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Gay & Bisex

( Gay ) slave, lustrascarpe e poggiapiedi Parte 2


di Bootsubmaster
16.02.2021    |    6.413    |    17 9.7
"Io : Non so se sono feticista..."
Il protagonista che da sempre sogna di essere slave di maschi alfa diventa coinquilino di Mirco e Giuseppe universitari come lui. Mentre cerca di capire se ci sono speranze di essere "usato" da loro, il protagonista scopre che anche loro lo stavano osservando e in maniera tiepida iniziano a delinearsi rapporti piccanti che andranno man mano a evolvere.

Dopo i primi due episodi di utilizzo da parte di Mirco e Giuseppe la situazione in casa sembra essere tornata alla normalità, entrambi i coinquilini sono ben disposti nei miei confronti e gli episodi di sfruttamento sembrano essere stati una semplice bravata goliardica.
Ovviamente io continuo a rivivere nella mia testa i momenti salienti: l'aver lavato l'auto sotto lo sguardo di Mirco che mi da direttive e aver riordinato la stanza di Giuseppe sono stati molto umilianti e eccitanti mentre terribilmente eccitante è stato pulire le scarpe di Giuseppe mentre le aveva ai piedi per poi essere usato anche come poggiapiedi.
Nonostante queste premesse non voglio dare un idea sbagliata e continuo a relazionarmi con loro come se niente fosse.
Una mattina mentre siamo tutti in cucina per fare colazione Mirco si accorge dell' ora e corre via dicendoci che è in ritardo nella fretta lascia aperta la porta della sua camera e di casa, la cosa fa sorridere sia me e Giuseppe. Subito mi accingo a chiudere la porta di casa mentre Giuseppe sbircia nella camera di Mirco
Giuseppe: .Che casino qui dentro, senti ma perché non gli dai tu una ripulita che sei bravo a riordinare?.-
Io mi affaccio e guardo dentro la camera è veramente nel caos.
Io : - Cavolo ... che casino!.-
Giuseppe mi spinge dentro la camera e mi dice semplicemente di darmi da fare che Mirco ne sarebbe stato felice.
Così un po' imbarazzato mi metto all'opera. riordino tutto, rifaccio il letto, ritiro la roba mettendo nelle grucce e nell'armadio e piego e metto su una sedia quello che trovo in giro come calze , magliette e mutande. Per un attimo come in trans avvicino la roba che ho in mano e sento chiaramente il suo profumo e mi sento avvampare, rapidamente piego tutto e passo a riordinare anche le scarpe sparse qua e la , qualche scarpa da tennis e diversi tipi di stivaletti in pelle di vari colori poi delle scarpe da trekking e scarpe nere in pelle con laccio, non sono molto sporche ma tutti avrebbero bisogno di una pulita, per un attimo valuto l'idea di farlo ma penso sia troppo così mi limito a riordinarle, passo a pulire i vetri, sbattere il tappeto e infine spazzo e lavo il pavimento, la camera è perfetta. Così chiudo tutto e me ne vado via visto che avevo passato mezza mattina a pulire faccio in tempo a cambiarmi e andare in università. rientro la sera dopo cena, la camera di Giuseppe la prima entrando in casa è spenta e certamente vuota, mentre in fondo vicino al bagno vedo la camera di Mirco aperta e illuminata Mirco è dentro.
Io saluto e lui mi risponde , lascio le cose in camera e vado in bagno come esco dal bagno Mirco mi aspetta sulla porta e mi dice di entrare.
Mirco: -Sei stato tu?-
Io impacciato rispondo di si
Mirco : -Grazie , sei stato molto bravo!-
Io mi imbarazzo e non riesco nemmeno a guardarlo in faccia mi fermo a guardare il petto , la camicia bianca è aperta e sotto la canotta bianca vedo pettorali e addominali, la cintura che tiene i pantaloni marroni
ha una fibbia argentata che brilla e sotto vedo un enorme pacco premere sulla patta dei pantaloni, penso che lui sia estremamente eccitante e maschio e poi subito cerco di reprimere il pensiero.
Mirco : -Guarda che non sei obbligato a farlo, se non ti va, non c'è bisogno di fare questo per me.-
Io -: Si lo so , ma credimi non mi pesa e in fondo se l'ho detto mi piace anche mantenere la parola che ti ho dato quando mi avete scelto per venire in casa con voi. Anzi scusa se me ne ero dimenticato.-
Mirco sorride un po' : -Tranquillo.-
Io resto li impalato al centro della stanza mentre Mirco si siede sulla sua poltrona in pelle nera con rotelle e la fa ruotare verso di me , mi accorgo che ha ai piedi ancora un paio di stivaletti marroni con laccio.
Mirco mi guarda con uno sguardo misto tra curiosità e comprensione.
- Giuseppe mi ha fatto vedere il lavoro che hai fatto sulle sue scarpe, sei stato bravo, sembrano nuove. Ma sai che non dureranno molto cero?.-
Sorrido, Mirco è incredibile percepisce subito lo stato d'animo di chiunque e con quello sguardo e quel sorriso riesce a metterlo a suo agio, estasiato non riesco a trattenermi.
Io: Se serve anche a te non ti far problemi, è una cosa che mi rilassa ripulire le scarpe ..quindi se hai i prodotti posso anche pulire quel tipo di scarpe. -
Lo dico indicando i suoi stivaletti.
Mirco si guarda le scarpe e muove il piede per controllarle, si notano gli schizzi e un po di fango nei bordi , il piazzale del palazzo dove viviamo e dove parcheggiano la macchina non è asfaltato e quindi le scarpe si sporcano facilmente.
Mirco guarda ancora le scarpe e nel farlo si rimette a posto un ciuffo dei capelli lucenti e castani che gli è sceso sulla fronte.
Mirco: -Ma si dai, io non ci faccio molto caso a queste cose, mentre vedo che mio padre e i miei colleghi ci tengono, se apri l'armadio in basso dovrebbe esserci un kit apposito.-
Io scatto per prendere il kit che è un astuccio con dentro lucido marrone e nero un barattolo di grasso per la pelle , due spugnette, un panno e 3 tipi di spazzole. Ovviamente conosco alla perfezione la procedura.
Come mi volto vedo che Mirco si sta slacciando gli stivali e subito lo blocco.
- Se vuoi puoi tenerli , a Giuseppe le ho pulite così mentre le aveva ai piedi.-
Mirco si ferma immediatamente e si butta con la schiena sullo schienale.
Mirco- Sei tu l'esperto! -
Io mi inginocchio e inizio a spazzolare per togliere la polvere e il fango.
Siamo in silenzio io in ginocchio lui sulla poltrona, si sente solo il rumore della spazzola.
Mirco -E' una sensazione piacevole.-
Io: Dai mi fa piacere.-
Noto che Mirco a differenza di Giuseppe tende ad agevolarmi e inoltre è attento a tutto quello che faccio addirittura di tanto in tanto mi indica dei punti su cui dedicarmi meglio.
Mantiene sempre un atteggiamento gentile e anche se l'opposto di Giuseppe sono eccitato allo stesso modo.
Improvvisamente dal nulla mi dice:
: - Senti ma tu sei gay?-
Io mi sento avvampare, come può farmi una domanda in un momento del genere?
Io: -Come ? Perché mi chiedi una cosa simile? ti ho detto che sono fidanzato non ricordi ..con una ragazza!.-
Nono oso alzare lo sguardo e continuo a pulire gli stivaletti.
Mirco: - Si è vero , ma non c'è niente di male, ho un collega che mi ha raccontato di un tipo con passioni simili alle tue e lui è gay. pensavo sai ...-
Io: -Che passioni?-
Mirco:- Beh questa cosa di pulire le scarpe, di riordinare per noi, di startene li in ginocchio senza problemi ... Sei un feticista?-
Il suo modo di essere diretto e calmo e tranquillo è disarmante, non sono eccitato ma non ci sto capendo niente.
Io : Non so se sono feticista.. a me piace solo vedere le cose in ordine e pulite ..Per il discorso gay non ho mai provato. ridacchio ...
Alzo lo sguardo e vedo Mirco su di me che mi fissa intensamente.
Io: Ho finito ...la prossima volta però è meglio togliere i lacci.-
Mirco si guarda le scarpe le controlla veramente con attenzione e da tutti i lati poi sentenzia:
-Si sei proprio bravo. Grazie.-
Io dico prego e faccio per alzarmi ma Mirco con entrambe le mani sulle mie spalle mi frena e io rimango in ginocchio davanti a lui ancora seduto.
- Senti, secondo me per il tuo bene è giusto fare un po' di chiarezza, se a te piace a me non dispiace se fai queste cose per me , e di sicuro anche Giuseppe non potrà che esserne felice. Ma almeno credo che tu e pure noi dobbiamo sapere se sei gay o meno non credi?.-
Io sono basito. Non so cosa rispondere lui sembra serio e accondiscendente, oserei dire disponibile.
Io :Non so cosa risponderti, non so se queste cose che mi piace fare significano qualcosa...Io non so.-
Mirco mi tiene ancora le mani sulle spalle e sento che esercita una leggera pressione per impedirmi di alzare.
Mirco : -Tranquillo. Ti aiuto io , chiudi gli occhi.-
Io: -Cosa?-
Mirco ripete l'ordine di chiudere gli occhi e la sua voce autoritaria improvvisa mi porta ad obbedire senza fiatare.
Mirco con voce dolce mi dice: Tu rimani tranquillo e non preoccuparti di nulla, vedrai che capire ti farà stare meglio. Rilassati.-
Mirco toglie le sue grandi mani dalle mie spalle, io resto immobile ad occhi chiusi, capisco che si è alzato ed è davanti a me, sento il rumore inequivocabile della cinta dei pantaloni che viene slacciata e poi il rumore della cerniera. io non mi muovo ma mi irrigidisco.
Infine Mirco parla: -Ora da bravo, se vuoi fare chiarezza apri la bocca. -
Io non riesco a credere a quello che sta succedendo ho ancora gli occhi chiusi e sono in ginocchio davanti Mirco, confuso ed eccitato mi rendo conto che il mio respiro è cambiato. Lentamente apro un po' la bocca.
Qualcosa di caldo e liscio tocca contemporaneamente le mie labbra e io respiro a pieno il profumo di Mirco. Quello che preme delicatamente sulla mia bocca deve essere di sicuro il suo glande e penso che sia enorme.
Istintivamente mentre il suo glande cerca di farsi strada nella mia bocca io tendo a tirarmi indietro.
Mirco posa un dito delicatamente sulla mia guancia
Mirco : -Non Muoverti.-
Ancora quella voce delicata ma autoritaria.
Mirco:- Rilassati.-
E appena rilasso i muscoli della mascella ecco che il suo pene entra nella mia bocca e li si ferma. io sono nel pallone non capisco niente, non so casa fare e rimango li con il suo cazzo in bocca.
Mirco: -Muovi la lingua. -
Inizio a muovere la lingua che tocca il suo glande, inizio a girarci intorno picchiettarla, scivolare.
Mirco: - Ora da bravo prova a succhiare.-
Sono totalmente ipnotizzato dalla sua calma e dalla sua voce calda, così lentamente inizio a provare a succhiare.
Silenzio, passano alcuni minuti e lentamente Mirco inizia a far scorrere il suo pene un po' più a fondo nella mia gola, ma lo fa lentamente. il dito sulla mia guancia va via. Sono solo potrei sputarlo via e correre via ma non voglio, cerco invece di concentrarmi su quello che sto facendo. D'istinto metto le mani sulle sue gambe e sotto i pantaloni sento i suoi muscoli duri e tonici. Poi avvicino una mano al suo cazzo per aiutarmi a tenerlo in bocca, lui è molto alto e quindi un po' fatico.
Mirco: - Togli la mano. Mettile entrambe dietro la tua schiena unite e continua a succhiare.-
Obbedisco immediatamente. Il caos e confusione sono spariti e ora sono solo eccitato continuo a succhiare senza esitazione.
Mirco: - Guardami!-
Apro gli occhi e guardo in su, Mirco ha il cellulare puntato su di me e dietro il cellulare che tiene con una mano vedo il suo volto serio e gli occhi brillare. Nella mia testa penso che stia facendo un video, una parte di me è terrorizzata ,mentre l'altra è totalmente eccitata, tuttavia d' istinto abbasso lo sguardo e chiudo gli occhi.
-Guardami!- Ripete l'ordine.
Continuo a succhiare in ginocchio mani dietro la schiena mentre fisso Mirco negli occhi.
Infine lui posa il cellulare sulla scrivania mi afferra la testa con entrambe le mani e inizia a guidare lui.
- Apri bene la bocca, non devo sentire i denti.-
Dice lui tranquillo mentre continua a infilare e sfilarmi il cazzo dalla bocca andando sempre più a fondo.
Tossisco.
Mirco: - se senti fastidio fai per ingoiare. E guardami ti ho detto. -
Io obbedisco e continuo a guardarlo, vedo che i suoi movimenti si fanno più decisi e la sua faccia incorniciata dai capelli è un po' più contratta.
Mirco : -Ho detto guardami e ora fallo andare a fondo.-
Mi toglie le mani dalla testa e fa in modo che sia io a spingerlo in gola, mi da fastidio ma come mi ha detto lui faccio per ingoiare. Nonostante tutto continuo ad avere difficoltà. Allora Mirco mi riafferra la testa e inizia a scoparmi con più determinazione mi sento andare in fiamme , a momenti soffocare e di sicuro sto lacrimando per lo sforzo.
Mirco: -Dai . così! Bravo!-
I suoi complimenti mi eccitano e io faccio di tutto per resistere. Lui continua così ancora per diversi minuti, schiena , ginocchia e mascella fanno male e Mirco non accenna a fermarsi, anzi sembra che la mia bocca si sia abituata a ora e riesce a ficcarmi il suo grosso cazzo sempre più in profondità.
Il ritmo aumenta e lui mi ricorda sempre di fissarlo ma ho gli occhi pieni di lacrime vedo solo il suo viso concentrato e le vene del suo collo che pulsano mentre il lato della cintura con la fibbia mi sbatte sulla guancia.
Infine un fiotto caldo e denso mi arriva dritto in gola. Io cerco di divincolarmi ma lui è una roccia e mi tiene immobile con le mani.
Mentre respira profondo e sotto sforzo mi dice:
-Non vomitare, tienilo in bocca, non sputarlo, rilassati da bravo.-
Come mi rilasso altrettanto fa lui e diminuisce la sua presa su di me ora si afferra il pene mi spinge la testa un po' in dietro e mi dice:
- Apri bene la bocca, e guardami.-
Ha ripreso il cellulare e sembra che stia documentando tutto.
I capelli gli ricadono sulla fonte e mettono in ombra un po' i suoi occhi ma li vedo ancora fiammeggiare di piacere.
Mirco: -Voglio che non ne butti nemmeno una goccia. Ora resta qui in ginocchio con la mia sborra in bocca.-
Io annuisco leggermente mentre con le mani mi asciugo le lacrime dal viso, mi sono sfiorato le guance devo essere infuocato.
Mirco senza riallacciarsi va in bagno . passano alcuni minuti e io resto immobile. Infine Mirco rientra in camera, si è allacciato i pantaloni e si st asciugando le mani con un asciugamano. Si rimette a sedere davanti a me e mi fissa mentre io resto in ginocchio immobile davanti a lui.
Sorride gentile. Questo ragazzo mi fa impazzire, mai avrei immaginato che esistesse una persona simile.
Mirco: -Prima che vai in bagno voglio fari vedere una cosa.-
così dicendo mi passa il suo cellulare e io vedo che c'è un video in pausa.
Mirco: Fallo partire.-
Faccio partire il video e come immaginato Mirco ha registrato il video e vedo me stesso in ginocchio che fisso l'obbiettivo mentre il suo cazzo enorme mi entra ed esce dalla bocca ed io mi sento avvampare di nuovo. Non riesco a smettere di guardare.
Mirco: -Io non so se sei Bisex o solo Gay , ma posso garantirti che quello è lo sguardo di uno che sta provando piacere. Ti è piaciuto?-
Sono senza parole e a fatica faccio cenno di si.
Mirco si posa nuovamente sullo schienale e mi guarda intensamente. Infine parla.
: -Beh come vedi è un modo infallibile per capirlo, ora stai molto meglio vero?.-
Faccio di nuovo cenno di si con la testa poi infine decido di farmi coraggio e gli dico grazie.
Mirco : - Se vuoi ringraziarmi per bene puoi baciarmi le scarpe che hai pulito con tanta cura.-
Meccanicamente mi prostro a terra con le mani che toccano il pavimento e bacio prima uno e poi l'altro stivaletto. Mirco sorride e sembra molto rilassato ma anche divertito.
Mirco - Ancora, ribaciami le scarpe ancora.-
Io obbedisco.
Mirco: -Di nuovo.-
Bacio ancora una volta. Lo guardo e lui sorride, nascondendo il sorriso dietro un dito.
- se vuoi posso mandarti il video per ricordo, credo che sia una cosa importante per te ,così quando dubiterai della tua natura puoi riguardarlo.-
Io - Si grazie.-
Mirco: - Ah , per te va bene se lo tengo anche io?-
Io annuisco ancora una volta. Lui si avvicina e mi da una pacca in testa.
Mirco: -Bravo, ora vai e fatti una doccia che sei tutto sudato, e per ultimo lavati la bocca e i denti, voglio che tieni il mio sapore in bocca più a lungo possibile.-
Detto questo io mi alzo e obbedisco senza pensarci su. In effetti quello che è in bocca è il suo sapore e non mi dispiace, inoltre mi sento ancora sulla faccia il profumo della sua pelle misto a profumo. Mentre mi spoglio per andare in doccia noto che ho ancora il cazzo in tiro. Entro in doccia e finalmente mi do piacere ripensando a quanto successo. Mai avrei pensato che questo sarebbe potuto accadere proprio con Mirco, e mai avrei immaginato che al mondo potesse esistere un vero alfa come lui.

Fine seconda parte. Ovviamente in un anno è successo di tutto. Se non vi annoia potrò continuare anche se romanzato e con nomi di fantasia , in linea di massima rispecchia avvenimenti realmente accaduti. un bacio malizioso e un inchino sottomesso a chi leggerà.








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