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Scambio di Coppia

L'aperitivo di benvenuto all'hotel


di Membro VIP di Annunci69.it Eden_2020
03.04.2024    |    269    |    0 9.3
"Lo tiene in bocca e si avvicina alla bocca di Carlotta, con la mano prende il viso di Geneviève, le loro tre bocche sono incollate e Francesca fa assaggiare..."
Tocca a me, Serena, leggere il prossimo bigliettino. Vado al centro della sala, mi chino mostrando con sfacciataggine un culo generoso il cui profilo è segnato dalla gonna aderente senza nulla sotto e apro il biglietto e lo leggo prima in silenzio. Mi sento un po' in imbarazzo, ingoio prima di iniziare a leggere: "Mi piace provocare gli sguardi degli uomini (e anche delle donne in realtà) mentre passeggio al centro commerciale o al supermercato." Poi leggo a seguire la parte di lui: "Mi piace guardare film porno insieme a lei." Mi guardo intorno e indico la coppia di Napoli e mentre lo faccio aggiungo: "Mi piacciono entrambe queste cose."
Ho sbagliato ad indovinare. Il barman mi chiede: "Cosa ti piace bere?" arrossisco di nuovo. Maliziosamente gli dico: "Dipende… dipende da dove mi trovo... per ora va bene un gin tonic."
Mentre mi guarda bere il gin tonic, Jeorge si rivolge a Geneviève e dice: "Vai tocca a te, che ne pensi delle porcate lette da Serena?" Geneviève inizia: "L’idea di andare in giro senza indossare l’intimo e provocare è una mia fantasia, mai realizzata però finora... mi piacerebbe farlo in coppia con un'altra donna, forse riuscirei a farlo con meno inibizione. Magari con il mio uomo che ci accompagna o che ci segue e osserva ma in due donne. Per quanto riguarda i porno li guardo sia da sola che con il mio uomo quando ce l'ho ma sono molto esigente, non sempre mi eccitano. A volte addirittura sono così ridicoli che mi spengono ogni desiderio." Helga annuisce mentre la collega parla e quando tocca a lei: "Ci organizziamo uno di questi giorni per giocare insieme al centro commerciale giù in città? Qualcuno si offre per accompagnarci?" Parte una risata collettiva.
Gennaro risponde: “Al centro commerciale? Non ci avevo mai pensato, Nina, che dici?" Nina arrossisce, continua a guardare tra le mie gambe e fa: "Forse mi piace guardare, più che mostrare" e poi: "Film? Ma se ne vedessimo uno tutti assieme?"
Andrea allora: "Appoggio l'idea del film, che ne dite stasera dopo cena?" E Annalisa: "Purchè sia un film di qualità… ah, a proposito, anche a me piace mostrare, sempre con eleganza, mi eccita l'idea di sapere che vi state domandando se e che biancheria indosso. Insomma: vedo e non vedo."
Si inserisce Luca: sì sì stasera dopo cena filmetto porno ma lo facciamo scegliere alle donne, vediamo che ci propongono… per quanto riguarda il giro al centro commerciale con noi sfondi una porta aperta, ci piace un sacco provocare in giro per strada o per negozi.
Carlotta: "Carina l'idea del film, ragazze se ceniamo assieme a tavola scegliamo, ho in mente alcune idee… sì mi piace mostrarmi, anche in modo molto sfacciato. Più di tutto però mi piace guardare: vi confesso una cosa, mi piacerebbe sbirciare Francesca: quando si mette in tiro è irresistibile, ma se osasse un pochino di più credo non riuscirei a stare ferma…"
Francesca: "II problema quando vedo questo genere di film sapete qual è? Mi viene voglia di emulare… e non riesco a vederlo mai fino alla fine." Ride maliziosa, da vera maialina. Poi prosegue: "Per l’esibizionismo al centro commerciale per me sarebbe la prima volta, non so se ce la farei ma potrei provare."
Tocca a Geneviève. Sceglie un biglietto. Arrossisce, deglutisce, prende tempo, poi legge: "A me piace giocare con la sborra, in tutti i modi, mi piace leccarla, farla entrare e uscire dalla bocca, leccarla dalle mie stesse tette o, meglio, dalle tettine di qualche amica, mi piace poi, con la bocca piena di sperma, baciarla e stare ore a limonare senza ingoiare, tirare la lingua dentro e fuori, lasciarla colare dalla bocca e raccoglierla ancora."
Cala il silenzio e l’imbarazzo tra tutti, Geneviève prende la parola: "Beh capite bene che farlo adesso qui è complicato, farò penitenza." Chiede da bere un frullato, si sfila le calze autoreggenti che porta sotto la divisa. Anche per lei Jeorge, il Barman, prepara un bicchierone con latte montato, banana mango e vodka, con due cannucce adornato con una fettina di mango. Nel passare per servirlo si struscia sul mio ginocchio e per farlo passare allargo un po’ le gambe, Nina, la donna di Napoli seduta di fronte a me, nota la scena e si accorge che non porto le mutandine. Arrossisco ma non stringo le gambe, le lascio aperte in bella mostra per lei.
Geneviève sorseggia lenta il suo frullato e ci dice: "Ragazzi, mi vergogno un po’ ma devo ammettere che solo ad aver letto questo bigliettino mi sono bagnata ed emozionata, non pensavo, ma devo essere onesta, come prevede il gioco: sì, mi piace. A voi? voglio sentire le ragazze. Vi dico che, secondo me, lo ha scritto Serena."
Inizia Nina, balbetta: "Non ehm… non… non ho mai provato però sarò onesta anche io, a me ha fatto lo stesso effetto, non so se sono pronta ma l’idea non posso dire di scartarla."
Helga afferma: "A me piace innanzitutto ingoiare la sborra quando faccio un pompino, mi piace berla tutta. L’idea di condividere questo piacere con un’altra donna mi eccita ma il presupposto è che ci sia molta confidenza con tutti i partecipanti al gioco, non leccherei o berrei la sborra di uno sconosciuto. Non so spiegare perché ma è così."
Annalisa: "No ragazzi, scusate, non è per me. Anche se, proprio per essere onesti, ecco vederlo fare potrebbe piacermi."
Serena: "Penso che questa cosa sia molto più eccitante per l’uomo che la subisce che per la donna che lo fa ma penso anche che per me, sapere che il mio uomo mi guarda estasiato o gode di ciò che faccio, è impagabile. Quindi per concludere pur non avendo scritto io il biglietto anche io voto sì, soprattutto a giocare con un’amica con le lingue sul cazzo al quale abbiamo fatto un pompino insieme."
Francesca: "Vi rispondo così." Prende per mano Carlotta, si dirige lentamente al centro della sala e va verso Geneviève, le prende il bicchiere dalle mani, prende le due cannucce, le lecca, e succhia una bella quantità di frullato. Lo tiene in bocca e si avvicina alla bocca di Carlotta, con la mano prende il viso di Geneviève, le loro tre bocche sono incollate e Francesca fa assaggiare il frullato a tutte e due, poi se lo riprende tutto in bocca e poi ancora un altro giro. Soddisfatta ingoia tutto, porge il bicchiere a Carlotta che con lo sguardo di una cagnetta in calore si dirige verso Luca, affonda il dito indice nel bicchiere poi, inzuppato di frullato, se lo mette in bocca e lo succhia alludendo a ben altro mentre tiene lo sguardo fisso su di lui e, a tratti, sul suo pacco. Luca è lusingato da tanta attenzione, vorrebbe rispondere a questa provocazione ma si trattiene e lascia che il gioco prosegua.
Helga quindi prende un altro bigliettino e legge: "Mi piace quando le donne mi guardano il pacco. Indosso apposta pantaloni attillati senza biancheria." Diventa rossa, poi viola, sa benissimo chi lo ha scritto. Inizialmente non vuole mettere in difficoltà il collega, esita un po’... poi ci ripensa: "Ma chi volete che lo abbia scritto se non Jeorge? Lo conosco come le mie tasche! Jeorge fa un sorriso di quelli che ti stendono e annuisce. Helga è la prima ad aver indovinato l’autore del biglietto quindi scatta un applauso fragoroso e divertito.
Annalisa si alza, prende un altro bigliettino dalla ciotola al centro e legge: "La mia fantasia è poter fare un massaggio a quattro mani, con la mia lei, a ciascuno di voi. Vi immagino stesi a terra in fila. Io partirei dal collo e lei dai piedi, per incrociarci al centro e poi uno risalire, l’altra scendere. Dopo due minuti di relax le prime due persone che hanno ricevuto il massaggio farebbero lo stesso con gli altri distesi. Poi ci stenderemo alla fine della fila per ricevere anche noi il massaggio. Sembra complicato ma è come il salto della cavallina che si faceva da bambini. Proviamo?"
Annalisa indica verso Nina: "Sei stata tu?" Le chiede. No, non ha indovinato. Jeorge le fa: "Bene, scegli, o ti togli un abito o fai un massaggio a ciascuno di noi…"
Francesca: "Oh che figata, dai facciamolo sì sì a me i massaggi piace sia farli che riceverli." Carlotta: "Siii ottima idea." Nina intanto continua a guardarmi fissa tra le gambe, sta cercando di capire se davvero non porto la biancheria, si è finalmente rilassata e fa: "Oh, finalmente una fantasia che mi piace, anzi mi piacerebbe proprio iniziare così, Gennaro, che dici?" A Gennaro non sembra vero e si lascia andare quasi a un gridolino: "Siii."
Tocca a me: "Molto interessante questa storia dei massaggi. Io molto volentieri farei il gioco descritto nel biglietto."
Andrea: "Annalisa è bravissima, ha delle mani che regalano piacere appena ti sfiorano."
Prende la parola Luca: "Bellissima questa cosa, mi piace molto, anzi, vi proporrei di farlo subito." "Calma, calma", lo interrompe Jeorge: "Però una breve dimostrazione possiamo chiederla che dite? Luca, ti vedo così entusiasta, vieni qui, Francesca stenditi. Annalisa dalla testa, Luca dai piedi, fateci vedere come fareste."
Francesca si stende sulla moquette, a pancia in sù. Luca le toglie le scarpe, le massaggia i piedi sotto la pianta e poi prende una caviglia tra le mani e risale fino al ginocchio. Intanto Annalisa ha messo una mano sotto al collo e una sullo sterno. La mano di Annalisa si sposta di lato e subito vediamo l’effetto: il capezzolo di Francesca diventa turgido sotto la camicetta. Le mani scendono ancora fino all’ombelico mentre Luca risale fino al bordo dei pantaloncini neri di pelle cortissimi.
Io dico: "Dai Jeorge, avevi detto che ti saresti messo in gioco? sdraiati vicino a Francesca, resta in slip, e ci pensiamo io e Carlotta a te." Jeorge, dopo una brevissima esitazione, accetta e si toglie in un battibaleno pantaloni, giacca e camicia. È uno spettacolo per cui molte donne pagherebbero. Si sdraia anche lui a pancia in su e non posso negare di fare fatica a togliere lo sguardo dal suo pacco. Faccio cenno a Carlotta di avvicinarsi, con uno sguardo complice cominciamo a massaggiarlo: io le spalle e il torace, lei le gambe. Il tempo a disposizione è poco ma ci accorgiamo che quando Carlotta con le mani gli accarezza le cosce fin quasi all’inguine lui fa un lieve balzo e sorride imbarazzato…
Io intanto scendo con le mani fino all’elastico delle mutande. Ha una erezione importante e l’elastico si solleva, spingo poco la mano dentro gli slip fino quasi a sfiorarlo, avrei voglia di tenere in mano quella mazza pulsante, di prenderla in bocca e a questo pensiero mi bagno.
intanto Luca infila le dita sotto ai calzoncini fin quasi alle mutandine di Francesca, mi guarda divertito e mi fa cenno che… le mutandine non ci sono! Io rido e proseguo a dedicarmi a Jeorge.
La mia mano incontra quella di Carlotta, che pure si era spinta fino alla base dell’asta. Per massaggiargli lo stomaco mi sono messa a gambe aperte sopra di lui e mi sono ricordata che non porto gli slip. Sarà per questo la sua erezione? Con questi pensieri mi tiro indietro, do un bacio sulle labbra a Carlotta e mi siedo.
Tocca ad Helga: "Dopo aver visto la dimostrazione appena fatta, anche se fino a un minuto prima avessi detestato i massaggi, direi sì assolutamente. Questo gioco mi intriga molto." Poi aggiunge: "Posso indovinare chi lo ha scritto?" Jeorge, che nel frattempo si è rivestito velocemente, riprende in mano… il gioco: "Va bene, però visto che non tocca a te, se perdi paghi pegno doppio. Ma se vinci doppio premio!"
“Beh secondo me lo ha scritto Luca! Ho indovinato?" Chiede. Luca sorpreso volge lo sguardo su Helga e afferma: "Cavolo come hai fatto? Sì hai indovinato!" Helga allora entusiasta: "A questo punto merito il doppio premio! Scelgo io quale o mi fate voi delle proposte?" "Scegli tu", diciamo tutti quasi in coro. E lei senza troppo esitare: "Posso esagerare o vi scandalizzate? Vorrei infilare la mano a giro sotto le gonne delle donne qui presenti perché ho voglia di capire alcune cose... naturalmente se qualcuna non gradisce può rifiutarsi, basta che tenga le cosce chiuse." Dopo un primo momento di imbarazzo, complice anche qualche bicchiere di troppo, il gruppo sembra gradire. Helga va un attimo a lavarsi le mani poi torna gocciolando un po' di acqua e si avvicina a ciascuna, con la mano destra apre un po' di più le gambe già leggermente divaricate e delicatamente inizia la sua esplorazione. Vuole capire chi di noi ha la biancheria e chi non.
Si avvicina a Francesca che ha già sbottonato i pantaloncini di pelle nera, le infila la mano dentro. Francesca allarga le gambe. Ha la fica bagnata, Helga spinge un dito e poi un secondo dito dentro. Si guardano negli occhi con intensità, viene verso di me, le prendo la mano e me la porto alla bocca: voglio sentire il sapore di Francesca, ancora eccitata dalle mani di Luca e Annalisa addosso e dalle dita di Helga dentro. Ha un sapore dolce, buonissimo.
Helga intanto appoggia l'altra mano sul mio ginocchio e sale fino alle mutandine che... non trova nemmeno questa volta. Indugia ma io sono fradicia. Il sapore di quelle dita piene di fica in bocca, il pensiero dell'asta di Jeorge che saliva davanti alle mie mani, mi ha fatto gocciolare tra le gambe. Le prendo la mano e me la spingo dentro la fica, mentre continuo a leccarle l'altra mano. Mette due dita, le dico: "Metti tutta la mano." Prendo dalla borsetta il gel lubrificante che tengo sempre con me, e glielo porgo. Lei si cosparge le cinque dita, le mette a cuneo e spinge dentro di me. Ha la mano piccolina, che entra tutta. Non avevo mai provato tutta la mano dentro, godo da morire. La muove, la gira lentamente dentro, poi mi bacia.
Mi rendo conto di aver perso il controllo e provo a ricompormi. Guardo Luca, mi strizza l'occhio e mi dice: "Va tutto bene." Mi sento rassicurata da quello sguardo, respiro.
Helga si avvicina a Carlotta, le prende la mano e la invita a seguirla verso Annalisa. Desidera stuzzicare Annalisa a quattro mani. Con fare quasi autoritario ordina a Carlotta: "Fai esattamente quello che faccio io, Annalisa è un po’ ritrosa ma vedrai come la faremo divertire. Luca, per favore, mettiti qui dietro al divano e tienile ferme le mani, in alto. non le fare male, se ti implora molla, ma vedrai che le piacerà." Poi infila le dita della mano sinistra nella scollatura di Annalisa e inizia ad accarezzare uno dei due seni intorno al capezzolo senza mai toccarlo. Con la mano destra accarezza il suo ginocchio e risale lentamente verso le cosce. Stessa cosa fa Carlotta. Le loro mani si incontrano all’ingresso della fica. Scansano le mutandine microscopiche di Annalisa e insieme affondano il loro dito medio mentre col pollice accarezzano in circolo e con tocco lieve il clitoride già umido. Annalisa sembra piacevolmente sorpresa dalle sensazioni che sta provando, vorrebbe mugolare e sospirare ma si trattiene e soffoca ogni gemito che le sale in gola. Dopo qualche secondo di goduria, Helga guarda Carlotta e le fa cenno di finire, sfilano le loro mani e Helga spiega: "Questo era solo un aperitivo… serve a far venire voglia di una bella cena." A questo punto tocca a Geneviève. Con Helga sono molto amiche, la confidenza è tanta. Helga la guarda e fa: "Per te avrei pensato a qualcosa di speciale." E inizia a frugare nella borsetta. Tira fuori quello che sembra essere un classico rossetto, lo apre e fa girare la base. In realtà è un piccolo vibratore ‘da viaggio’. Lo aziona, lo appoggia sopra la camicetta in corrispondenza dei capezzoli, prima uno poi l’altro. Se inizialmente erano già turgidi ora sembrano bucare la stoffa, due chiodi, durissimi. Contemporaneamente la mano di Helga si insinua in mezzo alle gambe di Geneviève…
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