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Un arrivo insperato (parte terza)


di martan
18.11.2019    |    7.468    |    10 9.6
"Lui, ispirato dalla carnalità delle labbra della moglie e dalla bocca quasi aperta le avvicinò la cappella e gli chiese un bacio sul glande..."
Lentamente si ripresero e si asciugarono alla meglio degli umori precedenti. Ancora nudi sul letto si rigiravano uno sull’altra e viceversa giocando con le loro nudità provate. Nella mente di Lei si era impressa quella esperienza che l’aveva vista protagonista in prima persona dandole per la prima volta la possibilità di gestire una chiavata secondo le sue sensazioni e inseguendo il suo piacere senza subire, quasi passivamente, l’azione del maschio. Per Lei poteva bastare per quel giorno, che l’aveva vista pienamente soddisfatta. Ma la sua carnalità aveva un effetto su Tanio superiore al più efficace degli afrodisiaci. Lui pensò che, dopo aver aperto la strada a nuove esperienze sessuali, poteva continuare proponendole di superare un ulteriore tabù: il sesso anale. Per delicatezza però non voleva essere nudo e crudo e la voleva accompagnare dolcemente in questa, per Lei, nuova pratica. Nel simulacro di una lotta che combattevano nudi sul letto, se la ritrovò sotto di lui girata di spalle, chissà quanto casualmente.Si mise cavalcioni seduto appena sotto il bacino in modo da avere davanti ai suoi occhi, sotto le sue mani e specialmente sotto il suo cazzo che riprendeva vigore, stimolato da quello spettacolare culo, roseo, sodo, rotondo, invitante e sicuramente inesplorato!
La prese a carezzare, chiappe, fianchi, spalle, collo, come se volesse praticarle un miracoloso massaggio rilassante, capace di farla sentire talmente rilassata da poter essere penetrata nel culo senza sentire il benché minimo fastidio. Utilizzò anche la bocca baciando e leccando quelle montagne così eroticamente esposte. Poi dopo molto di questo lavorio, utilizzando uno degli ultimi baci rilasciò un poco di saliva nel solco del culo e con un dito lo distribuiva attorno al buchetto. Continuò per qualche minuto aiutandosi anche con gli umori della fica che con le dita, alternativamente passate anche a titillare l’umida tana, raccoglieva e riportava tra il solco del culo. Delicatamente iniziò a far pressione con un dito sull’orifizio anale che abbondantemente lubrificato non oppose resistenza e così incoraggiato dal buon inizio lui lo introdusse per alcuni centimetri. Arrivato a metà dito si accorse subito di un repentino irrigidimento di Lei che praticamente con la sola forza dei muscoli glutei impedì una ulteriore penetrazione. Del resto una ragazza allenata come Lei con tante ore passate in palestra ed anche all’aperto poteva tranquillamente riuscirci avendo piena padronanza dei propri muscoli. Fu quasi difficoltoso tirar via il dito, talmente aveva stretto le chiappe, ma grazie all’abbondante lubrificazione praticata ci riuscì e volendola tranquillizzare le si sdraiò sopra baciandole il collo ed il volto. Lei con un colpo di reni riuscì a girarsi, favorita anche da lui, e si trovarono faccia a faccia e gli fece capire che non era pronta per provare questa ulteriore esperienza del sesso anale; aveva già fatto un passo da gigante con quella chiavata a spegni moccolo. Tuttavia, stando ancora sotto di lui, si rese conto di quale effetto aveva avuto su Tanio quel tentativo di penetrarla nel culo, sentendo sul corpo tutto il turgore del cazzo. Lo prese in mano e cominciò a carezzarlo segandolo dolcemente sapendo, forse, che un maschio andava comunque svuotato dal desiderio accumulato. Tanio si mise seduto su di Lei per favorire la sega che aveva iniziato, capendo che per il momento il proposito di esplorare quel meraviglioso secondo canale doveva accantonarlo. Si ritrovo così col cazzo tra le mani di Lei che era arrivata per comodità di movimento all’altezza delle tette che si ergevano indisponenti. Gli fu naturale a quel punto prendere i seni con le mani e farvi adagiare il cazzo in mezzo e senza intenzione alcuna si ritrovò a fargli conoscere una sega spagnola. Lei capì subito le potenzialità di quelle tette ed aiutandosi anche con le sue mani insieme a quelle di Tanio prese a strofinarle attorno al cazzo avvolgendolo completamente e facendolo scorrere nel solco. A tratti il cazzo veniva portato alla bocca e Lei gradiva ugualmente l’ imboccata durante la quale approfittava per rilasciare un pò di saliva che favoriva lo scivolamento del cazzo tra le tette. Ora era lui che mugolava dal piacere e Lei lo guardava estasiata e soddisfatta dell’effetto che aveva sul quel maschio l’uso sapiente del suo corpo. Il tronchetto di carne scivolava sempre più veloce tra le tette ed alla fine cominciò a spruzzare le ultime gocce di sborra che finirono sul volto, sul collo e specialmente sulle due montagne stritolanti che poi lui accarezzò a lungo spalmandole di crema del desiderio. Una doccia rinfrescante, una insalatona a pranzo e tanta acqua minerale, era pur sempre una ragazza sportiva, prima di tornare a casa da sua figlia e da suo marito che probabilmente stava ricevendo i primi benefici di quelle novità sessuali che stava scoprendo e che su consiglio di Tanio non doveva spudoratamente praticare, ma far si che capitassero casualmente. Infatti Lei gli raccontò come avesse fatto il primo pompino al marito che in qualche raro tentativo precedente aveva rifiutato. Lei era sdraiata sul divano con la testa appoggiata sul grembo del marito mentre distrattamente guardavano la TV. Lui svogliatamente le carezzava i capelli allungando la mano fino alle tette. Erano giovani e bastava poco per accendere i loro desideri carnali. Lei, con finta casualità, girò la testa verso il marito ed appoggiò la guancia sulla patta del pantalone ingrossata dal turgore del suo arnese e mostrando sorpresa e curiosità cominciò ad armeggiare mettendolo fuori ed iniziando a segarlo pacatamente ma senza allontanare la faccia dal cazzo. Cercava di stimolare le fantasie del marito tenendo la bocca semiaperta vicino al membro di suo marito con una espressione di meraviglia. Lui, ispirato dalla carnalità delle labbra della moglie e dalla bocca quasi aperta le avvicinò la cappella e gli chiese un bacio sul glande. Lei memore dei precedenti rifiuti fece finta di tentennare, ma tenendo il cazzo sempre a portata di bocca alla successiva richiesta iniziò a sbaciucchiare prima il glande e poi scendendo lungo tutta l’asta continuò mostrando ancora sorpresa. Il marito estasiato da quei baci Le chiese di continuare e Lei furbamente fece finta di attendere istruzioni che non tardarono e alle quali Lei ubbidì da brava mogliettina. Fu così che su indicazioni del marito gli fece il primo pompino e lo mandò decisamente in un’estasi tra l’altro inattesa. Dopo i baci seguì la lingua e infine l’introduzione in bocca e dopo aver preso una posizione più comoda continuò succhiando e ingoiando interamente il duro cazzo del marito. Lo portò velocemente all’apice e vedendolo agitarsi dal piacere mentre continuava ad incitarla, per continuare la finzione della prima volta, vedendolo pronto a eruttare il succo del piacere, gli chiese cosa dovesse fare e lui preso dal parossismo dell’orgasmo gli chiese l’ingoio! Travolta anche Lei dalla passione di quel pompino fatto al marito che comunque amava, si fece sborrare in bocca e diligentemente ingoiò tutto senza perdere una sola goccia di quello sperma casalingo. Non lo ripulì come fosse una esperta bocchinara ma se lo tenne ancora in bocca affettuosamente come qualsiasi brava mogliettina.
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