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Scambio di Coppia

Nuova moglie russa e nostra prima volta.


di cristmass
05.01.2014    |    12.387    |    6 9.2
"Ma c’erano tante cose da decidere prima di andare ……..."
Qualche anno prima avevo divorziato dalla mia prima moglie, e l'anno scorso mi sono risposato.
Con Irina, la mia seconda moglie,ne avevamo parlato tante volte, ma non avevamo mai provato a dirci l’un l’altro: proviamo !
Pero’ in una sera di particolare eccitazione, fantasticando ad alta voce nel corso di una torrida sessione di sesso, la presenza di un secondo uomo nel nostro letto divenne cosi’ realistica ed eccitante che aprimmo il laptop su un bel sito di scambisti, e cominciammo a valutare la coppia adatta alla nostra prima volta.
Cliccando sul PC, leggendo i profili, guardando le foto, il mio membro si fece duretto e la mia Irina comincio’ a giocarci con le sue labbra umide e carnose.
Mi venne subito duro, e mentre continuavo a cliccare con una mano, usavo l’altra per massaggiare il clitoride del mio amore, una donna davvero molto bella, 15 anni piu’ giovane di me, bionda, russa, alta e slanciata. Ero stato davvero fortunato quando la incontrai durante un mio viaggio a Mosca. Fu amore a prima vista, e ci sposammo dopo 6 mesi di continui viaggi Italia-Russia.
Mi soffermai sulla coppia che mi pareva piu’ interessante (Irina non era in posizione di vedere lo schermo del PC………): era online, lei tette grosse e sode come la mia Irina, e lui muscoloso da palestra 7 giorni alla settimana.
Presi appuntamento per l’indomani, sabato sera, in un Club Prive.
Il primo passo era fatto. Ma c’erano tante cose da decidere prima di andare ……. Come comportarci nel Club, che limiti porci, segnali d’intesa ………
Ma una seconda fantastica sessione di sesso ci fece passare tutto il resto in secondo ordine.
Il giorno seguente trascorse normalmente, apparentemente, ma le nostre teste erano in ebollizione, gia’ li, al Club, fantasticando: che cosa sarebbe successo ?
Dopo cena ci cambiammo, e Irina mi chiese: che cosa mi debbo mettere ? Le spiegai che, sotto il cappotto, doveva essere sexy, scandalosamente sexy, una vera troia. Volevo che gli uomini impazzissero guardandola, e volevo godere del pensiero che lei era mia e solamente mia, anche se in Italia la maggior parte degli uomini avrebbero fatto pazzie per portarsela a letto. E nel Club ne volevo avere una controprova e godere di quella sensazione di potere.
Lei si vesti’ in maniera oscenamente sensuale, e per una gnocca come lei non era troppo difficile……
Il tragitto in macchina fu quanto di piu’ erotico si possa provare: 1000 pensieri nella testa, le avrei voluto dire tante cose, concordare il nostro comportamento, ma non volevo offendere la sua intelligenza.
Le dissi solo: ricordati che in quei posti basta dire NO, o fare un cenno con la mano, e gli uomini si ritirano in buon ordine. E’ la regola dei Club Prive, non temere. Se vogliamo limitarci a guardare gli altri, saremo liberissimi di farlo. Se l’atmosfera del posto ci eccita, saremo liberi di fare l’amore fra di noi, senza la partecipazione di altri. Se qualcuno ti tocca mentre facciamo l’amore, tu puoi fermarlo con un solo cenno.
Ed entrammo. L’altra coppia non era ancora arrivata, e cosi’ ci sedemmo ad un tavolino. Il passaggio di Irina attiro’ subito l’attenzione di diversi single, che cominciarono a girarci intorno come mosconi attratti dal miele.
Irina lascio’ in bella vista le sue lunghe gambe avvolte da calze di seta nera, mostrandole fino al pizzo che le reggeva, ed i suoi seni grossi e rotondi trasparivano sotto la camicetta rossa, finissima e con un profondo V che le arrivava fino all’ombelico.
Non contento della vista offerta, io le toccavo ripetutamente le cosce, fino all’inguine, e le accarezzavo le tette infilando la mia mano sotto la camicetta. Lei stava al gioco, mi sorrideva divertita e sorseggiava il suo calice di vino bianco.
I single giravano attorno, ammiccavano, alla fine si formo’ un gruppo di single seduti al bancone del bar, nel punto piu’ vicino ad Irina, ma forse intimiditi dalla sua classe, guardavano con evidente insistenza ma non si facevano avanti.
Dopo 20 minuti, 2 ragazzi sui 30 anni, quindi un poco piu’ giovani di Irina, finalmente avanzarono verso il nostro tavolo, si presentarono e chiesero di sedersi con noi. Sorridendo amabilmente dicemmo di si, e intavolammo una simpatica conversazione.
L’atmosfera era amabile, e cosi’, dopo poco, si offrirono di portare a ballare Irina. Io rimasi a sedere, per godermi pienamente lo spettacolo. Lei ballava sensualmente sui suoi tacchi 12, e i 2 ragazzi facevano del loro meglio per sembrare naturali, accontentandosi solo di allungare qualche “mano” sui fianchi di Irina nelle piroette o a sfiorare i suoi seni e le sue natiche nei movimenti piu’ravvicinati. Io ero realmente molto molto eccitato. Stavo realizzando il mio sogno erotico.
Poi riaccompagnarono Irina al tavolo, e mi chiesero il permesso di continuare a ballare nella stanza oscura del Club. Io non volevo passare per un gelosone fuori posto e rispondere di no, cosi’ si creo’ un silenzio imbarazzante che venne finalmente riempito dalla gioiosa voce di Irina che disse: grazie dell’invito ragazzi, siete molto simpatici, ma adesso sono un poco stanca. Magari piu’ tardi. Ciao.
Grazie Irina, sei il mio angelo. In quel momento ci si avvicino’ la coppia contattata il giorno prima per internet. Lei aveva un viso simpatico, grandi tette, purtroppo con qualche chilo di troppo. Lui alto, atletico, capelli cortissimi, e sicuro di se, evidentemente a suo agio nel Club.
Bevemmo un paio di drinks e conversammo ridendo molto sul tema sesso e scambi di coppia. Loro erano piuttosto esperti in questo campo, e quindi si offrirono di farci da guida nei meandri oscuri del Club.
Visitammo la sauna, la piscina, la sala sadomaso, la sala glory-hole, e quando passammo dalla stanza oscura ci soffermanno un poco, ballando al suono di una bellissima canzone di Ramazzotti. Stringevo forte Irina, e toccadola sul culo, le feci sentire contro il suo ventre la forte erezione che stavo godendo. Anche lei era evidentemente eccitata e mi abbasso’ lo zip tirandomelo fuori massaggiandomi dolcemente. Poi, protetta dall’oscurita’ si mise in ginocchio e me lo prese in bocca, succhiandomelo come solo lei sa fare. Pur nell’oscurita’ vidi allora che la coppia dei nostri “amici” si era avvicinata a noi, e vidi lui mettere una mano fra i lunghi capelli biondi di Irina e spingere con forza la sua testa sul mio cazzo, fino a farglielo inghiottire completamente, fino alle palle, e poi muoverla avanti e indietro, in un movimento volgare, come a una prostituta. Ma la mia eccitazione ed il mio piacere non mi fecero muovere, neppure quando lui, con l’altra mano, si infilo’ dentro la sua camicetta e le strinse forte una tetta. Anche Irina non si ribello’, e questa situazione continuo’ fino a quando Giovanna, la moglie di Enrico, si inginocchio’ di fronte al suo uomo, gli apri’ lo zip, e comincio’ a riservargli lo stesso trattamento del quale stavo godendo io.
La situazione era il massimo delle mie fantasie erotiche. Intanto nella stanza oscura erano entrati alcuni single che prima si limitarono ad osservare la scena, con mio massimo piacere, ma poi cominciarono ad avvicinarsi, e poi tirarono fuori i loro uccelli, cercando di portare la mani delle nostre donne sui loro membri in erezione. Le due, allora, si alzarono, e tutti e 4 uscimmo dalla stanza oscura. I single pero’ non volevano arrendersi e ci seguirono nei corridoi del Club. Camminammo rapidamente, fino a capitare nella stanza delle coppie. Li eravamo in salvo: i single non vi erano ammessi !
In questa stanza, vi erano una dozzina di persone, che erano impegnate in varie posizioni in esercizi sessuali sia di coppia che di gruppo. Le donne mugolavano il loro piacere e gli uomini si muovevano ritmicamente sopra, dietro, di fianco alle donne, infilando i loro membri in qualsiasi buco venisse a loro offerto, cambiando di partner e di buco, a seconda dell’opportunita’.
I nostri amici si spogliarono rapidamente, trovarono un angolo libero sul grande lettone, e cominciarono a scoparsi con forza. Le grosse tette di lei ballavano sotto i colpi del suo uomo che comincio’ a prenderla a pecorina, mettendo cosi’ in mostra un cazzo di dimensioni davvero fuori dal comune, sia in lunghezza che in diametro, che peraltro si abbinava bene al corpo da culturista del tizio. E che lei ne godesse …… era evidente, dagli urli selvaggi che emetteva ad ogni penetrazione !
Benche’ non abituati ad una simile situazione, io e Irina eravamo super eccitati, e cosi’ ci spogliammo, trovammo uno spazio libero vicino ai nostri amici, e …… cominciammo. Misi Irina sulla schiena, e cominciai a slinguazzarle la topina. Non che ce ne fosse bisogno: era gia’ fradicia. Ma so quanto le piace. Poi, continuando a leccarla le infilai anche un dito nella fessura, poi il secondo, e lei ebbe un orgasmo mai visto: era la prima volta che la vidi non essere capace di trattenere la pipi’, e bagno’ abbondantemente il mio viso ed il letto. Poi, come a volermi ringraziare, mi fece a mia volta sdraiare sulla schiena, e inginocchiata su di me mi comincio’ un pompino epocale. Dovetti sforzarmi per non venire troppo presto…..
A quel punto Enrico, il nostro amico, che stava ancora pompando a pecorina la sua Giovanna, allungo’ una mano sul culo di Irina, che era inginocchiata a suo lato, e comincio’ ad accarezzarlo soavemente. Io naturalmente vedevo benissimo la scena, ed attesi la reazione di Irina. Lei sembro’ non accorgersi neppure delle carezze, ed io non intervenni. Poi lo vidi infilare un dito nella topina di Irina, e cominciare a muoverlo su e giu’ sempre piu’ velocemente. Adesso era impossibile che lei non lo sentisse, ma non dette alcun segnale di imbarazzo. Beh, a questo punto potevo essere sicuro che le piacesse, e per me era il massimo della libidine, ma anche il limite di quanto potevo sopportare ….. anzi, non avrei mai immaginato che Irina fosse cosi’ liberale da spingersi a tanto. Sentivo in me una punta di gelosia, ma anche tanta carica erotica, cosi’ che fra il pompino di Irina e la sua visione con un uomo che la masturbava, urlai: ecco, ecco che sto per venire !!!
In quel esatto momento, Giovanna si giro’ di 90 gradi, sposto’ la testa di Irina e si mise in bocca il mio cazzo gonfio e pronto ad esplodere un fiume di sperma. Ma non feci in tempo a venire, perche’ Enrico, vistosi sfilare il suo cazzo dalla topa di Giovanna, si mise dietro a Irina e le appoggio’ il suo incredibile arnese alla fessura. Irina non si mosse, ma le vidi una smorfia sul viso: evidentemente il mio amico trovava difficolta’ a penetrarla, e cosi’ spingeva contro la sua fessura non abituata a quelle dimensioni. Guardavo e aspettavo la reazione di Irina, ma lei ancora una volta non si mosse, fino a quando il cazzo di Enrico si fece strada dentro mia moglie e comincio’ a stantuffarla con forza, anzi con violenza, e Irina comincio’ ad essere spinta anvanti ed indietro. Lei chiuse gli occhi, ed emise mugolii che non avevo mai udito prima.
Cio' che mi lascio' stupefatto fu la naturalezza con la quale mia moglie si stava facendo scopare da un estraneo. Io avevo sempre pensato che non ne fosse capace, neppure in sogno ..........
Invece era li' davanti ai miei occhi, che mugolava e godeva di quell'enorme cazzo che la stantuffava instancabilmente.
Mi sembrava di essere spettatore di un film: non era mia moglie quella che dopo la pecorina si giro' sulla schiena, apri' oscenamente le sue gambe, lunghe, eleganti, ornate da calze autoreggenti nere e scarpe con tacco a spillo, ed attiro' sopra di se il bestione che torno' ad infilarle il suo arnese fino alle palle e riprese a chiavarla violentemente. In questa posizione la scena che mi si presentava era ancora piu' visibile e violenta: lui la POSSEDEVA, e Irina lo spingeva ancor piu' dentro di lei tirandolo per le natiche.
Il suo ritmo aumento', lui stave per venire, e per me era un sollievo: finalmente la fine ..... ma mia moglie lo spinse via da sopra. Un bagliore di sollievo mi pervase. Ma la manovra di Irina era solo tesa ad una nuova umiliazione per me: gli tolse il preservative, si mise in bocca il suo enorme cazzo, fece un grande sorriso mentre ne sentiva il suo esagerato gonfiore, e dopo aver ben assaggiato la sua cappella, riusci' quasi ad ingoiarlo totalmente. Poi gli disse: adesso voglio sentirlo dentro di me senza preservativo. Ero paralizzato, ma lui no, e cosi' dovetti assistere a quell'uomo che lo infilava ancora, e senza preservativo nella fica della MIA Irina.
Era una scena impossibile. E lui venne, grugnendo come un animale, sborrando dentro mia moglie.
Lei lo abbraccio' e lo bacio'. Credevo che queste effusioni fossero un segno di amore ..........
In quel momento non sapevo se sarei stato piu' capace di baciarla e chiamarla "amore mio". Ci stendemmo tutti e 4 supini sul grande lettone, attorniati dalle altre coppie, senza parlare. Vista la situazione di riposo, cominciai a prepararmi per scendere dal letto e tornare a casa, ma Irina mi chiese: dai, amore, per favore fermiamoci un altro pochino........ Fu come un segnale per il lui di una coppia vicina, che comincio' ad accarezzare il seno sinistro di Irina, che ....... sorrise ! Lui allora le mise un dito fra le sue labra carnose, e lei glielo succhio'. Piu' chiaro di cosi' .......... lui allora le monto' sopra all'altezza del collo e le offri' il cazzo, che immediatamente spari' nella bocca di Irina. Comincio' un pompino degno di "gola profonda" . Enrico allora, quasi con un moto di gelosia, si senti' in dovere di intervenire: si fece spompinare velocemente dalla moglie, riprese la sua erezione mostruosa, poi si avvicino' ad Irina, le sollevo' le gambe ad angolo retto e le appoggio' il cazzo sul buchino del suo culetto. Il sesso anale era sempre stato un tabu' per Irina, ed io ero sicura di vederla schizzare via da quella posizione. Ma ancora una volta pareva che Irina non se ne accorgesse, non si mosse, e l'uomo comincio' a spingere il suo arnese contro il buchino. Ma non poteva passare ....... allora lui sputo' sul suo cazzo e sul buchino di mia moglie e riprese a spingere. Vidi distintamente il buchino di Irina che si dilatava sotto quella pressione, ed il cazzo comincio' a farsi strada nel culo di mia moglie. Vidi Irina irrigidirsi, poi contorcersi, mugolare forte di dolore, e due lacrime spuntare nei suoi occhi. Dovevo intervenire, appoggiai una mano sulle spalle del mio amico per fermarlo, ma Irina, con un filo di voce mi disse: caro, lascialo fare.
Benche' mi paresse un incubo, era la volonta' di mia moglie, mi ritirai, e assistetti alla lenta penetrazione di quell cazzo nel culetto vergine di Irina. Entro' fino al fondo, e comincio' a stantuffare sempre piu' velocemente. Irina veniva per la prima volta inculata, e non da me, ma da un altro uomo. Ma per Irina era troppo grosso, e dopo poco lei grido': dai, vienmi dentro, ce l'hai troppo grosso, mi fai male !! Enrico le ubbidi', ed ancora una volta le sparo' dentro tutto il suo sperma, senza alcuna protezione, senza preservativo. Anche l'uomo spompinato venne, lui in bocca a Irina, che, appena vide sfilati I 2 cazzi ......... sorrise !! ........ Sorrise !! Finalmente Irina acconsenti' a rivestirsi, uscire da Club e tornare a casa. Io non sapevo ne' cosa pensare di lei, ne' che cosa dire: il viaggio di rientro, in macchina venne fatto nel silenzio assoluto.
Continua, ma pregherei I lettori di questa storia di esprimere un loro giudizio SU DI ME, e se volete anche su mia moglie.





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