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il porco del dottore (parte 4)


di MaxeMar
10.05.2022    |    624    |    2 9.6
"Ovviamente mi confidai con Paola, il cui consiglio fu… beh potete tranquillamente immaginarlo: “scopatelo”..."
Con Max decidemmo di aprire un negozietto di oggettistica e bigiotteria, io non lavoravo quindi mi potevo occupare della sua gestione e ci sembrava una buona idea per investire qualche soldino. Fittammo un locale a poche decine di metri da casa nostra e partimmo con questa nuova attività. Intanto la nostra vita sessuale era intensa: con Paola si continuava a fare sesso praticamente ogni giorno, Sabato e Domenica esclusi (ritornava il marito), Marco mi scopava alla grande sia da sola che con Paola il suo cazzo enorme mi dava degli orgasmi fantastici, Salvatore almeno una volta al mese mi veniva a trovare: appena entrava in casa si sedeva, o meglio si sdraiava, sul divano si slacciava i pantaloni scoprendo il cazzo: sapevo che dovevo inginocchiarmi e fargli un pompino con ingoio (lo mandava in estasi) di benvenuto… solo dopo potevamo fare due chiacchiere, uscire se c’era qualche commissione da fare, quindi tornare a casa, metterci a letto e scopare, il sederino doveva sempre essere pronto ed accogliente… avevo anche preso l’abitudine di filmarmi col cellulare, soprattutto con Marco e con Marco e Paola, con Salvatore lo feci solo una volta: rimase perplesso e mi chiese perché lo facevo “per avere il tuo ricordo” gli risposi ridendo. Non gli dissi che i filmati li vedevo con Paola! Anzi non sapeva di Marco e Paola e non sapeva neanche che Max sapeva tutto (così come non lo sapeva Marco).
Alcune volte io e Max da A69 scegliamo qualche coppia con cui fare sesso, come Franco e Luisa, coppia fantastica… Ma preferisco farlo con i “miei” uomini e Paola; le coppie conosciute sul sito spesso ci riservano grosse delusioni.
Il mio nuovo lavoro, mi piaceva, sempre in contatto con la gente, conoscenze sempre nuove, mi trovavo bene. E poi avevo un mio stile: nel negozio sempre truccata, ben vestita leggermente sexy, raramente pantaloni, sempre vestiti e tailleur sopra il ginocchio… i clienti sia maschi che donne mi facevano sempre un sacco di complimenti, di come ero carina, gentile, bella… il negozio, ben arredato, aveva un bancone piuttosto alto di legno di fronte l’ingresso, sul quale c’era il registratore di cassa, dietro una poltroncina ed uno sgabello… Cominciò a frequentare il negozio Enzo, un medico che lavorava in un poliambulatorio privato nelle vicinanze, sposato, atletico, sempre abbronzato, acquistava diversi oggettini per fare regalini, ma il più delle volte mi portava il caffè dal bar, un dolcino, così cominciammo a parlare e diventammo amici. Spesso parlavamo fin quando qualche cliente non entrava nel negozio; stava sempre a farmi complimenti, prima molto garbati, poi man mano che prendeva confidenza sempre più spinti: passò da “Mary sei molto carina” a “Mary sei uno schianto” a “Mary sei proprio una gran figa” a “Mary me lo fai diventare duro appena ti vedo” a queste ultime affermazioni gli rispondevo con un “dai non fare il cretino...” con un sorrisetto malizioso... e lui di rimando “guarda se non è vero” indicandomi il ‘pacco’ molto sostanzioso che si intravedeva da sotto i pantaloni... Beh devo dire che questa situazione mi stuzzicava parecchio. Quando Enzo entrava nel negozio il fatto che lo eccitavo mi piaceva ed eccitava nello stesso tempo... spesso si avvicinava e mi sussurrava “ti scoperei ora qui piegata sul bancone” … Alcune volte cercava di toccarmi le tette: io intervenivo con un ritardo ‘studiato’ nel senso che facevo finta che non mi accorgevo della manovra e solo dopo che mi aveva toccato e strizzato le tette, gli fermavo la mano dicendogli con ‘fermezza’ “stai fermo!!”. Ovviamente mi confidai con Paola, il cui consiglio fu… beh potete tranquillamente immaginarlo: “scopatelo”. Non c’era un giorno che Enzo non passasse dal negozio così come non c’era giorno che mi facesse avances e proposte esplicite... e ogni giorno mi sentivo sempre di più vogliosa di una nuova avventura trasgressiva. Sembrava che Enzo si accorgesse di questa mia voglia: si faceva sempre di più audace, finché un giorno…
Un giorno mentre nel negozio controllavo la posta, sento il segnale acustico che mi avvisava che la porta era stata aperta, entra Enzo col caffè “buongiorno! Ti ho portato il caffè” mi dice dirigendosi verso il bancone, “buondì Enzo, grazie sei gentilissimo”, Enzo gira dietro il bancone e mi porge il caffè, “stamani sei più bona del solito” mi dice mangiandomi letteralmente con gli occhi mentre sorseggiavo il caffè, “sarà questo vestitino attillato, ma me lo hai fatto diventare duro come non mai!! Senti..”, mi prende la mano poggiata sul bancone e me la poggia sulla patta dei pantaloni. Accidenti! Quello che percepisco sotto il palmo della mano è qualcosa di fantastico: un super cazzo enorme e duro come non ne avevo sentiti mai prima. Pensavo che Enzo avesse un bel cazzo, ma quello che stavo toccando era qualcosa di fenomenale... strinsi la mano su quell’arnese, rimasi estasiata e sorpresa, Enzo lasciò la mia mano ed io, eccitata come non mai, non la ritrassi, continuai a stringere quel il cazzo da sopra i pantaloni. Eravamo entrambi in piedi dietro il bancone che nascondeva le “manovre” ai passanti, lo guardavo negli occhi, sentii la sua mano che mi alzava il vestito e cercare la figa intrufolandosi tra le mie cosce, non mi mossi, le dita cominciarono a scorrere da sopra le mutandine il solco delle labbra, mutandine che scostò sgrillettandomi il clitoride ed infilandole nella vagina… non solo non mi mossi ma allargai le gambe, la mia mano era serrata su quel cazzo e cominciai lentamente a muoverla su e giù, non finiva mai. Enzo ritrasse le dita dalla mia figa e se le infilò in bocca assaporandole, intanto le persone passavano davanti al negozio, si fermavano davanti la vetrina guardavano dentro gli oggetti esposti, ero eccitata! Enzo aprì la patta dei pantaloni nella quale infilai la mano per sentire quel cazzo al naturale, lo strinsi… Enzo lo estrasse, “che fai? Sei pazzo?” gli dissi. “dai ricomponiamoci può entrare qualcuno”. Enzo infoiato “dai andiamo in bagno…”, “no” gli risposi, è pericoloso qui. “E dove, allora?”, “abito proprio qui vicino” gli dissi “andiamo a casa mia. Max ritorna stasera e mia figlia è a scuola, ti scrivo qui l’indirizzo, chiudo il negozio e vado a casa, tra 10 minuti raggiungimi”. Arrivo a casa mi spoglio completamente, il pensiero che Enzo sarebbe, tra pochi minuti, arrivato e avremmo fatto sesso mi eccitava, cominciai a toccarmi la mia figa bagnata pensando a quel cazzo... i minuti sembravano non passare mai, finalmente sentii il citofono, socchiudo la porta ponendomi dietro di essa e spiando dalla piccola porzione di porta rimasta aperta la porta dell’ascensore che finalmente si apre, vedo Enzo che esce e guarda il pianerottolo, mi vede, entra.. chiudo la porta, Enzo, sgrana gli occhi, vedendomi tutta nuda, si butta sul mio corpo baciandomi ovunque. Rispondo ai suoi baci.. lo fermo un attimo e, prendendolo per mano, lo conduco in camera da letto. Mi siedo sul letto, Enzo si spoglia il suo cazzo enorme (Enzo è veramente quel che si definisce superdotato) dritto e duro, me lo avvicina al viso. E’ bellissimo, me lo strofino sul viso, lo bacio sulla cappella, lasciandogli i segni del rossetto, mentre con entrambe le mani lo sego. Riesco a far entrare solo la cappella nella bocca e poco più, la bocca è aperta all’inverosimile per ricevere quel cazzo. Ho voglia di sentirlo in figa, però, visto le dimensioni, devo controllare l’inserimento e posso farlo solo con lo smorzacandela… mentre gli succhio e bacio l’arnese, gli dico “lo voglio dentro!”. Enzo mi spinge sul letto e mi apre le gambe per scoparmi, gli dico “preferirei sopra”. Enzo sorride, si sdraia sul letto, lo guardo: è una magnifica ed arrapante visione, il corpo di Enzo con quell’arnese che gli arriva sopra l’ombelico, così grosso che la mano riesce a stento a chiuderlo nel palmo, lo scavalco con le gambe mi piego per continuare a baciare, leccare e succhiare il suo arnese, lo strofino sul viso e sul collo, bacio e lecco Enzo sul ventre, il petto, la bocca, sento il cazzo sulla vagina Enzo lo strofina sulla figa, comincio a farlo entrare piano, entra la cappella, ho voglia di quel cazzo, entra fino a metà, solo chi ha scopato con un cazzo di queste dimensioni sa cosa sto provando! Le pareti della vagina sono dilatare e si ha la sensazione di ‘pieno’: è bellissimo. Comincio ad andare su e giù e ad ogni colpo cerco di far entrare un altro pezzo di cazzo, alla fine ci riesco: è tutto dentro!! Che goduria… questa volta vado su e giù piano piano… mi fermo con il cazzo tutto dentro strusciandomi su Enzo sento il cazzo che si muove nella vagina fino in fondo una goduria! Enzo mi attira a se mi bacia e mi dice se voglio fare qualche giochino: “senti, mi eccita se chiami ora al cellulare qualche tuo amico o qualche tua amica e gli dici cosa stai facendo, devono sapere quanto sei puttana”, bè sapevo a chi telefonare senza avere problemi, quindi feci un po’ la riottosa, e poi gli dissi “mmmm sì è un’idea eccitante, e se ti fa godere…”, mi alzai non senza dispiacere perché dovevo togliere quel cazzo dalla figa, e presi il cellulare, ritornai sul letto e, dopo aver leccato quella meraviglia di cazzo, me lo impalai nuovamente in figa e nuovamente fu una goduria, feci il numero di Paola, certa che oltre a stare al gioco le sarebbe piaciuto e poi le avevo già parlato di Enzo. Il telefono squilla, “metti in viva voce” mi disse Enzo, cosa che feci, continuava a squillare ma quella troia non rispondeva; scattò la segreteria… “uffa” pensai “ma perché non risponde?” Rifeci il numero ma niente… “non risponde la tua amica, beh prova con un’altra” mi disse Enzo. “E mo’ a chi chiamo? E mica posso chiamare le mie amiche che mi conoscono come una donna irreprensibile” Mi venne il panico. Poi mi ricordai di un’altra amica, anche lei molto libertina e molto troia: Antonella. Trovai il suo numero sulla rubrica e la chiamai. “Pronto?”, sentii la voce di Antonella e mi rincuorai, “Antonella! Sono Mary!”, “Ciao Mary che piacere sentirti, come stai?”, “In questo momento sto benissimo!”, risposi, “perché in questo momento?” mi chiese, “Sto scopando in modo fantastico!!” le risposi, mentre dal viva voce Enzo sentiva la conversazione ed aveva cominciato a scoparmi andando su e giù col suo cazzone. Antonella per un po’ non parlò, poi “con Max?”, “noooo, con un mio amico, Enzo, che ha un cazzo fantastico!!!” risposi. A queste parole Enzo affondò i colpi con maggior frequenza e potenza, si vedeva e sentiva che era eccitato, ed io ero letteralmente in balia di Enzo e del suo cazzo... godevo ad ogni colpo e il nostro ansimare si sentiva dal cellulare. “Accidenti deve effettivamente avere un cazzo fantastico!” disse Antonella che, evidentemente, sentiva i nostri gemiti… “ohh siiiii” risposi!! “State facendo eccitare anche me”, quella situazione era nuova ed estremamente eccitante... sentii montare l’orgasmo, urlai “vengo, vengo, vengo!!!” e dopo alcune poderose stantuffate anche Enzo sborrò nella mia figa emettendo gemiti di piacere! Entrambi ci abbandonammo, io mi distesi su Enzo. “Mary?” sento la voce di Antonella dal cellulare “ci sei?”, “si” risposi con un filo di voce “da ciò che ho sentito avete avuto un orgasmo spettacolare!! Enzo? Se vieni a Roma vienimi a trovare!!” disse ridendo… “Mary?”, “dimmi” risposi “sei una grande mignottona, un bacio”.
“Ti è piaciuto” mi chiese Enzo “fantastico!” risposi “mi fa piacere... e lo rifaremo?” mi chiese Enzo “certo, risposi, senza coinvolgimenti sentimentali, però” risposi. “assolutamente! Dimentichi che sono sposato? Se sei d’accordo, ci divertiremo molto mi piacciono i giochini. Sono molto fantasioso e porco!” mi disse. Chissà quali erano queste sue fantasie porcelline? Ero molto curiosa di scoprirle. “Posso chiederti una cosa?” disse Enzo “certo” risposi “da domani puoi venire in negozio senza slip?”, ci pensai un po’ e poi gli dissi “ok”.
Il mattino successivo, scendo in negozio senza slip. La giornata era come tutte le altre: accogliere i clienti, consigli su cosa acquistare, impacchettare… passa il tempo... finché entra Enzo mentre servivo un cliente, aspetta che va via, quindi gira il bancone “ciao Mary, quando ti vedo mi viene voglia di scoparti”, “lo so, ed io di farmi scopare” risposi con un sorriso, “controlliamo” mi dice, “cosa?”, si siede sulla poltroncina e mi infila la mano sotto la gonna. Accarezza l’interno delle cosce e rapidamente arriva alla figa nuda senza mutande, mentre me la masturba mi dice “bene, vedo che sei stata ubbidiente…”. Le manipolazioni di Enzo erano piacevoli, mi venne voglia di scopare… ma “ho voglia di un pompino e vorrei che me lo facessi qui nel negozio, se ti inginocchi non ti vede nessuno” mi disse, in un attimo aprì la patta dei pantaloni ed estrasse quel cazzo mostruoso. Questa volta non riesco a staccare gli occhi da quel meraviglioso arnese ed incurante di tutto, mi inginocchio e glielo prendo in bocca. Aiutandomi con le mani gli faccio una sorta di pompino-sega, con passione, alternando leccate e succhiate di cappella, baci e tentativi di gola profonda che inevitabilmente falliscono… alla fine mi viene in bocca ed io, come mi piace fare, ingoio. “Magnifico, che pompinara sei. Visto che non è successo nulla?” mi disse, “sì ma è rischioso” risposi asciugandomi i bordi della bocca dallo sperma di Enzo. Enzo mi infilò nuovamente la mano tra le cosce e cominciò di nuovo a masturbarmi, aprii leggermente le cosce per agevolargli la manovra, ero bagnata ed eccitata, quando ad un tratto entrò Max. “Ciao Amore, ciao Enzo” disse Max, per fortuna da dietro il bancone, non si vedeva la manovra di Enzo che ritrasse lentamente la mano dalla mia figa. A Max avevo già presentato Enzo i primi tempi che frequentava il negozio e gli avevo detto che Enzo spesso mi teneva compagnia e che mi faceva delle avances ma che si fermava lì. Guardai Enzo come per dirgli “visto che avevo ragione?”, Max mi guardò in modo strano con un’aria interrogativa, poi disse “sai, Paola mi ha chiamato dicendomi che si era rotto il soffione della doccia e se l’aiutavo a sostituirlo... sono uscito un po’ prima dall’ufficio e glielo ho aggiustato, siccome ero nelle vicinanze son passato” chiacchierammo un po’, poi “beh ora devo andare, ciao”. Uscito Max, Enzo cominciò a ridere... “cosa mi ridi?” gli dissi arrabbiata, “ti immagini se veniva 20 minuti fa e ti trovava col mio cazzo in bocca?” disse Enzo ridendo, “se uno stronzo!”, “però ti è piaciuto farmi il pompino in negozio, dì la verità” … effettivamente il rischio essere vista mentre facevo la troia mi eccitava… Mi avvicinai a Enzo che riprese a masturbarmi finché non venni... Prima di andare via, Enzo mi disse “domani verso le 11, vieni al poliambulatorio che ti visito” mi strizzo l’occhio ed uscì.
A casa trovai Max, mi disse che a Paola effettivamente si era rotto il soffione della doccia e che glielo aveva riparato, poi, per provare se funzionava, Paola gli ha proposto di fare la doccia insieme... e quindi come al solito hanno scopato. “Ho scopato con Enzo” gli dissi “ha un cazzo enorme!” gli dissi ad un tratto, “Mary!” esclamò Max arrabbiato “lo avevo capito oggi quanto sono entrato in negozio che era successo qualcosa tra di voi, ma sei insaziabile! E Salvatore e Marco e Francesco, ora Enzo!! E sei una troia, scusa eh! La nota positiva è che effettivamente sono tranquillo dal punto di vista sentimentale; tutti sti cazzi che ti prendi dimostrano che lo fai solo per sesso! Ma almeno scopare con me ti piace ancora?”, “con te il sesso è totale, ho delle sensazioni uniche e meravigliose, ma con gli altri ho altre sensazioni, mi sento una troia ed è questo che mi piace! Domani Enzo mi ha detto di andare allo studio che mi visita… dopodomani mi viene a trovare Salatore” dissi… “ho sposato una ninfomane” disse Max sconsolato che aggiunse “comunque la gelosia il “possesso” di una persona non mi appartengono. L’importante è che sei felice e soddisfatta e che mi ami…”, mi avvicinai lo baciai appassionatamente, sentii la sua voglia crescere nei pantaloni, “non ti ha spompato Paola?” gli chiesi mentre gli liberavo il cazzo intrappolato nei pantaloni “ed a te, non ti ha spompato Enzo?”, facemmo l’amore, fu bellissimo, travolgente, intenso, stupendo, ebbi un orgasmo fantastico, Max venne … “se questi sono i risultati, continua pure!” disse Max.
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