trio

Bluff


di Membro VIP di Annunci69.it Asteroide1962
15.02.2022    |    6.052    |    2 9.9
"E dia pure il conto a me!” “Di dove sei Antonio? Noi non siamo molto distanti da qui..."
Il casinò è un ampio stanzone diviso a zone: varcata la soglia trovi lo spazio dedicato alle slot machine frequentato soprattutto durante le ore diurne da molti pensionati di oltre confine che qui si giocano i loro risparmi. Appena oltre ci sono i tavoli, a destra quelli della roulette e a sinistra quelli del black Jack, in fondo il palco per le esibizioni e a destra della sal l’ampio bancone del bar.
I tavoli si animano dalla sera e a notte fonda sono numerose le persone che li attorniano; alcuni per giocare altri per tifare o suggerire improbabili mosse.
Nessun giocatore fa caso a chi ha vicino, concentrati nel gioco e difficilmente guardano i loro compagni/avversari, gli unici che lo fanno sono i giocatori di professione che studiano il linguaggio del corpo per capire quando una persona è in difficoltà oppure ha la mano buona.
Antonio è uno di questi e sta girando tra i tavoli del black Jack cercando quello che gli permetterà di concludere la serata in gloria.
Un tavolo lo colpisce è occupato da una singola persona, una donna bionda, capelli molto corti, il bel viso concentrato sul gioco ma nota pure il vestito che, da seduta sullo sgabello alto, lascia uscire lateralmente una coscia ben tornita e lo spacco è così alto che immagina sia senza alcun tipo di biancheria.
La scelta è fatta.
Antonio si avvicina al tavolo, attende la fine del giro e cortesemente chiede se può entrare.
La bionda soppesandolo con uno sguardo allarga il sorriso e annuisce.
Il gioco continua a fasi alterne, i due si scambiano battute sulla mano, cosa inusuale tra giocatori, esultano per le loro vittorie e si scrutano prima di puntare, non di rado capita che i loro occhi si incrocino.
Antonio sa che il tavolo non è il posto adatto per fare le avanches che lui vorrebbe e così attende paziente fino a quando la bionda non si alza dal tavolo e si avvia verso il bancone del bar.
Finita la mano la osserva aggirarsi tra i tavoli sorseggiando un drink e quando la vede riavviarsi verso il bancone, bicchiere vuoto, le si avvicina e le dice: “Complimenti per la mano di prima, un gran bel gioco.” Lusingare i giocatori è il modo migliore per rompere il ghiaccio!
“Grazie.” Risponde Lei “Ho notato che hai una certa dimestichezza con le carte, giochi spesso?”
“Gioco quando posso…posso offrirti un’altro drink?..ma non gioco solo a black Jack, la mia passione è il poker!”
“Si, grazie, prendo volentieri un’altro drink. Non gioco spesso a poker ma è un gioco che mi attira..”
Mentre si avviano verso il bancone dalla sala slot-machine arriva un uomo che avvicinatosi bacia la donna sulla guancia dicendo: “Ciao Amore, com’è andata la mano?”
“Bene tesoro, ho giocato con lui, mi ha fatto i complimenti ed ora stavamo andando al bar a prendere qualcosa, tu?”
“Non è serata da slot!” e tendendo la mano ad Antonio “piacere Franco”
“Piacere Antonio. Serata sfortunata? Ti unisci a noi per un drink?”
“Perché no?”
“Allora Antonio: dove giochi a poker?” dice la bionda.
“Solitamente organizzo a casa mia con 6/8 persone. Ho una bella taverna..”
“Noi, quando giochiamo, siamo al massimo in 4. Sei sono troppe per noi..” e la bionda guarda il marito con fare d’intesa..
“Poker? Si, per noi 6 a poker sono troppi, preferiamo le cose più..come dire…raccolte, intime…ecco..intime!” e poi ordina al barman una tequila sunrise e dice “tu Angelica che prendi? Il solito sex-on-the-beach?”
“Magari.” Ribatte Lei e ridono. “Si, perfetto! Tu Antonio?”
“Gin Tonic, grazie..e dia pure il conto a me!”
“Di dove sei Antonio? Noi non siamo molto distanti da qui. Siamo di Trieste.”
“Io sono di Parma. Siamo arrivati oggi per un weekend di relax. Abbiamo una stanza nell’albergo qui di fronte. Lo abbiamo scelto per la SPA e per la sua vicinanza con il casinò..anzi, credo siano della stessa proprietà visto lo sconto che fanno per l’ingresso al casinò.”
“Quindi non sei solo?” Dice Angelica ed Antonio percepisce un pizzico di delusione nella sua voce.
“No, sono con un mio amico che al momento è in SPA..lui spera di trovare chissachè in sauna…ma con il caldo che fa!…”
“Beh..chi non spera di avere qualche avventura in sauna..” dice Franco e fa l’occhiolino ad Angelica che ammicca.
“Franco che ne pensi se invitiamo Antonio ed il suo amico da noi per una partita? Che ne pensi di domani sera? Non abbiamo impegni.”
“Perché no? Antonio che ne pensi?”
“Per me va bene e penso anche per Luca…se riesco a staccarlo dalla sauna…hahaha..”
Franco guardando verso le slot-machine dice “scusatemi io ritento di nuovo” e con il Tequila in mano si avvia.
“ Tu che fai Antonio?”
“Penso che farò un giro alla roulette. Tu?”
“Ti seguo..e vedo cosa combini..uh..aspetta ti lascio il mio cellulare..scrivi..339xxxxxxx..”
“Ecco ti faccio uno squillo..”
“Eccoti. Ti aggiungo alla rubrica..Antonio BONO”
“Ahaha nessuno mi ha mai dato un nick cosi!”
“Ma lo sei..pure Franco se ne è accorto!”
Ridono e Lei prendendolo a braccetto lo accompagna verso le roulettes.

Al rientro in camera Antonio racconta della cosa a Luca e, da buoni compari, pianificano come fare la sera dopo a vincere la partita.
Mentre stanno progettando ad Antonio vibra il cellulare e l’anteprima mostra un whatsapp di Angelica; nel timore che abbia cancellato per la sera dopo Antonio apre il messaggio:
[ciao Bono! Non vedo l’ora che arrivi domani (ormai oggi) sera per sfidarti a poker! Sono una molto esigente e la regola è questa: non ci si ferma sino a quando non si ha perso tutto, gli ultimi due che rimangono in gioco decidono il pegno finale ed io spero di arrivare con te in finale perché una mezza idea ce l’avrei 😜.]
Antonio, leggendo il whatsapp, decide di essere più sfrontato nella risposta è scrive: [ ciao Dea dell’Amore. Accetto le tue condizioni e spero di arrivare alla fine con te perché ho più di una “mezza” idea…ne ho molte di più di un paio😂😂]
Angelica: [🐷🐷😂😂 a stasera 💋. Ti raccomando abiti informali, meglio se con cravatta😂]


L’appartamento di Angelica e Franco si trova in un palazzo del centro storico di Trieste, si accede da un portone che si apre su di un ampio atrio dove partono delle scale e dove alla fine una seconda porta si apre su di un giardino interno. Attraversato il giardino altre scale salgono nella parte posteriore del palazzo e infine portano all’attico dove risiede la coppia.
La porta la apre Franco che si scusa perché Angelica, come al solito, è in ritardo e li fa accomodare nella sala le cui ampie finestre donano una bella vista sulle luci del Golfo e dentro il quale sono state apparecchiate tre tavole: due laterali, una con bevande e l’altra con cibo, una centrale coperta da un panno verde in uso ai tavoli da gioco.
Mentre sorseggiano il drink offerto da Franco chiacchierando del più e del meno, una porta scorrevole si apre, lasciando intravedere una camera matrimoniale, ed entra Angelica.
Antonio rimane un po’ deluso perché la ricordava la sera prima, sensuale nel suo vestito lungo, ora ha un paio di pantaloni, una camicia bianca e sopra un gilet senza maniche che non mostrano la bellezza delle sue forme ed ai piedi un paio di scarpe con tacco 12.
Anche Luca è un po’ interdetto e guarda Antonio chiedendo con gli occhi: sei sicuro che i whatsapp di ieri indicassero una donna spregiudicata?
Angelica, sicura nelle sue mosse bacia sulla guancia Antonio e dopo essersi presentata a Luca bacia pure lui.

Hanno pattuito un plafond di mille euro a testa, esaurite quelle si esce dal gioco tranne gli ultimi due che decideranno come terminare la partita.
Iniziano a giocare e poco dopo esce dal gioco Franco, a quel punto Luca ha molti più soldi di Antonio ma la vera sorpresa è Angelica che ha accumulato molto.
Continuano a giocare ed a sorpresa, in una mano avventata esce Luca che perde tutto.
Rimangono in gara Angelica ed Antonio, la prima con duemilacinquecento euro ed il secondo con mille euro in meno.
Angelica: “Stiamo arrivando al termine…che ci giochiamo?”
“La notte è lunga..partiamo e quando uno dei due avrà solo i soldi della puntata minima decidiamo.”
“Io dico che è meglio se decidiamo ora…gioco meglio se ho una posta in palio…così mi impegno..”
“Ok Angelica lascio a te la prima proposta…sono un Cavaliere e mi adeguerò alle tue richieste..”
“Franco lo sa..ho un debole per il nudo maschile..se perdi ti spogli..”
“E se perdi tu..ti spogli tu!”

Cominciano a giocare e ad un certo punto Angelica si trova con i soldi di tre puntate minime, prima di dare le carte si ferma e fa: “Alziamo la posta..se perdi tu..” e guarda Franco facendo un occhiolino “..se perdi tu..nudo ti stendi a terra ed io faccio un po’ di facesitting!”
“Mi sta bene..ma se perdi tu…se perdi tu…un pompino..”
“Perché no?”
Ripartono e ad un certo punto la situazione si inverte, ora è Antonio ad avere la peggio, di nuovo Angelica si ferma e vuole alzare di nuovo la posta.
“Antonio..se vinci tu..mi scopi..se vinco io..dopo il facesitting ti fai una sega mentre io e Franco scopiamo..”
“Ed io che faccio?” Esclama Luca “mi avete lasciato fuori da tutto”
Antonio guarda prima Angelica poi Franco e rilancia la posta “se vinco io..io e Luca scopiamo con te e Franco guarda..se vinci tu puoi decidere che fare con Luca e me..”
Luca prende Antonio per un braccio e preso in disparte gli dice “Che cazzo fai? Sei scemo? Se vince lei questa ci fa fare i suoi cagnolini!”
“Non dire coglionate Luca! Se avesse voluto lo avrebbe già fatto…fidati di me una buona volta!”
“Antonio…non fare cazzate che al mio culo ci tengo! Ok?”
E trattenendo un moto di stizza chiede alla coppia dov’è il bagno.

La partita è serratissima, giocano puntata su puntata, riflettendo, bluffando, per ritrovarsi poi perfettamente in parità.
“Finiamola qui!” Sbottano quasi in contemporanea Franco e Luca ma Angelica ed Antonio, da buoni giocatori non ci stanno e vogliono concludere, così decidono per un’ultima mano dove si giocheranno tutto.

La tensione è alle stelle, il tempo scorre lento e alla fine Antonio con un bluff memorabile vince, ricevendo le congratulazioni da Luca felice di aver salvo il culo.
Angelica si alza, abbraccia il marito, lo bacia e dice “I debiti di gioco vanno onorati”, si allontana da lui, lasciando al presa della sua mano solo quando le loro braccia furono del tutto allungate.
Angelica si avvicina ad Antonio, lo guarda negli occhi e poi avvicina le sue labbra a quelle dell’uomo e dischiusa la sua bocca si lascia esplorare dalla lingua dell’altro.
Luca e Franco osservano la scena ed in entrambe sale la voglia.
Franco apre la porta della camera e lo invita ad entrare, poi, avvicinatosi da dietro alla donna, la abbraccia e bacia sul collo per poi sussurrarle “Andiamo di la che stiamo tutti più comodi.”
Si sa che quando la tensione nervosa si scioglie i freni inibitori si rilassano e aumenta la carica sessuale, fu così anche per il quartetto: Antonio e Angelica si avviarono verso la camera da letto senza staccare le loro bocche, anzi le loro mani avevano già iniziato ad esplorare il corpo dell’altro e quando Angelica arrivò sul cazzo dell’uomo si girò a guardare il marito con aria compiaciuta e con un’espressione di gradimento.
Franco, seduto su di una poltrona disse a Luca: “Non vai a riscuotere la vincita?” e lui, leggermente inebetito dall’eccitazione si avvicinò alla coppia iniziando a toccare Angelica sui seni.
Lei gli mise una mano sul cazzo e capì in quell’istante di essere capitata in mezzo a due stalloni e i suoi occhi brillarono di lussuria.
Da dietro, Luca le sfilò il gilet mentre Antonio, dopo averle sbottonato la patta dei pantaloni, aveva infilato la mano sentendo la morbidezza della pelle sotto il sottile tessuto dell’intimo della donna.
Antonio si abbassò per sfilarle i pantaloni e in quella posizione mise il naso in mezzo alle gambe di Angelica per poter annusare i profumi del sesso di Lei. Luca si portò davanti ricevendo la sua parte di lingua in bocca e dopo averle sbottonato la camicia facendo uscire un seno piccolo ma sodo, si abbassò leggermente per succhiare un capezzolo.
Lei era eccitata, il corpo fremeva, le mani cercavano di spogliare Luca; sentiva la lingua di Antonio che le correva all’interno delle cosce mentre le mani di lui cercavano di allargarle le gambe costrette dai pantaloni calati alle caviglie. Non che fosse la prima volta con due uomini ma come c’era arrivata l’aveva eccitata e la stava portando verso l’estasi e non era finita!
Gli uomini la fecero sedere sul bordo del letto, Antonio le sfilò i pantaloni e le tolse l’intimo continuando a baciarle la figa. Luca la fece stendere e toltosi i pantaloni portò il cazzo verso la bocca di Angelica. Lei stette un attimo ad ammirarlo; lungo, dritto, la cappella leggermente più grossa del tronco e il pube di lui perfettamente rasato: era quello che preferiva e alla vista appagante si aggiunse il buon profumo di maschio eccitato.
Per un attimo lo accarezzo tra le mani, poi alzò leggermente la testa e lo prese in bocca giocando con la lingua prima sulla cappella e poi lungo l’asta.
Luca mugolava di piacere, le parole uscivano a stento dalla sua bocca, era talmente eccitato che aveva paura di venire troppo presto, cercava di svincolarsi ma era talmente piacevole il tocco della bocca di Angelica che non ci riusciva e quando usciva dalla bocca di Lei, Angelica scendeva con la lingua lungo l’asta fino ad arrivare ai testicoli che suggeva provocando piccole fitte di dolore frammisto a puro piacere.
Antonio, nel frattempo, aveva messo l’incavo delle ginocchia di Angelica sulle sue spalle e in quella posizione le scopava alternativamente figa e culo con la lingua. Si, la scopava, la lingua di lui entrava fin quasi a toccare l’utero della donna, si fermava dentro, poi usciva e arrivava sull’ano che, dilatato dal frequente uso si apriva come niente fosse al passaggio delle lingua dell’uomo.
Franco seduto sulla poltrona si godeva la vista del terzetto e apertasi la patta dei pantaloni si segava.
Angelica mugolava dal piacere che le procurava la lingua di Antonio e il cazzo in bocca e la sua eccitazione la faceva bagnare e più si bagnava più Antonio, avido, leccava la figa per ripulirla dagli umori.
Angelica con un fremito venne e strinse leggermente la testa di Antonio tra le sue cosce, poi, prendendolo per la testa lo portò a se e limonarono con dispiacere di Luca che dovette togliersi da quella bocca.
In quella posizione Antonio approfitto e infilò il cazzo nella figa, dove affondò senza trovare ostacoli per come era lubrificata.
Lei era sotto di lui e limonava con foga, eccitata e appagata da quel bel cazzo che aveva in figa.
Antonio alternava la frequenza dei movimenti, ora veloce e profondo, ora lento e superficiale, poi lento e profondo: stavano andando verso l’estasi.
Si staccarono per un attimo per cambiare posizione. Antonio si stese e Lei salì sopra e cominciò a cavalcarlo, ora comandava Lei il ritmo.
Stava con le mani appoggiate sul torace di Antonio, le cosce strette sui fianchi; Luca le si avvicinò da dietro e le baciò spalle e collo, Lei appoggiò la schiena sul corpo di lui e buttando la testa indietro limonarono.
Le mani di Luca accarezzavano la schiena della donna e scendendo arrivarono ai fianchi, poi un dito di lui arrivò all’ano e cominciò a stuzzicarlo.
Lei rispose allo stimolo limonando ancora più forte e lui capì che gradiva.
Così mise pure il secondo e dopo essersi staccato dalla sua bocca la fece piegare in avanti e cominciò a giocare con la lingua sull’ano di Lei tenendo le due dita dentro.
Angelica pareva impazzita, il cazzo le stimolava le pareti della figa ed ora le due dita nel culo le provocavano contrazioni che aumentavano il suo piacere.
Si sentiva in balìa dei due maschi, godeva in continuazione e voleva godere sempre di più.
Sentì le dita di Luca scivolare via dal culo e per un attimo rimase delusa ma poi sentì qualcos’altro spingere e farsi largo e con un moto lussurioso si abbassò su di Antonio per fermarlo un attimo.
Così Luca ebbe il modo di entrare nel culo di Angelica. Sentì l’ano rilassarsi piano, le pareti avvolgere il cazzo e risucchiarlo all’interno.
Per un attimo il terzetto si fermò.
Gli occhi di Franco colsero l’eccitazione nelle espressioni di ogni singolo componente e questo lo portò a godere con un lungo fiotto del suo seme che innondò le sue mani.
Il trio trovò il ritmo, quando Antonio entrava, Luca usciva e viceversa. Angelica era scossa da brividi di piacere ed ora voleva godere, voleva farlo in quella posizione, lo voleva ogni singolo muscolo del suo corpo, ogni singola cellula del suo cervello.
Luca voleva godere, voleva godere in quel culo che gli stimolava l’asta dalla quale partivano tremori che gli si diramavano lungo tutto il corpo.
Antonio voleva godere, sudato sotto il peso dei due corpi, scosso da brividi, stretto nella morsa delle gambe di Angelica.
E vennero e le loro voci si unirono in un unico animalesco urlo di piacere, i loro corpi si fusero in asincroni spasmi di piacere per poi crollare stanchi dalla battaglia erotica.
Stesi nel letto, Angelica in mezzo a loro, abbracciati, non avevano un minimo lembo di pelle che non fosse sensibilizzato dal piacere, si godevano la pace dei loro sensi.
Angelica baciò Antonio e Luca, si girò verso Franco e disse: “Che ti avevo detto? Alla fine vinco sempre io!”


P.s. in un last una coppia ha lanciato una sfida: un racconto con quattro parole chiave, anche se è passato quasi un mese spero lo gradiscano lo stesso.
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