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Scambio di Coppia

SCARPE ROSSE parte quarta


di 2ofquattrok
24.02.2021    |    563    |    1 9.4
"Il suo compagno era già uscito di casa perché l’automobile non era nel parcheggio..."
Quella sera volle essere sodomizzata con forza. Diceva: “incula la tua troia, aprile il culo”
Nella follia dell’amplesso lui l’aveva presa per i fianchi e affondava colpi violenti e ogni volta la spostava di qualche centimetro fino quasi a farla cadere dal letto.
Tutto era finito con l’urlo di lei e una specie di estasi da parte di lui che si congelava in una posa grottesca per 10 interminabili secondi. I 10 secondi più strani del loro rapporto sessuale, una sorta di perdita dei sensi dove ogni sensazione penetrava all’interno del suo corpo fino ad esplodere in un totale relax che lo accasciava sul corpo nudo di lei.
Per tutti e due era la stessa cosa, vivevano il “dopo” in modo identico: si addormentavano all’istante, abbracciati, sfiniti, soddisfatti.

Il bip del telefonino e il messaggio dell’editore lo aveva svegliato la mattina successiva: “Puoi venire in agenzia che devo parlarti di un nuovo progetto?”
Moira dormiva serena e sembrava un angelo, sempre girata di schiena, sempre con i capelli pettinati.
“Come può un angelo simile essere anche una gran troia?” pensava.
In cucina l’odore del caffè e i pescherecci all’orizzonte lo mettevano sempre di buon umore. Si sentiva privilegiato, era sano, aveva un lavoro creativo, una casa, una donna meravigliosa. Tutto ciò che serve per essere felici.
“Amore sei già sveglia? Ti preparo un caffè”
Moira si era alzata con la sua carica energetica ed era già pronta al dialogo, a programmare la giornata. Lui l’aveva fermata, “Prima il caffè, siediti”
“Vado in agenzia stamattina, ho ricevuto un messaggio dall’editore. A pranzo, quando torno, faccio il giro lungo e passo dove ci sono le prostitute e mi informo sulle tariffe”
“Bene, io intanto controllo le mosse dei vicini. Cercherò di pedinare lui se riesco” aveva risposto lei.
Per le scale aveva incrociato la bionda che usciva di casa. Si erano scambiati un saluto cordiale. Lei era vestita con una camicetta bianca e una minigonna nera. Portava due occhiali da sole che quasi le mascheravano completamente il volto.
“Che pezzo di fica!” aveva pensato lui

“Peccato che è così fredda..Algida..”

La strategia che avevano concordato con Moira era quella di trovare un pretesto per “agganciarli” ma la freddezza della bionda lo irrigidiva, non riusciva a trovare il modo di scambiare due chiacchiere che non andavano oltre ai convenevoli tra vicini di casa.
Il suo compagno era già uscito di casa perché l’automobile non era nel parcheggio. Moira non lo avrebbe potuto pedinare quella mattina. Con lui, pensava, sarebbe stato più facile trovare un pretesto per iniziare una conversazione, ma per quella mattina la situazione non sembrava volgere a loro favore.
Da quando aveva deciso di lavorare in smart working in agenzia ci andava poco e il fatto di immergersi anche solo per qualche ora nelle solite dinamiche aziendali lo irritava un poco. Sicuramente gli mancavano i colleghi stupidi con e le loro battute e le pause caffè e il confronto tecnico sempre utile per crescere professionalmente ma..
Era meglio lavorare a casa, sereno, ascoltando la musica che preferiva, lavorando quando ne aveva voglia senza la tensione dell’orario.
L’editore lo aveva fatto accomodare con i suoi modi sempre equilibrati tra il gentile e il ruffiano. “Deve essere difficile fare il manager” pensava “Sempre cordiale con tutti anche se vorresti mandarli a fan culo”
L’editore lo aveva sommerso di complimenti per il suo ultimo fumetto, le vendite erano andate benissimo.
“Abbiamo pensato di affidarti anche quest’altro lavoro, questa volta però vogliamo fondere tecniche grafiche diverse, come questo” mentre gli porgeva una pubblicazione con immagini molto calde, paesaggi fiabeschi e personaggi molto simili ai suoi.
“Vogliamo che tu ti occupi dei personaggi mentre per i fondali abbiamo pensato ad una nuova risorsa, una illustratrice molto brava, tra poco dovrebbe arrivare e te la presento”
Bussano alla porta, è lei, puntualissima.

La bionda Algida! Era lei l’illustratrice!

“Ti presento..”
“Ci conosciamo già!” aveva detto lui con una bella risata “Viviamo nello stesso palazzo!”
“Si, siamo vicini di casa!” aveva risposto lei all’editore.
“Fantastico ragazzi! Meglio di così non poteva andare!”

Si, meglio di così non poteva andare, avrebbe finalmente potuto approfondire la conoscenza con lei e il compagno e li avrebbero invitati a cena e..
Avrebbero scopato Moira!

Fine parte quarta
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