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Il Garage


di Sergiobsx82
23.09.2022    |    277    |    0 8.0
"La Lady, essenzialmente, poteva continuare a fare quello che cazzo voleva di me, come me oppure con altri..."
Dopo le incomprensioni e la pace fatta ristabilimmo i ruoli così come lo erano stati da 10 anni a questa parte.

Io, cornuto, dovevo obbedire a quello che la Lady decideva. E stavolta non dovevo dubitare.

La Lady, essenzialmente, poteva continuare a fare quello che cazzo voleva di me, come me oppure con altri.

Fabio, Marco e Diego erano quasi ospiti fissi in casa nostra e si comportavano da Bull dominanti nei miei confronti.
Praticamente...tutto normale (se normale si può dire).

A dir la verità, l'esperienza subita da me e vissuta dalla Lady ci aveva maggiormente unito facendo inserire nella coppia una quarta persona....la dolce Sofia.

Dopo un abile corteggiamento della ragazza la Lady volle intraprendere con lei un percorso di dominazione.

Sofia era il nostro piccolo segreto.
La Lady non voleva condividerla con nessuno.
Ne facevamo parte solo io, la Lady e ovviamente la dolce bimba.

Capello rosso, occhi verdi, terza coppa su di un corpo di 169cm di donzella 24 enne dal fisico da urlo.

Solo guardandola faceva venire duro.

Per gli incontri avevo affittato un garage vicino il mio ufficio.
Era comodo perché era l'ultimo piano interrato di 3 piani e ciò consentiva di mantenere una temperatura "accettabile" sia d'estate che d'inverno e, cosa più importante, era l'ultimo della fila.
In pratica aveva le caratteristiche perfette.

Spesi il giusto anche per l'insonorizzazione e l'arredo:

-Ganci per appendere
-Corde
-Fruste
-Una piccola piastra elettrica
-L'occorrente per la costrizione
Qualche specchio

Era oramai un rito. Una volta ogni mese c'era il bisogno reciproco della "sessione".

La piccola arrivava sulle sue dolci gambe prima di cena. Un boccone veloce con noi e poi si scappava.

Chiusa la porta del garage, aveva inizio la sessione.

-Lady in questi giorni sono stata molto cattiva- esordiva puntualmente, ogni volta la pulzella.

Puntuale era la reazione della Lady.
Con rabbia si fiondava sulla preda avvolgendole la testa con un sacchetto di plastica.

La bimbetta si dimenava, sentivo la sofferenza mentre la lady si godeva gli spasmi. Ilaria era stata una brava insegnante e la Lady una bravissima alunna.

Mediamente al terzo spasmo, quando le pupille della vittima si stavano dilatando il sacco le veniva sfilato e la bimba rimaneva a terra. Semi cosciente.

Io intanto indossavo il mio vestiario.
Dovevo indossare la gabbietta, un butt plug nel ano e un vestito in lattice portando alla Lady tutto l'occorrente per il festino.

Lady veniva sempre vestita da Troia...che poi a pensarci bene era come si vestiva normalmente.

Ogni santa volta le strappava i vestiti di dosso con la piccola ancora a terra.
Le legava mani a dei ganci metallici sul muro in modo da formare una croce.

Era quello il momento delle frustate.
"Contale!"

Con le lacrime del dolore e tutta tremolante
1 mia padrona. Grazie!
2 mia padrona...Grazie!
...
Solitamente finiva verso le 13 frustate...con la povera Sofia a cui mancavano le forze e si accasciava con le braccia ancora appese.

Era lì che intervenivo io cospargendole le ferite di sale fino.

Ad ogni urlo, ad ogni spasmo avevo una erezione che data la gabbietta mi provocava dolore. Alla lady si illuminavano gli occhi. Praticamente squirtava senza toccarsi tanto che si bagnava.

Come un rito, era il momento delle scosse.
La lady adorava concentrarle sulle labbra della figa che ad ogni incontro era sempre liscia come quella di una bimba.

Scossa e urlo e ancora scossa.
La vulva diventava rossa e sulla pelle comparivano i segni dell'elettrodo.
Io filmavo tutto e tenevo alzate le gambe di Sofia in modo da lasciare più visuale alla Lady.

Giungeva in seguito il momento del fisting che la Lady praticava oramai come un esperta.

La vittima si accomodava su un piccolo lettino. Io la cospargevo di lubrificante e la lady iniziava penetrando l'ano.

4 dita! Esordiva
5 dita!
Quasi al polso!!
È entrato il polso!!!

Solitamente era questo il momento in cui la Lady mi guardava soddisfatta e poi guardava Sofia che era concentrata a tenere ben rilassato il suo buchetto.

Così iniziava ad aumentare il ritmo affondando sempre di più il braccio.
Sofia squirtava sempre quí.

Era il segnale che bisognava far partire la violenza.

La Lady prima tirava fuori dal culo il braccio. Successivamente la penetrava con violenza. Fuori e dentro,  fuori e dentro e ancora e ancora....la soddisfazione diventava sofferenza e l'ano prolassava.

Era il momento in cui si passava alle parte difficile.

Sul fornellino sterilizzavo alcune barrette in titanio.
Che goduria sentire le urla mentre si affondava nella pelle delle cosce. La pelle diventava rosso fuoco e si apriva parzialmente.
Lady: - Ringraziami-
Sofia, piangendo di dolore: -Grazie Lady, per favore continui-

Era musica per le orecchie.
Ne usciva con cosce, culo, fianchi e stomaco devastati.

La lady aveva una voglia di sesso assurdo.

Così veniva da me e si faceva scopare culo e  figa. Sborravo dopo pochi secondi ma lei aveva tempo per squirtare. Era carica come una diga che stava straripando.

Sofia guardava sofferente delle ferite.

Poi si passava alla firma finale.
Sullo stesso fornellino sterilizzavo alcune lettere metalliche che componevano la parola Lady in stampatello.

La Lady mi diceva - passami la "L" -
Successivamente l'affondamento nella pelle morbida subito sotto la cicatrice con scritto "Ilaria". La cicatrice si distingueva chiaramente nonostante fosse "vecchiotta".

La Lady mentre la marcava le ripeteva..."poi allo specchio ti faccio vedere come sta venendo bene"...
La marcava volutamente nello stesso punto.

Voleva che il marchio le rimanesse sempre impresso.

La sessione giungeva al termine.
La Lady faceva inginocchiare Sofia così  grondante delle ferite.

Le diceva: -tieni ben stretta questo bel imbuto in bocca-

Prima si svuotava la Lady.
Sofia la gustava guardandola negli occhi come una bimbetta felice.
Bere piscio non è semplice e dopo un po' la fatica si sente ma lei era così disponibile e impegnata a non fallire il suo compito di debitrice avida senza farne cadere una goccia.

Poi anche io ero chiamato a svuotarmi su di lei. Era la Lady ad indirizzare il getto tenendo il mio cazzetto in mano. Si divertiva a centrale la bocca, gli occhi oppure le ferite sul corpo per provocarle ancora più dolore.

La sessione poteva dirsi conclusa.
La Lady e Sofia erano soddisfatte entrambe.

La Lady la lavava pulendole dal corpo il piscio e poi passava ad aiutarla nel disinfettare le ferite.

Oramai era un'infermiera bravissima.

Ogni volta io le guardavo.
In realtà guardavo Sofia...morivo dalla voglia di sentirmi nuovamente come lei.
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