Nel girone dei lussuriosi

Ed ecco il nostro Dan si trovò in un paesaggio rupestre... davanti a lui un lungo e tortuoso sentiero si addentrava in una fitta boscaglia che portava verso uno strapiombo vista mare. Il nostro impavido amico si incamminò lungo la strada che ad un certo punto si diramava in diversi viottoli tra gli alberi.
La luce filtrava in alcuni punti dove la vegetazione era più rada, in altri regnava l'ombra.
Nel tratto iniziale Dan non vide molti "escursionisti", ma dopo qualche curva iniziò ad incontrare gente, alcuni escursionisti come lui, altri "intrattenitori di piaceri"... questi ultimi si presentavano in jock strapp, perizoma o completamente nudi, con l'intenzione di intrattenere qualche viandante.
Ad un certo punto, dopo aver superato una fitta vegetazione, Dan si fermò di colpo rimanendo immobile e andando in estasi dalla visione che aveva davanti. Vi era una gran cagna che stava pompando un bel cazzone e ne smanettava altri due, mentre altri uomini nudi facevano uno sfondo di cazzi pronti per essere lavorati.
La troia, un ragazzo sulla trentina, aveva un bel fisico definito, un cazzo nella media, e un gran bel culo tondo, pronto per essere aperto. Il buco pulsava dalla voglia ed era bagnato.
Mentre la gran cagna lavorava di bocca e di mani quei cazzoni, un intraprendente escursionista gli si avvicinò calandosi i pantaloni, sputò sul buchetto, si passò un po' di saliva sul suo membro e senza avvisarla glielo piantò nel culo facendo sussultare la cagna. Iniziò un lungo e alternato stantuffamento del culo e la troia gemeva di piacere e si bagnava sempre di più.
Dopo una decina di minuti l'escursionista disse alla troia che stava montando: "Ora ti ingravido cagna!" e iniziò a venirgli nel culo, uno, due, tre, cinque lunghi getti di crema. Svuotò tutte le sue palle che la sborra gli riempì le viscere e colò anche fuori dallo sfintere.
Il tizio tolse il suo cazzo e rivolgendosi agli altri presenti disse: "questa cagna è in calore, l'ho preparata bene, ora dateci dentro anche voi" e se ne andò lasciando la troia ancora a pecora.
Uno dei presenti non perse tempo e ficcò subito il suo cazzo in quel culo grondante.
Il ragazzo che stava pompando poco dopo gli venne in gola, facendogli bere tutto il suo nettare.
La cagna era affamata e subito iniziò a pompare i due cazzi che prima stava segando.
Il secondo intrattenuto riempì ben presto di crema calda quel buco che iniziava ad allargarsi. Subito dopo un gran cazzone di 25 cm lo aprì meglio facendo gridare la cagna. Il ragazzo col calibro xl era prestante e girò in diverse posizioni la troia... passando dal 90 e metterla stesa a terra e gambe all'aria.
Il buchetto iniziale non era più riconoscibile, era diventato quasi una figa, largo, bagnatissimo, tanto che un amico del ragazzo che lo stava montando si avvicinò con un altro calibro xl e lo piantò dentro insieme a quello dell'amico nel mentre la cagna tirava cazzi con la bocca e con le mani. I due cazzi xl lavorarono insieme per tanto tempo quel culo tanto da allargarlo in modo indescrivibile per poi inondarlo con lunghi schizzi di sbora.
Gli avventori aumentavano, tanti si facevano svuotare le palle dalla bocca della troia, mentre altri, più pazienti, aspettavano per ingravidarla.
Nel mentre il nostro Dan era immobile, rapito da questa visione col suo cazzo gonfio pronto per esplodere, ma non aveva il coraggio di avvisarsi. Dopo un paio d'ore di scopata infinita, quando la cagna ormai aveva svuotato tutti i cazzi dei presenti e il suo culo/figa grondava sborra, Dan si riprese da quel torpore, e capendo che non era stato un sogno né un film porno, prima se lo fece succhiare e dopo iniziò a martellare quel culo bello sodo ma ormai aperto come una galleria. Anche Dan svuotò le sue palle dentro la troia per poi riprendere il cammino in quella foresta oscura che nascondeva un grande segreto.
Altri viandanti arrivarono e si fermarono per assistere e partecipare alla scampagnata. Forse in quelle ore la troia intrattenne un esercito di cazzi, se non di più.
La troia era insaziabile e instancabile, il suo culo ormai super sfondato era una galleria aperta che colava continuamente sborra ed accoglieva tutti gli avventori senza tanti problemi.
Dopo aver perlustrato un po' il bosco e riposato per alcune ore all'ombra di un maestoso pino, Dan torno in dietro e trovo la cagna ancora intenta a succhiare cazzi e farsi montare, così decise di darle una seconda razione.
Prima se lo fece succhiare e dopo iniziò a montare la vacca. Oramai era tutta fradicia e slabrata. Il suo buco era talmente aperto che ormai un solo cazzo dentro era poco. Così mentre Dan martellava quella galleria un altro avventore infilò il suo pistone dentro e la penetrarono insieme a lungo. Prima di venirle in culo, vedendola un po' stanca, decisero di farla bere, e svuotarono i loro cazzi nella gola della cagna che bevve tutto quel gustoso nettare senza sprecarne una goccia.
Così, doppiamente svuotato, Dan riprese il cammino verso nuove terre, dopo aver trascorso una giornata tra i lussuriosi.