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Il commesso della Coop


di leo776pt
13.08.2023    |    234    |    5 9.2
"" "Ma figurati, fai come se tu fossi a casa tua" e inizia così una lenta danza, le nostre mani che giocano con i nostri cazzi che diventano..."
IL COMMESSO DELLA COOP

Il racconto miscela un po' di realtà e un po' di fantasia.

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Lavoro nuovo, casa nuova. Finalmente, dopo 10 anni di logorìo, il capo aveva deciso che era venuto il momento di accettare quella mia proposta.
La scusa era accudire i miei genitori anziani, ma poi alla fine era solo perché avevo voglia di avvicinarmi al mio paese natale, con i vecchi amici e una manciata di parenti con cui avevo mantenuto un minimo rapporto.
Avevo trovato questo appartamento al secondo piano quasi per caso su un sito di compravendite, le foto erano interessanti, la visita con l'agente immobiliare mi aveva dato un buon feedback e così dopo una settimana avevo già il contratto d'affitto, le chiavi e le volture già sulla buona strada.
La zona era piuttosto tranquilla, non c'erano altri palazzi intorno, un terrazzo dava le spalle a tutto il resto del panorama, ed io mi immaginavo già lunghe domeniche di tintarella integrale, se non avessi avuto il tempo di andare in spiaggia.
A due passi dal palazzo c'era un piccolo supermercato Coop, di quelli dove si respira ancora un'aria quasi paesana, dove ci si conosce un po' tutti e dove si sta a far due chiacchiere, soprattutto se fuori ci sono 50 gradi all'ombra o è brutto tempo.
Arrivo di buona mattina, prendo il mio carrello e inizio a studiare i vari reparti, cercando di farmi una mappa fotografica di tutti i prodotti così poi da avere un percorso mentale giusto per fare la lista della spesa nei giorni a venire. Ero concentrato sui latticini senza lattosio, e stavo per voltarmi a sinistra, quando mi viene addosso qualcosa e mi ritrovo a terra.
"Oddio mi scusi, non l'avevo vista, mi perdoni!!" sento.
"Maccheccazz...!" alzo lo sguardo e vedo questo ragazzone di due metri che mi allunga il braccio tatuato e muscoloso.
"Si è fatto male? Va tutto bene?" mi chiede.
"Si si... tutto a posto... non mi sono fatto nulla... non ho nemmeno capito che è successo!?"
"E' colpa mia, mi perdoni, il tanspallet si è impuntato su quella maledetta mattonella, gliel'avevo detto al direttore di farla sistemare!"
Allungo la mano e il commesso mi alza da terra. Non c'è nessuno intorno, siamo nei reparti interni.
"Mi perdoni ancora. Giuro, non l'avevo vista. Sicuro di star bene?"
"Si si... tranquillo... grazie... solo un po' stralunato... meno male non avevo le uova, sennò mi faceva fare la frittata qui!" gli rispondo a battuta.
"Bah davvero! Le chiedo ancora scusa, ora avviso la direzione e faccio sistemare la mattonella subito, ci metto un cuneo sennò va a finire che metto sotto tutti i clienti!!" e ride con una fila di denti bianchissima e sexy. Interessante questo commesso!!
"Anche perché se poi ci cascano le vecchiette, avrà da fare con sedie a rotelle e deambulatori!" faccio io a battuta.
"Uuhh, la signora Gina sarebbe la prima, è tutti i giorni qui a comprare la frutta per il marito e la nipotina!"
"Ottimo... vabbè, io proseguo, arrivederci"
Ci salutiamo, con la coda nell'occhio scruto il bel commesso, davvero niente male. Non è palestrato gonfio ma bello tonico, spalle e gambe ben messe, culo pare sodo, ma soprattutto quel sorriso disarmante...
Finisco spesa, torno a casa, continuo a sistemare le mie cose, dopo cena non ho voglia di uscire e mi metto un po' a spippolare al computer, entro sul sito dei nudisti dove sono registrato e cambio la città... neanche 10 minuti dopo appare la notifica di un messaggio. Profilo senza foto, descrizione minima, ma stessa città... mi incuriosisce... il tipo mi fa i complimenti per le foto che ho pubblicato, soprattutto le spiagge sarde, rispondo che il nudismo è libertà, è relax, meglio se in buona compagnia. Ci scriviamo un po', pare interessante il tipo, ci ripromettiamo di scambiarci il contatto Telegram per poi magari concordare un caffè insieme o una giornata al mare.
Una settimana di lavoro sui mobili dell'appartamento, le visite ai parenti e agli amici e mi dimentico di riaprire il computer... e alla Coop il bel commesso non l'ho mai visto, quando si dice la sfortuna!
E' domenica sera tardi, faccio rientro e dopo una bella doccia mi metto 5 minuti al pc, apro il sito e trovo un messaggio dal tipo, mi ha scritto il suo contatto. Prendo il tel, scrivo e saluto. Nemmeno il tempo di chiudere lo schermo, la notifica mi avvisa di un messaggio. E' lui. Non ha foto profilo nemmeno lì, chiedo il perché, lui risponde che il paese è troppo bigotto e non vuol casini, lo comprendo e non insisto. Mi fa ancora i complimenti per la spiaggia, mi racconta che lui non ha molta libertà in casa, vive ancora con i suoi, il lavoro non gli permette il grande salto, ma da quando ha scoperto il nudismo cerca sempre di mettersi in libertà. Condivido a pieno la sua teoria, ci raccontiamo un po' di esperienze reciproche, ci ripromettiamo di scriverci l'indomani.
E puntualmente a mezzogiorno arriva un suo messaggio. Dice di chiamarsi Davide, 30 anni, nudista da meno di un lustro, sportivo il giusto. Chiedo una foto, mi manda un suo scatto di qualche anno fa... c'è un tatuaggio che mi ricorda qualcosa, ma non riesco a focalizzarlo... poi lo riconosco! E' il commesso della Coop! Quella stella gliel'ho vista sul polso quando quella mattina mi è venuto addosso! Gioco un po' di perfidia, gli dico che ha dei bei tatuaggi, magari uno dei prossimi pomeriggi, se vuole, me li fa vedere dal vivo, con un buon caffè e due chiacchiere. Il bel commesso all'inizio è un po' recidivo, non sa chi sono perché ho omesso il volto, però poi accetta, gli dò istruzioni sulla casa e concordiamo dopo due giorni...
Puntualissimo, suona alla porta e lo faccio salire. Sento i passi, arriva in cima alle scale e mi riconosce. Gli stringo la mano e lo faccio entrare in casa, si sta meglio che nel corridoio divenuto una bella fornace.
"Ma tu guarda, ma sei proprio te!"
"Piccolo il mondo eh? Chi l'avrebbe mai detto!" e ci scappa una risata... mamma mia che bella bocca che ha!
"Senti, è caldo, siamo tra di noi, se non ti dispiace, io mi metto in libertà... la stoffa mi soffoca.."
"Ma figurati, approfitto pure io, che finalmente posso stare nudo senza occhi indiscreti" e inizia a togliersi quei pochi indumenti che aveva. Un fisico davvero niente male, tonico, curato, liscio senza un pelo, tanti tatuaggi, un discreto pisello che dorme in mezzo alle sue cosce tornite... gli chiedo dei tatoo, mi racconta che sono tutti ricordi di momenti ed esperienze che ha vissuto, intanto mi avvicino in cucina alla macchinetta del caffè... Lui mi segue, chiacchierando... si offre di aiutarmi con le tazzine e lo zucchero, ci raccontiamo un po' delle nostre esperienze nudiste. Lui sempre da solo, non è propenso a svelare questo suo hobby agli amici qui intorno perché teme il giudizio moralista... io gli racconto che per i miei gusti, la morale bigotta dei suoi amici la possono mettere in culo, il nudismo è prima di tutto stare bene nudi con gli altri, non è peccato di nessun tipo. Uomini o donne che siano. Vedo un lampo nei suoi occhi... mi domanda quante esperienze abbia avuto, gli racconto un po' di storie, omettendo e cambiando nomi per non destare sospetti che io sia gay, ma spiegando che nella mia combriccola ci sono etero e gay, uomini e donne, lesbiche e trans... che poi è la verità.
"Ma è una bella giornata, che stiamo qui chiusi a ciacciare in cucina, vieni sul terrazzo" e lo prendo per mano, portandolo sul terrazzo che avevo già predisposto con due sdraio, due teli, un tavolinetto e la crema solare.
Ci mettiamo comodi, lui apprezza la location e ci stendiamo sulle sdraio.
Lui sempre più incuriosito, mi domanda se ci sia mai scappato altro. Gli racconto che quello dipende molto dall'empatia delle persone... e vado giù con i dettagli di un paio di occasioni, in una spiaggia isolata, dove ero andato a rifugiarmi con altri due amici, e che a fine giornata ha visto un triangolo di pompini da urlo... ma a lui racconto che Luca e Sandro erano Lucia e Sandra... Una fiammata di lussuria gli attraversa gli occhi, il suo pisello dà un accenno di risveglio... e lui pare apprezzare.
Chiacchierando ancora sulle amicizie, tento di giocarmi la carta fidanzati/e, lui si sbottona un po' dicendo che ha una tipa con cui si vede, ma è più per sesso che per altro, ha provato pure a convincerla a far nudismo in spiaggia ma al massimo è rimasta in topless... "Ah, queste mentalità bigotte!" faccio io... e lui conferma, scuotendo la testa... "come se fosse peccato... invece è proprio bello stare nudi... e chissene se parte il durello o se la fighetta si bagna un po', l'importante è star nudi. E se poi parte la fregola, basta mettersi riparati, no? E comunque... Davide... mi pare di capire che la cosa ti piacerebbe eh?" puntando il dito sul tuo pisello che è diventato bello barzotto.
Lui ha un moto di vergogna e fa per mettere le mani lì, ma io lo rassicuro "ma viaa! Lascialo libero, che avrà voglia di respirare dopo tanta gabbia di stoffa!" e scoppio a ridere... e lui con me... "e comunque, fortunata la tua amica, se le fai sentire quel popo' di pisello che hai, gode parecchio!" gli dico... lui arrossisce un po'.. "Eh... e ora non è neanche tanto duro..."
"Beh, complimenti comunque... ti dirò... che si è svegliato anche il mio e ora ci sta proprio di star nudi e toccarsi un po'" e inizio a toccarmi, gustandomi il durello con movimenti lenti.
"Ma come??" mi indirizza lui...
"Oh Davide, siamo uomini, che vuoi che sia! Come se non tu avessi mai visto un pisello duro che non fosse il tuo!"
"No... no... che c'entra... però... fa strano... nudi... due uomini nudi..."
"...si e con i cazzi felici" concludo io
"Beh si, è vero, star nudi e toccarsi è bello... beh, se allora non ti dispiace... io ne approfitterei..."
"Ma figurati, fai come se tu fossi a casa tua" e inizia così una lenta danza, le nostre mani che giocano con i nostri cazzi che diventano sempre più duri, con la luce del sole che lentamente ci avvisa dell'imminente tramonto.
Gli racconto che spesso in spiaggia mi metto in calette riservate, dove sto nudo ma anche mi diverto a stuzzicarmi per ore e ore e lui mi dà conferma che piace anche a lui...
"Davide, se ti va, ti puoi fermare qui a cena, ho già qualcosa di pronto in frigo"
"Non vorrei approfittarne... sei gentile"
"Ma scherzi?? Trovare un buon amico nudista qui in queste zone è meglio che vincere alla lotteria! Mi fa piacere" gli dico, sognando di poter toccare ogni cm di quel corpo e quel bel pisello duro. "Se vuoi, la seconda porta a sinistra è il bagno, ti puoi fare una doccetta veloce, io torno in cucina e inizio a preparare qualcosa"
"Ok, volentieri! Grazie ancora" e si alza, dirigendosi in casa, con il pisello duro che sobbalza beatamente ai suoi passi.
Mi dirigo in cucina, immaginando di poter entrare nella doccia con lui e insaponarlo tutto... ma... scacciando questa fantasia, apro il frigo e mi metto all'opera, per una cena per due. Vino bianco frizzante, qualche stuzzichino e un paio di cotolette che mi ero scongelato, oltre al gelato.
Sento che chiude l'acqua e dopo qualche minuto lo vedo rientrare, tutto profumato.
"Ah che goduria la doccia, grazie davvero" e mi si avvicina.
"Ma figurati..." gli rispondo, intento a preparare le cotolette. E' dietro di me, percepisco la sua presenza, lo sento avvicinarsi e poi sento il suo pisello che si appoggia al mio culo, le sue labbra sul mio collo, le sue mani che mi cingono.
"Ehi... mi piace questo risvolto... molto molto interessante... nudista e gay... che coppia..."
"Non vedevo l'ora! Ti ho visto entrare in negozio, mi sei subito piaciuto. Ed è stata doppia fortuna trovarti anche sul sito dei nudisti... speravo fossi tu" e mi continua a baciare sul collo. L'atmosfera sta diventando decisamente calda, mi tocca dappertutto, sui fianchi, sui capezzoli sensibili che mi scatenano una scossa di eccitazione.
"Davide, mi sto eccitando e siamo intorno ai fornelli, potrebbe essere pericoloso... però devo dirtelo, anche tu mi sei subito piaciuto" e mi giro per un bacio sulla bocca "ora però molla il tuo pisello duro, vai a tavola e facciamo cena, per le cose zozze c'è il dopo cena, ok?" e gli faccio l'occhiolino.
Con i piselli duri e felici, consumiamo cena, scherziamo e ci tocchiamo come porcellini, annaffiando il tutto con il vinello fresco. Finita la cena, ci tuffiamo sul divano, l'uno in braccio all'altro, baciandoci, toccandoci, giocando finalmente con i nostri corpi avvinghiati, in un tripudio di leccate, di pompini e di una serata di sesso godurioso, scoprendoci entrambi versatili ed entrambi ampiamente in sintonia.
Dopo esser venuti diverse volte in diverse posizioni, andiamo a farci una doccia insieme, insaponandoci e risvegliando ancora una volta la voglia di toccarci... ma è tardi, lui deve rientrare, anche perché l'indomani si lavora.
"Devo dire che alla Coop si fa un'ottima spesa" gli dico, prima di aprire la porta e salutarlo.
Lui si gira, mi bacia sulla bocca e mi dice "abbiamo cura per il cliente" e mi agguanta una chiappa"
Ci diamo un lungo bacio, poi apro la porta e ci salutiamo, pregustandoci una giornata al mare insieme il prossimo mese...
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