Racconti Erotici > Lui & Lei > Angelica, il ritorno: vocazione Escort – Capitolo 9: Il superdotato
Lui & Lei

Angelica, il ritorno: vocazione Escort – Capitolo 9: Il superdotato


di Membro VIP di Annunci69.it Aquarius
27.04.2022    |    5.351    |    1 9.6
"Poi, dopo aver ripreso le forze, l’uomo sfilò delicatamente la sua arma di distruzione da quel retto rimasto dilatato..."
In questo episodio Angelica si trova alle prese con un cliente davvero superdotato.
* * * * *

In quelle prime settimane di attività, la nuova vita da escort di Angelica procedeva a pieno ritmo e non mancarono situazioni particolari o divertenti.
Un giorno, ricevette un messaggio insolito, quasi di richiesta di aiuto, che diceva:
“Salve Paris, mi chiamo Alain, sono di origine francese e ho un problema che mi crea molte difficoltà con le donne, che forse tu puoi aiutarmi a risolvere. Posso chiamarti per parlarne a voce?”
Incuriosita da questa richiesta e ben disposta a fare tutto il possibile per i suoi ammiratori, gli rispose subito per farsi poi chiamare telefonicamente.
“Buongiorno Paris, grazie per avermi risposto subito... Come ti ho detto, mi chiamo Alain, ho 42 anni, sono sano e un fisico palestrato ma ho un certo problema... se posso parlartene...”
“Sì certo, Alain... dimmi pure...”
“Ecco... vedi... con me la natura è stata... diciamo... molto generosa... perfino troppo... Insomma, ho un pene di dimensioni sovrabbondanti... quello che si dice un superdotato!... E questo non è affatto un vantaggio... anzi mi crea problemi con le donne... Ho difficoltà a trovare una donna disponibile a fare sesso come si deve... a qualcuna le causa dolore... qualcun’altra si spaventa subito... Anche le compagne che ho avuto mi hanno lasciato per questo motivo... Sai, è frustante...
E anche se mi rivolgo a professioniste poche mi accettano e altre lo fanno controvoglia... “
“Oh, capisco... In effetti non tutte sono abituate a certe misure... Cosa posso fare per te?”
“Vedi... mi attirato il tuo annuncio con nome francese e le immagini molto attraenti e mi ha colpito il testo, sia perché si distingue da tutti gli altri sia perché dici che ami esplorare il sesso e di scoprire e infrangere i tuoi limiti, se ve ne sono... Poi ho letto alcune recensioni entusiastiche su di te... Quindi, ho pensato che forse potresti aiutarmi...”
“Sì Alain... certo che posso aiutarti... con piacere... anzi, se sei davvero superdotato la cosa mi attira molto... quando vuoi venire da me?”
“Oh grazie Paris... sei molto disponibile... Potremo fare domani pomeriggio alle 16.00 per un’ora se per te va bene...Ma ti devo dire un’altra cosa, che non vorrei sia un problema per te...”
“Per domani va bene... ma cos’altro devi dirmi?”
“Ecco, vedi... io sono di colore... la mia famiglia è originaria della Martinica, ma io sono nato a Nizza, poi trasferito in Italia da tempo... Sai, per qualcuna questo è ancora motivo di discriminazione...”
“Stai tranquillo Alain... per me non c’è nessun problema... Mi farà piacere conoscerti... Allora ci vediamo domani, ti invio un messaggio con l’indirizzo. A presto, ciao!”
“Molte grazie Paris... sei molto gentile... A domani, ciao!”

L’idea di incontrare un superdotato non dispiaceva affatto ad Angelica. Era abituata alle dimensioni notevoli dei suoi figli, dei suoi dildo e di altri partner e clienti, e quindi pensò: “che sarà mai?...mi potrò adattare facilmente...”. Poi era una specie di sfida con se stessa vedere fino a che punto potesse arrivare ad accogliere membri fuori dalla norma.
Il giorno successivo, il cliente arrivò puntuale all’ora convenuta. Angelica, che indossava come d’abitudine un completino di lingerie sexy, gli aprì la porta e si trovò davanti un uomo alto oltre 1,85, dal fisico muscoloso, viso sorridente ed un fascino esotico che la colpì molto.
“Buongiorno Paris, sono Alain... è permesso?”
“Piacere Alain, sono Paris... prego entra!”
“Grazie Paris...è un piacere conoscerti... dal vivo sei ancora più attraente... complimenti... sei una bellissima donna!”
“Grazie Alain... anche tu sei proprio un bell’uomo... Vieni, beviamo qualcosa insieme prima di cominciare...”
Così, dopo l’abituale drink di benvenuto e i convenevoli in cui emerse che lui era da vari mesi che non aveva rapporti, i due andarono in camera. Come tutti, anche Alain rimase colpito dall’atmosfera erotica e dalla “cazziera” con l’esposizione di tutti i sex-toys, e disse sorridendo:
“Sai...di questo particolare espositore avevo letto nelle recensioni... ma vederlo dal vero fa un certo effetto...”
“Ora veniamo a noi, Alain!” disse Angelica baciandolo e sbottonandogli la camicia. Avvicinandosi a lui sentì subito che dalla cintola in giù c’era qualcosa di grosso in movimento. Accarezzò quella parte delicatamente con la mano, per avere una prima impressione tattile di quello che avrebbe trovato sotto e restò piuttosto colpita.
L’uomo abbracciò Angelica, baciandola a fondo e slacciandole subito il reggiseno, ammirando e stringendo a fondo il seno, dicendo: “Che belle tette!... Morbide e naturali e con questi piercing!”;
poi allungò la mano per tastare il culo e l’inguine.
Si vedeva che l’ospite aveva una certa impazienza di arrivare subito al dunque; “forse – pensò Angelica – la lunga astinenza lo porta ad accelerare i tempi”.
Quindi si tolse i pantaloni e rimase con i boxer che avevano un rigonfiamento notevole.
A quel punto, Angelica si sedette sul letto di fronte a lui e gli sfilò i boxer.

Ne emerse un membro di dimensioni veramente impressionanti, già scappellato e quasi in piena erezione. Angelica rimase a bocca aperta ed a occhi sgranati, emettendo solo un “Ohhh!....” di ammirazione.
Pur abituata a maneggiare uccelli ragguardevoli, quello era davvero fuori misura “sarà sui 28 cm. per quasi 7 di diametro” pensò Angelica. Superata la sorpresa, cercò di riprendere il controllo della situazione, dicendo:
“Però!......Quando hai detto superdotato non pensavo così tanto!... Complimenti!... Adesso mi prendo cura io di lui...” così dicendo, lo studiò un attimo accarezzandolo dolcemente.
Alain disse: “Hai visto?... Così grosso mi crea più problemi che benefici... Quindi se riesci a fare qualcosa per me ti ringrazio molto...ma se avrai difficoltà, capisco e non insisto...”
“Oh no, caro... Se tu hai un cazzo da distruzione, io ho una figa e un culo da combattimento!... Accetto la sfida e vedrai che riuscirò a darti piena soddisfazione!”
Così dicendo iniziò a leccare quel grosso arnese, partendo dalla cappella a punta e stringendo il membro con le dita, che non arrivavano a cingerlo tutto. Il contrasto tra il glande rosa e il membro nero l’attirava ancor di più.
Quindi, spalancò la bocca e cercò di infilarselo tutto; inizialmente ebbe qualche difficoltà ma dopo averlo ben insalivato ed esteso al massimo la mandibola riuscì a prenderlo tutto fino quasi a soffocare, iniziando a spompinarlo con il suo abituale savoir-faire nell’arte orale.
Ciò rallegrò Alain che disse: “Oh Paris... già questo è qualcosa che altre con la bocca non riescono a fare... Mmm... sei bravissima... continua... continua....”
Angelica continuò la fellatio, poi disse:
“Che ne dici se ti stendi e io vengo sopra di te per un 69, così mi lecchi anche tu?”
“Benissimo!... Così assaggio la tua passerina!”
Si misero in posizione e Angelica riprese possesso di quello scettro imperiale, leccandolo e succhiandolo con gusto; nel mentre sentiva la lingua di Alain che la esplorava in ogni anfratto, entrando molto in profondità e facendola già bagnare in abbondanza. Quindi, essendo particolarmente lunga, da quella posizione con la lingua Alain arrivò a leccare anche il buchino posteriore di Angelica, stimolandola ulteriormente. “Forse anche la lunghezza della lingua è proporzionata a quella dell’uccello, tanto la sento dentro di me...” pensò Angelica.

Dopo qualche minuto di quell’esercizio, Alain disse:
“Angelica, tu sei bravissima e questo gioco mi piace molto... ma sai, non resisto più... vorrei provare a scoparti!”
In effetti Angelica si era accorta che quel cazzo fuori misura che aveva in bocca era sempre più duro e pulsante e lo scroto era parecchio gonfio, facendo presagire che l’uomo doveva dare sfogo alla sua carica finora repressa.
“Sì certo, Alain... ti capisco... vieni, ti preparo e ci mettiamo in posizione...” nel dire questo Angelica prese un profilattico della misura XXL, la più grande che aveva e provò ad infilarglielo. Pur se aveva ben insalivato tutto l’uccello e passato uno strato di lubrificante, .ebbe subito qualche difficoltà: il profilattico ricopriva a malapena solo la cappella e la parte superiore dell’asta, e gli pareva piuttosto stretto. Ma lei voleva andare avanti.
“Dai, proviamo così... Io sono pronta!... Sono tutta tua!” disse Angelica alzando e allargando le gambe fino alle spalle per offrire la sua vagina calda e bagnata e quel cazzo di dimensioni equine.
Alain parve un po’ preoccupato, non sapeva come lo avrebbe accolto la sua partner e sentiva già che il profilattico gli stringeva. Si avvicinò a lei, appoggiò titubante la cappella gonfia sulla vagina: pareva impossibile che quel delicato pertugio potesse ricevere una mazza di quel genere che la sovrastava anche in larghezza.
“Coraggio Alain... Non aver paura...Lo voglio anch’io!” cercò di incoraggiarlo Angelica.
Finalmente l’uomo spinse delicatamente il suo arnese, e con quella pressione la cappella iniziò ad entrare. Angelica fece un sobbalzo e un sospiro; le ci volle un attimo per adattarsi a quelle dimensioni, ma il suo apparato era molto elastico e quindi superò quel fastidio iniziale.
“Ecco... vedi... sei entrato... ora spingi pure... dai, scopami!”
Lui parve rinfrancato da quelle parole, ed iniziò a muovere avanti e indietro il suo cazzone. Con il movimento di quel cannone dentro di lei; Angelica sentiva che si stava sempre più bagnando e quella lubrificazione naturale agevolava lo scorrimento.
Il ritmo di Alain divenne sempre più martellante; Angelica riceveva bene quei colpi e cominciava a provare un piacere crescente, prese anche a sfregarsi il clitoride ed incitò il suo amante:
“Sì... Alain... dai... vedi come lo prendo bene il tuo cazzo?.. Continua...che mi piace...”
Lui continuò con fervore, fino a che sentì un fastidio crescente dal profilattico. Estrasse il membro, lasciando la vagina di Angelica spalancata e gocciolante, e si accorse che il profilattico si era rotto, strappato dal movimento copulatorio e tenuto solo dall’elastico alla base.
“Oh.... maledizione!... Si è rotto!... Vedi, con le mie misure neanche il profilattico più grande va bene... E adesso come facciamo?” disse l’uomo contrariato, togliendosi quel che restava del condom.

Angelica era dispiaciuta dell’inconveniente, ma oramai ci aveva preso gusto e voleva completare l’opera. Guardò Alain e gli disse, decisa e disinvolta:
“Peccato per questo piccolo problema... almeno ci abbiamo provato ad usarlo... Ma non ti abbattere... Senti... io voglio darti piacere e godere insieme a te, e continuare fino in fondo...”
Gli riprese il cazzone in bocca per ridargli la carica dopo quell’interruzione forzata e aggiunse:
“Dai...riprendi a scoparmi così... senza altre costrizioni!”
Lui rimase sorpreso ma gli si illuminarono gli occhi dal desiderio:
“Dici così al naturale?... Sei sicura?”
“Certo... non fartelo dire due volte... Ho voglia... dai!”
Alain la penetrò nuovamente, più agevolmente di prima, dato che oramai la capace vulva di Angelica si era dilatata dal movimento e dall’eccitazione, e riprese a scoparla con maggior vigore, come liberato di un peso.
Angelica se ne accorse, e le parve che quel membro gigante che aveva dentro di sé fosse ancor più dilatato, liberato dalla copertura che lo comprimeva. Così se lo gustava davvero tutto e sentiva gli stimoli crescenti che le arrivavano al cervello e le procuravano un piacere inteso.
“Oh sì... così lo sento ancor di più... è stupendo il tuo cazzone... Dai... continua così che tra poco godo!”
Lui aveva il respiro affannoso, pur avendo un fisico atletico non era più abituato a fare sesso in quel modo e voleva far godere quella che in quel momento era la sua donna. Aumentò il ritmo dei colpi, sentiva che la vagina della sua partner oramai non opponeva più resistenza ma aveva delle contrazioni ritmiche e un maggior flusso di effluvi.
Infatti, poco dopo, Angelica con un gemito gridò:
“Mmmm... mi fai godereee.... oh sììì... vengooo.... “ e squirtò abbondantemente.

Anche Alain era oramai al limite e, felice di averla fatta godere, diede un ultimo colpo, estrasse velocemente l’uccello, se lo menò freneticamente per qualche attimo ed esplose in una cospicua sborrata, dicendo:
“Oh Paris... godo anch’io!... Sììì... ecco te la do tutta!... “
Gli abbondanti fiotti finirono sulle tette e in bocca ad Angelica che fu lesta a cercare di raccoglierne il più possibile con la bocca. Era uno sperma molto denso e caldo, che evidentemente aspettava da tempo di essere eiaculato, ma comunque di buon sapore, non amaro né salato.
Angelica aveva la bocca piena e la sborra gli colava dalle labbra; quella che gli era finita sul petto, se la cosparse sulle tette e sul viso come una maschera di bellezza, dicendo:
“Mi piace sentire la sborra spalmata su di me... ne leccheresti un po’ e me la passi in bocca?”
Lui non era abituato a quelle fantasie erotiche, ma essendo ancora eccitato non si tirò indietro e leccò tranquillamente le tette e i capezzoli di Angelica, per poi andare a cercare la sua lingua e limonare come amanti abituali.

“Era da tempo che non scopavi, eh?” chiese Angelica.
“Ehm... sì... saranno sei mesi che non ho rapporti con una donna per i motivi che ti ho detto... ora sono felice di aver potuto ricominciare grazie a te!” rispose Alain, baciandola di nuovo.
Dopo qualche attimo per riprendersi, lui fece per alzarsi ma Angelica lo prese per un braccio e disse:
“Dove vai?”
“Beh, abbiamo fatto no?... L’ora prevista è quasi passata...”
“Alain, io non guardo l’orologio quando mi trovo bene con una persona... e tu mi piaci molto...Dimmi, non vorresti continuare ancora un po’?... Io ho una certa voglia... e a vedere il tuo grosso amico mi pare già pronto per riprendere i giochi...” rispose con tono invitante Angelica, prendendogli in mano l’uccello che era già tornato quasi turgido.
“Mah... ecco... sì, certo... resterei volentieri... ma sai... non vorrei eccedere... e poi ho previsto il budget solo per un’ora...”
“Con me eccedi pure... poi non ti preoccupare per il budget... il tempo addizionale lo offre la casa...”
“Davvero?... Oh Paris... grazie... sei così gentile e disponibile... nessun’altra lo farebbe...”

Così i due ripresero a baciarsi e quindi Angelica tornò a dedicarsi a quell’enorme fallo; lo prese e lo strinse tra le tette, stimolandolo con una spagnola magistrale che lo riportò in piena erezione.
Data la notevole lunghezza, pur se la base era tra stretta quelle morbide sfere, la punta arrivava tranquillamente all’altezza della bocca, cosicché Angelica chinando il capo poté riprendere a leccarlo e succhiarlo per un bocchino abbinato alla spagnola, che eccitò ancor di più Alain.
Poi Angelica si girò per farsi scopare alla pecorina, e in quella posizione sentiva i potenti colpi dell’uomo davvero fino in fondo, procurandole un altro principio di orgasmo.
Da quella posizione da tergo, Alain poteva ammirare le magnifiche rotondità del lato-B di Angelica,
con il buchino che si apriva e chiudeva seguendo il movimento, e disse:
“A vederti da così, hai un culo veramente stupendo!”
“Oh grazie, caro... Dì un po’, non ti piacerebbe provare a metterlo lì?”
“Nel culo?... Oh, certo che mi piacerebbe... ma mi pare impossibile... con le mie misure non ci entrerei... Con tutte quelle con cui ho provato, nessuna è riuscita a prenderlo dietro... Ho anche provato con qualche trans o trav, ma anche loro anche avuto molta difficoltà e non ho provato molto piacere...”
“Beh, Alain... io non mi chiamo Paris Le Cul per niente... Il culo è il mio vanto e se non lo prendo lì per me il rapporto non è completo... Sono pulita e depurata... Vedrai che con me ci riuscirai con reciproca soddisfazione...”
“Ma non vorrei farti male...”
“Non ti preoccupare... sono abituata ai grossi calibri e a fare di tutto con il culo... anche doppie penetrazioni anali... quindi, coraggio... inculami!”

Così dicendo Angelica versò abbondante gel lubrificante sul buchino e su quella proboscide umana che stava per profanarla. Si mise in posizione, sempre alla pecorina, all’altezza giusta e prese con la mano l’uccello, dicendo:
“Se vuoi ti guido io... ecco... è in posizione... ora spingi pure... vai!”
Alain era un po’ titubante, non aveva molta esperienza di rapporti anali che gli erano stati quasi sempre rifiutati per le sue dimensioni, ma incoraggiato dalla sua maestra di giochi ed eccitato com’era voleva provarci.
Così, una volta appoggiato il glande allo sfintere, cominciò a spingere; a sua volta Angelica si appoggiava a quel bastone per favorire la penetrazione, finché millimetro dopo millimetro la cappella fu dentro. Angelica si sentì per un attimo mancare il fiato; era certamente il cazzo più grosso che avesse preso in culo, ma voleva vincere quella sfida con sé stessa.
“Ohhh... ecco è entrato...mmm... ora spingi ancora... mettilo tutto dentro....”
Lui obbedì e spinse ancora; quel cazzo enorme si faceva largo attraversando le pareti anali che, elastiche e ben allenate, si ritraevano al suo passaggio
“Ahhh... ecco così...lo sento fino in fondo... e adesso scopami in culo come si deve!”

Alain era quasi incredulo, stava finalmente inculando a fondo una donna, che lo aveva preso senza troppe difficoltà. Cominciò a muoversi avanti e indietro, aumentando gradualmente la spinta e si stupì che era entrato per quasi tutta la lunghezza, più a fondo che nella vagina.
Angelica, gemeva di piacere e con una mano si masturbava il clitoride, mentre aveva la figa colante di piacere.
“Mmm... Alain, dimmi, ti piace il mio culo?”
“Oh Paris... il tuo culo è magnifico!... E’ così caldo e accogliente...E’ una sensazione stupenda possederti così... Non l’avrei mai creduto possibile!” disse lui, con tono affannato dallo sforzo.
“Allora... Dai, continua... inculami forte!... .Che sto per godere di nuovo!”
“Eh... mi sa che anch’io non resisterò per molto... sono troppo eccitato!”
“E allora... veniamo insieme!... Dai!” Lo incitò Angelica.
“Ma... dove vuoi che venga?... Tra poco non mi controllo più...”
“Mmm... rimani pure dove sei... voglio sentire tutta la tua sborra che mi riempie il culo!....Ggghhh.. sto venendo.... godooo!” disse concitata Angelica, raggiungendo un nuovo orgasmo “di culo”.
Lui, sentendo il corpo della sua amante fremere di piacere, diede gli ultimi colpi e gridò il suo piacere, eiaculando intensamente.
“Ohhh.... sììì... godo anch’io... nel tuo culooo!” e una abbondante quantità di sperma si riversò nella caverna anale di Angelica.

Dopo quell’intenso orgasmo anale, ad Angelica cedettero le gambe e si accasciò sul letto, con Alain sopra di lei, rimasto con l’uccello nel nido dove aveva depositato il suo seme.
Rimasero così, lui disteso sopra di lei, immobili e ansimanti per qualche minuto. Poi, dopo aver ripreso le forze, l’uomo sfilò delicatamente la sua arma di distruzione da quel retto rimasto dilatato.
Angelica sentiva fuoriuscire lo sperma e lo raccolse con la mano per gustarlo ancora in bocca; poi vedendo che il cazzo dell’uomo, rimasto piuttosto consistente, era ancora gocciolante, disse:
“Aspetta, te lo pulisco io!” e lo riprese in bocca per ripulirlo dalle ultime gocce di sperma, lieta di sentire anche l’aroma di fondo del suo culo di cui era impregnato.

Mentre l’uomo era andato in bagno a lavarsi, Angelica rimase nuda a letto ad aspettarlo.
Rientrato Alain, si rivestì e verso quanto previsto per l’ora iniziale, ed Angelica gli disse:
“Vedi?... Ci siamo riusciti a risolvere il tuo problema!... Ti ho accolto in me ed abbiamo goduto entrambi con reciproca soddisfazione... Adesso non aspettare altri sei mesi per scopare di nuovo... torna presto a trovarmi!”
“Oh Paris... non so come ringraziarti... Davvero mi hai aiutato a risolvere il mio problema... di dimensioni... Sei una donna unica e stupenda... Certo che tornerò presto da te!”
Poi i due si abbracciarono per un ultimo bacio e si salutarono.
Angelica, pur un po’ provata da quella scopata fuori misura e con i suoi orifizi rimasti ancora piuttosto dilatati, sentiva di aver compiuto una buona azione e di aver aiutato a modo suo il prossimo, e di questo era particolarmente contenta.


9 - CONTINUA


SEGUE CAP. 10-11: AVVENTURA IN YACHT, MOGLIE PER UNA SERA


DI PROSSIMA PUBBLICAZIONE (titoli provvisori):

LA GANG-BANG
UNA VISITA A SORPRESA: IL CERCHIO SI CHIUDE


Nota: pur se i vari episodi della presente serie riguardano contenuti rientranti in generi diversi, sono inseriti tutti nella sezione “Lui & Lei” avendo una continuity seriale e per una più agevole sequenza di lettura.

Il racconto è di fantasia; ogni riferimento a persone o fatti reali è puramente casuale.


P.S. Sono graditi commenti, osservazioni e suggerimenti, anche tramite messaggio privato sul profilo. Grazie per l’attenzione.











Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.6
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Angelica, il ritorno: vocazione Escort – Capitolo 9: Il superdotato:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni