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La rivista galeotta - parte seconda


di Membro VIP di Annunci69.it Educata_Mente
19.08.2021    |    13.543    |    3 9.8
"Entro a casa ma non lo vedo..."
Appena realizzo che il cellulare di mio padre è nella sua camera mi dirigo immediatamente lì.
Mio padre è immobile davanti a me come se fosse bloccato, imbarazzato. Mi dirigo subito in camera sua e gli dico:
"Pà, te lo recupero io. Arrivo subito."
Il mio unico pensiero è: e se papà mi ha vista mentre mi toccavo sul suo letto con una sua rivista porno?
Oddio, che figura. Però maliziosamente sentivo un certo effetto nel pensare ad uno scenario del genere. Ho sempre adorato mio padre e come molte figlie sono "innamorata" di mio padre. Però non avevo mai pensato che mio padre potesse vedermi mentre mi masturbavo per di più sul suo letto.

Trovo il cellulare e glielo consegno. Lui non mi guarda nemmeno in faccia e mentre si gira vedo che cerca di coprirsi il pube con le mani.
Che sia eccitato? Allora mi ha visto. Oddio e adesso cosa faccio?
Lo saluto nuovamente e sento chiudersi nuovamente la porta. Questa volta molto delicatamente.
Vado in camera sua ad aprire la finestra e a raccogliere gli slip che avevo lanciato dietro una poltrona. Sono ancora umidi. Ci sono grumi bianchi dei miei umori. Senza neanche pensarci li porto al naso e annuso l'odore intenso e con la punta della lingua raccolgo un po' di cremina.
Sono proprio buona, penso tra me e me. Mi scaldo immediatamente ma decido di farmi una doccia. Ho ancora la fighetta sporca di due orgasmi precedenti.

Faccio la doccia e decido di iniziare a preparare il pranzo. Indosso un perizoma di pizzo e degli shorts molto larghi e sopra una canottiera molto larga. Sono combattuta sull'abbigliamento perché vorrei farmi vedere più "casta" da mio padre ma contemporaneamente ripenso alla sua possibile erezione di poco fa.

Dopo un po' sento riaprire la porta e subito dopo la solita routine.
"Ehi signorina, sono rientrato" le chiavi di casa e della macchina poggiate nello svuota tasche e successivamente i suoi passi diretti verso la sua camera.
Dopo qualche minuto entra in cucina dicendo:
"Che buon profumo! Che stai preparando?"
Io mi giro verso di lui e gli guardo subito il pacco. E gli rispondo: "spaghetti alla Carlofortina".
E lui di rimando:
"Gnam, ottimi" e aggiunge "prendo del vino bianco allora".
In pochi minuti siamo a tavola. Mangiamo quasi in silenzio. Io ad ogni suo sospiro ho paura che mi chieda spiegazioni per quello che potrebbe aver visto questa mattina. Dopo il caffè dice che si mette sul divano per una pennica veloce perché poi nel pomeriggio doveva fare diverse conference.
Dopo aver sistemato la cucina vado in salone per sbirciare papà. È steso sul divano con le gambe aperte e guardo proprio in mezzo alle sue gambe. Sembra non abbia le mutande. Vedo il folto pelo del suo sesso e mi sembra decisamente gonfio. Quando ero piccola ho visto più volte mio padre nudo, soprattutto al mare quando si facevano le docce fuori in giardino. Ma non avevo la malizia che invece adesso mi fa venire la voglia di sollevare il pantaloncino e controllare lo "stato" del pisello di mio padre.
Lo sveglio e gli dico che sono le 2 passate e gli chiedo: "Pà, vuoi che ti prepari un caffè"
Ero piegata davanti a lui e non mi ero resa conto che gli stavo dando la visione delle mie tette. Lui prima ipnotizzato dalle mie forme, distogliendo lo sguardo mi dice: "fammelo doppio tesoro, grazie".
Dopo pochi minuti rientro in salone per portargli il caffè.
"Pà, io dopo esco con alcune amiche torno verso le 5 così preparo la cena e poi facciamo la video chiamata agli emigrati (così chiamavo mia madre e il piccolo Andrea)"
"Va bene. Ti chiedo solo di fare attenzione a quando uscirai perché devo fare una conference con un cliente"
"Ok. Agli ordini capo” e gli do un bacio sulla guancia.

Dopo essermi preparata velocemente sono uscita di casa e ho incontrato le mie amiche. E subito ho raccontato della rivista, omettendo il fatto che mio padre potrebbe avermi visto mentre mi toccavo la fighetta.
Volevano sapere che avevo visto. Dimensioni, posizioni, colori forme. Tutto. Sabrina era più interessata alle dimensioni (chiedeva soprattutto di lunghezza e larghezza) mentre Carlotta era più interessata alle forme (dritto, all'insù, all'ingiù, storto).
Dopo aver raccontato quello che avevo visto ci siamo prese un thè freddo e poco dopo sono rientrata a casa, facendo sempre molta attenzione a non fare casino per non disturbare papà.

Entro a casa ma non lo vedo. Lo chiamo: "paaaaa, sono tornata"
"Si, tesoro sono in camera. Arrivo subito".
Poco istanti dopo arriva.
"Allora ti sei divertita con le amiche?"
"Si si, abbiamo parlato un po' ci siamo raccontare qualche news e poi ci siamo fermati a prendere un thè freddo"
E aggiungo: "adesso ti preparo la cena. Gradisci qualcosa in particolare?"
"Nessuna richiesta in particolare. Mi affido alla tua creatività. Nel frattempo io andrei a farmi una doccia e poi facciamo la videochiamata a mamma".
E aggiunge subito: "ma la finestra in camera mia l'hai aperta tu quando sei andata a prendermi il cellulare o mentre dormivo?"
ODDIO. E ADESSO? Non so cosa rispondere. "B...boh....s...si...mi sembra di averla aperta quando sono entrata per recuperarti il cellulare". Lo dissi senza guardarlo in faccia. Avevo troppa vergogna.
"Ok" e senza aggiungere altro va verso il bagno.

Appena sento chiudersi la porta del bagno e lo scroscio dell'acqua mi dirigo verso la sua camera ma come passo davanti alla porta del bagno mi balena in testa l'idea di spiare mio padre dalla porta.
Mi avvicino pensando se fosse giusto fare una cosa del genere e poi mi dico: "beh lui probabilmente stamattina ha fatto la stessa cosa con me, quindi....." E quindi mi chino per guardare dal buco della serratura.

Come guardo dal buco vedo lui che sente la temperatura dell'acqua e pochi istanti dopo si abbassa i pantaloncini. Vedo il suo sedere liscio e bianchiccio. Ah però, belle chiappe. Poi si gira e vedo il suo sesso. È decisamente enorme, il pube è ricoperto di folti peli ed è, soprattutto, eccitato. Mi mordo le labbra e mi sento avvampare lì sotto. Porto una mano sul capezzolo e lo stringo. Entra sotto la doccia e inizia a bagnarsi il corpo ma quello che mi fa impazzire è l'acqua che scorre lungo l'asta del suo sesso. Sembra una fontana. Io tra poco mi trasformò in una fontana per quanto mi sto eccitando. Si insapona il membro. Mi mordo nuovamente le labbra più a lungo.

Decido di cambiarmi e poi vedere se la rivista è ancora al suo posto. Entro in camera mia e mi spoglio velocemente. Mi infilo gli shorts e la canottiera che avevo indossato la e vado subito alla ricerca della rivista.
Entro in camera di papà e la rivista non era più lì.
Cavoli! Questa è la conferma che mi ha beccata. Mi spaventa l'idea ma nello stesso tempo mi eccita da morire. Chissà se mi farà un discorsetto o se farà finta di niente.
Nel frattempo apro qualche cassetto della settimaniera ma non trovo quella rivista.
Provo a frugare nell'armadio ma anche lì nulla.
Provo sotto il letto. Niente. Dove diavolo ha messo quella rivista? Voglio trovarla perché il ricordo di quelle immagini mi fa eccitare ancora di più.
Cerco tra i libri e le riviste di auto impilate su un tavolino ma pure lì il nulla. Magari l'ha buttata perché ha paura che la possa ritrovare.

E dopo questo pensiero sento la sua voce: "se cerchi quella rivista di stamattina la trovi nel cassettone del letto". Io mi giro. Sono impettita. Vorrei sotterrarmi e sparire per sempre. Non so che dire. Non lo guardo nemmeno in faccia e gli dico: "scusami" e vado via dalla sua camera. Cammino guardandomi i piedi e quando lo supero lui dice intono implorante: "Claudia, io...io..." E poi non sento più nulla. Mi dirigo in camera mia e inizio a camminare nervosamente per tutta la camera.
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