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Come sarebbe dovuta andare


di Kevin883
22.10.2023    |    37    |    0 6.0
"Enrico se ne uscì con delle verità di cui non ero a conoscenza, infatti Cristina era molto più sessualmente avida di quello che sapevo e condividevo con lei..."
Il racconto che vi vengo a proporre è sostanzialmente di fantasia benché includa molti aspetti reali,incluse alcune dinamiche che lascio a voi intuire.
Questa è la storia mia e di Cristina,conviventi da alcuni anni e conoscitori del mondo sommerso dello scambismo...ma andiamo per ordine.
Cristina,una donna elegante,sinuosa con un bel corpo e tanta voglia di seguire la sua esuberanza da trentenne.
Passo dopo passo lo scambismo si è evoluto in un principio di bondage,seguito da situazioni orgiastiche via via sempre più numerose.
A volte le proposte uscivano dalle sue labbra maliziose ed a volta dalle mie,andando a dettagliare le fantasie da voler sperimentare.
Abbonamento annuale al locale preferito,una stanza a tema in un motel nelle vicinanze,ed i fine settimana si profumavano di quel piacevole cercare di superare il limite della settimana precedente.
Un crescendo di lussuria ben gradito da entrambi.
Una fantasia che in realtà non ricordo chi propose per primo,rimase sospesa nell'aria;
Un incontro al buio,un esibirsi in un luogo all'aperto a fronte di sguardi curiosi e chissà di un invito ad unirsi a noi.
Per quanto in sospeso, l'idea mi continuava a ronzare per la testa..fantasticavo di situazioni bizzarre,magari sul baratro del pericolo.
Dopo molto fantasticare ed un tempo medio lungo trascorso a provare di alimentare quella scintilla,senza ottenere particolare attenzione,mi fuggì il pensiero con Enrico.
Enrico era ed è un caro amico e compagno di giochi da parecchio tempo,insomma c'era sintonia anche oltre la sessualità.
Il discorso che intrapresi con lui era legato alla fantasia che mi immaginavo nel suo sviluppo,al come realizzarla,ma più che altro a come potesse essere la sua reazione ad una novità che non sembrava stuzzicarla fino in fondo.
Enrico se ne uscì con delle verità di cui non ero a conoscenza,infatti Cristina era molto più sessualmente avida di quello che sapevo e condividevo con lei nel rispetto della fiducia reciproca. Diverse volte la mia compagna ed il mio amico si trovavano di giorno in settimana a consumare umori ed orgasmi in cui non solo non ero coinvolto,ma non ne ero a conoscenza...i dettagli che mi raccontava parlavano anche di alcune gangbang con anche quattro o cinque uomini che si svolgevano nell'appartamento di Enrico..ed alcune di queste volte i personaggi maschili erano stati raccattati per strada così sul momento.
Le cose che venni a sapere mi riempirono di rabbia,stupore ed anche di eccitazione...il concetto di: sono un'esibizionista passò velocemente a sono una troia.
Convenni con Enrico che quella fantasia non solo doveva essere messa in piedi ,ma doveva essere molto più cruda,brutale e pericolosa di quanto sinora programmato, così da capire cosa mi potevo aspettare da una relazione con lei e cosa lei intendesse per limiti ed onestà tra noi.
Pianificammo in due i dettagli relativi a location,oggettistica,lo sviluppo della dinamica ed il numero dei partecipanti per diverse settimane.
Creato un gruppo whatsapp per farle la festa, c'era tutto un fiorire di idee, finché giungemmo al giorno prefissato.
Era un giovedì,giorno in cui Cristina era passata dal parrucchiere per farsi incantevole come tutti i fine settimana,per farla uscire le proposi una serata cinema e popcorn.
All'ultimo gli dissi che Enrico aveva la batteria del furgoncino a terra e che ci saremmo fermati un attimo a dargli una mano con i cavi.
La finta telefonata che ne seguì spianò la strada per portarla in un posto isolato in riva ad un fiume ben noto nel Canavese.
Mi fermai a una trentina di metri dal furgoncino e le consigliai di attendere in macchina per non rischiare di sporcarsi,e che dopo un sopralluogo veloce avrei avvicinato la macchina per l'avviamento della batteria.
Annuì.
In quei pochi secondi che la lasciai da sola in auto con i finestrini aperti e le chiavi in tasca.un nutrito numero di uomini si avvicinò velocemente alla macchina già sprovvisti dei pantaloni e mutande.
Cristina capì immediatamente di cosa ero stato artefice e senza scomporsi scese per buttarsi nella mischia.
I giocatori erano da noi stati ben istruiti, e la colsero di sorpresa nuovamente...lei avvicino loro col fare da diva gesticolando verso di me ed Enrico facendoci capire che l'avrebbe gestita facilmente...ed invece no.
Come tese la mano a voler soppesare il primo cazzo a lei vicino,venne immobilizzata dalle braccia da quattro dei sette nuovi amici.gli altri la imbavagliarono e le tagliarono di dosso i vestiti con diverse forbici urlandole contro insulti e minacciandola di ferirla.
In poco meno di due minuti era nuda ed abbastanza impaurita...le mani erano legate con il nastro dietro la schiena ,la bocca chiusa con un bavaglio...solo allora noi ci avvicinammo
La guardai negli occhi,le chiesi...se ti libero la bocca non urli?
Annuì.
Tolto il bavaglio le sputai in faccia ed a seguire lo fecero anche gli altri. La trascinarono per diversi metri fino ad una tenda montata dal pomeriggio e semi nascosta dagli alberi, accesero il generatore e luce fu..
Si rese conto in quel momento che la serata si sarebbe fatta tosta e con impeto urlo al mucchio di persone..scopatemi...dai cazzo sfondatemi il culo.. trivellatelo finché non esce il petrolio.
E così fu.per trenta minuti il suo bellissimo culo fu aperto,dilatato e sborrato da noi maiali.
La benda tolta dalla bocca le venne messa sugli occhi..dopo dovrai associare i sapori dei cazzi ai loro padroni e se sbagli sarai punita.
La risposta sua fu..non mi fate paura...e riempitemi il colon.
Quella sua volgarità..e piacere di subire violenza mi lasciò incredulo..quello che doveva essere una punizione, diventò piacere...i suoi numerosi orgasmi per lo sforzo anale non mentivano.
Enrico suggerì il piano b..le prendemmo il cellulare e cominciò una diretta in cui diversi suoi contatti se la ritrovarono filmata in diretta accerchiata e penetrata brutalmente,con il benefit della condivisione della posizione e l'invito a partecipare entro un'ora e di portare un amico a testa.
Diversi telefonini la filmavano e chissà su quali piattaforme finivano le immagini,mentre lei bendata ed ignara non riusciva a capire data la rumorosità del gruppo.
Forse il film al cinema stava iniziando..ma il suo era già in corso...diversi coglioni svuotati ed un odore avrei di sesso amplificato dal calore delle luci nella tenda.
Il piacere anale stava diventando dolore,data la durata e il cambio continuo dei giocatori che un po' alla volta si stancavano..la penetrazione era sempre meno incessante...la gli schiaffi sul suo culo sudato e sulle sue tettine la facevano diventare bicolore..le impronte delle dita erano ben impresse in alcuni punti.
Ora Cristina si divertiva meno..era stanca..le mani legate non le lasciavano via di scampo.
Il suo telefono squillava in continuazione,chi era incredulo e si sentiva preso in giro e chi chiedeva quale era l'ultimo sentiero da fare per raggiungerci.
Arrivarono undici persone..ne conoscevo solo due...tutti suoi partner occasionali tranne alcuni ospiti extra che arrivarono con le direttive social.
Mentre lei era bloccata nella tenda con due tiranti ed anche le gambe nastrate,tutti facemmo comunella ,sembrava di essere allo stadio in curva.
Enrico le diede da bere e le disse che da quel momento il gioco si sarebbe fatto più duro.
Fino a quel punto il tormento penetrativo era dettato da un cazzo alla volta..ora era stato dato il via libera...unica regola..in figa con il preservativo.
Liberate dal nastro le gambe e tolta la benda era solo più bloccata per le braccia...se vuoi che interrompiamo il gioco devi correre..se raggiungi l'acqua prima che ti prendiamo..la serata finisce qui, altrimenti questo era solo l'antipasto.
Hai 30 secondi di vantaggio ma sei scalza e sulle pietre..buona fortuna.
Partì il conteggio fino a trenta al grido di "bracca la troia"
Provò la sua impresa..ma in pochi metri era stata acciuffata e sollevata come un trofeo..riportata alla tenda e buttata sugli asciugamani di prima..ditalini,leccate di figa un principio di fisting anale la mandarono in estasi..era il momento delle doppie penetrazioni.
La doppia vaginale la conosceva,non ho idea se nei suoi tradimenti avesse provato la doppia anale..ma ci volle veramente poco a fare entrare una minchia notevole insieme a quella già presente dopo tutto l'allenamento nell'ora e mezza precedente.
Un piccolo mugolio ,il piacere che saliva e la faceva sorridere verso quei telefonini che continuavano a riprenderla senza filtri..
Ora rideva..si rivolgeva agli schermi dicendo oscenità tipo "ora la vostra cagna abbaia".."sono più aperta del Colosseo".."vi vengo a svuotare il cazzo a casa"
Una pornostar non avrebbe fatto di meglio..
Qualche altra persona si avvicinava alla tenda,non so quanti fossero e chi fossero,se guardoni o persone avvisate da whatsapp.. tant'è l'invito era valido anche per loro.
A questo punto chiunque avrebbe potuto scoparla.
Oltre venti persone le sborrarono almeno una volta in culo o in bocca o dentro un bicchiere lasciato lì per il gran finale.
Enrico dal suo furgone tirò infine fuori le casse di birra...scesero giù con un insaziabile piacere..una ,due birre a testa..vesciche che si riempivano .anche Cristina poté assaggiare un sorso di birra..quel sorso nuovamente pieno di sputo a cui penso tutti abbiano contribuito.
Non deglutì..questa cosa l'aveva infine infastidita..dopo ore di massacro carnale con buchi disfatti e lividi che sarebbero rimasti per un mese almeno..niente...niente..ma lo sputo si... incredibile
Le tette erano violacee,la destra in particolare..uno del mucchio selvaggio non finiva più di tormentarle il piercing al capezzolo..e lì scattò l'idea
Sfruttando la condizione delle braccia e la stanchezza di quel lungo attacco le legammo un cordino ai capezzoli(entrambi con piercing)..per tanto quel cordino che partiva da una tetta girava attorno un albero nei cui pressi era stata portata e finiva sull'altro capezzolo.
Difatti ora era nuda ed immobilizzata in ginocchio all'aperto.
Messa una molletta da sexy shop sul naso ora la sua bocca doveva stare aperta a recuperare tutto ciò che c'era nelle vesciche di noi bastardi..
Per forza di cose ingoiò un sacco di piscio, rischiò di soffocare in più attimi.i suoi capelli erano una cosa indegna..aveva smesso di ridere..la stanchezza e l'umiliazione si facevano sentire.
Ancora due compiti davanti a sé per chiudere il sipario,ingoiare tutta la sborra raccolta nel bicchiere e spompinare chiunque volesse ancora eiaculare una volta.
Oltre una decina di maiali erano già spariti..ma qualcuno ancora richiedeva una tacca sulla sua pistola.
Ma i cazzi mosci son lunghi a venire e quella pratica le costò altre ore a farsi fottere la gola in una posizione scomodissima con sabbia e sassi sotto le ginocchia. In seguito guardando i filmati sul gruppo documentati dall'ora delle riprese ,stimammo la durata della nottata in 6 ore e 18 minuti.
Dimenticavo il secondo compito che le demmo, Enrico tirò fuori dal furgone due oggetti:una frusta lunga oltre tre metri ed un dildo di 25 cm di lunghezza e 8 di diametro,la scelta fu tra 50 frustate o farsi riempire l'ano di cazzo gommoso che poteva essere estratto solo dalla prima persona a noi estranea che fosse passata in riva al fiume. Scelse la via dell'ano,attese un po' di tempo chiedendo a gran voce l'aiuto di qualcuno ,mentre io, Enrico ed altri quattro sopravvissuti c'è la ridevamo di cuore finendo un'altra cassa di birra.
Un pescatore mattiniero arrivò in soccorso,ma vista la situazione e noi attorno ad una donna nuda legata e ripiena di gomma si allontanò velocemente minacciandoci di fare denuncia ai carabinieri.
Fu per quello che la liberammo ,le diedimo da bere e qualche biscotto per digerire lo sperma delle ore precedenti.
Smontata la tenda in tutta fretta e recuperate le nostre cose ,mancava solo di espellere l'ultima pisciata prima di salire sui mezzi. Cristina si dimostrò di essere veramente la più troia che possiate immaginare.
La scena fu questa..prese il telefono pressoché scarico e si filmò da sola mentre mi prendeva il cazzo in bocca e mi succhiava fuori fino all'ultima stilla di urina senza sprecarne una goccia.E guardando nella telecamera finito l'ingoio ,sorridendo disse "bracca la troia" .
Giunti sotto casa scese dalla macchina, attraversò la strada nuda.Le aprì la porta e corse in bagno per un bidet che le togliesse tutti i liquami residui e la sabbia.
La attesi a letto, arrivò e mi disse sarò sempre la tua puttana,io con ghigno beffardo le ricordai che adesso era la puttana di tutti poiché con i video era ricattabile.

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