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zingari


di Membro VIP di Annunci69.it paolatrav
13.04.2020    |    1.898    |    7 9.9
"Paolo mi telefonò dicendomi che per problemi di lavoro non sarebbe riuscito a venire, e che rimandavamo tutto al giorno dopo, io che ormai mi trovavo già là,..."
Accadde tutto in un pomeriggio di tarda primavera, vestita di tutto punto, mi ero recata in auto al fiume, avevo appuntamento con Paolo, sapevamo che in zona vi erano dei guardoni, e volevamo dar spettacolo.
Paolo mi telefonò dicendomi che per problemi di lavoro non sarebbe riuscito a venire, e che rimandavamo tutto al giorno dopo, io che ormai mi trovavo già là, decisi di fare ugualmente un giro, chissà, magari beccavo qualcosa, il giro però mi costò la foratura di una gomma, ecco adesso ero proprio a posto, una gomma a terra, e nessuno in giro per aiutarmi, che fare !!!!
Ero li che stavo pensando a chi telefonare, quando vidi arrivare un ragazzo a piedi, arrivato all’auto mi chiese se avevo bisogno e cosa era successo, spiegai lui la situazione, quel pomeriggio c’era un leggero venticello, e ogni tanto il vestito si sollevava, non tanto, ma quel che bastava per far vedere, e vidi che lui guardava..in 5 minuti la ruota era cambiata, lo ringraziai, lui mi chiese solo se potevo dargli un passaggio, mi spiegò che era uno zingaro, e che aveva la roulotte più avanti, non potevo rifiutargli un passaggio.. partii, mi accorsi quasi subito che i suoi occhi continuavano a fissare in mezzo alle mie gambe, il vestito piuttosto corto lasciava intravedere le autoreggenti, chissà, comunque la cosa non mi infastidiva, anzi zingaro o no sempre un maschio era e pure belloccio.
Arrivammo alla roulotte, lui scese, io lo salutai, ma non ci fu nulla da fare, volle a tutti i costi che entrassi a bere qualcosa, voleva ringraziarmi per il passaggio, “ lui voleva ring razziare me “….ok scesi, entri e mi fece sedere su un divanetto, mi offrì di tutto, ma io accettai solo un caffè, eravamo li a sorseggiare il caffè, ero piuttosto tranquilla, però mi sentivo spogliare dai suoi occhi, pensavo…” avrà capito cosa sono “ comunque i minuti passavano, lui iniziò a farmi tanti complimenti, “ che belli i tuoi capelli “ “ che buon profumo “ ….” Che belle gambe che hai” e con questa frase appoggiò una mano su una mia gamba….ebbi un fremito…manco non mi avesse mai toccato un maschio.
Poco dopo la sua mano iniziò ad accarezzarmi, ma in modo discreto e garbato, io ero piuttosto imbarazzata, volevo, non volevo….inconsapevolmente socchiusi le gambe, la sua mano si fece strada in quell’apertura, e in un attimo era in mezzo alle mie gambe….eravamo al dunque….allargai le gambe, e lo lasciai fare, senti la sua mano intrufolarsi sotto gli slip, la senti passare sui miei peli…..la senti avvolgere il mio membro…..io avevo gli occhi chiusi, non guardavo, ma senti la sua bocca divorare il mio sesso…..CAZZO….era fatta, due slinguate e “ ti piace come ti lecco “ io non risposi nulla, gli misi una mano tra i capelli, tirai la sua testa verso le mie gambe, eeeee..gli misi le gambe attorno al collo, non volevo farlo scappare, di li a poco mi fece scivolare in giù, mi alzo le gambe e mi sfilò le mutandine, senti la sua lingua sul buchetto, ma per poco, perché venne sostituita quasi subito da qualcosa di duro, qualcosa che premeva, e spingeva, lo senti entrare, uno due tre colpi e senti lui mugolare e una serie di schizzi arrivare sulla pancia…..era già venuto….
Sembrava piuttosto imbarazzato per esser venuto subito, ma visto che la Paola gli piaceva, e visto che avevo tutto il tempo che volevo, restai li, ci fumammo una sigaretta, e tra una chiacchiera e l’altra iniziai ad accarezzarglielo, e ben presto mi ritrovai in mano un signor cazzo….ora era il mio turno, mi abbassai ed in men che non si dica era tutto nella mia bocca…..che avida…lo succhiavo come fosse l’ultimo cazzo restato sulla terra, mi alzai, e schiena a lui mi sedetti su di lui…lo senti entrare, mi prese sotto le gambe, e tenendomele alzate iniziò a stantuffarmi….sentivo i suoi colpi, lo sentivo entrare ed uscire, sentivo quel cic ciac tipico di quando sei bagnatissima e l’uccello entra ed esce……..durò una decina di minuti, lo sfilò prima di venire e senti i suoi schizzi caldi sulla pancia……pensai… perché smettere….altra sigaretta…..altre chiacchiere altre coccole ed era pronto all’uso, mi tolsi le scarpe per non esser troppo alta, mi appoggiai al tavolo a novanta, mettendogli li davanti il mio culetto, non si fece pregare… e dentro…era ancora dentro di me che mi cavalcava, mi girai sul tavolo a pancia in su, e lui tenendomi per le caviglie mi allargo le gambe per bene, lo sentivo fino in gola, che vigore, che forza, era instancabile, inesauribile, quando senti il suo respiro accelerare capii che stava venendo, mi sfilai e inginocchiandomi davanti a lui feci appena in tempo a ricevere il suo sperma in viso, lo sentivo colare lungo il collo, e io succhiavo avida come non mai….ero troppo presa e persa.
Mi sistemai, e gli parlai di Paolo, l’amico col quale dividevo questi giochi, gli chiesi se per lui era un problema farlo in tre, e gli promisi che sarei tornata, tornai il fine settimana dopo con Paolo decisa a passare li da lui tutta la serata a farmi sbattere da due cazzoni come un tamburo, ma arrivati, la roulotte non c’era più, son tornata diverse volte nei paraggi, ma non lo ho mai più trovato.
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