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Miriana e Jessica, sorelle trans – Capitolo 4: La madre Florinda in visita dall’amica Gabriela – Parte II


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
14.06.2020    |    3.256    |    1 9.8
"” “Non ti preoccupare, ti do io un abito..."
Continuano i giochi erotici particolari tra Florinda e l’amica Gabriela, a cui si aggiunge il figlio Jacques.

Gabriela guardò languidamente Florinda e le disse:
“Adesso vorrei scoparti io... Che ne dici?”
“Certo! Ma come?”
“Ho tanti toys. Adesso ti faccio vedere!”
Tirò fuori dall’armadio un’ampia collezione di accessori erotici: dildo di varie forme e dimensioni, plug, strap-on ed altri oggetti.
Florinda guardava affascinata, le sarebbe piaciuto usarli tutti, e disse:
“Cominciamo con questi!” Prese due dildo di dimensioni consistenti e aggiunse:
“Me li puoi mettere uno in figa e l’altro in culo!”
“Mmm... che porcellina, uno non ti basta...”
Così dicendo, mentre Florinda si stese, Gabriela la leccò nei due accessi alle sue intimità e, dopo averli lubrificati, infilò delicatamente i due dildo.
Florinda fece un piccolo sussulto, ma accolse senza difficoltà i due strumenti a cui era abituata.
Gabriela cominciò a muoverli all’unisono, dandole lo stesso effetto di una doppia penetrazioni con membri veri. La vagina così penetrata si stava bagnando sempre più, e le secrezioni colavano sull’altro dildo aumentandone la lubrificazione e favorendo la contemporanea penetrazione anale.
“Oh sì Gabri, che delizia... continua fino a farmi venire!”
Allora l’amica, aumentò gradualmente il ritmo e la tipologia dei movimenti dei dildo, ora alternati, ora circolari.
Contemporaneamente, Florinda si stava masturbando il clitoride, sfregandolo in modo sempre più veloce; sentiva che gli impulsi vaginali e clitoridei stavano aumentando finché raggiunse l’orgasmo, gridando e squirtando tutto il suo piacere.
Gabriela estrasse entrambi i dildo, li succhiò con gusto e leccò tutti gli effluvi vaginali fuoriusciti, e poco dopo disse:
“Adesso cara Florinda sarai tu a scoparmi con questo!”
Prese lo strap-on di ragguardevoli dimensioni e glielo porse. L’amica disse:
“Oh sì, ce l’ho anch’io, lo porto sempre con me, mi piace usarlo con mio marito... e non solo!”
Lo indossò, regolò la cintura, lubrificò la punta e si avvicinò alla vagina di Gabriela, che la teneva aperta con le mani mentre era stesa con le gambe alzate. Entrò in un colpo solo, senza difficoltà.
“Mmm... vedo che sei abituata a prenderlo...”
“In effetti sì, lo usiamo reciprocamente con mia figlia Corinne e qualcun altro...”
Florinda prese subito il ritmo per scoparla con intensità, mentre Gabriela si toccava il clitoride, con sensazioni amplificate dal piercing.
“Oh sì Flori, scopami forte, dai...”
“Certo cara, ti scopo in figa ma poi voglio farti anche il culo!”
E così dopo averla fottuta ben bene nel lato-A, Florinda passò al lato-B facendola mettere a pecorina.
Lo strap-on entrò facilmente anche nel culo, già bagnato dai giochi precedenti.

Mentre Florinda stava così inculando Gabriela, entrambe in pieno turbine erotico, all’improvviso sulla porta della camera da letto apparve Jacques, il figlio di Gabriela.
“Ciao mamma, vedo che ti stai divertendo come si deve. Madame, lieto di fare la vostra conoscenza. Continuate pure a divertirvi!”
Gabriela fu colta di sorpresa perché Jacques era rientrato prima del previsto, ma non si scompose più di tanto, non aveva segreti per il figlio.
“Jacques, vieni qui. Ti presento la mia carissima amica Florinda di cui ti avevo parlato e che avevi conosciuto da piccolo. Per favore, con lei parla in portoghese, dato che sei mezzo brasiliano.”
“Va bene, mamma. Piacere di conoscerti Florinda, ho vaghi ricordi di te da piccolo. Ma vedo che con mia mamma siete proprio amiche intime.”
“Più che intime figlio mio. Non abbiamo segreti né inibizioni e ho raccontato di noi a Florinda. Quindi, se vuoi e se lei è d’accordo, puoi unirti a noi!”
“Certo che sono d’accordo. Piacere mio di conoscerti da grande, Jacques. Sei un così bel ragazzo
che capisco come tua madre ti ami così tanto...”
In effetti Jacques era proprio un bel ragazzo, ma con un fascino particolare, quasi ambiguo.
Alto, magro, capelli con boccoli biondi che lo facevano sembrare un angioletto dal sesso indefinito.
Senza dire altro, con un sorriso sornione si spogliò mostrando un corpo snello e glabro ed un cazzo di buone dimensioni, ben oltre la media pur senza essere superdotato, e già quasi pronto all’uso.
Si avvicinò alla madre e glielo porse in bocca. Gabriela lo prese e cominciò a succhiarlo con decisione. Da dietro, Florinda guardava la scena sorridendo e riprese a sodomizzare l’amica con lo strap-on, e poi disse:
“Me lo fai assaggiare anche a me il tuo bel cazzo, Jacques?”
Gabriela fece un cenno di assenso e il figlio si posizionò in piedi davanti a Florinda che prese l’uccello in bocca, mentre continuava l’azione con lo strap-on.
“Mmm... che buon sapore” lo leccò dalla base alle punta e poi Jacques glielo spinse fino in gola.
In quel momento, assaggiando quel giovane membro pensò a quanto dovessero essere buoni i cazzi delle sue figlie, eccitandosi ulteriormente.
“Jacques, ti lascio il posto se vuoi continuare tu a scopare tua madre...”
Sfilò lo strap-on dall’ano aperto di Gabriela e il posto fu subito preso dal cazzo di Jacques che adorava il culo della madre, la quale disse:
“Oh sì Jack prendimi, fai vedere a Flori come mi inculi!”
Florinda aveva la figa colante di umori, si mise davanti a Gabriela dicendo:
“Leccamela Gabri, sono tutta bagnata a vederti così!”
Così Gabriela si mise a leccare la vulva dell’amica, mentre il figlio la sodomizzava da dietro con potenti colpi fino in fondo. Dopo di un po’ disse:
“Flori, hai la figa in fiamme. Vuoi che Jack ti scopi? Vuoi prendere il suo cazzo?”
“Oh sì Gabri, mi piacerebbe tanto, grazie a entrambi siete così disponibili e altruisti...”
Jacques tolse il cazzo dal culo della madre, la quale glielo leccò ben bene per ripulirlo e si diresse
verso Florinda che lo aspettava a gambe aperte offrendogli la sua vagina bagnatissima.
La penetrò in un colpo, cominciando a scoparla con la sua foga giovanile.
“Mmm... che bello sentire il tuo cazzo dentro di me, Jacques. Tua madre è fortunata ad avere un figlio e un amante come te!”
Sentendo che la vulva di Florinda sbrodolava in continuazione; Jacques aumentò subito il ritmo assestando potenti colpi che la raggiunsero fino al collo dell’utero. Al che, Florinda raggiunse subito l’orgasmo, con una nuova squirtata che subito Gabriela accorse a leccare.

Vedendo l’amica che aveva goduto nuovamente ed il figlio che invece ancora era ben carico, Gabriela sorrise e disse:
“Adesso vorrei godere con voi due insieme dentro di me... Facciamo un gioco particolare, che alle volte pratico con Jack e Cori...”
Jacques sorrise sapendo di cosa si trattava, ma Florinda le rivolse uno sguardo dubitativo.
“Flori, vorrei che tu mi penetrassi con la mano. Non ti preoccupare, la mia figa è abituata ed elastica. Poi Jack infilerà anche il suo cazzo, e vi avrò entrambi dentro di me!”
Florinda rimase stupita della fantasia erotica dell’amica, ma si eccitò subito all’idea.
Gabriela si stese, alzò le gambe oltre le spalle, offrendo la sua vagina bagnata e già dilatata al figlio ed all’amica, la quale dopo essersi lubrificata la mano si avvicinò a quell’antro pulsante e voglioso ed iniziò ad infilare le dita una dopo l’altra.
“La tua figa è deliziosa e aperta... sono già dentro con cinque dita... Continuo fino in fondo?”
“Certo cara, voglio sentire tutta la tua mano dentro di me... Dai spingi, non avere paura...”
Spingendo delicatamente e ruotando la mano, essa fu risucchiata interamente dentro fino al polso.
“Oh sì, così... Adesso muovila lentamente avanti e indietro, dando dei colpetti...”
Florinda fece come diceva; stava possedendo Gabriela nella sua natura più intima come mai avevano fatto in passato. Ma non era ancora tutto, Gabriela disse al figlio:
“Jack, adesso tocca a te. Infilami anche il tuo cazzo!... Avanti c’è posto!”
E così Jack rivolse il suo cazzo durissimo alla ricerca dello spazio per passare, tra la mano di Florinda, che continuava a rimanere dentro, e la parte superiore delle pareti vaginali.
Essendo le parti ben lubrificate tra gel e succhi naturali, spingendo con decisione il cazzo entrò in quella vulva già occupata.
“Uaooo... bravo Jack... adesso siete tutti e due dentro di me. Tu riprendi a scoparmi e Flori, apri un po’ la mano così puoi masturbargli il cazzo mentre mi scopa!”
I due fecero come aveva detto Gabriela, abituata a fare tale gioco, favorito dalla sua elasticità anatomica.
“Incredibile Gabri, sto stringendo il cazzo di tuo figlio con la mano dentro di te!”

Jacques continuò a pompare con forza, cercando di soddisfare il più possibile la madre, la quale era in preda ad un delirio di piacere, amplificato dal movimento della mano di Florinda, arrivando ben presto all’orgasmo:
“Oh sì.... godo... godo... mmm, è stupendo venire così con voi dentro di me!... Jack, continua finché puoi, poi riempimi di sborra!”
Dopo aver proseguito per parecchio, la pressione intorno al cazzo del ragazzo, pressato in quel pertugio ristretto e stimolato anche dalla mano di Florinda, stava raggiungendo il limite.
Diede ancora qualche colpo e disse:
“Oh sì mamma… Sto per godere... Sì, vengo dentro di te!”
Eiaculò un fiume di sborra che riempì la vagina materna. Florinda sentì tutta l’abbondante venuta sulla sua mano.
Dopo qualche istante per calmarsi tutti, Jack estrasse il cazzo gocciolante e Florinda delicatamente la mano impregnata di sperma, che porse a Gabriela dicendo:
“La lecchiamo insieme? La sborra di tuo figlio e gli umori delle tue venute...”
Le due amiche leccarono con gusto quei sapori, baciandosi e intrecciando le loro lingue bagnate, a cui si aggiunse Jacques facendosi ripulire per bene l’uccello da quelle boccucce, per un bel quadretto finale.

Dopo aver ripreso fiato e guardato l’orologio, Gabriela disse:
“Cara Florinda, abbiamo passato dei momenti bellissimi e sarebbe bello continuare ma è quasi ora di cena e dobbiamo andare al ristorante, siamo già in ritardo.”
“Mmm... Gabri... non possiamo rimanere qui insieme ancora per un po’?”
“Dai muoviti! Ho prenotato da Lasserre, un ristorante di alto livello pluristellato. Vedrai, ne varrà la pena, è un ambiente molto chic.”
“Alto livello? Ambiente chic? Non me lo avevi detto. Io non ho niente da mettermi, sono venuta qui da te vestita casual da turista...”
“Non ti preoccupare, ti do io un abito. Cerchiamo nel mio guardaroba qualcosa di adatto.”
Fecero velocemente la doccia insieme, resistendo alla tentazione di riprendere i giochi.
Poi entrarono nell’ampia stanza-guardaroba di Gabriela con un’ampia collezione di vestiti e scarpe.
Gabriela scelse per loro due abiti neri da sera eleganti, molto scollati che valorizzavano le forme di entrambe.
“Flori, questi abiti si indossano senza reggiseno. E già che ci siamo non mettiamo neanche le mutandine!”
“Va bene Gabri, non mettiamo nulla sotto; mi eccita l’idea di saperti nuda. Ti ringrazio molto per prestarmi il vestito.”
“E’ un piacere mio per farti sentire ancora più bella. E poi non è un prestito, dato che ti sta così bene, sarei contenta se lo volessi tenere.”
“Oh grazie, sei così gentile. Ti voglio tanto bene.”

Le due amiche erano pronte. Con questi abiti erano veramente due strafighe. Salutarono Jacques con un bacio e presero un taxi sottocasa che in pochi minuti le portò al ristorante, sito in Avenue Franklin Roosvelt a metà degli degli Champs-Elysées distante solo 3 km.. Entrando in quegli ambienti eleganti avevano gli occhi di tutti addosso.
“Buonasera Signore. Benvenute al Lasserre. Prego, da questa parte” le accolse il maître e le accompagnò al tavolo.
La cena fu squisita, piatti raffinati e ricercati accompagnati da vini pregiati e champagne d’annata.
Tra una portata e l’altra le due amiche si scambiavano sguardi ammiccanti e qualche toccatina sotto il tavolo. Florinda aveva la vulva che ricominciava a pulsare e a bagnarsi.
Ricevettero anche le cortesi attenzioni di qualche maturo playboy presente in sala, ma declinarono gli inviti. Le loro attenzioni erano tutti l’una per l’altra.
“Gabri, questo incontro con te è stato favoloso. Ritrovarti dopo tanti anni e fare l’amore con te mi ha fatto provare sensazioni uniche. Grazie per tutto, per l’ospitalità e per la cena in questo posto magnifico. Mi piacerebbe ripetere l’esperienza finché sono a Parigi e se vuoi farti conoscere anche le mie figlie.”
“Cara Flori, lo stesso vale per me. Non vorrei più separarmi da te. Anche se stiamo a mezzo mondo di distanza ci saremo sempre l’una per l’altra. Intanto, se rimani a Parigi ancora qualche giorno avremo modo di rivederci. Anzi, mi sta venendo in mente una certa cosa...”
“A cosa pensi, Gabri?”
“Ti ricordi quella festa che facemmo all’ultimo anno di università? Che poi divenne un’orgia...”
“Certo che me la ricordo. Facemmo sesso tutti con tutti: maschi, femmine, trans... Un godimento generale. Lì ho conosciuto Carlos, era un fuoricorso, e poi ci sposammo anni dopo”
“Eh sì fu stupendo. In quell’occasione, Carlos ha scopato anche con me... spero che non ti dispiaccia.”
“Certo che no, figurati, all’epoca non eravamo neanche fidanzati. E Comunque non sono affatto gelosa, facendo anche scambio di coppia ognuno di noi due è libero di vivere le sue avventure.”
“E allora Flori perché non proviamo a rivivere quell’avventura di gruppo? Se facessimo incontrare le nostre famiglie e ci divertissimo tutti insieme? Siamo tutti di mentalità aperta e senza inibizioni.
Tra l’altro mi farebbe piacere rivedere Carlos e conoscere le tue figlie come sono ora.”
“Stai dicendo di organizzare una specie di orgia tra noi? Mmm... sei proprio porcellina ma è un’idea molto stuzzicante ed eccitante...”
E aggiunse, guardandola dolcemente negli occhi: “Sai a questo pensiero mi sto già bagnando. Vorrei fare sesso con te qui subito...”
Gabriela si guardò in giro, erano in un angolo appartato senza vicini con sguardi indiscreti. Essendo l’una a lato dell’altra, allungò la mano sotto il tavolo infilandola nel vestito dell’amica, e le sue agili dita raggiunsero la passerina di Florinda già umida. La sditalinò dolcemente per un tempo che parve infinito, sentendola bagnarsi ancor di più.
Florinda sospirò dolcemente e parve distendersi.

“Flori ora calmati. Qui non è il posto adatto per continuare. Pazienta qualche giorno e vedrai che ci divertiremo.”
“Sì hai ragione. Lo dirò nel dovuto modo a mio marito e alle mie figlie, penso che saranno ben contenti di partecipare.”
“Bene, allora facciamo per sabato, tra tre giorni. Io avviserò Jacques e Corinne, che sarà tornata.”
E brindarono alla riuscita di questo prossimo evento.

Al termine della cena, Gabriela pagò senza batter ciglio il conto a tre zeri con la sua carta platino. Quindi, Florinda e Gabriela si salutarono calorosamente con abbracci e baci languidi e presero ognuna un taxi per rientrare alle rispettive abitazioni.

Durante il tragitto verso la casa delle figlie nel quartiere della Porte d'Italie, Florinda ripensò alle tante emozioni della giornata. Le confessioni di Gabriela, i giochi erotici con lei e Jacques, lo champagne della cena, l’idea di fare un incontro di sesso di gruppo tra famiglie, tutto ciò avevano messo addosso uno stato di continua eccitazione e tanti pensieri le turbinavano in mente.
Pur se stanca, non aveva sonno. Anzi, aveva voglia di fare ancora sesso. Ma con chi?
A casa c’era il marito con le figlie. A quell’ora pensò che stessero già dormendo. O forse no? Quei discorsi di Gabriela sul sesso in famiglia. E se fosse possibile anche con Miriana e Jessica ?
Aveva come un presentimento che sarebbe successo qualcosa, qualcosa di travolgente.


4 – CONTINUA


DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE (TITOLI E SUDDIVISIONE PROVVISORI):

CAPITOLO 5 – TUTTI INSIEME APPASSIONATAMENTE

CAPITOLO 6 – ORGIA TRA FAMIGLIE

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