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Prime Esperienze

Proposta di una vacanza erotica.


di cristmass
14.06.2018    |    10.471    |    5 8.5
"3 anni fa conobbi sulla spiaggia di Forte dei Marmi una ragazza russa che vive e lavora a Perm come top manager in una grande società russa..."
3 anni fa conobbi sulla spiaggia di Forte dei Marmi una ragazza russa che vive e lavora a Perm come top manager in una grande società russa. Lei era 30 anni più giovane di me, bionda, alta, occhi azzurri …….. insomma bellissima. Dimenticavo: era anche istruita ed intelligente. Molte delle donne di questi racconti vengono descritte più o meno così; la differenza è che la ragazza di questo racconto era davvero come l’ho descritta! Ma la cosa più incredibile fu che IO le piacqui. Nika ed io cominciammo ad uscire insieme e nei pochi giorni che le rimanevano di vacanza nacque una grande intesa, sia mentale che sessuale. Pensavo di aver vissuto una fortunatissima avventura di fine estate, ma in realtà continuammo a rimanere in contatto anche dopo il suo rientro in Russia ed anzi ……… ogni tanto lei si prendeva una piccola vacanza in Italia e passavamo insieme delle giornate e delle nottate roventi di sesso e passione.

Naturalmente però, col passare del tempo, i nostri contatti cominciarono a diventare meno frequenti, fino al momento che ebbi la certezza che non sarebbe più tornata in Italia. Mi mancava, ma evidentemente (e come normale) il suo interesse per un uomo tanto più grande di lei era arrivato al termine.
Allora giocai la mia ultima carta, e le proposi: che cosa ne pensi se la prossima volta che vieni in Italia organizziamo “la settimana del sesso”? Evidentemente la conoscevo abbastanza bene …… perchè lei accettò!!!! Era una ragazza seria, di sani principi, ma allo stesso tempo avventurosa e con una grande carica sessuale. La mia vaga promessa erotica la aveva stuzzicata, forse acceso i sensi….. e così venne in Italia.

Giorno 1.
Atterrò a Firenze un venerdì sera. La portai in hotel per lasciare i bagagli, cambiarsi e poi portarla fuori a cena. Ma le cose andarono un po’ diversamente: appena saliti in camera lei si sedette sul letto, mi tirò davanti a lei, mi abbassò i pantaloni e me lo prese in mano. Avrò i miei annetti, ma mi diventò subito duro, e lei lo prese in bocca regalandomi un pompino da favola. Ma si fermò prima che le venissi in bocca, mi spogliò, mi fece stendere sul letto, e organizzò uno spogliarello che fece arrapare me …… ma anche lei stessa. Infatti, quando avanzò sul letto e si mise a cavalcioni sul mio cazzo in procinto di esplodere, notai come era super bagnata. La penetrai come entrasse nel burro, e lei mi cavalcò come una furia, inarcando la schiena per il piacere. Ero super eccitato, e durai molto poco: esplosi dentro di lei liberamente, sapendo che prendeva la pillola, e per fortuna anche lei ebbe un rapido e bellissimo orgasmo contemporaneamente al mio.
L’inizio non era davvero male ……….

Ci misi un po’ a riprendermi, ma poi uscimmo a cena. Dopo cena, camminando per le strade di Firenze, incontrammo un Irish Pub piuttosto oscuro, rischiarato solo da candele, pieno zeppo di gente, dal quale usciva una bella compilation di musica. Fumammo l’ultima sigaretta e poi ci buttammo dentro. Era davvero difficile farsi strada fra la calca della gente, ma con molta pazienza riuscimmo ad arrivare fino al bancone e ad ordinare da bere. Eravamo davvero l’uno appiccicato all’altro, e tutti si muovevano, più o meno, al ritmo della musica. Approfittai della situazione e le misi le mani sul culo, che lei muoveva con armonia in maniera mooooolto sexy. Lei non si oppose …… fantastico! Del resto anche lei si rese conto che la calca era tale che era difficile per i nostri “vicini” vedere quello che succedeva al di sotto delle teste. Ed allora mi sbottonò la patta, me lo tirò fuori e cominciò a segarmi. Io ero imbarazzatissimo ed avevo paura che qualcuno potesse vederci, ma Nika …. evidentemente no.
Del resto, anche se imbarazzatissimo, ero anche molto eccitato e la lasciai fare. Mamma mia, che “settimana del sesso”!! Sfortunatamente però, non so come, un ragazzo vicino a noi si accorse delle nostre manovre e cominciò a ballare sempre più vicino a Nika, praticamente appiccicato a lei, ed anche se non lo potevo vedere molto bene, sicuramente stava strusciando il suo pacco arrapato contro le natiche della mia Nika. Stavo aspettando la reazione di Nika, il suo schiaffone, ma tutto questo non successe. Lei lo lasciò fare, continuando a sorridermi con fare malizioso.

Quando finalmente si girò in direzione del ragazzo, per vedere il proprietario del “pacco” continuò a sorridere, guardando alternativamente me e lui, e questo venne sicuramente interpretato dal ragazzo come una autorizzazione. Allora lui si fece più audace, si mise di lato rispetto a Nika e ….. si abbassò lo zip dei pantaloni. Pur nello stretto spazio che ci separava e nella penombra del locale, vidi distintamente che Nika infilò una mano nella apertura dei pantaloni, armeggiò un poco, e tirò fuori l’asta del bel ragazzotto. Rimasi sbigottito, ma Nika cominciò ad accarezzarlo e poi a segarlo esattamente come continuava a fare col mio.
L’espressione del ragazzo era fra l’arrapato ed il diabolico, finchè vidi i suoi muscoli facciali tendersi spasmodicamente in un segnale evidente di orgasmo. A quel punto Nika lasciò i nostri membri, mi chiese di prenderle un tovagliolino dal bancone del bar e si pulì la mano dall’ abbondante sperma che la ricopriva.
Il ragazzo si ricompose, dette un bacio sulla guancia a Nika e le disse: “grazie, angelo” tornando verso il suo gruppo di amici. Noi uscimmo dal locale e mentre si tornava verso l’hotel, Nika mi spinse contro un antico portone fiorentino e mi premiò con un lunghissimo e profondo bacio con la lingua, indimenticabile.

Giorno 2.
Ci alzammo molto tardi, praticamente all’ora di pranzo, ed uscimmo a fare i turisti. Camminammo per ore, finchè non ci fermammo in un un bar all’aperto per riposare e bere qualcosa. Che si fa, stasera? Era la domanda. Le esposi la mia idea: perché non ci divertiamo facendo fare a qualche “pappagallo” italiano la figura dello stupido? Come? Tu ti vesti più elegante/sexy che puoi, soprattutto con tacchi alti (che, essendo Nika già parecchio alta, la fanno diventare una top-model), poi entriamo nel bar di un hotel a 5 stelle, e mentre tu vai a sederti vicino al bancone, su uno di quei sgabelli altissimi che mettono in grande evidenza le gambe di una bella ragazza, io mi siederò più distante, ad un tavolino sul fondo del bar. E vediamo quanto tempo ci mette qualche imbecille ad avvicinarsi a te per “provarci”. Al momento giusto, verrò a salvarti!!

Dopo cena mettemmo in atto il nostro piano. Nika si era vestita davvero sexy, con tacchi alti, rossetto e unghie rosse, abbondante trucco viola attorno agli occhi, gonna lunga con uno spacco vertiginoso e un profumo dolcissimo che mi stordiva. Prendemmo un taxi, perché Nika avrebbe potuto rompersi una caviglia camminando sui suoi tacchi a spillo, e scendemmo ad un noto hotel 5 stelle nel centro storico di Firenze, nel quale quel fine settimana si teneva una Convention di medici. Entrammo al bar e ci disponemmo come concordato. Io entrai qualche secondo prima di lei, per non mostrare che eravamo insieme, e …… per godermi lo sguardo degli uomini presenti che la seguivano, anzi, la divoravano, mentre Nika si dirigeva ancheggiando sensualmente verso lo sgabellone centrale del bar. Il momento che si sedette ed accavallò le gambe fu magnifico: non si sentiva volare una mosca e tutti gli occhi erano puntati sulle sue gambe. Ordinò qualcosa da bere e finse di chattare col suo telefonino. Anch’io, al mio tavolino, ordinai qualcosa da bere e mi predisposi all’attesa. Ero teso ed emozionato. Data l’ora, altre persone (coppie e uomini soli) continuarono ad entrare nel bar, ed alcuni si andarono a sedere al bancone, vicino a Nika, ma nessuno in uno degli sgabelli proprio accanto a lei. Era così bella che incuteva soggezione ……….
Il tempo passava, e la tensione aumentava. Ci volle un po’ di tempo perché finalmente un uomo di circa 40 anni, molto elegante, le si avvicinasse e le chiedesse gentilmente di potersi sedere sullo sgabello libero vicino a lei. L’uomo si mostrò subito spigliato ed intraprendente, e cominciò a chiacchierare con Nika. Pur da lontano, vidi che la conversazione era molto amichevole ed i due non lesinavano sorrisi e brindisi. Con l’andare del tempo vidi che l’uomo tendeva a “fraternizzare” sempre di più: un paio di volte, con la scusa di dirle qualcosa all’orecchio, l’uomo sfiorò le guance di Nika, ed altre volte, come un vecchio amico, sottolineava una battuta dando piccoli colpetti sulle gambe nude di Nika, in bella evidenza attraverso il lungo spacco della gonna. Il tempo passava e l’uomo era sempre più sicuro che quella sera se la sarebbe scopata.

Le offrì ben 2 drinks, ed ormai si sentiva in diritto prenderle una mano fra le sue o di tenere una mano appoggiata sulla sua coscia, che ormai usciva completamente dallo spacco della gonna. Ad un certo punto l’uomo bisbigliò ancora qualcosa all’orecchio di Nika, ma questa volta lei si allontanò leggermente e scosse la testa dicendogli di no. Ma l’uomo era un autentico playboy, molto sicuro di se, non si arrese e, sfiorando soavemente la mano di Nika, si avvicinò ancora al suo orecchio e le disse ancora qualcosa, mentre le mostrava sorridendo la chiave della sua camera. Questa volta Nika fece il tipico gesto di: e va bene, se proprio vuoi ………..
Il suo gesto venne immediatamente seguito da un bel brindisi, occhi negli occhi, e da un grandissimo sorriso di entrambi. L’uomo si alzò, tese la mano a Nika che per alzarsi allungò le sue lunghissime gambe sempre più nude …….. e giusto in quel momento arrivai io. Ciao amore, le dissi, e la baciai sulla bocca. Per fortuna stasera sono riuscito a liberarmi più presto del previsto! Dai, andiamo a riposare. Entrambi salutammo l’uomo, gli stringemmo educatamente la mano, e ce ne andammo lasciando il poveraccio senza parole, con una faccia da cane bastonato al quale hanno rubato l’osso.

Quella sera facemmo un sesso incredibile, e mentre la scopavo le dicevo: dai, immagina di star scopando con quell’uomo …….. e lei stette al gioco in modo fantastico, e mi diceva: sei un amante incredibile, mi riempi tutta, ce l’hai enormemente più grosso di marito, mi fai godere come una troia, a mio marito non l’ho mai permesso, ma voglio che tu me lo metta in culo, perché non ti ho incontrato prima?
Fu una serata fantastica!

Giorno 3.
Il giorno dopo, Domenica, il programma era già fatto: andammo alla Fiera dell’Eros, che si teneva in un hotel poco fuori Firenze. Fu divertentissimo: era pieno di pornostar con enormi tette all’aria e (per lei) di gigolò con “pacchi” giganteschi che venivano scossi al ritmo di musica. C’erano simulazioni di orge e di sesso anale verameeeeeente realistiche, e perfino Rocco Siffredi che firmava autografi e chiacchierava amabilmente con tutti. Approfittai dell’occasione per comprare un giochino erotico davvero divertente: delle mutandine vibranti, ovvero con un vibratore rivolto verso l’interno, che la donna si inserisce vestendo le mutandine. Ma il più bello era che il vibratore era radiocomandato tramite un piccolo trasmettitore tipo aprigarage.

Subito decidemmo di andare a cena in qualche ristorante della zona, dopo che Nika avesse indossato le mutandine vibranti. Scegliemmo un ristorante molto affollato, dove servivano bistecche alla fiorentina su lunghi tavoloni ai quali sedevano più di 20 persone ciascuno. Quella sera Nika vestiva sportiva, con maglietta, minigonna e scarpette da tennis, ma comunque si vestisse, rimaneva sempre una gran gnocca!
Appena ci sedemmo cominciai la mia tortura: vibrazioni brevi, vibrazioni lunghe, tutta una sinfonia di vibrazioni. E naturalmente sceglievo sempre il momento più inaspettato e che la mettesse più in imbarazzo: mentre beveva un bicchiere di chianti, mentre parlava col commensale vicino, mentre il cameriere la serviva …….. e le sue reazioni erano divertentissime: a volte un saltino sulla sedia, altre volte tensione del viso e occhi sbarrati, o si piegava in avanti a protezione della vagina stimolata, se stava parlando, poi, le si strozzava la voce e tossiva per simulare di avere qualcosa in gola …….. buffissimo. Ma il più buffo era quando la sua reazione era un piccolo, soffocato rantolo di piacere.

Passammo tutta la serata a ridere come cretini finchè, al momento del dessert, mi accorsi che il commensale che sedeva alla sinistra di Nika (io ero a destra) evidentemente tratto in inganno dal suo “strano” comportamento, la aveva appoggiato una mano sulla coscia. Nika si comportava come nulla fosse, non so se perché le piaceva o per evitare una scenata, ma io presi l’occasione al volo, e cominciai a manovrare il vibratore in funzione della posizione della mano dell’uomo. Mano sul ginocchio, vibratore spento, mano che sale lungo la coscia, vibratore acceso, mano che si infila sotto la minigonna, vibratore al massimo. La cosa andò avanti per tutto il dessert ed il caffè, poi, al momento del conto, mi girai verso di lei, le passai un braccio sulle spalle, la tirai verso di me (e l’uomo, impaurito, tolse la mano e si ricompose) e la baciai con passione, mentre sparavo il vibratore al massimo e le infilavo una mano fra le cosce, in sostituzione di quella appena rimossa del simpatico commensale. Vi trovai un lago di piacere. Un lago caldo e viscoso: quanto aveva goduto ….. !!!
Ed allora mi venne in mente una grande idea: Nika, visto che ti piacciono le situazioni erotiche e che sei una ragazza coraggiosa ed avventurosa, domani sera ti voglio portare in un posto nuovo: un club prive !
Se la storia vi piace e volete che finisca la settimana, scrivetemelo, e pubblicherò anche il finale.
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