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UN IMENE INVALICABILE


di wbm
05.01.2020    |    20.259    |    7 8.5
""Dopo aver parlato di tante altre cose Giulia e Danilo si erano rilassati, cenarono assieme, guardarono la tv assieme, poi con disinvoltura andarono a..."
Cesco amava follemente la sua Giulia ma il destino stava giocando loro un bruttissimo scherzo della natura.
Sembravano i soliti problemi di coppia ma Cesco si convinse che qualcosa non andava.
Erano due ragazzi di sani principi, il loro rapporto non era basato sul sesso,
lo facevano l'amore, quello tradizionale.
Il cruccio di Cesco e che la sua prima volta non lo fosse lo stesso per Giulia.
Quando le confessò questo dubbio scatenò il primo litigio di una grande serie,
fin quando lui le spiegò che non aveva visto sangue.
Tra i mille dubbi decisero di richiedere una visita ginecologica alla zia nel suo studio.
La sera stessa i due furono accolti ed ascoltati poi seguì la visita.
"Cara mia tu sei ancora vergine l'imene è ancora intatto" lo stupore calò nello studio
e tra una considerazione e l'altra si stabilì che la posizione anomala dello stesso non permetteva
al pene di Cesco di deflorarla, le dimensioni e la tonicità in erezione non riuscivano nello scopo prefisso.
Da quella visita il tempo trascorreva lento e quasi i rumori sembravano essere più acuti.
Oramai essendosi allontanati da tutti, gli amici li cercavano di coinvolgerli in gite e viaggi ma niente.
Un giorno Cesco confidatosi con Gianni e Danilo suoi amici di lunga data scoppiò in lacrime,
il primo per consolarlo gli disse "quale è il problema se vuoi una botta gliela do io!"
mentre Danilo " che cazzo di discorsi fai? Che così ti fai scopare la fidanzata dal primo venuto?"
G "uno io non sarei il primo venuto, poi il tempo di zac glielo infili dentro ed oplà il gioco è fatto"
D "ma che zac e zac! Ti voglio vedere al momento pratico, comunque occorre creare la situazione giusta.
Tua zac e la rovini." Cesco dubbioso rifletteva su ciò che i due amici gli avevano detto,
la sera si confrontò con la bella e dolce Giulia che capì perché poi Danilo non le parlò per il resto
della serata. Presero una decisione molto sofferta ma l'unica possibile per risolvere il problema,
l'idea di Gianni era la soluzione a tutto, occorreva definire solo i dettagli.
Una mattina Cesco invitò Danilo a colazione per chiedergli consigli
"sai questa cosa sta logorando il nostro rapporto e non troviamo altre soluzioni Gianni è un amico...
Ma sai lui è un chiacchierone e questa cosa deve rimanere segreta, ora ho un volo per Milano
per incontrare un nuovo importante cliente e sarò fuori sino a lunedì parla con lei confrontatevi
hai tutto il tempo per decidere ma ricorda che questo è un fardello troppo grande per qualsiasi coppia
e tu puoi darci una mano" Giulia guardava coi suoi occhi languidi Danilo rimasto senza parole.
Cesco poi dette una pacca sulla spalla all'amico ed andò via chiudendosi la porta dietro.
Il silenzio tra Giulia e Danilo si prolungò per molto fin quando quest'ultimo non scoppio
in una confessione sepolta in profondità "che diamine proprio a me venite chiedere questa cosa, e poi tu..."
G "cosa proprio io?" D "si proprio tu che scegliesti lui e lasciasti il mio cuore a pezzi?"
G "scusa ma io non sapevo!" Danilo andò via. Nel pomeriggio gli giunse una telefonata di Giulia in lacrime
che lo fece intenerire, corse da lei e cercarono la giusta situazione. La cosa non fu facile visto
il continuo susseguirsi per gli aggiornamenti delle chiamata di Cesco. Giulia gli chiese di non chiamare più
e gli ribadì il progetto "lo infilerà giusto per rompere l'imene e poi lo sfilerà ma per precauzione
non chiamare e ne parleremo al tuo ritorno. "Dopo aver parlato di tante altre cose Giulia e Danilo
si erano rilassati, cenarono assieme, guardarono la tv assieme, poi con disinvoltura andarono a letto,
un po’ il vino a tavola, limoncello ed altri dopo, si ritrovarono sul letto in semioscurità nudi,
lei sotto e lui con un'erezione da paura. Giulia "caspita fa paura è enorme, Cesco con una mano lo afferro
bene ma..." in effetti lo prese per valutarne le dimensioni, lo teneva con due mani che non riuscivano
a chiudersi e forse non ne sarebbe bastata un'altra per la lunghezza. Danilo super eccitato ma consapevole
del su compito "dai basta te lo appoggio e poi al mio tre entro" Giulia lo accompagnò all'ingresso
"ok al tuo tre". Era fatta ma Danilo al suo uno lo infilò subito fino alla radice G "aaaaaaaaaaaah"
D "scusa ma al tre ti saresti irrigidita e sarebbe stato peggio, ora lo tolgo" G "no, non ti permettere"
Danilo cercò di togliersi comunque ma fu arpionato dalle gambe di Giulia e l'enorme uccello fu nuovamente
tutto dentro. G "ora dimentica tutto e scopami, dai scopami, si sii siii sfondami la fessa, scopami spaccami,
siii spaccami in due" e così fu tutta la notte, in quella stanza sembrava che stessero scuoiando vivo
un animale. In quei giorni i due non fecero altro, la sera dopo lei messa a pecorina sul letto gridava
il piacere e lamentava il bruciore, Danilo preso dalla lussuria lo sfilò dalla vagina oscenamente aperta
ed arrossata e lo puntò al forellino anale così G "cazzo fai? Cosa credi di fare?... Aaaaaaaah"
le era entrato solo per una parte ma in poco le fu tutto dentro, il tempo di adeguarsi alla forma
e di qualche spinta e cominciò la nuova monta "siiiiiii rompimi, sfondami il culo!"
Una nuova notte e un nuovo buco da aprire per bene, riassunto finale di un tentativo di deflorazione
dell'imene di una giovane donna dolce e devota al marito col quale il sesso era solo un po’ di masturbazione
preliminare e delle "false" penetrazioni vaginali? ? ?
Deflorazione da parte di un pene in massima erezione di 24/25 cm e diametro circa 10 e conseguente sfondamento vaginale dopo continue penetrazioni, deflorazione e sfondamento anale irreversibile.
Non ultima la ciliegina sulla torta fu la conclusione a quella scopata quando Danilo per sfinimento di Giulia
se la rigirò sul letto prese quel dolce viso e tra le sue labbra vi infilò per la prima volta in tutta la vita
un uccello, si un enorme cazzo, prese un lento ma forte andirivieni concluso con una colossale eiaculazione.
Giulia cercò scampo sbattendo le mani sulla pancia di Danilo ma costretta deglutì tutto.
Strana la scena poi di lei che gli dava del lurido porco mentre ripuliva il suo scettro liberamente
da ogni residuo di sborra. I giorni successivi il povero Cesco rimase a stecchetto per alcune infiammazioni
riportate dalla dolce Giulia, così di comune accordo decisero in una nuova visita ginecologica.
Lui dalla brevissima ricostruzione raccontatagli pensava che le dimensioni da lei descritte in mancanza
della giusta lubrificazione avessero creato qualche danno, mentre nella mente di Giulia riandavano
le immagini di un amplesso lungo e potente.
Dopo l'accurata visita dalla zia fu prescritta una pomata a Giulia mentre a Cesco, preso in disparte,
gli fu detto chiaramente "caro mio ho capito la situazione ma l'infiammazione è dovuta ad uso eccessivo
e la crema la usi anche dietro"
Cesco "zia scusa non ho capito"
zia "...caro mio il tuo amico non solo se l'è chiavata a dovere ma le ha pure sfondato il culo!!!"
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