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Gay & Bisex

Cap 10, come sono diventato il suo schiavetto, festa di comoleanno, parte prima


di Cows64
27.05.2022    |    6.432    |    5 9.0
"Io ero il suo punto fermo, ero la sua isola nel cuore della tempesta, il suo cuore era mio e solo mio, e Flavia mi aveva detto senza mezze misure che mai..."
Cap. 10
Come diventai il suo schiavetto; festa di compleanno, parte 1

Aspettavo la sera con un misto di curiosità, eccitazione e paura.
Non sapevo cosa aspettarmi, e ne Flavia ne Mike avevano lasciato capire nulla, una vera tortura, dolce si ma sempre una tortura!
Il giorno precedente con Flavia parlammo a lungo della nostra nuova situazione, volevo che entrambi fossimo consci di cosa ci aspettava e quali che fossero i limiti, non ci sarebbero mai più dovute essere situazioni come quella con i cugini di Mike, dove la mia umiliazione era stata così pesante da non sopportare nemmeno l’idea di rimanere vicino a loro, al punto che andai via da casa e finii per essere violentato da degli stronzi di camionisti.
Sapevo bene che Flavia mi amava più di ogni altra cosa, ma sapevo anche che lei aveva bisogno di un uomo autoritario che a seconda dei momenti la trattasse da regina o da troia.
Io ero il suo punto fermo, ero la sua isola nel cuore della tempesta, il suo cuore era mio e solo mio, e Flavia mi aveva detto senza mezze misure che mai Mike avrebbe potuto prendere il mio posto. Lui era il nostro padrone, certo, poteva usarci come voleva, ma sempre nei limiti da noi imposti, e se uno dei due riteneva che il gioco dovesse essere fermato, allora tutto si doveva fermare all’istante. Il rispetto e l’amore non possono essere messi mai in discussione.
La mia indole fortemente cuck ovviamente chiedeva a gran voce di essere umiliato, ma il gioco doveva essere fatto in due, anzi in tre, e tutti dovevamo poterci divertire.
Avevo chiarito con loro che pubblicamente, sebbene si sapesse che Flavia era la ragazza di entrambi, non ci sarebbe state umiliazioni, e Flavia si sarebbe comportata con Mike come se fosse un semplice amico e con me come la mia futura sposa.
Volevo però essere umiliato, volevo vedere la mia Flavia posseduta dal nostro padrone e magari ceduta ad altri, volevo vedere i suoi buchi grondanti di sperma e ripulire tutto da bravo cornuto. Adoravo sentire Favia chiamarmi il suo amore cornuto, sentire le sue urla mentre godeva della mazza di Mike ma ancora di più adoravo vedere i suoi occhi che sempre cercavano i miei quando Mike la portava all’orgasmo. Mike la faceva godere, ma l’amore che ci univa le permetteva di intensificare quel momento al massimo.
Poco prima che arrivassero gli amici di Mike, lui mi disse che queste persone erano state da lui selezionate, erano persone di cultura e grande rispetto, conoscevano i limiti del gioco ed erano tutti pronti a fare un passo indietro qualora uno di noi tre lo avesse ritenuto necessario. Mi disse poi che sarebbero arrivate 7 persone, una coppia e 5 uomini, e che io sarei stato il centro della festa, lui e Flavia solo di supporto. La curiosità ormai era a mille, se Flavia non mi avesse chiuso il cazzo nella gabbia, legandosi la chiave alla cavigliera, a quest’ora mi sarei già fatto almeno tre seghe!
Mancava circa un’ora all’arrivo degli invitati alla mia festa, e Flavia mi portò in camera dove mi fece sedere e cominciò a truccarmi. Mi fece indossare la parrucca bionda con i capelli lunghi che sapeva che io adoravo e la biancheria intima regalo di Mike, le scarpe erano quelle bianche con tacco alto. Una volta vestito mi guardai nello specchio e nel riflesso vidi una bella ragazza giovane e troia, il mio corpo glabro ed il mio culetto tondo e sporgente mi rendevano una vera bomba del sesso, e potevo vederlo negli occhi di Flavia!
“Amore mio, sei una figa pazzesca, vorrei avere io il tuo culetto, allora si che sarei perfetta!” disse Flavia sorridendo.
“Non ti vergogni di me? Davvero? Io dovrei essere il tuo uomo ma ora mi sento più donna di te!”
“E’ proprio per questo che ti amo, scemo che non sei altro! Ho un compagno dolce bello e premuroso, che mi ama e mi scopa in modo meraviglioso, che mi ama al punto di dividermi con altri ed allo stesso tempo è in grado di trasformarsi in una bellissima bambola bionda che mi fa venire voglia di scoparla contro un muro! Cosa posso volere di più?”
“Beh amore mio, io sono qui per te, e prima che la festa abbia inizio devo dirti una cosa importante! Da quando ti ho conosciuta, il mio cuore non ha avuto spazio se non per te, tutto il resto del mondo non significa nulla per me e sono felice quando ti rendo felice, sono felice quando fai l’amore con altri ma mi guardi negli occhi per dare a me il tuo amore ed a loro il tuo corpo. La vita mi ha dato fino ad ora, un lavoro appagante ed una donna meravigliosa, ma mi manca ancora una cosa e mi rendo conto che senza non posso più vivere!”
E cosi, vestito come una ragazza, come una puttana, mi inginocchia davanti a Flavia e da sotto il cuscino tirai fuori il cofanetto con dentro l’anello di fidanzamento.
Flavia spalancò gli occhi che divennero grandi come due meloni, già pieni di lacrime e le mani che si tenevano il cuore come se da un momento all’altro questo potesse schizzare via!
“Flavia, amore mio, senza di te la vita non ha senso, voglio essere il tuo amante, la tua donna, il tuo schiavo ed il tuo cornuto, e ti voglio accanto a me per il resto della mia vita. Mi vuoi sposare amore mio?”
Flavia aveva ormai due fiumi in piena che le uscivano dagli occhi, il volto rosso e le gambe che le tremavano al punto da non riuscire nemmeno a stare in piedi. Così si mise in ginocchio davanti a me, prese la mia testa tra le mani e mi diede un bacio lungo pieno di passione e di amore.
“ti voglio sposare con tutta me stessa, voglio rimanere al tua fianco per sempre, noi saremo il centro della galassia e gli altri ruoteranno intorno a noi, me saremo noi a dire quali pianeti potranno far parte della nostra galassia. Ti amo amore mio, non vedo l’ora di dirti di si davanti a Dio!”
Beh, un compleanno così di sicuro non lo avremmo mai dimenticato!
Mike fece capolino nella stanza e ci vide in ginocchio uno di fronte all’altra abbracciati, entrò in punta di piedi e si inginocchiò anche lui con noi.
“ragazzi, tutto bene? Mi fate preoccupare, vi vedo entrambi con le guance rigate dalle lacrime e se non capisco cosa succede probabilmente mi viene un aneurisma fulminante!”
Flavia abbracciò Mike e con un filo di voce carico di gioia gli disse che presto sarebbe diventata mia moglie.
Mike ci abbracciò stretti ed anche lui si uni al coro di lacrime, ma di gioia però stavolta.
“Non ci posso credere, sarete la coppia più bella e più invidiata del mondo, siete così belli da togliere il fiato!”
“Grazie caro, ma non voglio che lo sappia nessuno, lo diremo solo quando sarà tutto pronto ed i nostri genitori saranno informati, ok?”
“Certo, nessuno lo saprà, tranquilli! Ma ora sbrigatevi, gli ospiti stanno per arrivare e Marco anzi Carla deve essere pronta!”
Flavia mi fece indossare un abito con un bello spacco sulla coscia e devo dire che potevo dare una bella pista a tante troiette, potevo passare per una di loro senza problemi, almeno fino non ci si accorgeva che avevo un bel cazzo ed anche funzionante, solo che in questo momento era chiuso in una gabbietta!
Ci spostammo nella stanza attigua al salone in attesa che tutti gli ospiti arrivassero, e fortunatamente arrivarono tutti in orario. Sentivo le loro voci nella stanza accanto, ed il mio stomaco ora era pieno di farfalle, poiché non sapevo cosa aspettarmi davvero!
Finalmente Mike ci chiamò, e con passo incerto entrammo nel salone. Appena dentro le voci si zittirono, se fosse caduto uno spillo avrebbe fatto un rumore assordante!
“Signori, questa è Carla, la festeggiata, ed accanto a lei c’è Flavia, la sua fidanzata, che ne dite, è o non è uno schianto la nostra Carla?”
Si avvicinarono tutti per salutarci, e tutti, uomini e donna compresa, ci baciarono sulle labbra.
Dopo un attimo di iniziale imbarazzo iniziammo a conversare in modo sereno, come fossimo degli amici di lunga data che si ritrovavano dopo un po’ di tempo, e devo dire che mi trovai davvero a mio agio con tutti loro, era evidente che Mike aveva selezionato delle persone apposto stavolta.
Mike servì da bere e dopo il brindisi prese la parola:
“Amici, stasera festeggiamo il compleanno di Carla, e quale regalo migliore potevamo trovare per una creatura così sensuale? Il suo regalo sarà quello di dare a noi tutti il massimo piacere, sarà la nostra schiava e potrete farle tutto ciò che volete. Carla però non ha il permesso di godere, la sua padrona e fidanzata infatti ha chiuso in gabbia il suo uccellino e solo lei avrà il diritto di poterlo toccare a fine serata. Tutti voi potrete usare il suo culetto, la sua bocca e tutto il suo corpo nel modo che ritenete migliore per darvi piacere. Inoltre, per dare un pizzico di follia alla serata, potrete acquistare un bigliettino con sopra un numero, ad un certo punto della serata verrà fatta l’estrazione ed il vincitore avrà in premio la fidanzata di Carla, e lei sarà di vostra proprietà per tutto il resto della serata. Buon divertimento signore e signori!”
Flavia si avvicinò a me e con fare esperto mi slacciò il vestito, che cade dolcemente a terra rivelando a tutti il mio corpo ed il mio cazzo chiuso in gabbia. Roberta, l’unica altra vera donna presente, si avvicinò a me con passo sexy, agguantò la gabbietta e mi sussurrò all’orecchio:
“Puttana, lo sai che mio marito ha un bel cazzone e che presto te lo metterà tutto nel culetto? Muoio dalla voglia di vedere il suo cazzone aprirti in due, entrare tutto dentro fino alle palle, e scaricarti dentro un litro di sborra calda! E spero tanto di essere io e mio marito a vincere la riffa stasera, perché voglio guardi la tua fidanzata che mi lecca la figa ed il buco del culo mentre mio marito la fa godere spingendo il suo palo sia nella figa che nel culo! Vuoi che lei sia nostra stasera? Dimmi cornuto, ti piacerebbe leccare lo sperma di mio marito dopo che le ha riempito la pancia?”
“Si signora, spero siate voi a scopare la mia donna, e farò tutto quello che vorrete, basta che la facciate godere!”
“Sei proprio un bravo fidanzato cornuto, vedrai sapremo accontentare entrambi!”
Mentre Roberta mi parlava, suo marito Giacomo si era messo dietro di me e mi stava toccando il culo, sentivo le sue dita scendere piano piano nel solco fino ad arrivare la mio buchetto. Sfilò le dita e le passò sulla lingua di Roberta, e quando lei le ricoprì con abbondante saliva le portò di nuovo sul mio buchetto. Prima un dito e poi a seguire un secondo, mentre Roberta mi stringeva le palle in mano. “Sentissi che culetto che ha questa troietta, ora ci divertiamo vero amore?”
Mentre venivo toccato da loro, vidi che Flavia e tutti gli altri continuavano a conversare del più e del meno, alcuni erano seduti e ci guardavano mentre altri continuavano a parlare ma lanciando frequenti occhiate alla scena che si stava sviluppando.
Giacomo si denudò velocemente, si sedette sul divano e mi fece cenno di inginocchiarmi davanti a lui per succhiare il suo cazzo maestoso. Aveva un cappella rosso scuro, perfetta, un fungo meraviglioso, ed il suo cazzo era percorso da grosse vene pulsanti che lo facevano apparire davvero grande. La cappella era lucida per via delle gocce di liquido prespermatico che cominciava a fuoriuscire per via del forte stato di eccitazione. Senza perdere tempo appoggiai le mie labbra sulla sua cappella e dolcemente risucchiai le goccioline, dolci come il miele. La moglie era accanto a lui, teneva il cazzo di Giacomo in mano come per farmi capire che potevo si usarlo, ma il cazzo era di sua proprietà. Mi mise una mano sulla testa e spinse per farmi ingoiare il cazzo del marito, che entrò in me per più di metà.
“Amore, è brava a leccare questa puttanella?” “Madò, credimi che faccio fatica a non sborrare tutto in gola a questa vacca, ha una bocca come la tua amore mio!”
“Uauuu, allora deve essere davvero brava con la lingua! Ma ora ti prego, fammi vedere come la inculi”
Mike osservava la scena con attenzione, voleva che fosse tutto perfetto, ed era anche premuroso. Infatti si avvicinò alla coppia e diede loro un gel lubrificante, dicendo che quel culetto doveva soddisfare tanti cazzi questa sera, e non bisognava farlo sfinire troppo presto.
Sentivo le dita di Roberta che spingevano il gel sin dentro il mio buchetto, era una manovra dolce, fatta con rispetto e maestria, e presto sentii il mio culetto iniziare a dilatarsi voglioso.
Ad un cenno di Giacomo mi alzai dandogli le spalle e posizionai il mio culetto sulla punta del suo cazzo. Lentamente scesi fino a che la cappella fu dentro, avvertivo un pochino di dolore ma sapevo che rimanendo fermo per qualche attimo il mio culetto si sarebbe abituato ed avrei potuto accoglierlo dentro come piaceva a me. Alzai gli occhi e vidi Flavia sorridermi radiosa, veniva verso di me con passo sicuro ed eccitata come noi mai, lo vedevo da come le brillavano gli occhi. Sotto il suo sguardo cominciai a scendere, quel cazzo poderoso entrava lentamente dentro di me e sembrava dovesse aprirmi in due da un momento all’altro, ma era bellissimo! Ad un tratto sentii le mani di Flavia posarsi sulle mie spalle, mi lanciò uno sguardo carico di passione, e con uno scatto spinse forte in basso ed io mi impalai del tutto sul cazzo di Giacomo, che prese poi a pomparmi come un treno tenendomi stretti fianchi, come se volesse essere certo che non sarei scappato. Mi scopava facendolo uscire e poi rientrare del tutto, ed ogni volta le mie chiappe sbattevano sui muscoli della sua pancia e mi mandavano un brivido lungo la schiena…
“Scopalo fino in fondo, scopa il mio fidanzato con il tuo cazzone e poi magari se vincerai potrai farmi quello che vuoi!”
Per Giacomo quelle parole furono come una scossa da 10.000 volt, sentii il suo corpo irrigidirsi ed il suo cazzo aumentare ancora di più di larghezza, fino a quando sentii nella mia pancia un getto bollente di sborra che riempiva senza pietà il mio culo. Era come se avessero aperto un idrante infilato nel mio culo, sentivo i getti di sborra colpire le pareti del mio intestino e c’è mancato poco che non sborrassi anche io senza nemmeno toccarmi. Ma riuscii a trattenermi, sapevo che quello era solo l’inizio ed avrei dovuto donare piacere ancora a molti altri quella sera.
Flavia venne in mio soccorso per evitare che tutta la sborra andasse a spargersi su tutto il divano, così prese un fazzoletto di carta e quando Giacomo sfilò la bestia dal mio culo Flavia fu pronta a tapparlo con il fazzoletto.
Con il fazzoletto tra le chiappe Flavia mi portò in bagno, mi fece sedere sulla tazza per far uscire tutta la sborra e poi sul bidet con una dolcezza commovente mi lavò
“Piccolo mio, certo che ti ha aperto davvero per bene, Mike mi diceva che Giacomo è tra i più dotati dei suoi amici, mi dispiace che sia stato lui il primo. Però era davvero eccitante vedere come lo prendevi tutto dentro, cazzo ti amo davvero tanto amore mio! Spero che la riffa la vinca Giacomo, mi piacerebbe fosse lui a scoparmi davanti a te, voglio che mi guardi mentre divento sua, voglio vedere il tuo bel cazzo che si gonfia dentro la gabbia, e poi voglio ricevere la sua sborra in bocca, ma la farò bere a te amore mio, sei tu il festeggiato!”
Sinceramente non sapevo se il mio cazzo sarebbe prima o poi esploso dentro la gabbietta, Flavia sapeva come toccare le mie corde da puttana e da cornuto, lo sapeva davvero bene.
“Su sorellina, ora torna di la che ci sono tanti altri bei cazzi da soddisfare!”
Quando tornammo in salotto, vidi che ormai erano praticamente tutti nudi, Roberta faceva un tremendo pompino a Mike mentre Giacomo si rilassava guardando la moglie e bevendo un cognac.
Due ragazzi si avvicinarono e mi abbracciarono, uno davanti ed uno dietro, sentivo mi loro cazzi duri spingere tra le mie chiappe e sulla mia pancia. Quello davanti a me mi prese la testa tra le mani ed affondò la sua lingua nella mia bocca, mentre l’altro aveva iniziato a leccarmi collo ed orecchio. Le loro mani esploravano ogni centimetro della mia pelle ed era eccitante da impazzire. Non avevano due cazzi enormi come quello di Giacomo, e comunque dopo il servizio di Giacomo qualunque cazzo sarebbe entrato come una lama calda nel burro, ed ero impaziente di dedicarmi a loro.
Mi piegai sulle ginocchia e presi a succhiare i loro cazzi con passione, avevano la pelle liscia come la seta ed erano bollenti come dei tizzoni di brace. Mentre li succhiavo vidi che Flavia si era avvicinata di nuovo e stava sussurrando qualcosa ad entrambi, e doveva essere qualcosa di sexy perché vidi i loro occhi farsi grandi come padelle ed annuire con gioia. Flavia baciò entrambi con la lingua, si chinò su di me e prese i cazzi dei due ragazzi in mano mentre mi ficcava in bocca la sua lingua.
Uno di loro si stese sul tappeto e mi disse che mi voleva scopare, non poteva più aspettare, ed io ovviamente lo accontentai….
Mi accovacciai su di lui, il suo cazzo che premeva sul mio buchetto, e senza una parola in un solo colpo affondai il suo cazzo dentro di me! Spalancò gli occhi ed immediatamente cominciò a spingere come se volesse arrivarmi nei polmoni, sentivo le sue palle che dall’impeto sbattevano sulle mie chiappe, era meraviglioso vedere come ero brava a fare la troia! L’altro si piazzò davanti a me e mi ficcò il cazzo in gola, avevo imparato grazie a Mike a rilassare i muscoli della gola così da poter far entrare il cazzo fin dentro all’esofago. Avevo tutto il suo cazzo in gola, le mie labbra erano sul suo pube e la mia lingua usciva come un serpente per leccare la base del cazzo.
“Madre mia, succhi meglio della mia ragazza, cazzo fai piano o ti sborro tutto in gola! “
Ero orgoglioso di essere così bravo, o brava, e volevo che tutti potessero avere un assaggio di quanto potevo essere troia.
All’improvviso mi sfilò il cazzo dalla gola e mi disse che ora avrebbe visto se ero davvero una puttana come diceva la mia fidanzata oppure no…
Andò dietro di me e poggiò il cazzo sul mio buchetto, era chiaro che volevano fare una doppia penetrazione, avevo un po’ di paura visto quello che mi avevano fatto i camionisti, ma capii subito che Flavia aveva orchestrato tutto proprio per farmi perdere la paura e godere di questo momento.
Inserì il cazzo lentamente, facendo si che il mio culetto si abituasse ai due cazzi insieme, e visto che Giacomo mi aveva aperto per bene, dopo poco mi trovai entrambi i cazzi ben piantanti nelle mie viscere. Cominciarono un lento pompaggio prima alternandosi e poi insieme, mi sembrava di avere un palo della luce in culo fino a che il ragazzo che era sotto di me lanciò un urlo ed esplose un litro di sperma nel mio culo. L’altro era più resistente e continuava a pompare anche dopo che l’altro era ormai quasi fuori, e quando capì che era prossimo sfilo il suo cazzo dal culo, si pose davanti a me e di forza mi infilò il cazzo fino in gola con quasi anche le palle . Mi teneva la testa premuta sul suo ventre mentre mi scopava la gola, e dopo poco sentii la sua calda sborra arrivare direttamente nello stomaco, mentre lui mi teneva la testa così attaccata al suo corpo che quasi non potevo respirare. Le gambe gli cedettero tanto era forte l’orgasmo, e finì con il culo per terra. “Cazzo Carla, non ho mai goduto cosi in tutta la mia vita, è stato il più bel pompino di sempre!”
Sentivo il sapore dello sperma in gola mentre un rivolo di sborra calda usciva dal mio culetto, ormai aperto come la galleria del San Gottardo.
Come prima vidi apparire come d’incanto Flavia, che mi ripulì con un panno bagnato e mi baciò con dolcezza: “Amore mio, sono così fiera di te, sei bravissima e tutti ricorderanno quanto è troia la mia sorellina, e quanto è cornuto il mio futuro marito!”

Fine prima parte

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