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Lui & Lei

La crociera e il cameriere ep.3


di Amotuttodime
07.05.2020    |    16.275    |    7 9.6
"L'eccitazione per me e la sposina cresceva e già pregustavamo il digestivo che piaceva a noi..."
Mentre eravamo da soli, io e mio marito, gli raccontai della scopata fatta e del proggetto di scopare in quattro, con un ragazzo di colore. Eccitato dal mio racconto mi chiese di farlo godere; mi abbassai e gli feci un pompino.
Era talmente eccitato che mi fece subito una sborratona in faccia e in bocca, che, come sempre per lui, ho ingoiato. Dopo avergli pulito il membro, gli dissi di andare in piscina perché aspettavo la sposina; non mi accorsi però, che uno schizzo di sborra mi era finito sul collo. Appena lui uscì, lei entrò, e disse:"finalmente!, ora raccontami tutto!!". Mentre stavo raccontando, mi tolsi il vestito e il perizoma: rimasi nuda. Mi accorsi che lei era arrostita perché nel mentre che mi guardava, mi vide questo schizzo di sborra sul collo, e mi disse, prendendola col dito:" mi sa che qui c'è il corpo del reato!".
Ci mettemmo a ridere e gli dissi:" assaggia!!", lei senza pensarci due volte portò il dito alla bocca e apprezzò. Devo dire che era una gran troia! Visto che adesso eravamo cosi intime, mi venne fatto di dirgli:"comincia bene il tuo matrimonio! Ma come mai già in viaggio di nozze lo stai tradendo?!". Lei seduta sul letto, iniziò a raccontarmi che lo tradiva già da fidanzati, che lui e' un buon ragazzo e che gli dà sicurezza economica, lavorando in banca.
Già da fidanzati lui aveva scoperto un suo tradimento e si erano lasciati; poi lui ritornò piangendo e dicedogli che la perdonava. Lei, dal canto suo, gli disse che se voleva sposarsi con lei, doveva accettarla cosi com'era, e chiudere un'occhio. Lui accettò, ma si era raccomandato di essere discreta, di non farlo sputtanare troppo perché era di una famiglia molto conosciuta al suo paese.

Io ascoltavo con interesse, e mi venne da ridere pensando a quanti cornuti contenti ci sono. Continuai nel racconto, e quando gli dissi del ragazzo di colore, gli si accesero le lampadine, e mi disse:" ottimo! è questo il mio sogno erotico!!". Adesso bisognava solo organizzare!; gli chiesi se si poteva liberare di suo marito, lei rise e mi disse:" certo! gli dico levati dai coglioni per un paio d'ore che mi devo fare un nero!!". Presi il cellulare in mano e chiamai il ragazzo dotato; mi rispose subito ed io gli dissi se mi aveva riconosciuto, lui capii che ero quella che aveva scopato la mattina. Gli domandai quando si poteva organizzare l'incontro, lui mi rispose che si poteva fare per l'indomani sera, dopo la ripartenza della nave che quel giorno era ferma in porto; aggiunse che la nave ripartiva alle 20 e loro dalle 22 erano fuori servizio. Tutto era programmato a questo punto, bastava aspettare, la sposina già fremeva, era impaziente di farsi sfondare dall'uccello nero. Uscimmo e andammo a raggiungere i due "cervi".
Il resto della serara la passammo a divertirci; andammo di nuovo a ballare e lì incontrammo il ragazzo dotato, che era in servizio, e gli presentai la sposina; lui ci presentò il giovane di colore: un marcantonio di 1.90, non propio nero, ma un mulatto. La sposina, quando lo vide, mi disse nell'orecchio:"me lo farei qui in mezzo alla pista!!". Era visibilmente eccitata, suo marito ci guardava da lontano, e lei ridendo mi disse:"ho bisogno di essere fottuta con forza e virilità, e lui non è in grado!".

L'indomani eravamo in un'altro porto, scendemmo e facemmo un bel giro a piedi; i mariti, avanti a noi, parlavano fra loro e noi indietro ci raccontavano del nostro passato. Gli confidai qualcosa della nostra vita sessuale; lei mi domandava da quanto tempo lo tradivo: gli dissi che da un paio d'anni avevo rapporti extraconiugali, ma che avevo avuto solo tre amanti. Non poteva immaginare che mio marito era un cuckold e sapeva ogni cosa di me e delle mie avventure. Lei allora mi spiegò che per natura è un peperino: non sa che farci, ma per lei il sesso è la cosa più importante e non riesce ad essere fedele.
Gli chiesi se lui voleva sapere quando e come lo faceva con altri uomini, e se si eccitava al suo racconto, lei mi rispose:" non lo capisco! vuole che gli racconti tutto: prima si mette a piangere per il dolore, dopo si eccita e mi scopa più forte". Appena si azzitti, gli dissi:" è il classico dei cornuti contenti!!".
La passeggiata terminò e risalimmo sulla nave per farci una doccia e prepararci per la nostra lunga serata. Mentre mi asciugavo i capelli con il phon, mio marito si avvicinò a me dicendomi:"andate tranquille questa sera, il ragazzo è piu cornuto di me. Gli piace quando guardano sua moglie, e quando gli ho domandato se gli farebbe piacere sapere che lei scopa con qualcun altro, arrossendo mi a detto di si!". Io sorridendo gli risposi:" è peggio di te, abbiamo trovato pane per i nostri denti".

La sera dell'incontro, a cena eravamo vestite eleganti e sexy: lei con una scarpa tacco dodici, una bella gonna sopra il ginocchio, aderente, e una camicietta con un bel décolleté.
Io un tubino nero, corto, con una fascia di merletto che arrivava due dita sopra il ginocchio; non mi ero messa nemmeno la lingerie per non vedere piegature. Dopo cena ci sedemmo sui divani per prendere un digestivo; erano già le 22 e dopo poco mi arrivò il messaggio sul cellulare di ritrovarsi tra quindici minuti davanti alla mia cabina. L'eccitazione per me e la sposina cresceva e già pregustavamo il digestivo che piaceva a noi.
Mi alzai, e la invitai ad andiare un po' in giro; lei si alzò, fece l'occhiolino al marito che cambio' di colore, il mio invece mi disse:" andate! noi passiamo un po' dal casinò, divertitevi!!".
Arrivammo in camera e dopo neanche cinque minuti bussarono alla porta: il nero aveva una bottiglia in mano, appena entrarono il ragazzo dotato mi abraccio', mentre il giovane nero andò dritto a baciare la sposina. Ci sedemmo un attimo per scambiare quattro chiacchiere, un paio di bicchieri di prosecco per scaldare l'atmosfera e per entrare in sintonia; ma tutti noi sapevamo cosa cercavamo: minchia e fica.
Sembravamo quattri affamati, mentre ci baciavamo ci spogliammo, e dopo dieci minuti, eravamo tutti completamente nudi.

I due giovani rimasero in piedi, i loro membri erano già belli ritti e duri come il marmo. Io e la sposina ci mettemmo accanto in ginocchio e prendemmo i loro uccelli in bocca; il mio già lo conoscevo, il nero, avevano raggione a dire che era unico, vedevo la sposina che lo segava con tutte e due le mani e la cappella rimaneva sempre fuori un paio di centimetri. Mentre avevo imboccato il mio, tenevo la testa girata verso la sposina per vedere come si adoperava lei su quell'arnese; ero affascinata nel vedere questa ragazza così minuta attaccata a quel colosso nero. Lui gli prendeva la testa e gliela teneva ferma sul pene, mentre il mio già mi scopava in bocca.
Noi eravamo abbronzati, quindi il segnale del costume spiccava di un bianco latte, tranne per lui che era tutto dello stesso colore. Mentre io avevo il membro in gola, vidi lei che si alzava e si metteva a pecorina sull letto; lui la segui e si abbassò per leccargli sia in fica che in culo. Anche io la seguii e mi misi accanto a lei, sempre a pecora; d'un tratto mi arrivò una stoccata di dietro che mi fece completamente sobbalzare, lasciandomi sfuggire un grido di dolore. La sposina era in trans, il nero ci sapeva fare, e quando apri gli occhi, ci guardammo per un attimo ed io gli dissi:" stai attenta che quell'uccello ti fa male!". Lei mi guardò come se fosse drogata, il suo sguardo era assente, non capiva più niente.

Il nero si alzò e cominciò a spennellare il suo uccello nella sua fica; entrava piano, doveva essere abbastanza bravo, voleva far abituare quella vagina al suo calibro. La prese per i fianchi e se la tirava a se' lentamente; lei mi acchiappo' una mano e me la strinse. Mentre il mio mi scopava furiosamente, lei accanto a me, nella stessa posizione iniziava ad avere qualche lacrima agli occhi. I colpi lenti del nero, iniziavano ad essere sempre più potenti, e ad ogni affondo mi stringeva la mano; la sposina era tosta, ad ogni spinta emetteva un gemito con qualche lacrima, ma nonostante ciò, continuava a ripetere:"si fottimi nero! che minchia che hai, non né ho mai presi punti di queste dimensioni!". Dopo un bel po' i ragazzi ci dissero:" adesso mettetevi a 69 e laccatevi la fica!". Io e la sposina ci guardammo: io sono etero e mi dava un po' di senso leccare un'altra vagina, ma lei non se le fece dire due volte e si mise sopra di me. Non avevo mai visto un'altra fessa così da vicino; il nero mi venne dietro e mi inizio' a scopare, mentre l'altro mi venne davanti: prima me lo infilava in bocca, poi lo toglieva e lo infilava nella fica della sposina. Ero a una decina di centimetri dal suo clitoride, e vedere quell'enorme uccello che entrava e usciva, fu un vero spettacolo. Il nero dietro di me si dava da fare, mi stava scopando da dio; ad ogni colpo sentivo sempre piu dolore e insieme sentivo una lingua, quella della sposina sul mio clitoride: stavo impazzendo dal godimento. Poi di nuovo, quello che scopava la sposina, sfilava il suo membro dalla sua fessa, e me lo infilava in gola.

Ero sorpresa: alcune cose non le avevo mai fatte e non pensavo mai di provarle perché sono etero; questa situazione mi dette una straordinaria eccitazione. Come l'altro ragazzo anche il nero usciva il cazzo dalla mia fica e lo infilava in bocca a lei, ma lei tendeva al bisex e mentre il nero mi scopava lei mi leccava la fica e succhiava i coglioni a lui. Tenemmo questa posizione per un bel po' e io ebbi un paio di orgasmi di quelli che mi svuotarono.
Poi cambiammo, loro si distesero e noi salimmo sopra: io sul ragazzo bianco, la sposina sempre sul nero; sembrava una farfalla che svolazzava. Quando gli fu all'altezza del membro, lo acchiappo' con la mano e lo infilo nella sua fica, cominciando a cavalcarlo. Lo prendeva quasi tutto; io la guardavo e gli dissi:" sei un troione affamato davvero!". Lei non rispose nulla, e imperterrita continuava la sua cavalcata. Oramai eravamo vicini a farli esplodere, i ragazzi erano arrivati così ci fecero distendere, si misero ai lati delle nostre faccie, segandosi. Ci schizzarono sborra ovunque; gli schizzi del nero, addirittura, finirono su di me. Poi ci infilarono i loro uccelli in bocca e li pulimmo, la sposina addirittura raccolse la sborra con le dita e se la ingoiò.
Tutto durò piu di due ore, e quando andarono via, io e la sposina ci guardammo e lei mi disse:"grazie era un mio sogno farlo così!!".

La crocoera continuò per altri due giorni e quando scendemmo ci siamo abbracciate come vecchie amiche, con la promessa di non perdere i contatti e qualche volta organizzare un ritrovo per qualche fine settimana. Spesso ci sentiamo per telefono o con messaggi whatsApp; lei mi racconta le corna che mette a suo marito, io gli racconto le mie. Mi ha anche detto che, dopo che erano ritornati della crociera, lui si era dichiarato con lei come cuckold, e che anzi lui gli presentava i singoli per vederla scopare. Le prime volte si nascondeva per spiarla perché si vergognava, ancora non accettava la sua vera natura; poi invece ha iniziato a sedersi accanto a lei mentre la scopano.
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