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il porco del dottore (parte 5)


di MaxeMar
20.05.2022    |    460    |    1 9.4
"Mi spoglio e mi sdraio sul lettino, Enzo con fare professionale comincia a visitarmi, mi palpa le tette, mi tocca il ventre; quindi, passa alla figa che..."
Come al solito apro il negozio alle 8,30, Enzo mi aveva dato appuntamento al poliambulatorio per le 11, pensavo alla sua “visita” immaginavo cosa aveva in serbo per me, ero curiosa ed eccitata… ovviamente non avevo indossato gli slip, un vestitino leggero corto (faceva caldo), non indosso quasi mai il reggiseno, scarpe col tacco, trucco ben fatto… aspetto si faccia l’ora, ogni tanto pensavo al cazzo di Enzo… È ora finalmente! Il poliambulatorio dista pochissimo dal negozio, entro mi dirigo verso la reception, chiedo all’infermiera lo studio del dottor Enzo, “Secondo piano stanza 4” mi dice. Arrivo alla porta dello studio, busso, mi viene ad aprire Enzo: “prego entri signora”, mi fa entrare e chiude la porta, “vediamo ‘signora’ che sintomi ha?” mi dice son un sorrisetto malizioso, “no, vede dottore, è che ho bisogno del suo pene” rispondo seria. “Ah, capisco allora devo visitarla, si spogli e si sdrai sul lettino”. Mi spoglio e mi sdraio sul lettino, Enzo con fare professionale comincia a visitarmi, mi palpa le tette, mi tocca il ventre; quindi, passa alla figa che esplora con entrambe le mani, quindi passa al culo. Infila i guanti, dall’armadietto prende un tubetto di pomata (penso un lubrificante) la spalma sui guanti, quindi, lubrifica la figa ed il buchino del culo, inserisce le dita nella figa prima, nel culo poi, prima un dito, poi due… io stavo letteralmente impazzendo. Chiudo gli occhi abbandonandomi al “massaggio” di Enzo… “mmmm bisogna fare una ispezione rettale” dice ad un tratto. Questa frase mi fece trasalire “no, l’ispezione rettale, col tuo arnese, no!” gli dico. Enzo si mette a ridere “prima o poi dovrà farla, signora!” mi dice, “poi...” aggiungo. Va bene allora la faremo con un altro strumento. Prende quinti una sorta di dildo in metallo lungo circa 15 cm il cui diametro sarà stato di 3 cm al massimo collegato a due manici collegati tra loro come se fossero un compasso (mi dice che è un divaricatore) lo copre con un preservativo che lubrifica ben benino, “prego, si alzi e si pieghi in avanti, ecco si poggi con li gomiti sul lettino”, in poche parole mi fa mettere a novanta gradi; quindi, ricomincia, da dietro. a lubrificarmi ben benino il buchino del culetto infilandogli le dita. Sento quindi che inserisce il divaricatore che entra fino in fondo, il giochino mi piace e mi piace ancor di più quando sento anche il suo cazzo che entra nella figa, anche quella ben lubrificata. Enzo, mentre mi scopava, muoveva il divaricatore su e giù per il culo e che pian pianino sento che si allarga e mi allarga il buco del sederino…. Enzo, infatti, manipolava anche i manici facendo allargare il divaricatore… Il culo cominciò a farmi male, ma la doppia penetrazione del divaricatore e del cazzo, mi faceva impazzire quindi resistevo a quel dolore piacevole… non so da quanto tempo Enzo stantuffava nella mia figa e nel mio culo con quell’attrezzo e non so di quanto lo aveva allargato, ad un tratto un orgasmo fantastico prese tutto il mio corpo e mi accasciai esausta sul lettino… Enzo estrasse il divaricato da mio culo ed il cazzo dalla mia figa, mi voltò e mi invitò a succhiargli il cazzo, cosa che feci con piacere. Dopo poche succhiate anche lui venne, mi sborrò in viso e la sborra mi colò sule tette... mi pulii alla meglio con uno scottex e mi rivestii. Enzo si ricompose riponendo il suo splendido arnese nei pantaloni e si sedette dietro la scrivania. “Mary”, mi disse, “guarda il divaricatore, l’ho aperto quasi al massimo! Nel tuo culo il mio cazzo ci entra benissimo!”, guardai il divaricatore e rimasi stupita, “beh, dissi, allora la prossima volta ci proviamo”. “Ti è piaciuto questo giochino nel mio studio?” mi chiese, “sì devo ammettere che ne hai di fantasia!”, “ne faremo altri” mi disse, “ma” aggiunse “ne avrei in mente un altro da fare nel tuo negozio”, “quale?” chiesi, “ho notato che ti eccita esibirti, ora vorrei che ti esibissi per me”, mi disse guardandomi con uno sguardo da vero porco, “scusa Enzo non capisco, penso di essermi esibita in tutti i modi con te” dissi, “mi spiego meglio” disse Enzo “vorrei che tu con molta nonchalance mostri, che ne so, le cosce, la figa, le tette, a qualche mio amico che ti porterò nel negozio ti faccio un esempio: ti pieghi per prendere un oggetto e ‘casualmente’ gli mostri la figa.. mi sono spiegato? Voglio vedere queste persone eccitate, voglio vedere la scena nel suo insieme…”. “Enzo, penso che mi stai chiedendo un po’ troppo. Si l’idea di ‘mostrarmi’ mi eccita, mi eccita vedere i piselli crescere quando mi guardano, ma forse così esageriamo un po’. Non so devo pensarci...”. lo salutai e ritornai nel negozio, il culo mi faceva un po’ male…
Il giorno dopo venne a trovarmi Salvatore, e, come al solito, volle incularmi (gli piaceva molto) mi disse “Mary, nel tuo culo oggi il mio cazzo è entrato come nel burro..”, mi venne da ridere.
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