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Lui & Lei

Alla festa di compleanno - parte prima


di Tuttatana
04.05.2021    |    3.437    |    16 9.9
"Per questo affittarono un piccolo podere nei pressi della città ed organizzarono una festa con tutti gli amici più cari..."
Piccolissima premessa, questa storia è romanzata, i nomi e molti dettagli sono inventati, ma è un'esperienza che ho vissuto davvero!


Suo fratello e sua cognata erano nati lo stesso giorno e quell'anno avrebbero compiuto cinquant'anni. Per questo affittarono un piccolo podere nei pressi della città ed organizzarono una festa con tutti gli amici più cari. Naturalmente era invitata anche lei e dette una mano nell'organizzazione e preparazione.
Gli invitati sarebbero arrivati dal tardo pomeriggio del sabato, la festa sarebbe durata fino al giorno successivo.
Il sabato mattina Chiara ed i festeggiati erano già al podere per sistemare le ultime cose ed accomodarsi nelle loro camere prima che arrivasse la truppa.
Quando arrivarono, i primi invitati li trovarono a bordo piscina che prendevano il sole e bevevano cocktail, gli stuzzichini per l'aperitivo sul tavolo apparecchiato.
Erano quasi tutti amici storici, gente con la quale Chiara era cresciuta come se avesse avuto non uno, ma molti fratelli, sin dall'età delle scuole elementari. Si sentiva felice, era con la sua famiglia.
Mentre qualcuno preparava la brace e mesceva il vino, vide entrare in casa un ragazzo che non conosceva, era carino, vestito in maniera impeccabile anche se un po' fuori luogo in quella situazione.
Lei aveva un semplice pareo semitrasparente sopra al costume intero, con uno scollo profondo che metteva in risalto il suo seno.
Lui la osservò con attenzione, poi si presentò e chiese dei festeggiati, era il capo di suo fratello. La guardava con occhi vogliosi, sembrava che la spogliasse con lo sguardo.
Chiara rimase un momento interdetta dal trovarsi osservata così dal capo del fratello, però era carino... interessante. Poi si riprese e spiegò che tutti erano in giardino, lo accompagnò nella camera assegnatagli dove avrebbe potuto lasciare le sue cose e cambiarsi per la piscina, se ne avesse avuta voglia.
Quando lui scese era in costume, un boxer aderente che metteva in evidenza una dotazione interessante, un fisico asciutto e muscoloso ma non grosso, pompato, bensì armonioso e gradevole.
Questa volta fu lei a squadrarlo da capo a piedi, soffermandosi sulle parti interessati di quel corpo atletico, finché lui non richiamò la sua attenzione con un "ehm". Chiara arrossì leggermente, poi da brava ospite accompagnò il nuovo venuto a salutare i festeggiati.
La cena a base di carne alla brace e vino fu piacevole, ai tavoli non c'erano posti assegnati così i commensali si sedevano ora ad un tavolo, poi ad un altro, discorrendo con tutti i presenti e facendo conoscenza. Chiara si trovò seduta al tavolo con il boss del fratello, seppe che si chiamava Federico, erano solo loro due, così poterono scambiare qualche parola ma soprattutto si guardarono, si osservarono con occhi vogliosi, ma con tutta quella gente nessuno dei due azzardava un approccio diretto.
"Scusa, vado a lavarmi le mani" disse Chiara con l'intenzione di allontanarsi da quella tentazione e darsi una calmata. Entrò in bagno e chiuse la porta. Si appoggiò al lavandino guardandosi allo specchio. Cosa ti succede? Non può, non può attrarti il capo di tuo fratello. Non può. Si disse osservandosi negli occhi.
Si lavó la faccia con acqua gelata per tornare con i piedi per terra, aprì la porta per uscire e si trovò davanti lui che la fissava con occhi ardenti.
Le fece un passo incontro e si chiuse la porta alle spalle, a chiave, la appiccicò al muro e cominciò a baciarla sulla bocca, sul collo, sul petto. Lei aveva il respiro affannato, non aveva la forza né la voglia di sottrarsi a quell'attacco inaspettato. Sentì le mani di lui scendere in mezzo alle gambe, lei sapeva che l'avrebbe trovata bagnata. Le scansó il costume e cominciò a massaggiare il clitoride, poi scese ed entrò dentro con un dito, era fradicia. Chiara stava per afferrargli il cazzo quando lui con forza la fece girare, appoggiata al lavandino, si abbassò il costume e le aprì le gambe cominciando a penetrarla con forza, mentre dallo specchio si gustava la sua faccia che stava godendo.
Erano entrambi stravolti dall'eccitazione, erano entrambi pieni di voglia di godere, vennero entrambi velocemente, il loro piacere esplose all'improvviso, lui le tappó la bocca per non farla sentire mentre gridava parole sconce. Quando ebbe finito sistemò il costume di lei e il suo, aprì la porta e se ne tornò dagli altri, lei rimase ancora un po' per riprendersi e per non dare adito ai sospetti.
Durante la serata continuarono a guardarsi in lontananza, con lo sguardo ancora più carico di voglia di sesso…

(fine prima parte)

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