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Il mio amico dell'Università (parte 3)


di MaxeMar
05.05.2022    |    633    |    1 9.5
"Ti chiedo solo di non nascondermi mai nulla..."
Io e Max ci siamo conosciuti all’università grazie ad un’amica comune. Io avevo le mie amicizie e lui le sue. Tra i miei amici c’era un bel ragazzo, Salvatore, che mi faceva il filo, il problema era che lui era già fidanzato ed io non avevo voglia di rapporti superficiali: cercavo l’amore vero. Salvatore mi piaceva, ma lo consideravo un amico, tra l’altro si dimostrava essere un buon amico ma non mi dava alcun affidamento come possibile fidanzato. Max, quanto lo conobbi era un ragazzo serio, molto piacente, affascinante. In breve ci innamorammo. Con Salvo era rimasta una bella amicizia tanto che lo invitai anche al matrimonio quando io e Max decidemmo il gran passo. Dopo il matrimonio con Salvo ci sentivamo spesso e, anche se ci eravamo trasferiti in un’altra città, spesso mi veniva a trovare. Era chiaro che la sua idea era sempre quella di portarmi a letto, me lo facevano capire i suoi sguardi, i suoi complimenti, i suoi commenti. Queste sue “attenzioni” è ovvio mi facessero piacere ma nello stesso tempo le trovavo fuori luogo, tant’è che spesso gli bloccavo ogni sua strana idea sul nascere... Ma ritorniamo all’oggi. Squilla il cellulare, era Salvatore. “Ciao Salvo, come stai?” gli chiesi. “Bene, ti sto venendo a trovare arrivo tra un’ora e mezza circa…”, “ok” risposi “a più tardi allora”. Quando chiusi la telefonata, questa volta però, fui pervasa da una agitazione euforica-eccitata, sapevo che Salvo avrebbe tentato di scoparmi, era dai tempi dell’università che ci tentava e aveva collezionato una serie di “picche” … solo che questa volta l’idea non mi sarebbe dispiaciuto affatto, anzi lo desideravo. Ormai avevo oltrepassato il confine tra moglie fedele e troia. Con Max, Paola, Marco vivevo una nuova sessualità appagante e travolgente il sesso era diventato frequentissimo e ogni volta sempre più coinvolgente. Anche il tradimento era entrato nelle mie corde: non intaccava i miei sentimenti con Max, era una piacevole parentesi quasi un esercizio fisico per raggiungere l’orgasmo ed ogni orgasmo era sempre diverso, sensazioni sempre diverse… ma la cosa che ora mi sconvolgeva, la voglia di fare esperienze nuove… con queste idee cominciai a prepararmi: questa volta non indossai il solito paio di jeans ed il maglione, ma indossai le autoreggenti ed un vestitino carino, nulla di appariscente, di lunghezza tre dita sopra al ginocchio, trucco perfetto, tacchi invece delle pantofole… mi guardai allo specchio: stavo proprio bene, ero eccitata su ciò che sarebbe potuto accadere tra me e Salvo e preoccupata nello stesso tempo, Ero combattuta se comportarmi come avevo fatto finora (ma allora perché mi ero vestita così?) o essere maliziosa e provocante… e poi… bè quello che doveva succedere... Sentii bussare alla porta, aprii era Salvatore “ciaooo Salvo, come stai?”, “ciao Mary che piacere vederti e tu come stai?” “bene grazie” rispondemmo all’unisono. “Prego entra, ed accomodati” … Dopo i convenevoli di rito, Salvo entrò si sedette sul divano “Bè raccontami, come va la vita? Margherita?” gli chiesi. “la vita va piuttosto bene se non fosse che con Margherita, qualche piccolo problemino…”. “Vabbè” gli dissi “i problemi li abbiamo tutti”, Caffè?”, “Grazie un bel bicchiere d’acqua” mi rispose. Mentre mi incamminai verso la cucina vidi con la coda dell’occhio che mi guardava il culo e le gambe messe in risalto dal vestitino… “Però, Mary, sei sempre più bona”… a questo punto di solito gli avrei risposto in modo tale da troncare il discorso, invece tacqui.. ritornai col bicchiere d’acqua e un sorriso, quindi mi sedetti sulla poltrona di fronte al divano ove era seduto Salvo. La discussione continuò mentre Salvo mi lanciava sguardi sulle cosce che, penso, anche se ero seduta in modo composto, il vestito corto lasciasse intravedere qualcosina fra le gambe. Con nonchalance, facendo finta di non essermi accorta dei suoi sguardi, gli chiesi “scusa Salvo, ma che problemi hai con Margherita?” mi spostai sulla poltrona in modo che le gambe si discostassero un po’ tra di loro proprio mentre guardava proprio “lì” per poi ricompormi... ero sicura che avesse visto che indossavo le autoreggenti, perché si bloccò completamente. “Scusa dicevi?” mi rispose rosso in faccia. “No, ti chiedevo che problemi hai con Margherita. Mi sembra una gran brava ragazza…” ripetei. “Sì, è una brava ragazza” mi rispose con gli occhi fissi tra le mie cosce, “solo che, a te lo posso confidare ci conosciamo da anni, dal punto di vista sessuale non è il massimo” mi rispose. “In che senso?” gli chiesi, e lui di rimando “beh, ammette solo il sesso, come posso dire, solo la penetrazione vaginale, ecco... la bocca no, il culetto no…”. “Povero Salvatore e povera Margherita! Non sa cosa si perde!!” risposi. “Tu non sei così... casta con Max, vero?” mi chiese Salvo con un sorrisetto malizioso “ma assolutamente no!” risposi. La discussione aveva preso una “certa” piega e la cosa mi eccitava, quindi decisi di giocare, “a me fare i pompini piace moltissimo” dissi mentre aprivo leggermente le cosce lasciandogli la visione dei miei slip e delle cosce fasciate dalle autoreggenti, “ed ingoi?” mi chiese malizioso, “certo! Lo sperma è buonissimo!!” risposi. Il “pacco” di Salvo si vedeva chiaramente da sopra i pantaloni che era cresciuto da questo discorso. A questo punto si alza dal divano e si avvicina. “Sei cambiata Mary... “, si china verso di me, verso la mia bocca e mi bacia. Salvo aveva tentato in passato più volte di baciarmi: sempre rifiutato. Questa volta risposi al suo bacio, le nostre lingue si rincorsero, baciava bene… mi alzo sempre con le sue labbra incollate sulle mie e ci dirigiamo in camera da letto. Appena entrati mi spinge sul letto mi apre le gambe e guarda estasiato lo spettacolo che gli appare. Si inginocchia sposta lo slip, scorre le dita sul clitoride, mi sfila gli slip, avvicina la sua bocca… sento la sua lingua che la lecca, la sua bocca che succhia il clitoride, il suo viso tra le mie cosce, un piacere immenso, infila un dito, poi due, poi tre nella vagina. Va su e giù con le dita mentre la sua bocca lavora sulla mia figa lecca le labbra ed il clito… sento montare l’orgasmo che esplode violento mentre gli spingo la testa tra le cosce!!! Esausta con le cosce aperte, il vestito sopra la vita, ansimante, mi alzo lentamente dal letto. “Ti è piaciuto?” mi chiede Salvo, “Uhhmmmm Moltissimo!” gli rispondo abbracciandolo e baciandogli la bocca che sapeva di me. “Ora spogliati che ti faccio un regalino” gli dissi maliziosa mentre mi toglievo il vestito rimanendo con le sole autoreggenti davanti a lui. ” Quanto sei bona!” Mi disse mentre mi toccava le tette e succhiava i capezzoli. In un attimo Salvo si spogliò completamente, il cazzo era in tiro… lo feci distendere sul letto, mi misi sopra di lui, lo baciavo e il cazzo strofinava sulla figa, le tette strofinavano sul suo petto… con la lingua cominciai a leccarlo sul collo, poi più giù, poi sempre più giù sino l’ombelico, il cazzo di Salvo era lì e una leggera slinguata sulla punta lo fece fremere, Salvo pose le mani sulla nuca per spingere la mia testa verso il cazzo, mi alzai e gli dissi “fermo con le mani non devi assolutamente toccarmi! Lascia fare a me!!” Salvo allargò le braccia sul letto. Mi piegai di nuovo sul suo cazzo e cominciai a stuzzicarlo con piccole leccatine. Ad ogni tocco della mia lingua il cazzo aveva un fremito; quindi, lo sollevai con due dita alla base e cominciai a succhiargli e leccargli la punta. Salvo gemeva, lo lasciavo soffrire… poi infilai la cappella in bocca e cominciai a succhiare e praticargli il pompino, mi infilavo il suo cazzo fino in gola, Salvo non durò molto, schizzo un mare di sborra nella mia bocca che faticosamente ingoiai tutta. Mi alzai, Salvo rimase lì abbandonato sul letto, nudo, con gli occhi chiusi… “forse ora lo prendi un caffè” gli dissi ridendo… “sì” rispose quasi con un gemito… Dopo 10 minuti ritorno con il caffè. Mi seggo sul letto vicino a lui, si mette seduto, sorseggia il caffè, io gli prendo il cazzo nelle mani comincio a giocarci, ci baciamo, il cazzo di Salvo lo sento che riprende sostanza, mi chino e glielo prendo in bocca, in breve è duro. Salvo mi sussurra nell’orecchio “voglio scoparti, mettiti alla pecorina…”. Ubbidisco, Salvo si mette dietro e comincia a strofinare il cazzo sulla figa bagnata e sul buchino del culo… aspetto con ansia che mi penetri e finalmente sento il cazzo che si fa largo nella vagina, entra fino in fondo e Salvo comincia a stantuffare con passione… che bello, sono eccitata come non mai, mi sento una troia che si scopa tutti i maschi che vuole e che la desiderano... oh sì, mi piace, mi piace… ad un tratto il cazzo esce dalla vagina, aspetto che rientra ma Salvo lo appoggia al buchino del mio sedere… ho capito: vuole incularmi… avrei preferito che continuasse a scoparmi ma capisco che vuole provare quelle cose che Margherita non gli concede, quindi lo lascio fare, anzi cerco di agevolarlo. Apro le gambe ancor di più, lui lecca il buchino insalivandolo per bene, struscia il cazzo sul buchino, cerca di entrare, il buchino fa resistenza, insiste, riesce ad entrare la punta, spinge forte, finalmente mi sfonda il culo. Emetto un gemito misto di dolore e piacere che lo infervora ancor di più, i suoi colpi si fanno potenti e frequenti ed alla fine sborra nel mio culo... Che scopata fantastica!! “Mary erano da anni che ti desideravo, avevo perso le speranze, ed ora… ho voglia di rivederti…”, “quando vuoi Salvo mi piace scopare con te…” gli dissi.
Se le mie giornate erano fantastiche, scopate e sesso intrigante e piacevole… rimaneva però il problema che Max non sapeva nulla di Marco, di Salvatore e di come ero diventata troia: non lo meritava. Ero combattuta: dirglielo? E se mi avesse lasciata? Sapevo che Max non dava importanza ai tradimenti fisici (almeno così diceva) l’importante erano i sentimenti veri, ma…
Continuai a pensarci finché non sentii la chiave che girava nella porta... Vado al sodo, decido di dire a Max ogni cosa: “Max, ti devo confessare una cosa” dissi in modo titubante arrossendo in viso, “devo dirti che ti ho tradito!”. “Come mi hai tradito?” disse Max in modo alterato, fu così che gli raccontai per filo e per segno tutto quello che avevo fatto nei mesi scorsi, sino l’incontro con Salvatore. Max sapeva dei miei incontri con Paola, aveva accettato di buon grado il rapporto aperto, mi ascoltava turbato. Alla fine del racconto, Max mi guardò negli occhi e mi disse “avevo capito che qualcosa era cambiato in te, sei più calda, ti vesti in modo più provocante, hai sempre voglia di fare l’amore, il coinvolgimento di Paola nel nostro rapporto ti ha trasformato! Non posso essere arrabbiato con te, anch’io sono coinvolto e concausa. Dimmi, non è che per caso provi qualcosa per Marco o Salvatore? Dimmi la verità, ti prego...”. “No, Max, ti amo più di prima e Marco, Salvatore sono, come posso dire… dei sex toys in carne ed ossa, strumenti di piacere. Sì sono cambiata da quanto frequento Paola, mi sento... troia e mi piace farla” risposi abbassando lo sguardo. “Cosa devo dirti, io ti amo e se sei così, non possiamo farci nulla. Anzi sei stata sincera e questo mi dimostra che ci tieni al nostro rapporto. Ti chiedo solo di non nascondermi mai nulla...”. In poche parole, mi concede di fare la troia, basta che glielo dico e che non mi innamoro. Max è effettivamente un uomo fantastico.
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