente con la sua sessualità. Scoprì che le fantasie e i pensieri che la eccitavano non erano qualcosa di strano, ma una parte legittima della sua persona.

Marco incoraggiò Elena a esplorare le sue fantasie e a condividere apertamente i suoi desideri. Insieme, crearono uno spazio sicuro in cui Elena avesse potuto esplorare appieno la sua sessualità senza sentirsi giudicata o fraintesa.

Una domenica di settembre decisero di andare in una spiaggia per nudisti, una spiaggia molto lunga con alle spalle dune rigogliose di macchia mediterranea tipica di quella zona. Era una di quelle giornate settembrine con un cielo terzo e una temperatura piacevole.

A Elena le ci volle un po’ per spogliarsi. Marco dovette usare tutta forza di persuasione di cui era dotato per farglielo fare. Si sdraiarono l’uno accanto all’altro godendo del tepore del sole.

La vicinanza con il corpo di Elena fece indurire subito il cazzo a Marco che, vergognandosi, si mise supino. La sua bocca era alla giusta altezza di quei seni stupendi e iniziò a baciarli. I capezzoli di Elena divennero turgidi e duri e la sua figa cominciò a bagnarsi.

Decisero di alzarsi e andare nel boschetto. Arrivarono ad uno spiazzo con la vegetazione intorno. Ricordandosi una delle fantasie che Elena gli aveva raccontato, Marco le prese il braccio con forza, la mise davanti ad un arbusto non tanto alto, le divaricò le gambe e le ordinò di alzare le braccia e attaccarsi con le mani ad un ramo.

Elena era confusa ma sentiva l’eccitazione crescere sempre di più. Marco le diede due schiaffetti sui capezzoli. Elena spiegò le gambe per il dolore ma emise un mugolio di piacere. Marco avvicinò la bocca ai capezzoli e glie li succhiò con forza.

Le accarezzò le natiche sode, Elena chiuse gli occhi e gettò indietro la testa. Sentì due schiaffi forti sulle natiche ma questa volta sentì solo piacere e allargò le coscie. Allora Marco le mise due dita della mano sinistra nella figa e un dito della mano destra nel buchetta del culo e cominciò a scoparla come fossero due piccoli cazzi.

Non ci volle molto tempo. Elena emise un grido strozzato prima di avere un ORGASMO che le fece tremare tutto il corpo. Piano piano il suo corpo si calmò e ritornò alla realtà. Marco aveva il cazzo ancora duro e dritto e Elena si inginocchiò, prese in bocca quel bellissimo cazzo e iniziò a succhiarlo con passione.

Nel frattempo quattro ragazzi avevano assistito nascosti a tutto quanto e si erano pian piano avvicinati. Elena, quando se ne accorse, ebbe un imbarazzo iniziale al quale subentrò un’eccitazione fortissima tanto che prese a spompinare con una foga pazzesca Marco che sborrò sulla sua bocca quasi subito.

I cazzi turgidi e vibranti dei quattro ragazzi ormai erano a portata di bocca di Elena che iniziò a succhiarli con forza. Era la prima volta che provava l’ebbrezza di avere tutti quei cazzi a disposizione. La sua figa ormai era un lago e vedere il volto di quei ragazzi stravolti dal piacere la trasportava in un’altra dimensione.

Uno dei quattro, che aveva un cazzo grosso in larghezza si mise dietro a Elena e senza che potesse dire nulla, glie lo infilò nella figa. Elena emise un urlo mentre continuava a spompinare gli altri tre. Si sentiva in un'altra dimensione.

I tre ragazzi le sborrarono in bocca e Elena succhiò quello sperma senza capire più nulla. A quel punto il ragazzo che la stava scopando aumentò la velocità e le sborrò dentro gridando. Elena appena sentì il getto caldo dello sperma scoppiò in un ORGASMO che non aveva mai provato prima. Il suo corpo fu scosso da fremiti per un tempo che sembrò infinito finché si accasciò tra le braccia emozionate di Marco.