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PRONTO INTERVENTO - Seconda Parte


di Tuttatana
07.02.2024    |    5.155    |    28 9.9
"Mi tolse il profilattico e si sedette in fondo al letto osservando la scena..."
Il mio sogno erotico si stava avverando, inaspettatamente e con dei surplus, infatti non solo stavo scopando due donne contemporaneamente, ma erano madre e figlia, due fighe spropositate, in più vogliose e bravissime entrambe a fare godere l'uomo al quale dedicavano la loro attenzione.
Nemmeno nei miei pensieri più arditi sarei arrivato a desiderare tanto.
Sentivo il sesso caldo e bagnato della giovane salire e scendere sulla mia asta ferrea, i suoi sospiri erano interrotti da esclamazioni che mi rendevano orgoglioso e sempre più turgido.
Mi accingevo a penetrare il forellino posteriore della madre dopo averlo sapientemente insalivato. Avvicinai la mano a quello splendido culo e mentre con l'indice la stavo massaggiando vidi spuntare le sue dita da davanti. Indice e medio allargarono le labbra grandi e piccole. Stavo entrando con delicatezza anche se vedevo essere ben accogliente, le due dita smaltate sprofondarono nella vagina grondante dall'eccitazione nel momento in cui io affondai nell'ano.
"Ti si è indurito ancor più, improvvisamente. Cosa sta facendo mia madre per farti eccitare così tanto? Non pensavo ti potesse diventare più rigido di come era già." esclamò la ragazza.
"Sta assaggiando il mio culo, tesoro. Il culo che mi faccio scopare abitualmente dai miei amanti. Culo che presto anche lui mi scoperà, mentre te leccherai la mia figa."
Questo scambio di battute mi stupì e eccitò all'inverosimile. Mi figurai la scena, pregustavo le sensazioni di scopare la donna, speravo sentire la lingua calda della figlia che accidentalmente avrebbe lambito le palle mentre leccava la madre, ma subito comincia a recitare a memoria
"Secondo la normativa di sicurezza (vedi appendice C per la sequenza dettagliata) l'operatore prima di effettuare la rimozione del contatore deve accertarsi che..." Nemmeno questo funzionava a placare l'eccitazione. Dovevo fare scendere dal cazzo quella figa stupenda o non sarei riuscito a scopare e fare venire entrambe.
Tirai indietro il bacino e uscii dal ventre della figlia, leccai il forello della madre mentre sfilavo il dito e la feci spostare da sopra di me.
Mi tirai in ginocchio e presi le redini della situazione, adesso era il mio momento di comandare, era necessario per protrarre la stavo provando fino al momento topico delle due donne, infine il mio.
Le misi entrambe in ginocchio, i culi alti, le facce affondate nella coperta.
Lo spettacolo era esaltante.
La madre era completamente depilata; la figlia aveva una leggera peluria ben curata, rossa come la capigliatura ribelle.
Alternai equamente le leccate alle due passere aperte masturbando l'altra.
La figlia era più smaniosa di essere riempita, la madre invece mi fece capire chiaramente che la lingua la faceva godere molto con un contenimento dato dall'esperienza. Fu così che riuscii a placare un po' i bollenti spiriti anche se l'erezione rimase invariata.
Solo dopo aver assaporato il tempo necessario le due donne ancora a pecora, sentii di poter riprendere l'attività appieno e chiesi chi volesse assaggiare un po' di cazzo.
La madre fu reattiva all'istante e ordinò alla figlia di mettersi tra le sue gambe, leccarla e penetrarla con la lingua. Si voltò verso me, osservò il cazzo e mi passò un nuovo profilattico "Indossalo e riempimi il culo" mi ordinò.
Non avevo mai avuto rapporti con donne così decise, scoprii essere estremamente eccitante.
Vestii il pene e prima di affondare nel suo didietro mi gustai la visione della figlia che stava lambendo con la lingua il sesso della mamma.
Che scena divina.
Feci colare del lubrificante sulle chiappe sode che mi venivano offerte, lo spalmai bene e ripresi la masturbazione interrotta poco prima. Vedere le dita scivolare dentro mi eccitò più che mai e decisi di non indugiare oltre.
Afferrai i fianchi sottili e sprofondai nel divino piacere del sesso anale.
"Oh sì, che bel cazzo hai" urlò la donna "e ora sbattimi, fammi godere."
Non mi trattenni più e la pompai con foga, aumentando l'impeto ad ogni suo incitamento. Affondai deciso una, due, dieci e più volte finché mi urlò di non fermarmi ed esplose in un orgasmo potente. Le contrazioni dell'ano mi strizzarono il cazzo fin quasi a farmi male e la faccia della figlia fu affogata dagli umori della donna.
Rimasi fermo dentro di lei mentre sentivo la figlia leccare il nettare della madre, leccava con avidità e salì lungo il perineo fino all'ano, la lingua calda e umida arrivò al pene ancora duro e ne leccò la base, prese i testicoli in bocca e li succhiò avidamente "Brava, riempiti la bocca con le palle che mi fai godere, bellezza" esclamai.
Alle mie parole la madre si mosse lentamente facendo sfilare il cazzo dal culo. Mi tolse il profilattico e si sedette in fondo al letto osservando la scena.
Adesso avevo il corpo nudo della ragazza disteso davanti a me, aveva la bocca sulla mia asta, la mano destra sulla figa per masturbarsi.
Allungai le mani sul seno e scivolai lungo il corpo esile e asciutto, arrivai alla peluria morbida e l'arricciolai con le dita.
Avvicinai la testa alla passera, guardai la madre che con un cenno mi dette il permesso di leccarla e affondai con la faccia nella bella fessura fradicia e aperta.
È sempre stato per me un piacere esagerato suggere il clitoride e gustare il sapore del sesso femminile. Un piacere che rende piacere a chi lo riceve, cosa che mi eccita doppiamente.
Ci stavamo esibendo in un 69 meraviglioso, lei stava ingoiando completamente il membro durissimo fino a farmi sentire la faringe. Io la stavo penetrando con la lingua fin dove mi era possibile. Entrambi godevamo delle attenzioni dell'altro e ci davamo da fare per rendere al partner il godimento più intenso.
Sentivo ansimare sempre più profondamente la giovane donna, il membro inturgidirsi all'inverosimile.
Il suo orgasmo si stava avvicinando, ma volevo farla godere scopandola.
Mi sfilai dalla sua meravigliosa cavità orale. Era esile e con facilità la girai di peso portandola in una posizione comoda per trafiggere il suo sesso con il mio, tenni ben ferme in alto le belle gambe e osservai le sue parti più intime completamente esposte al mio sguardo lussurioso.
In questo frangente la madre si avvicinò e mi mise un nuovo preservativo, si sedette a gambe larghe sulla poltrona accanto alla finestra ancora aperta, la mano le scivolò tra le gambe e iniziò a masturbarsi intensamente "Vai" ordinò.
La mia attenzione tornò alla figlia, "Fammi sentire come ti fa godere il cazzo, fammi sentire il tuo orgasmo" esclamai affondandole dentro come una lama calda nel burro.
Calda, bagnata e stretta.
Strabiliante.
Trasalì nel momento in cui entrai, provò a muoversi per assecondare i miei movimenti ma le appoggiai le mani sulle spalle e con esse tutto il mio peso, bloccandola.
I miei movimenti furono da subito profondi e irruenti, i capelli sussultavano ad ogni colpo che assestavo, il suo volto trasfigurato ad ogni stoccata, un "sì" le sfuggiva dalle labbra socchiuse con ritmo sincopato, a tempo con le botte del mio bacino contro il suo in un crescendo serrato.
Sentii il corpo giovane irrigidirsi, il respiro farsi più profondo e la sua voce salire di volume. L'orgasmo sempre più prossimo. I miei movimenti sempre più veloci. "SCOPAMI VENGO" urlò e mi strinse i fianchi tra le gambe forti. I suoi muscoli si contrassero completamente, rovesciò la testa all'indietro e urlò di nuovo il suo piacere a piena voce. Quando il bel corpo si rilassò estrassi il mio sesso e una cascata copiosa del suo prezioso miele scivolò fuori.
Era una cosa che mi eccitava tremendamente.
Se fosse stato possibile, mi sarei eccitato ancora di più.
Stavo scoppiando, dovevo venire e volevo che mi facessero godere entrambe.
Guardai la madre mentre sfilavo il profilattico, la signora era attenta ai miei movimenti nonostante le sue dita la stessero facendo godere. Liberò la mano dall'attività frenetica e si alzò dalla comoda seduta. Fissandomi si avvicinò, afferrò il mio membro erto e lo diresse verso la bocca della figlia "Dai tesoro" le disse con voce dolce e ferma "è giunto il momento che anche lui suggelli questo momento di sesso con un bell'orgasmo, e credo sia giusto lo portiamo noi alle porte del paradiso" e con l'altra mano spinse la giovane testa verso di me facendo ingoiare completamente il mio membro che quasi mi faceva male tanto era il piacere, ingoiare fino alla gola.
Quando la ragazza lo mollò per riprendere fiato, la donna avvicinò anche la sua bellissima bocca, calda e accogliente, e cominciò il mio primo pompino a due.
Pensavo di morire da tanto piacere, sentii l'orgasmo salire istantaneo e pervadere ogni fibra del mio corpo, il cuore sembrava impazzito.
Esplosi sulla faccia delle due donne che, golose, avevano spalancato la bocca per accogliere il seme che schizzava abbondante come raramente mi era successo.
Ero esausto, sfiancato ma estremamente felice.
Il sogno erotico della mia vita era finalmente avverato, ed era successo nel modo più imprevisto e inimmaginabile.
Ma non era finito.
La ragazza si dedicò a una toelettatura accurata del cazzo, non tralasciò un centimetro. Quando ebbe finito si allontanò da me sorridendo alla mamma, come una bambina che aspetta il compiacimento del genitore. La donna le restituì il sorriso, ma negli occhi il fuoco ancora non era spento. Le si avvicinò e le baciò le labbra, poi leccò via dalla bocca, dalle guance, dalla punta del naso lo sperma che li ricopriva, lo sguardo rivolto a me. Visione, questa, che completò il mio godimento più puro.
Finito di accudire la figlia con lussuria e dolcezza mescolate assieme, si alzò e diresse verso la finestra. "Buongiorno signor Giovanni" esclamò. Guardai la finestra stupito e con un'attenzione che non avevo avuto fino a quel momento, un uomo sulla sessantina era alla finestra di fronte. Si vedevano solo il torace nudo e le braccia. Una mano appoggiata al davanzale, l'altro braccio scosso dal movimento tipico della masturbazione maschile. "Spero che lo spettacolo sia stato di suo gradimento" continuò mentre strizzava i capezzoli con le lunghe dita affusolate. Il volto dell'uomo tradiva la sua eccitazione profonda e il cambiamento d'espressione preannunciò che stava capitolando. Assistemmo al raggiungimento dell'orgasmo da parte del signor Giovanni, quando il suo sguardo tornò nella casa in cui mi trovavo la padrona di casa lo salutò augurandogli una buona giornata e chiuse le ante. Mi rivestii mentre guardavo il cellulare, avevo un mucchio di chiamate perse e messaggi dall'ufficio. Mi affrettai scusandomi, la signora capì perfettamente e anzi disse che avrebbe scritto una email di lodi sul mio intervento accurato e attento, che aveva soddisfatto pienamente lei e la famiglia rendendo loro la tranquillità necessaria dopo un'emergenza come quella occorsa in casa sua.



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