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Patto Di Non Belligeranza 5 - Nuovi Orizzonti


di Kainman
09.05.2020    |    3.100    |    1 9.4
"Dalla settimana seguente di quel pomeriggio cercammo altri incontri, come eravamo ormai soliti fare..."
Continua da Patto Di Non Belligeranza 4 - Nuovi Orizzonti...

Quel pomeriggio aveva preso una piega del tutto inaspettata, tutto avremmo potuto immaginare meno che quel D-rex fosse in realtà mio padre.
Tolta qualche allusione dopo le rispettive confessioni non c'era stato alcunché di sessuale. Io non avevo mai avuto nessuna attrazione sessuale nei suoi confronti e, sono abbastanza sicuro, neanche Samuele.
Ma quel giorno, dopo le prime tensioni, ci eravamo trovati tutti e tre eccitati, anche se papà notammo che lo fosse, ma se ne andò lasciandoci noi due soli, per fortuna aggiungo.
Ripeto, mai c'erano stati allusioni o desideri di alcun genere nei suoi confronti, ma in quel momento, mentre Samu ed io facevamo l'amore dopo di quel fatto, non stavamo pensando alla persona che avevamo tutti i giorni in casa ma a quel contatto di chat con cui avremmo dovuto giocare quel giorno.
Quella sera, dopo aver cenato con loro con simulata totale tranquillità, Samu ed io ci ritirammo in stanza a guardare un film, e lì ci coccolammo un po', come di consueto.
Quando lui mi sentì pensieroso mi chiese di parlarne, e così incominciai "Sto pensando a oggi, a quello che abbiamo scoperto, quello che è successo e abbiamo fatto"
"Lo capisco e condivido, vero che papà non è mio genitore di sangue, ma ovviamente lo considero come tale, e tutto questo mi ha turbato. Però non abbiamo fatto niente con lui, se è questo che ti turba anche" mi rispose accarezzandomi dolcemente i capelli.
"Sì, no, cioè...in realtà qualcosa c'è stato, l'abbiamo fatto pensando a lui. E questo mi fa stare male"
"Non avrei dovuto incitarti a quel pensiero, è colpa mia. Ero eccitato al pensiero del nostro incontro mancato, perdonami"
"Non è colpa tua Samu" gli risposi baciandolo "Io lo stavo già immaginando prima che tu lo dicessi o mi mostrassi la foto. E mi vergogno per questo, è mio padre, nostro padre, non posso fare certi pensieri non ha senso"
"Sì, non ha senso forse, ma tu non desideravi qualcosa di proibito, e così neanche io, non desideravamo papà ma D-rex. E io anche se non vorrei farlo il pensiero ce l'ho ancora, e mi fa star male perché è sbagliato e...non va bene"
"Spero che la cosa non finisca qua come se oggi non fosse mai esistito però. Perché per la prima volta in 5 anni mi sento libero con te, e forse il senso di colpa di pensare a lui in quel modo viene persino superato da quello di nascondere il mio grande amore per te" dissi guardandolo negli occhi.
Da quelli stessi occhi scesero alcune lacrime mentre mi rispondeva "Amore mio sei davvero dolce! No, non finirà qui. Magari non faremo mai nulla di fisico con lui se è giusto così, ma ne parleremo ancora e comunque non dovremo più nasconderci da lui"
Ci addormentammo sul suo letto guardando la tv abbracciati, ma poi con delicatezza mi spostò nel mio, almeno così credo visto che mi trovai lì al mattino.
Per il prossimo periodo cercammo di non pensare più alla vicenda e non ne parlammo, forse per far placare i nostri desideri verso lui.
Dalla settimana seguente di quel pomeriggio cercammo altri incontri, come eravamo ormai soliti fare.
Dopo quell'esperienza, però, decidemmo di non incontrare più senza viso in chat. Certamente non sarebbe più successa la stessa cosa, ma potevamo sempre incontrare persone conosciute e quindi per chi non voleva scambio viso annullavamo l'incontro.
Passarono quasi due mesi da quel giorno e sinceramente l'accaduto sembrava ormai distante anni, e non ci pensavamo più al momento, neanche ne parlavamo.
Capitava spesso che io, Samu e papà fossimo a casa da soli senza nostra madre, a causa degli orari maggiori che stava affrontando. Sebbene all'inizio non ci ricordassimo o comunque non ci osassimo dal farlo, dopo qualche tempo avevamo iniziato a farci vedere a coccolarci, senza niente di spinto, in luoghi comuni come il divano.
Le prime volte papà passava senza dirci nulla, ovviamente era in imbarazzo. Ma poi probabilmente prese coraggio o si abituò e venne spesso a parlarci in quei frangenti, come era solito fare prima. Ed era davvero bello, forse era quello che volevamo di più.
Un pomeriggio eravamo in salotto tutti e tre dopo pranzo, avendo lui preso qualche giorno di ferie residuo da utilizzare entro l'anno.
Il telefono di papà era sul tavolo vicino a quello di Samu mentre io stavo giocando con il mio e aprii la chat, sfogliando più per noia che per altro. Vedendomi online un uomo, 51 anni da come scritto, mi contatta, ma io lo ignoro. Avevamo limite 40 anni sul profilo quindi era sufficiente leggere.
Il fatto è che io e Samu abbiamo l'account in comune, quindi all'arrivo della notifica sul mio suonò anche uno dei due telefoni sul tavolo, con la tipica notifica . Lui mi aveva visto con la chat aperta ma papà no, e istintivamente guardò in direzione del tavolo.
La cosa ci fece sorridere e dissi "Tranquillo papà, è il suo"
"No è che pensavo..." rispose imbarazzato
"Se hai fatto così è perché lo usi, non devi nasconderlo più a noi" disse Samu.
"Sì, ce l'ho ancora ma non lo uso. Infatti ho tolto le notifiche e ho fatto così di istinto"
"Hai fatto incontri dopo di..." dissi lasciando la frase in sospeso.
"No, nessuno. Ero tentato ma non l'ho fatto. Voi sì, suppongo"
"Sì noi si, qualcuno. Ci dispiace che quello ti abbia così bloccato" dissi io in sincerità
"Pazienza, doveva andare così. Non mi sento comunque a mio agio ad incontrare sconosciuti. Quasi come è stato con voi, mi sento in imbarazzo" rispose con gli occhi bassi
"Perché non ci racconti cosa facevi da giovane con i tuoi amici?" disse Samu per smussare l'atmosfera, mentre mi abbracciava.
"Niente di che, ci segavamo insieme, e quello era divertente non mi spaventava. Qualche volta con un mio amico ha voluto che ce lo facessimo l'un l'altro, ma quando sono venuto ho smesso mi vergognavo. E poi una volta mentre la facevamo reciproca lui si è abbassato e ha provato a prendermelo in bocca, ma mi sono spaventato e sono andato via. E' stata l'ultima volta prima che incontrassi tua mamma." finì rivolto a me.
"Papà..." incominciai, poi guardai Samu che mi strinse più forte sorridendomi "papà, io vorrei che sciogliessi questa paura, e penso che in parte sia dovuto anche a quello che è successo. Pensavo...che ne dici se facciamo quello che facevi da giovane che non ti disturbava?" avevo quasi la tremarella dicendolo, ma ne ero convinto. Provavo dispiacere per lui.
"Non so, mi spaventa un po', mi imbarazza, non voglio toccarveli"
"No ma non reciproca. Una sega ognuno per conto suo, ci guardiamo solo. Anche io e Dadò non ci toccheremo, che dici?" intervenne Samu alzandosi per sedersi su una sedia "Guarda, mi metto qua!"
"Mmn...possiamo provare, però se non me la sento..."
"Se è così lo dici e smettiamo, ma voglio che sciogli nella vita e noi non dobbiamo essere un peso per te"
"Va bene. Proviamo" rispose con un sospiro "Al mio tre tiriamo giù...uno, due, via"
Eravamo tutti e tre equidistanti, io sul divano, papà sulla poltrona e Samu sulla sedia, con i nostri rispettivi membri di fuori. Samu barzotto, io un po' più eccitato e papà molle, ma comunque si presentava bene.
Dopo esserci toccati un po' eravamo tutti e tre duri e papà disse sorridendo "Non è male, è divertente"
"Vuoi vederli da più vicino? Se non ti imbarazza possiamo sederci vicini sul divano" propose Samu.
Acconsentì, e si sedettero entrambi uno per mio fianco. "Beh dai Dadò, il mio è più grosso ma anche il tuo non è male no?"
"Fa il suo lavoro!" disse Samu ridendo
"Voi che...ruolo...cosa fate tra di voi?" chiese
"Siamo versatili entrambi"
"Io non vi tocco ma...voi...fatelo pure tra di voi se volete, non mi disturba" disse a tratti
Così io e lui iniziammo ad accarezzarci, baciarci e segarci a vicenda in fronte a lui. Con intesa telepatica decidemmo di non andare oltre a quello.
Sicuramente a quella visione si eccitò molto perché iniziò a fremere di piacere, e così pure noi. Al ché dissi "Possiamo toglierci le maglie in modo da non sporcarci?"
Acconsentì e rimanemmo tutti e tre a petto nudo.
Lui continuava a guardarci sorridendo mentre se lo menava con foga. Io e Samu continuavamo a baciarci bocca, petto e collo mentre continuavamo il lavoro di mano reciproco.
Finché io, per primo, schizzai un po' su di me e un po' su Samu, essendo attaccati. Trenta secondi dopo toccò a lui che venne copiosamente tra me mie mani e su di me, arrivando fino al mio collo.
Papà non mollava di guardarci mentre muoveva il suo grosso membro. Dopo averci visto venire entrambi, mentre continuavamo ad accarezzarci il petto coperto dei nostri fluidi mischiati, iniziò a socchiudere gli occhi senza smettere di guardarci, finché si contrasse e iniziò, con un grido soffocato, a esplodere in non so quanti schizzi, che arrivarono fino alle sue proprie spalle
Ci mettemmo tutti a ridere e lui disse "Grazie ragazzi, è stato davvero divertente. E ora mi sento meglio."
"Potrebbe anche non essere una-tantum se ti sei divertito" risposi, a voce bassa non sapendo come avrebbe reagito.
"Vedremo, vedremo. Ma non dico no a priori" rispose sempre sorridendo. "Vado a farmi una doccia per primo se non vi dispiace"
Stava sorridendo, questo era importante. Non lo vedevamo così da parecchio tempo.
Forse non sarebbe successo nient'altro, oppure davvero quella sarebbe stata la prima e ultima volta anche se non aveva detto di no, ma in quel momento si era creato un legame forte di complicità che non ci saremmo mai aspettati di trovare tra di noi.
Quello che è sicuro in quel momento è che l'imbarazzo si era rotto e stavamo tutti e tre bene.

Continua....
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