Racconti Erotici > Gay & Bisex > Il contadino - parte 2
Gay & Bisex

Il contadino - parte 2


di Membro VIP di Annunci69.it Lupo_di_mare
15.03.2020    |    3.846    |    9 9.8
"Continuo, però, a concentrarmi sulla succhiata quando all’improvviso mi rendo conto che si sta muovendo..."
Ci metto un po’ a riprendermi. Il godimento è stato tanto e mi sento un po’ frastornato. Dopo qualche secondo riacquisto le mie capacità cognitive e mi rialzo, pronto a dirigermi verso il bagno per darmi una lavata. “Dove vai?” – mi dice quel gran pezzo di maschio – “A lavarmi!” – rispondo, sottolineando con l’intonazione l’ovvietà della sua domanda. “No. Prima devi pulire il casino che hai combinato per terra”, e mentre lo dice si avvicina verso di me, mi afferra nuovamente per i capelli e mi spinge il viso sul pavimento sporco. “Che cazzo fai?” - mi lamento. “Lasciami andare.” – “No! Devi prima pulire. Con la lingua!”. Mi rifiuto categoricamente, e nel frattempo provo a divincolarmi. Senza pensarci su troppo, si siede sopra di me. Il suo culo grosso e leggermente peloso è poggiato sulla mia schiena nuda. I nostri sudori si mischiano. Mi sento schiacciare dal suo peso, inizio a respirare a fatica, provo a divincolarmi ma senza successo, è più forte e più pesante di me. Non sembra avere intenzione di volersi muovere da quella posizione. A malincuore, mi tocca pulire. Timidamente tiro fuori la lingua e inizio a leccare quel che resta della mia sborrata. “Brava cagnetta, lecca tutto”, mi dice. Ci metto un paio di minuti a togliere la sborra dal pavimento. In bocca ho un sapore strano, che sa di sesso, di peccato. In poco tempo ho dovuto assaggiare e mandare giù la sua sborra, il suo piscio e, per finire, la mia sborra. Non è la prima volta che la assaggio, era già capitato qualche volta al termine di una sega particolarmente goduriosa. Ma stavolta era diverso.
Una volta accertatosi che avessi completato le operazioni di pulizia, si alza, liberando la mia schiena da quel peso ormai divenuto insopportabile. Per un momento mi sento libero, non so quanto avrei resistito ancora. La schiena mi fa male, ma almeno sono libero.
Mi alzo, finalmente, ma qualcosa mi sorprende. Senza che me ne accorgessi, il mio cazzo è diventato nuovamente duro. “Ah ma allora non ti è bastato”, esclama il bel contadino. Lo guardo con gli occhi sbarrati e noto che anche il suo batacchio ha ripreso vigore. Si avvicina, mi afferra per un braccio e mi spinge verso il tavolo della cucina. Con modi spicci, mi mette a novanta, tenendomi la schiena ferma sul tavolo, mentre con la mano destra inizia a sondare il mio culo. Ha delle dita grosse, callose e ruvide, frutto del lavoro nei campi. Senza molti riguardi mi sonda il culo con la sua manona; l’indice si sofferma sul buco e senza tanti complimenti entra. Mi fa male, mi sta graffiando con quel dito, ma non se ne cura. All’indice si aggiunge il medio. Le sue dita grosse hanno un volume maggiore di tanti altri cazzi che ho preso. Dopo aver indugiato un po’ con le dita, le sfila, mi afferra le chiappe con le sue mani e le allarga. Lo sento inginocchiarsi, sento il suo respiro sul mio buco. È caldo, è piacevole, mi sta facendo arrapare da morire.
Dopo qualche attimo sputa sul mio buco, e con l’indice provvede a spingere la saliva nel mio ano. Entra ed esce per un paio di volte, poi tira via il dito e infila la lingua. Ha una lingua larga, calda, umida. Lecca avidamente; mi sta praticamente scopando con la lingua. Io sono già in estasi, non solo per la sensazione che mi regala con la sua bocca, ma anche per i rumori che emette. Infila la lingua, la spinge in profondità, poi inizia a succhiarmi il buco del culo. Si vede che ci sa fare e che la cosa gli piace parecchio. Da un lato, spero non smetta mai, è davvero bravissimo! Dall’altro, ho troppa voglia di ricevere il suo cazzone in culo.
Quasi come se mi avesse letto nel pensiero, stacca la lingua e si rimette in piedi. Sputa sulla manona e inumidisce con la sua stessa saliva quel bel cazzone che è ormai turgido e pronto a lavorare. Ho una voglia esagerata, ma allo stesso tempo ho paura, temo mi faccia male.
Il cazzone è pronto, ma lo stronzo anziché andarci piano, lo infila di colpo. In un attimo è dentro, ma che dolore! Urlo, mi lamento, il culo è in fiamme e sembra attraversato da centinaia di spilli!
Per evitare che le mie grida possano allarmare qualche vicino, con la mano destra mi tappa la bocca, e inizia a muoversi come un cavallo furioso. I colpi sono fortissimi, a ogni botta il mio culo sussulta, e insieme a lui anche il tavolo sul quale sono ormai schiacciato. È diventato una bestia, la calma che aveva mostrato fino a quel momento ha lasciato spazio a un impeto inaspettato. Spinge come se volesse far uscire il cazzo dall’altra parte, come se volesse attraversare il mio culo. Dopo un po’ inizia un furioso entra ed esci. Dopo aver infilato la sua mazza fino in fondo e aver cancellato ogni distanza tra il suo pube e il mio ano, tira fuori il cazzo ma senza farlo uscire del tutto, come a prendere la rincorsa, per poi infilarlo nuovamente con ancora maggiore vigore. Ormai il bruciore è passato, e anche se il cazzo è grosso e ingombrante, il dolore lascia man mano spazio al piacere. Mi sento il buco fradicio di umori. Saliva, sudore, presborra, tutto contribuisce ad agevolare la manovra di quel tir di carne che sta scavando solchi nel mio ano. Quando capisce che non c’è più pericolo che possa urlare, toglie la mano dalla mia bocca, e mi afferra i capelli. Li tira, mentre il cazzo continua inesorabile la sua corsa verso il godimento. Con l’altra mano decide di dettare il ritmo della cavalcata, schiaffeggiandomi le chiappe. Ha le mani pesanti, e a ogni colpo lascia un segno sul mio culo bianco latte. È un toro da monta, nulla sembra poterlo distrarre da questa scopata. È come se fosse in un’altra dimensione: il suo unico scopo è godere, godere attraverso il mio culo.
Sono passati svariati minuti da quando ha iniziato a incularmi, ma non sembra volersi fermare. Siamo entrambi fradici di sudore, sento la sua pancia dura e bagnata che striscia sulle mie chiappe e sulla mia schiena nuda. Quanto vorrei ci fosse qualcuno a riprendere questa scena, credo che se esistesse un video di questo momento, consacrerei ogni mia sega alla sua visione.
A un certo punto rallenta, per poi fermarsi del tutto. Il treno è arrivato in stazione? Non ancora.
Sfila il cazzone, e la sensazione è di libertà e sollievo. Il cazzo è tutto sommato pulito, leggermente coperto da un po’ di umori. Mi giro per ammirarlo, lui non aspetta un secondo di più, mi fa inginocchiare premendomi sulle spalle e me lo infila in bocca. Inizialmente sono un po’ perplesso, poi però mi inebrio alla vista di quel cazzone cosparso degli umori prodotti dal mio culo godurioso, e lo risucchio con avidità. Lo succhio come se fosse il primo cazzo dopo mesi di astinenza. Un’altra persona forse sarebbe scioccata dal mio comportamento, probabilmente un altro cazzo soffrirebbe a causa della foga delle mie succhiate. Ma non il suo. Il cazzone del contadino è forte, resistente, chissà quante ne ha passate! Mentre continuo a spompinarlo, mi meno furiosamente il cazzo. A un certo punto sento il suo piede sulla mia mano. Esercita una certa pressione e capisco che vuole che smetta di toccarmi. Lo faccio, ormai eseguo ogni suo ordine. Il mio cazzo è duro come il marmo, ma non posso toccarlo. Continuo, però, a concentrarmi sulla succhiata quando all’improvviso mi rendo conto che si sta muovendo. In un attimo, il suo piedone colpisce il mio cazzo duro. Per un attimo smetto di succhiare, il cazzo esce dalla bocca, e insieme a lui un grido di dolore. Ancora una volta, però, il fastidio e il dolore sono accompagnati da un certo godimento. Continua a darmi poderose pedate sul cazzo duro e, più lo fa, più il mio cazzo si inturgidisce. Cerco di succhiarlo chiudendo gli occhi, in modo tale da non sapere quando il suo piede colpirà il mio membro. L’effetto sorpresa mi eccita ancora di più. Sto scoprendo nuovi lati di me, della mia perversione, e non sono mai stato così eccitato.

Continua…
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Il contadino - parte 2:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni