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Mio marito cuckold


di Membro VIP di Annunci69.it IACTASUNT
03.06.2022    |    5.921    |    34 9.8
"Cazzo la telecamera in salotto..."

Mi ha sempre chiesto fin dal primo anno che ci conoscevamo di raccontare fantasie o episodi della mia vita sessuale e, facendo quello, lui veniva subito. E poi abbiamo iniziato con un singolo trovato qui su annunci.
Timido, simpatico, tanti incontri e tante belle scopato a tre.
Nel corso degli anni sono nati tre figli.
E tanti altri singoli.
Con mio marito sempre più cuckold.
Ormai lui guarda solo e talvolta addirittura mi lascia andare sola e si accontenta dei resoconti masturbandosi.
E mi ripulisce per bene.
Uno dei tanti episodi che vale la pena di raccontare riguarda.. Chiamiamolo Gianni così si rispetta la sua privacy.
Tutto iniziato per caso in un ristorante.
Eravamo con una coppia di amici.
In una pausa fumo ero uscita sul terrazzo e subito dopo mi si è avvicinato un ragazzo più giovane di me e mi ha chiesto l'accendino e chiacchere e ridere e non sarei mai rientrata.
Apprezzamenti su di me e sul mio vestito e le scarpe. Dopo un po' rientro mi siedo e sono in palla.
Rispondo e cerco di partecipare a chiacchere ma non capisco più un cazzo.
Mi succede sempre più spesso.
Aspetto in grazia che si alzi e lo seguo subito.
Un altra sigaretta. Altri sguardi. In silenzio stavolta. Lui spegne la sigaretta, io gli struscio la gamba con la mia.
Gli passo il tacco sul piede.
Lui mi guarda.
Torno dentro bagnata bagnata.
E non capisco. Non ascolto più. Tremo.
Ce ne andiamo cerco di partecipare, ci so fare a fingere, ma penso solo ai suoi sguardi.
Dopo alcuni giorni lo reincontro al supermercato. Praticamente, anche se nel mio paese, gli vado addosso, lo assalgo mi offro in silenzio.
E lui figurarsi se non capisce.
Usciamo assieme, lo seguo e dopo dieci minuti siamo in una stradina di campagna.
Io a gambe aperte sul cofano della macchina e lui mi lecca divinamente.
E poi mi scopa, mi violenta, mi fa urlare di piacere in aperta campagna al sole.
Chissà chi ci vede.
E viene.
Viene dentro non chiede nulla e non gli dico nulla.
Mi riempie.
Lo toglie io mi inginocchio e ripulisco tutto fino all'ultima goccia.
Chiaccheriamo un po' mi bacia mi da il numero del cellulare e se ne va.
Torno a casa.
Ma prima mi fermo.
E godo ancora in macchina.
Tremo.
Arrivo a casa.
Cazzo c è il cornuto.
Non doveva esserci, il vestito blu, mi scopre.
Cosa invento.
Vabbè vado dritta in lavanderia e per fortuna trovo dei jeans e una maglietta.
Tolgo tutto.
Lui mi chiama esco al volo e salgo.
Chiaccheriamo e usciamo per un aperitivo.
Ho il cavallo dei jeans bagnato, del resto sono senza slip.
Torniamo un po' brilli e lui vuole scopare.
Io spero di finirlo con uno dei miei pompini ma non viene e quindi mi scopa.
Spero che non se ne accorga ma poi mi rendo conto che è impossibile, è una delle sue perversioni scoparmi dopo che qualcuno mi ha riempita.
Ci spero ma se ne accorgerà, comunque non dice nulla.
E purtroppo mi addormento subito.
La mattina se ne va presto mi porta caffè ma io rincoglionita lo bevo e mi riaddormento subito.
E quando mi sveglio apro la finestra, fumo una sigaretta e quando mi giro mi blocco.
Cazzo c è il vestito sul letto.
Blu. Blu e bianco… alone bianco inconfondibile. Gocce bianche inconfondibili.
Cazzo.
Dopo due minuti mi arriva messaggio.
Una foto.
Uno screenshot della telecamera della camera.
Io che guardo il vestito.
E poi un messaggio: "ti sei divertita".
Ha visto che ho letto messaggio e quindi aspetta risposta.
Gli rispondo "una sbandata".
Lui: "ne parleremo se vuoi".
Mi scoppia la testa.
Ma non per lui per l' altro.
E infatti dopo mezz'ora in ufficio arriva messaggio. Cazzo si vede anche senza aprirlo. "ore 11.00 stesso posto".
Tremo. Ma si anche subito ci andrei.
Subito.
E poi gli mando messaggio con posizione casa.
E alle undici arriva.
La casa ha due entrate.
Una per fortuna da dietro abbastanza nascosta.
Non ha telecamere dell' allarme.
Caffè in cucina e ci baciamo. Avidamente.
E io dopo due minuti sono nuda solo con i tacchi.
Mi appoggia al tavolo e mi bacia, mi lecca e mi tocca. Mi gira e mi scopa subito, bene mi fa godere subito.
E poi mi gira tirandomi per i capelli e mi abbassa.
Lo lecco lo succhio lo ingoio.
Mi piace da morire.
Lui mi prende la testa con due mani e mi scopa.
E viene.
Mi riempie la bocca.
Mi bacia e se ne va.
Lo accompagno così nuda giù dalle scale tremante. Quando siamo giù con un dito mi pulisce labbro.
E se ne va.
Mi riprendo e torno in ufficio.
Sconvolta.
Lui torna dal lavoro e mi aspetta al bar solito.
Quando arrivo mi fissa in silenzio.
E ovvio vuole sapere tutto. Ma non mi va. Rimango vaga.
Lui insistente. E allora gli spiego.
Lui si eccita.
È l' unico sentimento che ha e che viene provocato solo da quello.
E poi mi scopa li in campagna perché vuol capire e conoscere tutto.
E cazzo sente odore. Sono passate 12 ore. Odore tipico. E mi violenta. È una bella violenza intendiamoci anche perché mio marito è un superdotato.
E viene fuori.
A lui non l'ho mai permesso.
Se non per i figli.
E così ne inizia un'altra.
La maggior parte delle volte organizza lui, contatta singoli li chiama e ci troviamo.
Qualche volta io.
Ma se organizzo io oltre alla sua perversione inizia anche una forma di lieve gelosia.
Comunque la storia con Gianni continua. Praticamente ci siamo visti tutti i giorni.
Ci siamo scopati tutti i giorni.
Di nascosto.
Lui ha dodici anni meno di me. Io sono sempre stata attratta dai giovani.
Sono più rudi con le "vecchie".
Ti scopano e se ne vanno.
Ti lasciano senza fiato.
Ti usano.
E io mi presto e lo uso anche io.
Dice che senza la mia bocca non sa stare.
E tante altre cose.
E io senza il suo cazzo.
Normale ma grosso e durissimo.
E viene di continuo, ovunque, bocca, dentro in facciax, in gola.
E ci troviamo ovunque.
A casa, a casa sua. I
n macchina, in albergo.
E mio marito, cazzo, ha cambiato posto alla telecamera… la telecamera l'aveva messa in camera qualche anno fa per riprendermi con i vari singoli.
Io ovviamente svampita e presa dall'ultimo cazzo non ci ho mai fatto caso.
Fino al giorno che mi ha invitato fuori a mangiare ci siamo trovati in un ristorante lui veniva da lavoro io da casa.
Anzi no dalla campagna.
A ogni passo sentivo le grandi labbra attaccaticcie. Sperma di Gianni.
Ennesimo incontro "clandestino" in campagna. Sapendo della cena mi ero guardata bene di non sporcare il vestito.
Anzi no.
Me lo aveva proprio tolto lui lasciandomi come sempre nuda e solo tacchi.
E scopata contro la macchina.
Ormai all'arrivo delle nostre macchine nella stradina dopo poco passavano trattori, sempre i soliti, macchine sempre le solite. Guardoni contenti.
Comunque cena, chiacchere lavoro, figli.
Figli. Il più grande ha la patente. E quindi terrore da quando ce l ha quindi obbligato a mettere app per sapere dove è.
E cazzo non ci avevo pensato.
Del resto ho preso una sbadata anzi di più mi sono innamorata del nuovo cazzo.
E lui mi fa vedere il resoconto della app.
E mi dice: "nell'ultimo mese hai scopato tutti i giorni in tutti i posti della zona. Delle volte due volte al giorno. Per tre volte tre volte al giorno.
Io inghiottisco la saliva e sto zitta.
E inizia a farmi vedere le foto sul telefono.
Cazzo la telecamera in salotto.
Io balbetto qualcosa.
Ci provo.
Meglio zitta.
Mangiamo parliamo del più e del meno.
So già cosa, mi, aspetta.
Non scenate ma scopare.
Con lui non lo faccio mai.
Ma quando mi becca devo farlo.
E so già che ripete pari pari quello che ha visto in foto o nei film.
E quindi la sera mi scopa.
Bene ovvio ci sa fare.
Ma mi stufa non viene mai.
Ma penso all' altro e mi bagno.
E godo pure pensando a Gianni.
E finalmente mi chiede di raccontare un episodio.
Lo elaboro come so che piace lui e finalmente viene.
Il giorno dopo dice che lavora tutto il giorno.
I figli tornano al pomeriggio.
Quindi, arriva alle dodici scappo dall' ufficio.
Prima controllo dove è la telecamera.
Salotto.
Ok caffè al volo e poi ci spogliamo mentre corriamo in camera e scopiamo come non ci fosse un domani.
Mi riempie due volte e poi gli porto una birra e un panino nel letto.
E poi lo succhio torna duro e mi scopa il culo.
A pecora da dietro io rivolta verso la porta.
Lui mi scopa bene violento a fondo.
Godo alzo la testa e sulla porta c'è mio marito.
Cazzo doveva lavorare.
Mi fermo, lui anche. E lui dice: "continuate pure come se non ci fossi".
E Gianni riprende.
Sento che è più eccitato e mi viene nel culo di nuovo. E mi prende per capelli e mi fa girare e si fa pulire la cappella.
Mio marito guarda, ha un bozzo sui jeans piuttosto evidente.
Io un po' imbarazzata mi alzo e vado verso lui.
Lui se ne va.
Gianni mi chiede se deve preoccuparsi.
Io gli dico tranquillo.
Lo bacio e esco in cucina con la vestaglietta.
Lui è lì che beve caffè.
Lo bacio e mi annusa, mentre lo fa mi tocca il culo.
E io colo.
E lui mi lecca.
Mi dice che sono una troia.
E poi: "torna pure da lui, io resto qui".
Torno di là.
Gianni sdraiato con cazzo duro.
Ci salgo e mi impalo, lo scopo io.
E mi inonda di nuovo.
E poi chiacchere e domande.
Gli dico di non preoccuparsi.
Dopo mezz'ora che ci accarezzavamo nudi mio marito mi chiama e mi chiede se vogliamo caffè.
Dopo poco entra con un vassoio.
Noi nudi.
Gianni si copre con il lenzuolo.
Beviamo il caffè.
Rimette tazzina vuoto sul vassoio che il cornuto teneva in mano, toglie lenzuolo, il cazzo dritto e duro e gli dice: " puoi andare che continuo discorso con tua moglie".
Mio marito si gira lentamente e mentre esce dalla porta, che lascia socchiusa, butta un'occhiata giusto per vedermi in ginocchio sul letto che ingoio il suo cazzo.
E mi riscopa.
Mi incula e poi mi viene in faccia.
Pausa.
Prende il mio telefono e chiama mio marito: " ehi cornuto portaci degli asciugamani e due bicchieri d' acqua che abbiamo sudato".
Dopo poco entra con due asciugamani li appoggia sul letto.
Io lo guardo ha un bozzo che penso che fra un po' viene senza toccarsi.
Facciamo la doccia e anche lì toccamenti, pompino.
Usciamo, ci vestiamo.
E andiamo in cucina dove è seduto il cornuto.
Gianni lo saluta e se ne va.
Anzi mi abbraccia davanti a lui e mi dice:"ci vediamo domani sera".
Vado vicino a marito.
Non dice nulla mi mette a sedere sul tavolo e solleva la vestaglietta.
Mi annusa, mi lecca.
E io: "fai piano perché mi brucia".




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