La collega 3

Dopo il mio orgasmo ci siamo distesi sul divano.
Le due donne continuavano ad accarezzarsi, dolcemente, ma si vedeva che erano in attesa di proseguire e che non erano sazie.
Alla vista delle donne nude e delle carezze, dopo pochi minuti il mio pisello era già pronto per ricominciare.

Anna si alzò, mi porse la mano e mi disse “Alzati, andiamo di la. Tra poco iniziamo a divertirci sul serio”.
Mi alzai e andammo verso l’esterno, dove c’era la piscina e sotto una tettoia una Jacuzzi.
Si diresse proprio li. La vasca era già piena. Accese l’idromassaggio ed entrò.
“Cosa fate li?” ci disse. “Entrate”.
Entrammo e ci sedemmo tra le bolle.

I nostri piedi s’incontravano sott’acqua. Rosanna si mise fianco a me e allungò una mano tra le mie gambe.
Trovò il mio pisello in piena erezione e mi fece un sorriso di gradimento.
Poi si girò. Si mise cavalcioni su di me e se lo infilò nella figa.
Mi cavalcava sapientemente tra le bolle. Io le baciavo il seno e nel frattempo guardavo Anna che si godeva lo spettacolo.
Capii che si stava masturbando, perché di tanto in tanto chiudeva gli occhi e portava la testa all’indietro.
Rosanna ebbe un paio di orgasmi. Poi si girò. Si sedette dandomi le spalle e se lo infilò nuovamente dentro. Poi guardò Anna e le disse … “sei pronta?”.
Anna uscì dall’acqua, andò verso una porta e la aprì.

Entrò un ragazzo di colore. Alto, muscoloso. Nudo. E con un cazzo già in tiro. Evidentemente sbirciava e si era già eccitato.
Lui è Osama. Il ragazzo che mi sistema il giardino. … e non solo aggiunse con un sorrisino.
Osama entrò nella vasca, salutò sia me sia Rosanna e si sedette.
Anna prese la stessa posizione che aveva Rosanna. Si sedette su di Osama, e s’infilò il cazzone nero nella figa.
Capii che sarebbe stata una giornata da non dimenticare.
Anna e Rosanna iniziarono ad accarezzarsi, mentre erano scopate nella figa.
Osama sapeva il fatto suo e stantuffava Anna che gradiva ogni singolo movimento.

Quando fu il momento, Rosanna si alzò. Andò da Osama e gli mise la figa in faccia. Lui la leccò senza opporre resistenza
Anna si sollevò, si girò, si rimise il cazzo di Osama dentro e m’invitò a prenderle il culo.
Mi avvicinai, glielo puntai sul buco e lo introdussi tutto. Lei, da gran porcona, iniziò a gemere e con movimenti sapienti si gustava le due mazze dentro.
Poi acchiappò il culo di Rosanna, la fece girare e iniziò a leccarle la figa e a palparle le tette.
Più guardavo queste scene, e più il mio cazzo si induriva.
Io la stantuffavo, alternavamo con il cazzo di Osama, in maniera tale da non ostacolarci nella penetrazione.
Anna era in estasi. Si dimenava, si lamentava, urlava. Aveva un orgasmo dietro l’altro.
Rosanna si godeva le leccate di figa di Anna e le leccate di culo da parte di Osama.

In quel momento pensai di non avere mai inculato Rosanna.
Uscii il cazzo dal culo di Anna, la feci alzare e girare e la feci impalare di culo sul cazzo di Osama. Era bello grosso, ma lei non disdegnò.
Presi Rosanna, la feci mettere a novanta gradi sul bordo della vasca e senza nemmeno farle dire nulla la inculai.
Lei urlò. Poi mi disse di fare piano. Ma io ormai ero partito. La stantuffavo. Le tette enormi sballottavano dappertutto. Gliele acchiappai, le strizzai. Lei iniziò a gustarsi la mazza tra le chiappe e iniziò a dimenare il culo per sentire il tutto meglio.
Poi come attraversato da una scarica elettrica, ebbi uno degli orgasmi più intensi della mia vita.
Affondai il cazzo e le riversai tutto il mio seme dentro il culo.