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Quando il Cornuto te la serve su un piatto d'Argento.


di Fidanzati30
22.08.2018    |    21.723    |    10 9.6
"Come posso iniziare il racconto?Vediamo..."
Il bello della mente umana è che viaggia libera e può arrivare a sognare situazioni inarrivabili, specialmente dal punto di vista erotico. Ancor di più se si è intrigati in modo così pressante dal gusto del "proibito".
Il bello della vita reale invece, è che a volte può essere talmente imprevedibile da superare qualsiasi immaginazione; anche la più perversa.
Ed è quello a farci impazzire maggiormente...l'inaspettato; l'inatteso..la sorpresa; che nella fattispecie di questo racconto prese incredibilmente forma nell'ormai ex ragazzo della mia attuale porcellina.
Lo ammetto; abbiamo tentennato un bel pò se scrivere o meno questo racconto; troppo stronza la situazione sviluppatasi nei suoi confronti da parte nostra; ma oramai lo so com' è la mia vogliosa;puoi cercare di trattenerla,limitarla,distrarla..ma prima o poi l'insaziabile voglia che è in lei esplode...e come sempre, quando ti guarda con quegli occhi da cucciola vogliosa e socchiude le labbra facendone uscire un pezzetto di lingua come una brava pompinara, ottiene quello che vuole.
Inoltre, come vedrete, anche lui ci ha messo del suo.
Per i nostri aficionados tenete presente che la storia di oggi accadde poco tempo prima del racconto "Una troietta al matrimonio".
Come posso iniziare il racconto?Vediamo...perchè no? con uno squillo di telefono
- DRINN DRINN-
Dall'altro capo risponde la più sensuale voce che abbia mai sentito; quella della mia bimba:
-Pronto?-
-Sì pronto; chiamo da Padova, sono il rappresentante del consorzio agroalimentare del Veneto; si ricorda di me? Avevo già avuto modo di assaggiare la sua...dolcissima "Carne" succosa e, mi lasci dire che ne sono rimasto totalmente estasiato. Volevo chiederle quando sarebbe possibile trovarci per....parlare di un nuovo acquisto-. Feci ovviamente leva su un gioco di doppi sensi improntato sul suo lavoro di allevatrice.
Mi rispose una voce sì sorpresa, in quanto l' avevo chiamata sul numero del lavoro trovato su internet (e non sul personale), ma coglievo in lei una vena di eccitazione, confermata dal fatto che, avendomi subito riconosciuto, fu lei a continuare la nostra piccola commedia improvvisata.
-Sì, mi perdoni l'attesa ma sono in auto con il mio fidanzato; certo mi ricordo molto bene della sua visita. Non pensavo che le fosse piaciuta così tanto la mia carne-.
Il sentire quelle parole ovviamente non poteva che eccitarmi; era a fianco del fidanzato, ma non voleva per nulla chiudere quella telefonata; e conoscendola sapevo che se avessi continuato, dalle sue vogliose cosce, sarebbe potuto sgorgare qualche lacrima di caldo nettare.
-In realtà sì; da quando ho...affondato le mie labbra nelle sue calde carni, non riesco più a farne a meno; devo assolutamente ripetere l'esperienza.Adoro la sua carne calda..umida..tenera....succosa-.
Mentre l'ascoltavo mi immaginavo il suo dolce viso da bimba arrossarsi intorno alle guance, e nel parlare sentivo la sua voce farsi leggermente più bassa, segno che si stava davvero eccitando; ovviamente doveva mitigare il tutto per non farsi beccare dal fidanzato che le era ancora a fianco in auto, e che sinceramente sembrava non curarsi troppo del fatto che quella telefonata stesse durando molto più del dovuto.
Continuai: -Devo ammettere che quando ho assaggiato la sua carne di pecorina...quello è stato il top-.
Lei colse al volo il fatto che il fidanzato si fermò a bordo strada per andare a comprare le sigarette e in quello esplose tutta la sua voglia -Sei un porcello!!!Mi hai fatto bagnare tutte le mutandine. E se continui così va a finire che gli bagno i sedili!Poi come glielo spiego??-
La mia risposta fu - Signorina; non so di cosa sta parlando; le dico solo che......mi fa impazzire la sua carne in umido...e proprio oggi sono dalle sue parti; che ne direbbe di un nuovo assaggio?-
Scambiammo ancora qualche eccitante battuta;lei ad un certo punto non resistette; passò il telefono al fidanzato che nel frattempo era ritornato dicendogli: -Parlaci anche tu;e' uno del consorzio; magari riesci a vendergli un pò del tuo olio o della tua frutta-
Fu così che mi ritrovai mio malgrado a parlare improvvisamente al fidanzato di lei, (che non avevo mai incontrato) che era confuso almeno quanto me; riuscii comunque a mantenere la calma e a fingermi interessato anche ad un possibile acquisto del suo olio; gli rivelai inoltre che mi trovavo dalle loro parti e che se per loro non era un problema sarei stato disponibile ad un incontro.
Lei nel frattempo era tornata (scoprii solo più tardi che era andata a chiudersi in bagno in quanto non ne poteva più) e fu alquanto sorpresa nello scoprire da lui che si stavano dirigendo ad un incontro con me.
Lo ammetto; osai. In realtà la mia idea era quello di trovarmi con loro due e stuzzicarla con allusioni e doppi sensi, sapendo quanto questo la mandasse fuori di testa; ma si sa, a volte la fortuna aiuta gli audaci e una volta arrivato al luogo dell' incontro,l'ufficio di lei, li vidi arrivare assieme in macchina, ma lui ripartì subito.
"Come mai da sola signorina?Dove va il suo fidanzato?"
"Ha preferito non venire; dice intanto che ci accordiamo io e lei. Lui viene a prendermi più tardi"
"Scherza?L'ha lasciata qui da sola?"
"Già!"
Non ci potevo credere.Mai avrei pensato che lui, da ignaro, me l'avrebbe portata a farsi scopare per poi venire a prendersela una volta finito.
Sospettoso com' ero le chiesi se per caso non fosse cuck o che non fosse una trappola per coglierci sul fatto. Lei mi rispose che in realtà lui si annoiava molto nel discutere di lavoro e preferiva andarsi a fare qualche partita alla Playstation nell'attesa.
Non me lo feci ripetere due volte e, una volta entrati nell'ufficio della collega (non si sa mai) non le lasciai nemmeno il tempo di parlare; la presi subito alle spalle; facendole sentire da dietro tutta la mia passione; le morsi da subito il collo..l'orecchio, stringendole i seni con voglia e spingendole il mio cazzo durissimo da dietro sui suoi jeans. Lei chiuse gli occhi; gemeva vogliosa; mi voleva.
Scesi con una mano dentro le sue mutandine e subito mi eccitai per il lago che vi trovai.
Il profumino del suo piacere era intensissimo nell'aria; le stuzzicai il clitoride; venne dopo pochi secondi schizzandomi la mano.
La presi in braccio con vigore distendendola sulla scrivania;avevo troppa voglia; quasi le ruppi la lampo dei jeans per aprirglieli e sfilarglieli. Non le levai le mutandine; volevo che impazzisse nel non distinguere la mia lingua attraverso il sottile strato dello slip.
La stuzzicai dapprima un pò così, senza dimenticarmi di pungolare i suoi bei capezzoli turgidi con la punta delle dita, per poi riversarle tutta la dinamicità della mia lingua sul suo clitoride nudo. Un nuovo, intenso orgasmo le irrigidì tutto il corpo seguito da potenti gemiti di piacere. Mi fece cenno di penetrarla, ma volevo che me lo chiedesse..che me lo implorasse.Lei invece orgliosa non volle cedere;quindi passai sì a penetrarla, ma con le dita; due..si muovevano dentro di lei, in senso circolare, lentamente ma esplorando tutta la sua fighetta bagnatissima e stupenda; la mia lingua nel frattempo non si staccava dal tuo clitoride e si dilettava in movimenti improbabili e improvvisi per sorprenderla ad ogni leccata.
Lei impazziva, emetteva versi goderecci,come per dirmi di penetrarla, ma io imperterrito non cedevo. Volevo sentirlo dalle sue labbra.
"Scopami!" urlò ad un certo punto.
Era quello che volevo. Le allargai le gambe, ma per punirla del fatto che ci avesse messo troppo tempo a chiedermelo, decisi che era giusto farla soffrire un pò. Presi il mio cazzo,a dir poco duro, lo scappellai completamente, e le passai la cappella lentamente su tutta la sua fighetta vogliosissima. Passai dalle labbra al clitoride, fino al buchino, fingendo di spingere per poi tornare si nuovo su..lei gemendo si proferiva in movimenti sinuosi per farmi intendere che lo desiderava troppo, ma la tenni in sospeso ancora un pò, finquando all'improvviso glielo spinsi dentro tutto d'un colpo strappandole un urlo di piacere.
Alzai la sua gamba poggiandola sulla mia spalla e iniziai a possederla sulla scrivania, con passione e vigore. I suoi orgasmi si susseguivano conditi a volte da potenti squirt che andarono a creare una bellissima pozzanghera sul pavimento.
Purtroppo il pericolo che lui potesse tornare era sempre in agguato per cui non potemmo dilungarci in troppe posizioni come solitamente ci piaceva, quindi dopo aver provato la varie gamme della pecorina, decidemmo di controllare il cellulare per vedere eventuali avvisaglie del suo arrivo. Ma non vi erano messaggi.
"Chiamalo" le dissi.
Ma la sua telefonata rimase senza risposta.
Insospettiti ci avvicinammo alla finestra per vedere se per caso la sua macchina fosse nel parcheggio, ma non ve n'era traccia.
Lei sospirò "Quando si mette a giocare con la Playstation non ce n'è per nessuno."
Decisi quindi di sfruttare la situazione e prenderla per qualche secondo da dietro mentre era affacciata alla finestra, ma dopo il suo nuovo, rapido orgasmo decidemmo di non rischiare più.
Si inginocchiò quindi prendendomelo in bocca, sfoderando uno dei suoi superbi pompini. Mentre me lo succhiava avidamente mi fissava negli occhi, cercando di cogliere qualsiasi cenno di piacere e aspettando impaziente la mia sborrata. Non mi mancava molto ma nel mentre richiamò lui; ovviamente lei rispose, dicendole che era pronta.
Io nel mentre mi concentrai per schizzarla mentre era al telefono con lui e ce la feci per pochi secondi; suo fu anche il merito di prolungare di qualche secondo la telefonata, e questo mi permise di schizzarle copiosamente il viso mentre lei gli diceva che non vedeva l'ora che arrivasse a prenderla.
Una volta ripuliti ci presentammo a lui esibendo la più sfrontata delle facce di bronzo, fingendo ancora di limare gli ultimi dettagli del nostro accordo commerciale. Lui,a dire il vero, non si pose il minimo dubbio su quello strano incontro, nè tantomeno volle affrontare il tema dell'acquisto del suo olio che in realtà era il motivo che avrebbe dovuto condurlo lì.
Era la prima volta che lo incontravo, e nè io nè lei, per quanto porcellini e sicuramente non innocenti, avremmo voluto combinargli quello che poi è successo, ma..non per nascondere il nostro peccato, va detto che una gran mano ce la diede fortuitamente lui.
La situazione che si sviluppò fu una delle più eccitanti ed impreviste, e sfociò poche settimane dopo in altre avventure, alcune delle quali,come sapete, già raccontate e diedero inizio alla nostra trasgressiva ed eccitantissima storia, ponendo di fatto fine alla loro che era visibilmente ai titoli di coda.
Chiedo umilmente venia a tutti i lettori ed in particolare al nostro affezionato pubblico per la repentina quanto forse incompleta conclusione...ma già da un pò la signorina, che oggi per la prima volta assiste alla stesura di uno dei nostri racconti, è inginocchiata sotto il tavolo e tende "leggermente" a distrarre il mio cazzo con la sua lingua vogliosa e la sua caldissima bocca.
Credo mi capirete e forse mi perdonerete se mi congedo e vado a soddisfare le sue insaziabili voglie alimentate dai ricordi che ancora le portano alla mentre questa trasgressiva storia. A presto!
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