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Gay & Bisex

Come diventai il suo schiavetto


di Cows64
07.12.2021    |    16.692    |    14 9.5
"“Senti Marco, visto che siamo a buon punto, ti dispiace se ci pensiamo una pausa? Devo fare delle cose al piano di sotto, giusto una decina di minuti, poi..."
Questo è un racconto di fantasia (o forse no, non posso mica rivelare tutti i miei segreti)

Avevo 17 anni, e la scuola era alla fine, ma per me non sarebbe finita, visto che mi ero beccato matematica a settembre, colpa mia che non avevo studiato, ma che sfiga!

I miei avevano trovato un professore di matematica molto bravo, e mi mandarono da lui per le ripetizioni, due volte a settimana. La cosa mi rompeva e non poco , ma ancora non sapevo che tutto questo mi avrebbe aperto un mondo nuovo.

Sin da ragazzino ho sempre ammirato i corpi sia delle donne che degli uomini, e di quest’ultimi mi eccitava sempre vedere i loro uccelli, anche se a quei tempi (parliamo degli anni 80) non c’era certo internet per lustrarmi gli occhi. Mi attirava prendere in mano un bel pisello e poterci giocare, ma era solo una fantasia perché ero anche molto timido.

Andai dal professore, che abitava abbastanza vicino a casa mia, ed una volta entrato Claudio (il professore) mi mise subito a mio agio. Era un tipo giovane, 30 anni, un bel sorriso sul volto ed un aspetto sereno ed elegante.
La lezione si svolse senza troppi intoppi, era davvero bravo a spiegare e nel giro di 30 minuti era già riuscito a colmare molte delle mie lacune.

“Senti Marco, visto che siamo a buon punto, ti dispiace se ci pensiamo una pausa? Devo fare delle cose al piano di sotto, giusto una decina di minuti, poi torno e riprendiamo”.
“Va bene professore, se non le dispiace nel frattempo approfitto del suo bagno”
“Ma certo Marco, fai pure con calma “
Con un bel sorriso andò via, lasciandomi solo in casa. Andai in bagno per fare pipì, e dopo averla fatta notai che sul ripiano del bagno c’era una rivista, la presi e vidi che era una rivista porno, ma del genere gay!
Rimasi come fulminato, non avevo mai visto una rivista gay, così mi sedetti sul water e cominciai a sfogliarla. Ci volle poco a che mi prendessi il cazzo in mano, quelle scene erano eccitanti da morire!

Ero praticamente in trance mentre sfogliavo la rivista, e non mi accorsi che Claudio, il professore, era rientrato e mi stava guardando dalla porta del bagno che avevo lasciato socchiusa!
Mi prese un colpo, ero super imbarazzato e non riuscivo a spiaccicare una parola!
Claudio capi il mio imbarazzo e si allontanò, io in tutta fretta mi ricomposi ed andai in salotto, rosso in viso come un peperone!!!

“Marco, ti prego non essere imbarazzato, non è successo nulla, è normale” mi disse con un bel sorriso sulle labbra.

“Mi dispiace professore, non so cosa dire, mi vergogno da matti”

Claudio mi disse di sedermi vicino a lui sul divano, io ero come ipnotizzato ed avevo una paura folle che dicesse qualcosa ai miei!

“Professore, mi dispiace davvero, ma la prego non dica nulla ai miei genitori, non riuscirei a sopportarlo!’

“Marco, stai tranquillo, non dirò nulla, ma spero che per il mio silenzio tu voglia regalarmi almeno un bacio, o chiedo troppo?”
“Professore, non ho mai baciato un uomo, ho baciato solo la mia ragazza “
Mentre dicevo questo, Claudio si avvicinò a me, mi prese la testa tra le sue mani e mi Guido verso le sue labbra. All’inizio non sapevo cosa fare, ma poi mi rilassai e risposi al suo bacio, aprii la bocca e la sua lingua entro dentro di me, a cercare la mia lingua.
Ci baciammo per qualche minuto, poi lui mi prese la mano e la porto sui suoi pantaloni, per farmi sentire il suo cazzo che premeva da sotto la stoffa.
Ero emozionato come non mai, per la prima volta potevo toccare un bel cazzo che non fosse il mio. Cominciai a massaggiarlo piano, e mentre lo facevo Claudio mi bacio ancora, con forza!
“Marco, da oggi sarai mio, vedrai come sarà bello, ti insegnerò tutto!”
Ero come una bambola di pezza tra le sue mani, avevo capito che Claudio avrebbe potuto fare di me quello che voleva, che non sarei stato capace di dirgli di no!
E non volevo certo dirgli di no:)

Claudio si staccò dal bacio, si alzò e si abbassò i pantaloni, mettendo in mostra un cazzo bellissimo, non troppo lungo ma massicciò, con una cappella rossa e lucida. Non avevo mai visto un cazzo che non fosse il mio così da vicino, ma anche se non sapevo bene cosa fare non mi lascia prendere dal panico, mi avvicinai a lui e cominciai a dare dei piccoli baci sulla cappella e poi sull’asta.

“Brava puttana, bacia bene il mio cazzo, fammi vedere quanto ti piaccio! Così, brava, ora metti la cappella in bocca e stai attento ai denti, si così, bravissima, succhia piana e muovi la lingua!”

Non avevo mai fatto un pompino, ma la cosa mi piaceva da impazzire, e sentire Claudio che mi chiamava puttana mi faceva eccitare da matti.
Continuai a leccarlo al meglio che potevo, sentivo Claudio gemere mentre mi teneva la testa tra le sue mani.
“Cazzo che troietta che sei, tra poco ti farò assaggiare il mio sperma, lo vuoi vero?
“Si signore, la prego, lo voglio’
“Brava puttana, continua così che sto per godere, nemmeno la mia fidanzata succhia così bene! Dai troietta, tienilo tra le labbra, così, brava, toccami le palle che sto per venire, si dai, non fermarti , oddio vengoooooi”
Sentii il suo cazzo ingrossarsi nella mia bocca, e poi un getto di sperma caldo mi riempi la bocca! Ingoiai quanto più potevo ma molto uscì dalle mie labbra e mi bagno’ la maglia, ma non mi importava in quel momento!
Claudio si staccò da me, mi disse di rimanente fermo così e da un cassetto tiro fuori una polaroid, e mi fece delle foto!
“Ora spogliati, hai la maglia piena del mio sperma, non vorrei che i tuoi si accorgessero di nulla!”
“Anzi, spogliati del tutto, voglio vederti nudo!”

Non mi opposi a nulla, avrebbe potuto chiedermi di saltare sulla punta del pisello e lo avrei fatto! Mi spogliai davanti a lui, ed una volta nudo Claudio si avvicinò a me e mi abbraccio’, le sue labbra si impossessarono delle mie e le nostre lingue si intrecciarono di nuovo. Sentii le sue mani scendere a toccarmi il culo, con una mano mi stringeva forte una chiappa mentre con l’altra mi massaggiava lentamente lo spacco, facendo scovoliate un dito sul mio buchetto vergine.
“Dimmi Marco, hai mai preso un bel cazzo dietro?
“No signore, mai, ho solo fatto sesso con la mia ragazza, e mai dietro, solo in figa!”
“Bene, allora io sarò il primo, lo vuoi Marco?
“Si signore, farò qualcuno cosa lei vorrà!”
“Brava la mia puttana, ora vieni, andiamo di la in camera, così ci mettiamo comodi!”
Andammo in stanza ed entrambi nudi ci buttammo sul letto, era meraviglioso baciarsi e toccarsi, sentivo il suo cazzo riprendere vigore e non pensavo ad altro che ad essere finalmente sverginato, volevo fosse lui a prendersi il mio culetto!

Claudio prese del lubrificante che aveva sul comodino e lo spalmo bene sul mio buchetto e sul suo cazzo, dopo di che mi fece mettere a pancia all’aria con le mie gambe sulle sue spalle.
“Voglio guardarti negli occhi mentre ti infilo il mio cazzo dentro, lo vuoi puttana?”
“Si signore, lo voglio, ma fate piano per favore”
“Tranquilla, ti scopero’ piano e ti piacerà, piccola troietta”

Fece entrare il cazzo lentamente, all’inizio mi fece un male cane, ma lui con abilità si fermò ed aspetto che il mio buchetto si abituasse, e quando mi rilassai di nuovo a lentamente entro tutto dentro.
Prese a scoparmi con dolcezza, sentivo il suo bastone entrare ed uscire e la cosa mi faceva impazzire! Godevo come non mai, e ad un certo punto sentii che stavo per godere, e senza nemmeno dovermi toccare!
“Signore, sto per godere, la prego non si fermi!”
Brava puttana, fammi vedere come godi mentre ti scopo per bene!

Non dovetti attendere molto, una sua ulteriore pompata nel profondo del mio culetto mi diede una scarica di eccitazione e venni con un getto da idrante sulla mia pancia! Alla vista della mia venuta anche Claudio aumento il ritmo, e dopo poco si scarico nel mio culetto!

Rimanemmo sul letto ancora per un po’, ma poi dovetti alzarmi perché dovevo tornare a casa o i miei si sarebbe preoccupati.
“Marco, sei stato bravissimo, da oggi tu sarai la mia puttana e farai quello che ti dirò, ti va bene?
“Si signore, qualunque cosa!”
“Brava, ora vai a casa, dopodomani abbiamo una nuova lezione, e dopo giocheremo ancora, e vedrai che imparerai cose nuove!”

Non vedevo l’ora di tornare da lui, ma questa è un’altra storia:)
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