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Sabrina ...la mia donna padrona


di pensierostupendo
27.05.2013    |    12.770    |    2 9.4
"Godevo e ansimavo come una cagna in calore..."
Dopo avermi portato ad assaporare nuove emozioni, nuovi sapori, Sabrina divenne sempre più coinvolgente e fantasiosa ma soprattutto molto più autoritaria.
Spesso accadeva che mentre eravamo in casa lei prendesse l'iniziativa e la cosa mi piaceva molto.... a volte si divertiva a provocarmi e a farmi cadere nelle sue trame....
Un giorno mentre parlavo con un amico al cell lei si abbasso tra le mie gambe e una volta tirato fuori il mio fratellino iniziò a masturbarmi e pomparmi per il gusto di farmi imbarazzare mentre parlavo al cell.... mi leccava e ridendo maliziosa mi guardava divertita per i cambi di voce che mi provocava.
Tutto procedeva come sempre e di tanto in tanto mi riproponeva le esperienze alle quali lei mi aveva iniziato.... il mio buchetto era oramai abituato a ricevere le sue dita... a volte tutta la mano.... e anche ortaggi di medie dimensioni.... le sue frasi in queste circostanze si erano perfezionate.... alternava parole di incitazione ad altre di umiliazione... ero sempre più in sua balia..... le sue voglie condizionavano spesso i nostri momenti di piacere.
Spesso mi legava al tavolo della sua cucina e mi lasciava nudo per un po' senza nemmeno sfiorarmi.... finche a volte ero stesso io a pregarla di sottopormi alle sue dolci torture.
Una sera di rientro a casa la trovai seduta sul divano tutta truccata e vestita in maniera più che curata.... il suo look mi lasciò senza fiato.
Il trucco era molto pesante... il rossetto rosso fuoco... l'abbigliamento era tutto in pelle nera .... mini e top smanicato... ai piedi portava due stivali neri con un tacco vertiginoso.... e notai subito vicino a lei un frustino tipo quelli da dressage.
Ero un po' timoroso...ma lei mi rassicurò in maniera molto suadente.... mi fece sedere al suo fianco sul divano e mi porse un martini rigorosamente bianco con ghiaccio e limone come piaceva a noi.
Iniziò a raccontarmi che quella sera aveva delle voglie che stavolta avrei dovuto esaudire io.....e che se l'amavo dovevo cercare di assecondarla... che era un gioco che alla fine mi sarebbe piaciuto molto.
Dopo aver bevuto mi porto in bagno dove una nuvola di incenso ci avvolse, mi fece spogliare e mi invito ad immergermi nella vasca dove un profumatissimo e caldi bagno mi attendeva.
Uscito dalla vasca mi aiutò ad asciugarmi ma a questo punto dopo avermi accarezzato e baciato per un bel po' mi disse che ora dovevo essere bravo.... lasciarmi andare e assecondare i suoi desideri.
Ero alquanto confuso... tutto divenne più chiaro quando al posto della mia biancheria intima mi porse un perizoma nero che sembrava avesse il filo interdentale dietro.
Provai a rifiutarmi... all'inizio con le buone provò a convicermi... ma ai miei rifiuti fecero seguito un paio di sonori ceffoni. Accettai di indossare il peri sperando finisse lì, ma a quello fecero seguito un paio di calze autoreggenti con la balza ricamata, una guepiere anch'essa nera, una mini nera cortissima ed un top bianco.
Mi sentivo ridicolo... lei invece mi riempiva di complimenti e mi incoraggiava dicendo che tanto mica dovevamo dirlo a qualcuno, era un segreto nostro.
Decise di completare il tutto truccandomi di tutto punto con rossetto, eye liner, fard, cipria e quant'altro ed alla fine mi fece indossare una parrucca.
Solo alla fine mi portò davanti allo specchio... l'immagine che vedevo era davvero sconvolgente... e la mia erezione nel vederla fece capire anche a lei quanto fossi eccitato da tutto.
Iniziò ad accarezzarmi ed a riempirmi di complimenti e di tanto in tanto mi assestava delle sonore sculacciate accompagnate da commenti molto spinti.... ero la sua puttanella.
Mi portò in camera da letto e mi fece mettere carponi sul tappeto. Li tutte le sue voglie ebbero sfogo ed io ne ero il catalizzatore.
Le sue mani correvano lungo la mia schiena... mi cavalcava seduta su di me sculacciandomi fortemente.... poi alzata in piedi davanti a me mi ordinò di leccarla fra le gambe... mi infilai sotto la gonna dove il suo clitoride già umido mi aspettava e mentre godeva di tanto in tanto mi colpiva dolcemente col frustino.
Mi fece girare ed una volta abbassatomi il peri si sedette su di me impalandosi e comandando gli affondi conditi dai suoi gemiti sempre più goduriosi.
Venne con un orgasmo squassante.... si mise con le gambe divaricate sul mio volto facendomi deliziare col suo nettare che leccai avidamente.
A questo punto mi fece rimettere carponi vicino il termosifone e mi lego con i polsi ad esso.
Le sculacciate, i colpi di frustino si fecero frequenti e più forti, ad un tratto mi infilo il tacco a spillo dello stivale nel culo e i suoi commenti erano un misto tra l'umiliazione e il desiderio di godere di me.
Ormai ero alla sua mercee.... mi sussurrava tutte le cose più porche all'orecchio che riceveva i suoi colpi di lingua mentre il mio culo doveva oramai essere diventato rossastro a furia di ricevere colpi.
Mi lasciò riprendere per un po'..... tornò dopo un po' di tempo nella stanza ... avvertivo i rumori ma non riuscivo a girarmi per vedere cosa accadesse.
Ad un tratto mi venne vicino e chinatasi mi mise davanti la bocca un cazzo finto.... io provai a girare la testa... ma una sonora tirata di capelli mi fece rigirare... spingeva col ventre quel fallo che aveva legato in vita.... spinse finchè non lo presi tutto in bocca. Iniziò a scoparmi per bene e nel mentre diceva che dovevo imparare, che dovevo essere una brava puttanella, che dovevo abituarmi ad avere un cazzo in bocca o in culo.
Mi si parò dietro alla fine e dopo avermi lubrificato per un po' iniziò lentamente a farsi strada dentro me....
la supplicai di fermarsi... quasi piangevo... un po' per il dolore un po' per la vergogna.... vergogna per il piacere che provavo... per il cazzo che mi pulsava dal piacere, turgido e duro.
Una volta tutto dentro dopo aver atteso un po' immobile iniziò a scoparmi selvaggiamente... le sue mani non smettevano di sculacciarmi o di tastarmi il cazzo.... io oramai godevo ..... godevo .... godevo.....!!!!
Ora la supplicavo di continuare... di scoparmi ... la sua voce era suadente e provocante..... mi diceva che avevo trovato la mia dimensione.... che aveva capito subito quanto fossi "porca"... e che le volte successive mi avrebbe portato in strada a mostrarmi quanto fossi troia.
I suoi affondi mi squarciavano dentro.... il piacere correva dentro di me.... venni senza nemmeno che lei mi toccasse... godevo e ansimavo come una cagna in calore.... i miei gemiti ora avevano un suono molto femminile....lei uscì da me ... mi accarezzò molto .... mi passava le mani nei capelli e mi sciolse.
Da quella sera capitò spesso che io fossi la sua cameriera... o semplicemente la sua Puttanella.
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