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Weekend da schiavo (giorno 2 parte 2)


di bisexpassivissimo
03.02.2018    |    8.793    |    2 8.1
"Continuai a succhiarglielo per qualche minuto guardandolo mentre se lo gustava, poi però la partita stava per riprendere quindi mi interruppe, si alzò e si..."
Ci vestimmo e mangiammo a casa sua un pranzetto cucinato da lui e poi ci rilassammo sul divano guardando un pò di tv per recuperare le forze e ricaricarci. Aspettammo le 15 senza avere, altri incontri sessuali perchè lui, da buon bolognese voleva vedere la partita, quella domenica precisamente c'era Bologna-Chievo, quindi mise il canale giusto e mi costrinse a vederla con lui, io non ne ero molto entusiasta, il calcio mi piace ma quella non era una partita che mi interessasse molto, quindi dopo qualche minuto comincia ad avere di nuovo voglia del suo cazzo ed iniziai a toccarlo da sopra i pantaloni, lui mi allontanò la mano "non adesso troia!" mi gridò seriamente infastidito. Io però pensai scherzasse o si facesse desiderare quindi mi alzai dal divano e cominciai uno spogliarello lente e plateale, una volta giunto agli slip mi piegai verso la tv mostrandogli il culo e tenendo gli elastici chiedendo "che faccio padrone, le tolgo?" Mi accorsi che nemmeno mi stava guardando, era concentrato sulla partita e mi rispose distrattamente "non ora..."
Mi rimisi seduto scoraggiato ma decisi di fare un ultimo tentativo di provocazione, quindi puntai diretto alla patta dei suoi pantaloni, la slacciai e cercai di afferrargli il pisello ma fui fermato energicamente da Roberto che mi prese i polsi "senti troia, so che come tutte le cagne non ti interessa del calcio ma vuoi solo il cazzo ma questo non vale per me, ora siediti e stai buona!"
A questo punto lo ascoltai mi misi buono seduto accanto a lui a vedere la partita, ad un certo punto segnò il Chievo e lui non la prese bene, imprecò ed incrociò le braccia con aria corrucciata; il primo tempo finì poco dopo col punteggio di 0-1 quindi ebbi un'idea. Strisciai giù dal divano e mi piazzai in ginocchio tra le sue gambe, "so io come tirarti su...il morale padrone" gli dissi tornando all'attacco dei suoi pantaloni, questa volta non mi fermò e non disse nulla quindi gli slacciai la zip, scansai le mutande e presi finalmente in mano il suo pene ancora a riposo. Me lo misi subito in bocca voracemente ed iniziai a leccarlo bene intorno al glande per farlo eccitare di più, in pochi secondi avevo il suo membro ben duro in bocca e gli stavo facendo una pompa coi fiocchi. Continuai a succhiarglielo per qualche minuto guardandolo mentre se lo gustava, poi però la partita stava per riprendere quindi mi interruppe, si alzò e si diresse verso la sua camera, tornò poco dopo con in mano un guinzaglio in pelle.
"Sei stata brava cagna a farmi tornare il sorriso ma ora c'è il secondo tempo e devi stare buona, quindi ora ti metto questo e ogni volta che mi fai incazzare lo tirerò!" Mi spiegò legandomelo al collo. Mi mise quindi a terra accucciato come un cane sul tappeto tenendo il guinzaglio nella mano destra e ripiazzandosi seduto per vedersi il secondo tempo. Io avevo una gran voglia almeno di finire il pompino e mi ero eccitato, perciò mi voltai verso di lui ed iniziai a masturbarmi piano per passare il tempo e sfogarmi un pò. Lui dopo poco se ne accorse e tirò il guinzaglio facendomi finire con la faccia a terra e togliendomi il fiato per un secondo. "Primo richiamo cagna stai attenta!" mi ammonì senza neanche guardarmi. Mi accucciai in modo da mostrargli il mio culo e lui tirò nuovamente il guinzaglio facendomi mettere seduto con la schiena appoggiata al divano "secondo avvertimento, ferma così ora" disse. Poco dopo il Bologna pareggiò e lui esultò incitando la squadra e chiedendo il vantaggio, la squadra lo accontentò dopo qualche minuto portandosi sul 2-1 e lui nella foga dell'esultanza tirò forte il guinzaglio togliendomi di nuovo il fiato e facendomi stratare a terra. "Oh scusami troia, questa volta non volevo...sai che facciamo? Mi farò perdonare dandoti un bel dildo per giocare mentre finisco di vedere la partita ok?" mi chiese tenendomi il volto con la mano "si padrone grazie!" gli risposi contento. Andò velocemente in camera sua e ritornò con un dildo color carne di media grandezza, lo lanciò lontano dal divano e mi disse tirandomi a se col guinzaglio "ora vai a giocare la cagna e non mi disturbare". Mi misi quindi sulla poltrona dove mi aveva scopato il giorno prima e cominciai ad inumidire il dildo e a ficcarmi le dita nel culo per prepararlo ad accogliere quel pezzo di plastica, iniziai quindi a mettermelo dentro e a masturbarmi guardando Roberto mentre lui seguiva la partita. Una volta finita (4-1 per il Bologna per la cronaca), io avevo l'ano ormai completamente dilatato dal dildo, il cazzo duro e bagnato dall'eccitazione e speravo di ricevere finalmente il pezzo di carne che avevo provato ad ottenere per tutto il pomeriggio. Roberto mi fece cenno di avvicinarmi con la mano, io appoggiai il dildo a terra e gattonando mi diressi verso di lui con ancora il guinzaglio legato che strisciava a terra; lui lo riprese in mano e mi tirò tra le sue gambe dicendo "finisci quello che avevi iniziato, dobbiamo festeggiare la vittoria." Quindi gli rislacciai i pantaloni calandoli alle caviglie, abbassai anche le mutande e ricominciai il pompino interrotto a fine primo tempo, lo succhiai con ingordigia desiderando il suo nettare, dopo pochi minuti di lavoro di bocca però lui tirò il guinzaglio e mi mise sul divano, mi mi se a 90 e poi mi abbasso la faccia sul cuscino mantenendo il sedere dritto, quindi si mise dietro di me e finalmente infilò il suo cazzo dentro il mio sedere ben dilatato, entrò senza fatica e cominciò subito a scoparmi a gran ritmo tirandomi sculacciate e ogni tanto tirando anche il guinzaglio facendomi rialzare la testa. Ero in completo suo controllo, la cosa mi faceva eccitare moltissimo ma non riuscivo a segarmi perchè lui mi scopava così forte che dovevo reggermi con le braccia, poi mi distese sul divano e mi salì sopra schiacciandomi la testa sul cuscino, riprese a scoparmi a ritmo elevato tirandomi anche i capelli (che comunque non erano lunghi) e dopo qualche minuto venne dentro di me farcendomi. Si adagiò sopra il mio corpo in estasi ansimando e sussurrandomi "questo si che si chiama festeggiare..." poi lentamente si alzò e sparì in bagno, io mi misi la dita nel culo cercando di raccogliere il suo prezioso nettare e leccandomele, poi lo raggiunsi in bagno, mi segai guardandolo che si lavava e desiderandolo ancora nonostante il mio culo fosse in fiamme. Poi fu il mio turno di lavarmi, lo feci, mi rivestii e mi preparai per farmi riportare alla stazione dove avevo il treno per il ritorno. Provai a chiedergli di farsi fare un ultimo pompino con ingoio ma mi disse di essere stanco, mi porto alla stazione baciandomi con passione prima di farmi scendere in una via vicino, ci salutammo e mi diressi verso la mia destinazione. Sul treno prima di addormentarmi gli scrissi dicendogli che pensavo ancora al suo cazzo e alla sua sborra e gli chiesi se un giorno si potesse rifare tutto questo, lui mi rispose però che certe cose sono più eccitanti se restano un caso isolato, forse aveva ragione ma ancora oggi, a distanza di quasi un anno, rimane l'esperienza da troia più appagante che io abbia mai avuto.
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