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Gay & Bisex

( Gay ) slave, lustrascarpe e poggiapiedi Parte 13


di Bootsubmaster
27.03.2021    |    6.582    |    5 8.4
"Giuseppe: - Sarai felice di sapere che questa settimana siamo solo io e te!..."
I due alfa hanno fatto una banale scommessa su chi userà esclusivamente per una settimana Michele e Nicola. La vittoria va a Giuseppe ma grazie a una bugia di Nicola.
Entrambi gli schiavi vengono trattati duramente da Giuseppe e averli servito una settimana intera per Michele è un vero enigma.
Inoltre i moniti di Mirco sul non fidarsi di Nicola si fanno ancora più sinistri.


L' entusiasmo di Giuseppe è irrefrenabile, dopo la sua vittoria si è divertito parecchio ad umiliarci e rivolgerci parole dure anche dopo che Mirco è andato a dormire.
Anche quando Giuseppe è andato a letto ha voluto umiliarci. Ha mandato me in camera mia e poi è venuto per legarmi mani e bendarmi. Nicola penso sia rimasto con lui in camera sua e di certo non lo invidio.
La notte è passata così, con in testa continue domande sul perché Nicola abbia mentito sul risultato e con le orecchie tese a sentire i minimi suoni provenire dalla camera di Giuseppe curiosa di capire cosa sia capitato a Nicola.

L'indomani mattina sento parecchi rumori e movimento per casa, non posso sapere l'orario, ma ho sentito Mirco Parlare con Giuseppe senza capire molto.
Passano le ore i rumori e suoni si avvicendano in casa ma nessuno si preoccupa per me. Dovrei anche andare in bagno, ma niente.
Infine inizio a sentire fame, in casa è sceso il silenzio, alcuni messaggi mi arrivano al cel ma io legato e bendato non ho modo di muovermi così inconsolabile cerco di continuare a dormire.
Non so dopo quante ore ecco che si apre la porta della camera e qualcuno arriva sul mio letto, riconosco l'odore è Giuseppe.
Giuseppe: - Alfred! Mi ero letteralmente dimenticato di te! Sei sveglio?.-
Senza aspettare risposta mi toglie la benda e mi libera le mani.
Giuseppe: - Ho delle belle novità per te. Alfred!-
Io resto immobile.
Giuseppe: - Sarai felice di sapere che questa settimana siamo solo io e te!.-
Io resto impietrito e mentre cerco di riordinare le idee:
Giuseppe: -Stanotte il corso di Mirco ha organizzato una specie di viaggio o gita educativa non ho capito bene, so solo che gli danno a tutti crediti e non possono saltarla. Così lui starà fuori proprio tutta la settimana ... E indovina un po'?-
Un brivido mi corre lungo la schiena e penso solo a una cosa: Mirco e Nicola seguono lo stesso corso universitario.
Giuseppe: -Pure quell'inutile idiota di un sacco di merda deve andarci e così saremo soli io e te. Contento Alfred?-
Nella mia testa penso solo una cosa a ripetizione: Bastardo di un Nicola.
Giuseppe: -Con Mirco abbiamo la regola che gli inferiori devono comunque seguire regolarmente i loro corsi di studio. Quindi mio malgrado ho dovuto mandare Anche il sacco di merda. Ma non essere triste siamo io e te. Sorridi Alfred. Ho detto sorridi.-
Ed io cerco di sorridere ma dentro di me sono disperato.
Giuseppe ride di gusto e mi afferra alla testa.
Giuseppe: - Sai che a fine settimana finirà il mese? Ricordi a fine di questo mese sarai libero dall' essere mio servo, ma io so che tu mi implorerai di essere ancora mio schiavo. Quelli come te esistono per servire gli esseri superiori come me. Tu sai che la tua vita non ha senso se non leccando le scarpe di chi ti è superiore...Cosa vorresti fare al mondo? se non togliere con la tua lingua la polvere dalle scarpe di veri uomini come me e Mirco?.-
Io sembro incapace di rispondere e Giuseppe se la ride.
Giuseppe: - Io ora mi riposo. Tu riordina in cucina e lava bene il bagno e non fare casino Alfred o ti faccio dormire nudo nel terrazzino.-
Io mi alzo e scatto in piedi.
Giuseppe mi urla "Ei" io mi giro e vedo che con un dito indica a terra davanti a lui.
Immediatamente mi prostro come mi ha insegnato: mani con le palme in terra, testa che tocca il pavimento.
Giuseppe: -Bravo Alfred! L'etichetta è importante, ora da bravo prima di fare le pulizia bacia le scarpe del tuo unico padrone per la settimana.-
Stavolta ai piedi di Giuseppe ci sono delle Nike interamente nere, noto che sono poco pulite con la polvere ma mi limito ad eseguire il suo ordine e bacio entrambe, poi attendo.
Ecco la mano di Giuseppe afferrarmi la testa e dirigerla nuovamente verso le sue scarpe.
Giuseppe: Non ci riesco, Alfred, è troppo bello umiliarti, vederti così prostrato ai piedi di un altro uomo, umiliato e trattato come meriti. Da bravo Alfred a te deve piacere su ... Ora da bravo lecca le scarpe del padrone non vedi che sono impolverate. Su al lavoro.-
E così, con lui che mi tiene la testa come se fossi una spazzola inizio a leccare le scarpe.
Giuseppe: -Bene così verme , tira bene fuori la lingua, lecca bene, perché tu servi a questo : a leccare via la polvere dalle scarpe dei veri uomini.-
Io umiliato lecco in silenzio, il piacere con cui mi usa Giuseppe è sempre contrastante.
Lui non si gratifica del servo ubbidiente e adorante come Mirco, lui gode ad umiliarmi per il gusto di spezzarmi e rendere palese che io sia inferiore a lui.
Giuseppe è divertito e continua a indicarmi punti dove pulire bene, è molto esigente e ha un interesse reale nell'avere scarpe pulite, capisco che non indossava queste scarpe da un po' così il lavoro di pulizia con la lingua supera la mezz'ora, suola comprese.
Giuseppe : -Fammi vedere la lingua!.-
Io la mostro e lui ride di gusto, senza dire nulla mi sputa in bocca.
Giuseppe: -Ringraziami per questo regalo Alfred.!!-
Inghiotto lo sputo e mi prostro nuovamente. Giuseppe così dal nulla mi schiaccia la testa sotto la scarpa.
Giuseppe: -Mi fai schifo.-
Detto questo mi calpesta senza farsi troppi problemi ed esce dalla mia stanza.
Giuseppe: -Fai quello che ti ho ordinato Alfred e non fare rumore che io riposo. -
Uscito dalla camera finalmente alzo lo sguardo e vedo che sono le 14:00 . Ho passato tutta la mattina legato e ignorato.
Prendo veloce il cellulare e corro in bagno per sciacquarmi la bocca.
Ma sul corridoio trovo Giuseppe. Di nuovo indica in terra davanti a lui e io mi prostro.
Giuseppe: -Dimenticavo Alfred. Hai leccato le scarpe del padrone e preso il mio sputo in bocca! Devi esserne onorato. Ovviamente ora non stai andando a lavarti la bocca, vero? Perché devi tenere il mio gusto più tempo che puoi in bocca, vero?-
Io mi limito ad un si Padrone.
Di nuovo Giuseppe ride e calpestandomi la testa va via.
Giuseppe: Ah ecco ... Volevo ben dire ...Gli inferiori come te gioiscono nel leccare scarpe e bere lo sputo. Ringrazia che mi fai schifo e non ti considero degno, se no leccavi pure i miei piedi.-
Detto questo Giuseppe se ne entra in camera, io ancora umiliato mi sollevo lentamente e qualcosa mi cola sulla fronte, a quanto pare Giuseppe mi ha sputato in testa prima e ora la sua saliva mi cola sul viso.
Sono disgustato e eccitato contemporaneamente.
Capisco che il sentimento che ho per Mirco mi rende meno tollerante verso Giuseppe, ma la mia prepotente natura da slave è affascinata da un maschio alfa così potente e determinato ad educare e umiliare uno che ritiene inferiore a lui.
Infine in bagno mi siedo nel water e controllo il mio cellulare e rispondo a vari messaggi di amici e conoscenti scusandomi per l'assenza della mattina spiegando semplicemente che non mi ero alzato e poi aggiungo che mi sento un po' stordito con mal di testa e per sicurezza me ne starò a casa tutto oggi . La scusa è plausibile e nessuno sembra insospettito.
In ultimo ecco due messaggi che non mi aspettavo :
Mirco : Servi bene Giuseppe, non fare nulla per indispettirlo. Obbedisci e taci. Una settimana passa in fretta.
Leggere questo messaggio mi da sollievo. Mirco ha capito che il mio essere slave per lui mi ha reso meno predisposto verso Giuseppe. Sa che io alla fine amo lui. Amo il grande Mirco. Ma sa anche che sono un vero slave e che quindi obbedirò comunque. Grazie padrone in poco tempo ha capito tutto di me.
Infine ecco l'ultimo messaggio da aprire : Nicola
All'inizio un moto di rabbia mi fa scegliere di cancellarlo senza leggerlo, ma poi alla fine cedo e decido di guardarlo magari mi spiega il perché del suo gesto.
Apro il messaggio e leggo:
" Bene numero Uno, spero ti divertirai con Giuseppe. Se ti stai chiedendo perché...Sappi che l'ho fatto perché odio dover dividere Mirco con te! Devi sparire. spero che Giuseppe ti porti alla disperazione come ha fatto con me e che tu te ne vada. Si se rifiuti Giuseppe anche Mirco ti caccerà è il loro accordo da sempre. Soffrirai questa settimana, lo so perché presto altre novità guasteranno l'umore di Giuseppe. Ah si ... Io sarò con Mirco tutta la settimana e nonostante la scommessa cercherò di servire e compiacere Mirco in ogni modo. So che non dirai nulla a nessuno di questo messaggio. Ti ho visto quando ho mentito sulla moneta. Hai visto, ma non hai aperto bocca hahaha nessuno ti crederebbe ora, quindi subisciti Giuseppe e spero ti faccia male. Buona Settimana numero UNO dei miei coglioni."
Lo odio.
Mirco aveva ragione a mettermi in guardia da lui, lo odio con tutto me stesso. E pensare che iniziavo a provare compassione per lui.
Comunque ora devo servire Giuseppe e non commettere errori, non riuscirà a mandarmi via da qui. E se a fine settimana mi chiederà di servire ancora io accetterò. Va bene tutto basta che io possa servire sempre Mirco.
Le ore successivo le passo a pulire casa, cucina, bagno e corridoio.
Quando ho finito me ne vado in camera in silenzio.
Passano ore e sento Giuseppe uscire di casa senza considerarmi, io controllo dal terrazzo e lo vedo: ha incontrato la sua ragazza, sembra una discussione nervosa.
Possibile che Nicola sapesse anche questo? Se Giuseppe litiga con la ragazza per me sarà un guaio, di sicuro si sfogherà su di me.
Ammetto di essere un po' preoccupato.
Nel dubbio vado all' ingresso e trovo 3 paia di scarpe di Giuseppe (di solito le lascia li come rientra)
Scarpe da tennis bianche, stivaletto nero lucido senza lacci, e un paio di timberland con lacci gialle scamosciate. Con pazienza inizio a pulirle tutte con estrema cura. L'intento è servire bene Padron Giuseppe.
Visto che potrebbe salire con la ragazza io mi metto in camera mia e porto le scarpe un paio alla volta.
Scende la sera e passa. infine la notte. Ancora niente Giuseppe. Infine rimango in attesa ma non accadendo nulla finisco con l'addormentarmi.
Infine mi sveglio.
Giuseppe mi tappa la bocca, è notte fonda.
Io lo guardo con occhi sgranati e confuso.
Giuseppe: - Alfred, dormivi?-
L'odore di alcol mi investe, deve aver bevuto parecchio.
Giuseppe: - Ho litigato con la stronza, ho un problema: Adesso ho le palle piene e nessuno che me le svuoti e io di certo non mi abbasso a farmi una sega. Sai questo cosa vuol dire?-
Io resto immobile, capisco che è nervoso e che è facilmente irritabile.
Lentamente si accomoda sul mio petto seduto.
Pesa tantissimo e io mi sento sprofondare nel letto.
Giuseppe: -Tu i fai schifo ma nemmeno quel rifiuto di merda è qui e quello di farmi da sborratoio era suo compito. Quindi, mi devo accontentare di te. Sei contento Alfred?-
Io sono immobile con lui sopra di me che si sfila la cintura davanti a me.
Giuseppe: -Alfred: Mani congiunte.-
Obbedisco e lui me le stringe nei polsi e le immobilizza, poi soddisfatto se le infila sotto il sedere. Mi guarda famelico e sembra soddisfatto.
Non oso pensare cosa accadrà.
Giuseppe: Quella troietta di Nicola è utile per queste cose. Alla fine uno schifoso come lui è adatto a farmi da vuota palle , anche se inferiore ha un certo corpo, un certo aspetto, ma tu, tu sei così anonimo, inutile, mingherlino, mi fai schifo, come posso permetterti di avere un privilegio simile?.-
Giuseppe ride ma poi si fa serio e mi sputa diverse volte in faccia.
Giuseppe: -No, mi fai troppo schifo!-
Si alza da me e se ne esce dalla stanza lasciando la porta aperta e la luce del corridoio che mi illumina debolmente.
sono li legato con la sua cintura, steso nel mio letto e la sua saliva sul mio viso, scelgo di non muovermi.
Giuseppe è in bagno. Non ha chiuso la porta, sta pisciando, ma dopo un po' capisco che sta anche vomitando. Con quell' odore di alcol, deve averne parecchio in corpo e non mi stupisce la cosa.
Mentre sto decidendo se sia il caso o meno di alzarmi e controllare come sta lo vedo apparire sulla porta : la camicia è aperta e mostra i suoi pettorali possenti senza peli e i suoi addominali grandi come pugni chiusi, i jeans neri aderenti senza cintura e un paio di stivaletti neri con lacci ai piedi.
In mano ha qualcosa ma essendo in contro luce non capisco.
Avanza nella stanza e sale sul letto ora ho le sue scarpe vicino alle mie spalle e lui mi guarda dall' alto.
Giuseppe: -Oggi mi gira il cazzo e tu Alfred sei il mio schiavo! Quindi cosa devi fare Alfed?.-
Io : -Io ho solo uno scopo: servire, obbedire e umiliarmi per il padrone.-
Giuseppe: -Giura che non lo dirai a nessuno, nemmeno a Mirco.-
Io : -Padrone ogni suo ordine è legge.-
Giuseppe mi piazza lo scarponcino sul petto e preme forte:
Giuseppe: - Ho detto: Giura! -
-Lo giuro. - Rispondo subito. So che io amo Mirco ma mi rendo conto che Giuseppe è un alfa di categoria superiore, sono li che tremo dalla paura e contemporaneamente spero che Giuseppe faccia di me tutto quello che non ha mai fatto fino ad ora.
Infine senza togliere il piede dentro lo stivaletto inizia a slacciare il pantalone e preso vedo che in mano ha il suo grande scettro di carne pulsante già duro e dritto come un asse.
Mi guarda con vero disprezzo e sembra che sia così forte che non può fare a meno di sputarmi addosso.
Infine parla mentre si sta accarezzando il cazzo.
Giuseppe: -Tu fai schifo e nessuno lo saprà mai, ma io devo sfogarmi visto che la stronza ha dato di matto.-
Giuseppe balza giù dal letto e mi fa segno di raggiungerlo, io mi inginocchio ai suoi piedi ma prima di abbassarmi del tutto lui mi afferra la testa con decisione.
Giuseppe: -Tu questo non lo meriti, ma sei uno schiavo e quindi devi farlo, così dovrebbe andare bene. Apri la bocca.-
Obbedisco e subito con violenza mi entra in bocca. La sensazione è stranissima , la bocca è piena e in un attimo mi si secca la lingua e mi viene un conato.
Giuseppe: -No schiavo no. Anche se mi fai schifo, così dovrebbe andare bene .Succhia da bravo renditi utile .-
Inizio a capire: Giuseppe è disgustato dall' idea di farsi succhiare il cazzo da me, ma ha una necessità troppo grande così per non venir meno al disgusto per me ha deciso di scoparmi la bocca tenendo il suo grosso cazzo dentro una sua calza usata.
L'esperienza è traumatica faccio incredibile difficoltà e la consistenza della calza mi risulta così fastidiosa da farmi venire più conati.
Giuseppe sembra incattivito parecchio. Mi spinge con forza il cazzo in gola ma non solo, mi tiene con le mani unite dietro la testa e spinge.
Io lacrimo, tossisco e faccio versi orribili ma lui sembra cieco e sordo e continua a scoparmi la bocca in questo modo assurdo.
Continua così a lungo ma decisamente infastidito infatti sbuffa ogni volta che rigetto il pene con calzino e mi allontano sopraffatto dai conati per riprendere fiato.
Infine Giuseppe preso dall' enfasi sfila il calzino e mi rimette il cazzo in gola.
Giuseppe: -Dai merda, dimostrami che sai fare ora.-
Libero dal calzino posso fare del mio meglio e consapevole dell'occasione inizio a darmi da fare usando tutto ciò che ho imparato grazie a padron Mirco.
Il pene di Padron Giuseppe è leggermente meno grosso di quello di Mirco ma credo che sia più lungo quindi arrivare a ingoiarlo tutto è un impresa.
Io uso al meglio la mia lingua e succhio con cura e mi impegno ad andare a fondo.
Giuseppe continua a dirmi che faccio schifo e che sono un essere inferiore, ma oramai con la sua carne a contatto con la mia io ho definitivamente perso il controllo e succhio con sincera passione e avidità.
Giuseppe è instancabile, inoltre noto che quando va a fondo nella mia gola ha l'abitudine di afferrarmi la testa da dietro il collo e trattenermi in una morsa saldissima per diverso tempo , fatico ma riesco a fare il mio dovere.
Credo che Giuseppe sia stupito positivamente. Dal semplice scoparmi la bocca inizia a giocare con me : senza preavviso lo sfila ed inizia a prendermi a "schiaffi" in faccia proprio con la sua mazza di carne, poi me lo rinfila dentro tappandomi il naso per mettermi alla prova.
Capisco che lo diverte molto "soffocarmi".
In uno dei rari momenti lo osservo, non mi guarda nemmeno ha gli occhi chiusi e mi tiene una mano sulla faccia come per assicurarsi di non vedermi mai nemmeno per errore.
E' forte e vigoroso , capisco che è instancabile come Mirco solo dopo molto tempo si butta su una poltrona e mi costringe a succhiare ancora in ginocchio. Ha ancora jeans e scarpe mentre io le mani bloccate dalla cintura e questo mi lascia totalmente in balia dei suoi ritmi che decide e mi da con le mani.
Con Mirco ho appreso la resistenza ma nonostante tutto i ritmi selvaggi di Giuseppe mi fanno bruciare i muscoli del collo e anche la schiena inizia a far male.
Improvvisamente Giuseppe mi afferra e mi mette sul letto a pancia in su con la testa che esce dal letto. Il tempo di prendere la mira e con tutto il suo peso affonda nella mia bocca il suo vibrante ceppo di carne.
Questo per me è nuovo e mi sento riempire totalmente, in questa situazione la produzione di saliva è incontrollata e vedo che sto macchiando i pantaloni del padrone, spero non si arrabbi.
Ora Giuseppe mi sta scopando la bocca ma con una mano mi sta anche muovendo la testa io mi sento girare tutto e continuo a lacrimare e produrre saliva in quantità industriale.
Ancora un cambio, ora ho di nuovo Giuseppe sul mio petto e con entrambe le mani manda la mia testa avanti e indietro costringendo la mia bocca e la mia gola a rivestire il suo cazzo come un guanto.
Io ho tipo le vertigini ma non voglio deluderlo.
Se devo avere Mirco per me devo accettare anche un padrone come lui che mi disprezza dal profondo. Forse questa è una delle vere condizioni che deve subire uno slave convinto.
Non so più nemmeno da quanto ci siamo, di colpo sparisce da sopra me e lo ritrovo in piedi vicino al letto che indica a terra.
Io con le mani legate fatico ma obbedisco e li riprende a scoparmi la bocca stavolta lui in piedi e io in ginocchio. Ancora una volta mi scopa tenendomi il viso nascosto dalla sua grande mano.
Giuseppe: -Bravo Alfred! Fai schifo al cazzo ma da inferiore hai imparato a servire anche in questa situazione.
Non ti montare la testa però sei disgustoso comunque ma almeno per svuotarmi le palle sembri andare bene-.
Io continuo a succhiare senza cedere pensando che faccio tutto per Mirco ma una parte di me deve accettare che sono in estasi per aver finalmente soddisfatto così Giuseppe.
Giuseppe: -Per avere la mia sborra direttamente in gola non sei degno!-
Detto questo mi allontana da se e continua a segarsi.
Un piede cala su di me, mentre continua a segarsi io ho la faccia schiacciata a terra e con un solo occhio aperto mentre lo sento gemere di piacere vedo il suo seme cadere in terra e su di me.Un fiotto denso, bianco e abbondante.
Il flusso di Giuseppe è veramente abbondante, capisco perché ne aveva bisogno di svuotarsi.
Io sollevo lo sguardo come mi toglie il piede da sopra e lui mi guarda con sufficienza con i suoi occhi azzurri arroganti.
Non dice nulla ma il gesto con il mento mi fa capire che devo ripulire in terra e io in silenzio inizio a leccare via dal pavimento della mia camera il suo sperma.
Mentre lecco vedo cadere nuove gocce di saliva, a quanto pare si sta divertendo e l'incarico diventa lunghissimo.
Poi quando ritengo di aver fatto tutto per bene sento la sua voce sopra di me.
Giuseppe- Non hai finito manca questo!.-
Mi piazza davanti una sua scarpa e vedo chiaramente uno schizzo di sperma tra lacci e punta.
Non so se è casuale o fatto apposta ma è uno schizzo perfetto e io subito mi lancio per toglierlo con cura obbediente e riconoscente leccando e aspirando.
Mentre lecco tende a togliermi il piede da davanti e farmi strisciare per raggiungerlo.
Si diverte il padrone.
Infine sembra veramente soddisfatto e se ne va lasciandomi li in ginocchio sul pavimento umido della mia saliva con ancora le mani legate.
Dopo che è stato al bagno ritorna da me, io sono ancora in ginocchio, immobile e solo come vedo la sua sagoma apparire sulla porta mi schiaccio di più a terra.
Giuseppe: -Mi fai veramente schifo.-
Io vorrei ringraziarlo ma temo di indispettirlo quindi mi limito a restare in ginocchio.
Giuseppe: -Stanotte dormirai così su quel pavimento che hai leccato ma aspetta che manca il tocco di classe. Ecco così Alfred sei perfetto.-
Giuseppe mi ha rimesso in bocca il suo calzino sporco, la cosa è disgustosa ma cerco di non farlo vedere, Mirco è stato chiaro: non devo indispettirlo.
Giuseppe: -Ho cambiato idea seguimi Alfred, ovviamente cammina in ginocchio.-
Giuseppe mi osserva compiaciuto mentre fatico fino ad arrivare in camera sua, li con una spinta data con un piede finisco a terra riverso.
Ecco che mi ritoglie il calzino dalla bocca.
Giuseppe: -Oggi ti ho fatto un grande regalo che non meriterai mai nella tua vita. E visto che devo ricordarti che non dovrai mai dirlo a nessuno ho una buona idea. Ora pulirai tutto il mio pavimento con la tua cazzo di lingua perché così non dimenticherai mai che non devi azzardarti a raccontarlo ad anima viva. Altrimenti ti mando a leccare di notte le scale del palazzo. Sei avvisato Alfred.-
Io tremo consapevole che potrebbe farlo.
E senza perdere altro tempo inizio a leccare il pavimento della camera.
Da questo momento in poi Giuseppe mi ignorerà.
Solo a un certo punto riceverà una chiamata al cellulare.
E' la ragazza, come si appresta a rispondere mi schiocca le dita e con la testa mi indica di andare fuori dalla camera.
Mentre risponde io sulle ginocchia ancora legato mi dirigo verso l'uscita ma la porta è chiusa. Quindi scocciato mentre parla al cellulare sarà Giuseppe a sbattermi fuori.
Infine mi indicherà la mia stanza.
In silenzio sempre con fatica arriverò in camera mia ed esausto crollo sul letto.
Sentirò ancora parlare al telefono Giuseppe e i toni sempre duri della discussione.
Come primo giorno da suo schiavo esclusivo, non c'è male penso.
Stanco, umiliato ma soddisfatto ora mi interrogo se Nicola avrà servito Mirco. Ma con un certo stupore mi scopro molto soddisfatto di quanto io ho appena fatto qui con Giuseppe e penso che forse il padrone Giuseppe inizierà a considerarmi con meno disgusto.

Fine capitolo.

Ci vediamo per il prossimo. Intanto grazie a tutti per il supporto e per gli incoraggiamenti a continuare, siete fantastici. Vi adoro.



Giuseppe è un animale















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