Racconti Erotici > Gay & Bisex > (Gay) slave, lustrascarpe e poggiapiedi parte 1
Gay & Bisex

(Gay) slave, lustrascarpe e poggiapiedi parte 1


di Bootsubmaster
15.02.2021    |    7.886    |    19 8.8
"- Giuseppe mi chiese di prepararli un caffè e io iniziai a prepararlo e come glielo diedi disse: - Ha scelto Mirco, mi ha detto che eri perfetto per vivere..."
Spesso e volentieri sentiamo le persone definire i loro orientamenti sessuali con orgoglio, dedicandosi a spiegare con dettagli espliciti cosa fanno e cosa amano, chi invece non rivela preferenze o passioni o anche perversioni è additato come debole e poco coraggioso. Io personalmente invece adoro avere una parte "segreta" la mia seconda vita che nessuno immagina. Trovo questo aspetto segreto una componente fondamentale nel piacere di avere anche questa parte di me. Infatti io che per tutti sono etero e una persona equilibrata e solare ho un lato segreto: sono un sottomesso che ama essere assoggettato da maschi alfa. Ovviamente avere una fantasia sessuale è una cosa avere esperienze reali ben altro. Sentirsi schiavo per giunta di un altro uomo non è per tutti.
Io la mia prima esperienza la ho avuta ai tempi dell'università.
E sto per raccontarvela.
Trasferito in un altra città lontano da casa per studio in breve tempo ho dovuto cambiare diverse case fino a quando infine trovai la casa perfetta con i coinquilini perfetti: Mirco e Giuseppe.
E grazie a loro le mie fantasie divennero realtà.
Mirco capelli castani e occhi neri, pelle abbronzata , bel fisico, sempre sorridente alto e dai modi gentili, lui studia per diventare avvocato e spesso indossa camicia e scarpe o scarponcini in cuoio con i lacci, ha dei modi molto eleganti ed è sempre in compagnia di colleghi eleganti e belli come lui, spesso si riuniscono a casa per chiacchierare e bere insieme.
Giuseppe più alto di Mirco, capelli biondo cenere e occhi azzurri, grande sportivo che frequenta la palestra e fa molti sport, lui studia medicina atteggiamento più sfrontato ama vestire comodo con felpe e scarpe sportive. Lui amante di grandi abbuffate di cibo e videogiochi.
Mirco e Giuseppe sono amici di vecchia data e ognuno aveva la sua camera in casa , per fortuna chi ha lasciato la terza camera ha dato a me un occasione d'oro.
In realtà io ero più giovane di loro e più mingherlino, entrambi erano all'ultimo anno dei loro studi mentre io ero al primo e per giunta dovevo fare dei lavoretti per aiutarmi coi soldi, problema che loro non avevano, cosa che capii in fretta visto il loro tenore di vita e il fatto che entrambi avessero l'auto anche se studenti fuori sede.

Come ho detto entrato in casa ho iniziato a fantasticare subito sui miei coinquilini e in cuor mio speravo che potesse accadere qualcosa con almeno uno e magari con entrambi, ma di certo la cosa era difficile visto che tutti e tre eravamo fidanzati con delle ragazze. Nei mesi successivi mi impegnai ad osservarli e a capire che tipo di persone fossero e se mai due maschi alfa come loro avrebbero potuto cedere alla curiosità di avere uno slave. Ma in realtà non avevo capito che loro stavano facendo pensieri simili ai miei fino ad un pomeriggio.
Dopo un mesetto in casa di buona convivenza e educato distacco avevamo iniziato a passare del tempo assieme sia durante i pasti c he tra le pause dello studio. Fu in una di queste pause che feci la domanda:
Io: - Ma posso chiedervi come mai avete scelto proprio me? Da subito ho capito che erano numerosi i ragazzi che vi avevano contattato per recuperare la stanza .-
Giuseppe mi chiese di prepararli un caffè e io iniziai a prepararlo e come glielo diedi disse: - Ha scelto Mirco, mi ha detto che eri perfetto per vivere con noi : educato , un po' timido e molto bendisposto ... Inoltre ha detto che tutte le cose che gli hai detto il giorno che sei venuto a vedere la casa lo hanno convinto del tutto.-
Avendo visto numerose case e parlato con tanta gente in pochi giorni non avevo idea di cosa avevo detto.
Mi chiese un caffè anche Mirco e lo preparai mentre i due mi osservavano in silenzio, come glielo diedi anche a lui disse ridendo.
: -Si devo ammettere che sei stato molto convincente sei l'unico che si è dimostrato così interessato e disposto a tutto pur di avere la camera, dovevi di certo avere l'acqua alla gola.-
Non ricordavo cosa avevo detto di così particolare e mi limitai a dire: In effetti si ero con l'acqua alla gola dall'altra casa dovevo andarmene di corsa e mi serviva subito una sistemazione ammetto che ero veramente disperato. Comunque che ho detto di così importante , ho parlato con un sacco di gente e non ricordo!-
Mirco mi avvicina le tazze vuote di entrambi io le prendo e le lavo, le rimetto a posto e mi risiedo al tavolo con loro.
Entrambi ridono.
Mirco: Veramente non ricordi? hahaha Ricordi che ti ho chiesto perché avrei dovuto scegliere te?.-
Io: -Si questo si.-
Mirco rivolto a Giuseppe: - Appena gli ho fatto la domanda ha iniziato a parlare tipo un fiume in piena, mi ha detto che era educato, poco rumoroso, che non amava litigare ed era difficile farlo arrabbiare , che sapeva pulire bene, lavare, cucire e persino stirare e se necessario anche pulire scarpe che lo rilassa.-
Io: - Beh è vero! -
Mirco continua: - Allora gli ho detto che uno che lava, stira e pulisce scarpe sarebbe perfetto per noi , poi gli ho chiesto se gli piaceva pulire anche automobili e mi ha detto di si senza problemi. -
Ancora una volta i due ridono divertiti.
Il discorso ha preso una strana piega, in un certo senso mi sembra una situazione incredibile e perfetta così anche se in imbarazzo dico ad entrambi:
- Io qui ci sto veramente bene , quindi non mi rimangio nulla, se serve ci sono. Se dico una cosa io la faccio.-
I due ridono di nuovo ma stavolta noto tra di loro un'occhiata complice di intesa.
Giuseppe fa un gesto a Mirco e dice : -Vedi , quindi se a te serve la macchina pulita stasera perché andare a spendere soldi e fare fila da un lavamacchine, c'è qui il nostro amico no?. -
Mirco sorride e non dice niente , mentre Giuseppe mi guarda in attesa.
Io come ipnotizzato dalla situazione rispondo di getto senza riflettere:
-Nessun problema se vuoi te la lavo io.-
Giuseppe batte le mani e dice: Evvai bravo così si fa , dagli le chiavi e mandalo a lavarti l'auto.-
Mirco sembra dubitare ma sorride.
Mirco: -Lo faresti veramente!?-
Ormai rosso in viso non mi sento di tirarmi indietro e dico : -Certo ci penso io!-
Mirco tentenna un po' ma Giuseppe lo fissa penetrante ed infine Mirco estrae le chiavi dalla tasca e me le passa.
Mirco: - E' qui nel parcheggio, mi raccomando, sai quale è vero?-
Io faccio cenno di si mentre Giuseppe sbatte una mano sul tavolo: -Bravo!-
Mentre esco dalla cucina penso che il bravo di Giuseppe fosse per Mirco e non per me.
Prendo secchio detersivo, spugna e panni e scendo nel parcheggio interno l'acqua la prendo da una fontanella li.
Mentre inizio a lavare la macchina vedo che entrambi mi fissano dal terrazzo mentre parlano , Giuseppe ride spesso. Poi mi accorgo che Mirco mi sta mandando dei messaggi sul cellulare con direttive del tipo : rilava i vetri, pulisci bene i pneumatici , ora rilavala , pulisci di nuovo i tappetini interni . Io eseguo senza esitare mentre i due continuano a fissarmi dall'alto , non sento cosa dicono ma non mi importa, in un certo senso io sono già in estasi così. Finito di lavare l'auto dentro e fuori mi avvio a casa, come entro do le chiavi a Mirco che immediatamente esce per andare via proprio in macchina. Tutto sembra finito li ma poco dopo sento bussare alla porta della camera: è Giuseppe.
Giuseppe: -Hai fatto proprio un bel lavoro con la macchina di Mirco sai?.-
Io : Grazie è il minimo, mi piace veramente stare qui con voi, non mi pesa di sicuro e se serve qualcosa anche a te non ti fare problemi.- sorrido.
Giuseppe sorride a sua volta e poi dice: -In effetti ci sarebbe una cosa.-
Io: -Dimmi.-
Giuseppe: Dopo deve passare la mia ragazza qui, io ora mi devo preparare : doccia , barba , capelli ... Che ne dici se nel frattempo mi dai una riordinata alla camera? -
Mi sento avvampare cerco di mantenere tranquillo e rispondo che non c'è problema.
Come esce dalla mia camera Giuseppe aggiunge di cambiare anche le lenzuola e lavare in terra e io mi metto all'opera mentre lui si chiude in bagno.
Rientra in camera sua poco prima che io finissi.
Giuseppe: -Non hai ancora finito?.-
Io: -Quasi fatto, mancano le lenzuola sporche da portare in bagno e svuotare il cestino della spazzatura..-
Giuseppe indossa solo un asciugamano intorno alla vita e ai piedi ha delle infradito, non posso fare a meno di notare i suoi pettorali perfetti e le braccia muscolose così come le gambe e i piedoni. Fisicamente è veramente ben messo e faccio di tutto per non fissare la zona del suo pacco, ma a quanto pare resto troppo tempo immobile così lui colpisce il cestino della spazzatura proprio vicino a lui rovesciando tutto il contenuto e si dirige verso l'armadio lasciando cadere l'asciugamano.
Giuseppe mentre controlla la roba nell'armadio dice :- Raccogli tutto e finisci prima che io mi sia vestito se no dico a Mirco di mandarti via.-
Io immediatamente corro a portare le lenzuola sporche in bagno e torno con una busta mi inginocchio e inizio a raccogliere la spazzatura, intanto vedo il corpo nudo e perfetto di Giuseppe riflesso nello specchio dell'armadio e non posso fare a meno di notare il suo pene, veramente grosso e lungo, la scena mi confonde e mi agita e penso se lui se ne è accorto, sinceramente non so se voglio che capisca o no, sono completamente nel pallone.
Quando torno in camera dopo aver portato via la spazzatura lui è seduto su una poltrona che si sta legando le scarpe, un paio di nike bianche decisamente sporche, indossa che dei jeans scuri e una maglia bianca aderente con disegni argentati che risalta la sua muscolatura. come è seduto è a gambe aperte verso di me e anche se con mutande e jeans si vede bene la misura del suo pacco, visto che mi guarda abbasso ulteriormente lo sguardo sui piedoni dentro le nike , cosa che a lui non passa inosservata e dice:
-Che dici son troppo sporche?.-
Io: Eh , le scarpe bianche sono belle ma bisogna starci dietro si sporcano in un attimo.-
Giuseppe sorride e mi guarda malizioso: -Vero, ma tanto che mi preoccupo a fare ora ho te che te ne occupi giusto?.-
dentro di me sono a bocca aperta e non riesco a crederci.
Giuseppe incalza:- La mia ragazza arriva tra un ora e mezza , riesci a fare qualcosa?.-
Io lo guardo e dico : -Ci posso provare.-
Giuseppe: -Dai allora muoviti che mi servono stasera.-
Vado a cercare materiale per pulirle, non avendo lucido bianco per il cuoio delle parti bianche opto per un detergente, una bottiglietta d'acqua e degli stracci. Quando rientro in camera di Giuseppe lui è li ancora seduto sulla poltrona con il cellulare in mano e le scarpe sono ancora ai suoi piedi.
- Dai Dai datti da fare.- mi incita mentre guarda il cellulare.
Allora senza rifletterci molto mi inginocchio davanti a lui e inizio a pulire le sue scarpe mentre le ha ai piedi. In questo momento dentro di me c'è una tempesta mi sento eccitato e umiliato contemporaneamente, penso alla scena di lui in poltrona e io inginocchiato e mi sento avvampare. Timidamente alzo lo sguardo di sfuggita per guardare ma lui mi sta ignorando intento col cellulare.
Ad un certo punto mi accorgo che ho difficolta a pulire dietro le scarpe così gli chiedo se può spostare un po' il piede m lui secco risponde di no.
Giuseppe:- Sono io che devo stare comodo non tu, parla di meno e pulisci di più.-
così mi prostro ancora di più praticamente finisco con la testa tra i piedi per vedere cosa faccio ,sono palesemente scomodo ma lui non sposta i piedi di un millimetro.
Infine dopo una buona oretta in ginocchio il risultato è veramente buono.
ancora in ginocchio sollevo la testa e annuncio che ho finito.
Giuseppe guarda me e guarda di sfuggita le scarpe, poi con la mano destra afferra la mia testa e lentamente ma con una morsa decisa mi costringe ad abbassarmi di nuovo costringendo a poggiare le mani in terra.
Giuseppe :- Bene così, ora vediamo cosa hai fatto tutto questo tempo.-
Vedo i piedi sollevarsi da terra e prima di capire mi rendo conto che Giuseppe seduto in poltrona sta usando me come poggiapiedi.
Giuseppe: -Abbassati di più.-
Io automaticamente mi acquatto di più a terra , sento che sistema meglio le gambe su di me .
Giuseppe : -Non male , non male. Sei proprio bravo a fare queste cose sai?. -
Io ancora a terra con le sue gambe su di me rispondo grazie. Nonostante la cosa sia esaurita Giuseppe non accenna a togliere le gambe da sopra di me e io non oso dire nulla così passano altri interminabili minuti.
Sento che accende la tv col telecomando, dalla poltrona la vede comodamente e a quanto pare usarmi da poggiapiedi è altrettanto comodo. Ancora non accenna a muoversi.
Inizio ad avere diversi dolori e ho difficoltà a tenere la posizione così infine mi decido a parlare: - Giuseppe ...-
Giuseppe: -Cosa cazzo c'è?.-
Io:- Sto scomodo posso alzarmi? Mi fanno male le ginocchia e la schiena.
Giuseppe:- Stai zitto e non ti muovere fino a che non te lo dico io, hai capito?-
Io mi limito a dire si confuso, eccitato, umiliato e dolorante.
Infine suonano al citofono e finalmente Giuseppe mi toglie le gambe di dosso.
Giuseppe: - Vai ad aprire e levati dai coglioni.-
Io in silenzio mi alzo, prendo le cose usate per pulire e vado a rispondere. Era la ragazza di Giuseppe. Socchiudo la porta di casa e me ne vado in camera.
Per la prima volta in vita mia in solo giorno ho pulito la macchina a Mirco, mentre a Giovanni ho pulito la camera, pulito le scarpe in ginocchio mentre le aveva ai piedi e infine usato come poggiapiedi. Ero sconvolto ma felice.
In cuor mio avevo coronato un sogno ma non ero ancora in grado di capire che queste semplici cose avrebbero spianato la strada ad un anno di schiavitù di due veri maschi Alfa.






Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per (Gay) slave, lustrascarpe e poggiapiedi parte 1:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni