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il porco del dottore (parte 7)


di MaxeMar
22.05.2022    |    550    |    1 9.6
"Intanto Enzo pompava nella mia figa, “ora sarebbe opportuno una bella doppia” disse Enzo a Gianni che guardandoci scopare se lo menava anche se moscio… “su..."
Ormai il sesso oltre che con Max e Paola ma anche con Marco, Salvatore ed Enzo era entrato nella quotidianità. A Max raccontavo tutto, gli facevo vedere anche i filmati che avevo fatto e che avevo chiesto anche ad Enzo di fare: prendevamo spunto e ci eccitavamo per i nostri giochini… Max, Salvatore e Marco erano molto bravi a fare sesso ma quello che aveva fantasie sempre nuove e diverse era Enzo.
Un pomeriggio Enzo entra nel negozio, aspetta che i clienti vanno via, mi dice: “domani mattina vengo con l’amico di cui ti avevo accennato quando sei venuta in ambulatorio, mi raccomando, fallo impazzire, ora devo scappare, ciao” senza darmi il tempo per replicare scappò via.
Enzo mi aveva chiesto di fare l’esibizionista in modo che sembrasse accidentale (ma non troppo) con un suo amico perché gli intrigava e lo eccitava vivere e vedere queste situazioni. Gli avevo risposto che ci avrei pensato ma non ero sicura di volerlo fare. Ormai però con Enzo di giochini ne avevo fatti diversi, “proviamo anche questo…” pensai. L’indomani mi misi un vestitino lungo fino metà gamba abbottonato davanti, come al solito non misi gli slip né il reggiseno. Lasciai strategicamente sbottonati i bottoni fino un po’ oltre metà coscia da sotto e diversi bottoni dalla scollatura in giù, in questo modo potevo far vedere le cosce ed oltre e piegandomi in un certo modo, le tette. Quella mattina il mio abbigliamento ebbe un certo successo tra i clienti maschi che, anche se cercavo di evitare situazioni molto imbarazzanti, quando mi muovevo nel negozio, almeno buona parte delle cosce restavano esposte ai loro sguardi. Non nascondo che questa situazione non mi dispiaceva affatto, anzi. In più ero curiosa di vedere cosa sarebbe successo e come mi sarei comportata con l’amico di Enzo, ero curiosa di vedere com’era, e di come avrei dovuto esibirmi. Con questi pensieri il tempo passava e finalmente entrò Enzo seguito dal suo amico. Il tipo, sinceramente, non era un granché, altezza media, un po’ di pancetta, occhiali piuttosto spessi sotto i quali si intravedevano degli occhi di un celeste molto anonimo, capelli radi, insomma rimasi delusa dal suo aspetto fisico, di contro aveva un bel sorriso denti bianchissimi, si vedeva che era molto curato, ben rasato… aveva un buon profumo che percepii quando si avvicinò. “Ciao Mary, ti presento il dott. Gianni” mi disse mentre si avvicinavano al bancone, “Mary, piacere” risposi, “dovremmo fare un regalo ad una nostra collega che si pensiona, cosa ci consigli?” disse Enzo, “beh avete solo l’imbarazzo della scelta” risposi.. guardai Enzo e si leggeva negli occhi che voleva che facessi la troia. “Ok, giochiamo” pensai. Mi piegai con il busto in avanti poggiandomi con le braccia e gomiti sul bancone così da far aprire il vestito già abbondantemente sbottonato sulle tette, guardai Enzo e vidi che gli occhi puntavano nella scollatura ed un sorrisetto malizioso si era stampato sul viso, anche il dott. Gianni che prima era distratto a guardare i vari oggetti nel negozio, si era accorto della scollatura ed aveva, con fare distratto, cominciato a guardarmi le tette che si vedevano dalla scollatura… io con molta naturalezza continuavo a consigliare sui possibili oggetti da regalare “potete regalargli un bracciale ma vi consiglio il quadro che vedete esposto dietro di me che è di…. ecco girate dietro il bancone… “ quindi mi sedetti sullo sgabello ed, essendo piuttosto alto, quando poggiai un piede sul poggiapiedi, scoprii totalmente la coscia che spuntava dalla spaccatura del vestito; i due uomini ormai guardavano solo la coscia scoperta, io poggiai anche l’altro piede sul poggiapiedi mostrando anche l’altra coscia in più il vestito era praticamente aperto davanti si intravedeva sicuramente la figa o meglio si intravedeva che non indossavo le mutandine… il dott. Gianni era diventato paonazzo in viso con gli occhi puntati tra le mie cosce. Sempre con fare professionale, continuavo a consigliare cosa comprare ma credo che i loro pensieri fossero altrove lo si intuiva anche dai “pacchi” sotto i pantaloni: i loro occhi erano fissi sulle mie tette, sulle mie cosce a sbirciare tra di loro appena, con nonchalance, facevo in modo che si intravedesse qualcosa… alla fine acquistarono un regalo. Dopo circa una mezzora ricevetti una telefonata da Enzo: “sei stata fantastica, Gianni mi ha detto che sei bona e sexy da morire, che hai delle tette e cosce da urlo e che una cosa così non gli era mai capitato, che ti avrebbe scopato lì per lì su due piedi... che da oggi sarà tuo cliente affezionato... è stato eccitante, domani passa dallo studio!”. “Ok è stato eccitante anche per me, a domani, so che mi visiterai in modo ‘approfondito’” gli risposi… Rise.
Il giorno dopo andai al poliambulatorio, bussai alla porta di Enzo, che venne ad aprire. “Buongiorno, signora come va? Prego si accomodi”, una volta entrata “si spogli e si distenda sul lettino che iniziamo la visita”. Questa volta avevo messo calze e reggicalze ovviamente senza mutande e reggiseno, quindi una volta nuda, Enzo mi guardò allupato e disse “accidenti che bontà oggi ti scopo all’inverosimile” mi distendo sul letto; Enzo mi dice “oggi facciamo un altro giochino”, “quale?” chiedo incuriosita, “voglio bendarti così che non vedi cosa ti faccio”, prende quindi una mascherina per dormire me la fa indossare, mi sento molto troia. Mi distendo sul lettino, sento che le mani stringono le tette, sento la bocca di Enzo sui capezzoli me li succhia con passione, quindi bacia il mio corpo, fino ad arrivare alla mia figa, mi apre le cosce e mi lecca la figa ben depilata, la sua lingua si intrufola nella figa, mi succhia e lecca il clitoride… è estremamente eccitante e piacevole essere bendata, si è in balia del maschio… sono lì con le cosce aperte senza vedere Enzo che può disporre del mio corpo a suo piacimento. I miei gemiti di piacere sommessi e soppressi si susseguono, Enzo ci sa fare, la sua lingua è come se fosse un cazzo che si intrufola dovunque, non mi ha mai leccato così… mi alza con le mani il bacino e mi lecca il buco del culo ed anche lì la sua lingua si intrufola in profondità come se volesse incularmi con la lingua, sono al massimo dell’eccitazione e ad un tratto l’orgasmo mi pervade, fortissimo… Faccio per togliere la mascherina ma Enzo mi blocca. Sento la cappella del suo pene che si struscia sulla mia faccia, capisco che vuole un pompino. Così quando la cappella struscia sulle mie labbra apro la bocca pronta ad accogliere il suo cazzo. La cappella entra in bocca comincio a succhiarla ma cosa è successo al cazzo di Enzo? Mi sembra più piccolo… mi sorge un dubbio: di scatto tolgo la mascherina e mi trovo che sto succhiando il cazzo del dott. Gianni mentre Enzo osserva seduto su una sedia col cazzo in mano mentre si sega…. “siete due porci” dico sommessamente anche se vorrei urlarlo ma il luogo non lo consente, mi metto seduta allontanando Gianni. Enzo si alza e si avvicina “dai è un gioco, a Gianni avevo confidato che ti scopavo e di quanto sei porca, ha voluto conoscerti; quindi, ti ho convinto a esibirti per lui… lo hai fatto troppo bene ieri tanto che ci hai fatto eccitare all’inverosimile: beh non è giusto che fai venire queste voglie… poi bisogna toglierle; quindi, abbiamo organizzato” mi dice in modo sfacciato. Avrei voluto affogarlo, ma ora eravamo io nuda con le cosce aperte sul lettino, Enzo e Gianni con i pantaloni abbassati ed i loro cazzi in tiro. Rimango ferma e perplessa, Enzo si avvicina comincia ad accarezzarmi a baciarmi… la lingua di Gianni mi aveva dato un orgasmo favoloso, mi era rimasta tanta voglia ed ero nuda con calze e reggicalze come una troia davanti due uomini eccitati, con i loro membri in mano, che vogliono scoparmi entrambi contemporaneamente… Enzo capisce la situazione e comincia a masturbarmi… la presenza di Gianni è eccitante, prendo in mano il cazzo di Enzo e comincio a masturbarlo, anche le mani di Gianni sono sul mio corpo e mi palpavano... mi distesi nuovamente sul lettino, Enzo si sposta per fare in modo che potessi succhiargli il cazzo: ora avevo quel magnifico cazzo in bocca, Gianni cominciò di nuovo a leccarmi la figa, mi dice “scendi un po’ di più” tirandomi dai fianchi, scesi in modo da mettere il bacino ai bordi del lettino, Gianni mi allargò le cosce e mi infilò il suo cazzo in figa… succhiavo il cazzo di Enzo mentre Gianni cominciò a stantuffarmi in figa… una goduria indescrivibile. Enzo ad un tratto disse a Gianni “spostati che voglio scoparla io”, Gianni si spostò ed Enzo mi fece alzare, si distese e volle che mi mettessi sopra di lui: il suo cazzo enorme penetrò nella mia figa, Gianni venne davanti a me e mi mise il cazzo davanti la bocca: “dai troia ritorna a succhiarlo!” mi disse. Io gli presi il cazzo in bocca e ricominciai a fargli il pompino che avevo interrotto, gli leccavo il cazzo, gli succhiavo la cappella, lo ingoiavo fino le palle… il suo cazzo entrava interamente nella mia gola, mentre Enzo mi scopava con violenza… il cazzo di Gianni, cominciò a sussultare stava per venire “ingoia!” disse in modo fermo, un fiotto caldo inondò la mia gola e la mia bocca ed io con perizia ingoiai tutto quel nettare fino l’ultima goccia…. Intanto Enzo pompava nella mia figa, “ora sarebbe opportuno una bella doppia” disse Enzo a Gianni che guardandoci scopare se lo menava anche se moscio… “su Mary, faglielo tornare su…” allungai la mano e cominciai a masturbare Gianni sentivo il cazzo di Gianni crescere e per farglielo venire su più velocemente cominciai a leccarglielo e succhiarglielo… dopo poco il cazzo di Gianni era pronto, si spostò da davanti a me e si pose dietro il mio culo. Enzo aveva il suo cazzo nella mia figa mentre Gianni armeggiava col suo cazzo sul buchino per incularmi, il cazzo di Gianni entrò nel mio culo con facilità; avevo due cazzi uno in figa ed uno in culo che mi scopavano con colpi ritmati e potenti…. Che goduria!!! Ebbi una serie di orgasmi fantastici. Alla fine anche Enzo ebbe un orgasmo travolgente, e dopo alcuni minuti Gianni venne di nuovo nel mio culo. Enzo mi disse: “E no, non vale, Gianni è venuto due volte io una sola, devi far venire un’altra volta anche me”, fingendo una finta rassegnazione risposi “e va bene!”, e cominciai a succhiarglielo finché non gli ritornò duro, Enzo interruppe il pompino “no, il culo lo devi dare anche a me!” disse e si pose dietro e cominciò a spingere sul mio buchino per far entrare quell’enorme arnese. Il culo era già lubrificato dalla sborra di Gianni e già dilatato quindi sentii che la cappella di Enzo entrò con facilità un ulteriore sforzo e tutto quell’enorme cazzo fu inghiottito dal mio culo, “che bello, come sei stretta, come è stretto questo buchino, mmmmm” continuava a ripetere Enzo mentre mi stantuffava nel culo…. Dopo un po’ Enzo venne nuovamente nel mio culo. Ero distrutta. Quando mi alzai la sborra mi colava dal culo e dalla figa all’interno delle mie cosce, raccolsi con le dita la sborra, e davanti ai due uomini mi leccai le dita mentre li guardavo negli occhi, ripetei tali operazioni più volte, leccandomi tutta la sborra possibile… “che troia” esclamarono quasi all’unisono.
Feci vedere i filmati girati con Enzo a Paola: “mmmmmmm che cazzo, mi devi far conoscere Enzo assolutamente, lo voglio provare anch’io” mi disse Paola… “ok” risposi, “passa verso le 19 dal negozio che verso quell’ora lo trovi”. Il giorno dopo Paola venne al negozio: minigonna ascellare, golfino con scollo profondo, truccatissima. “Sembri una mignotta” le dissi “lo siamo” rispose ridendo… Dopo un po’ entrò Enzo “Enzo, ti presento la mia amica Paola”, dopo i convenevoli dissi “uhhhh devo passare dalla lavanderia devo ritirare un capo, senti Paola puoi fermarti un po’ al negozio? Ti tiene compagnia Enzo” le feci l’occhiolino, presi la borsa ed uscii… al mio ritorno erano lì che discutevano amabilmente, Paola aveva una espressione ed un sorrisetto strani. Ma questa è tutta un’altra storia.
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