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Trilogia del Piacere. L'impero dei sensi. La “nascita” di Stella.Inculata selvaggiamente in un cespuglio: i primi orgasmi anali. Cap. III parte I


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
23.12.2022    |    9.471    |    30 9.6
"Un violentissimo dolore mi fa sobbalzare, l'ano ha chiaramente ceduto, schiantato, sotto la impressionante spinta ricevuta..."
Le vacanze sono ormai finite ma la fine dell'estate è ancora lontana. Il ricordo dell'esperienza con Elena e Giorgio e dei loro corpi intrecciati col mio, è restata nel profondo dell'anima e spesso, quel ricordo, si affaccia alla mia mente procurandomi tanta nostalgia ma anche soddisfazione per la nascita di un'altra parte di me che da sempre spingeva per emergere ma che, inutilmente, avevo represso forse per paura o vergogna di quello che sarei potuto diventare. Ma, quando, venni sverginato, aperto e dilatato da Elena e Giorgio, quell'altra parte di me venne fuori prepotentemente e, ogni tanto, prendendo il sopravvento su tutte le mie remore, mi fa desiderare di ripetere quegli esaltanti momenti di piacere.
Da quel giorno, finalmente accettata la “femmina" quale parte inscindibile del Luca che ero sempre stato, ho iniziato a pensare anche al femminile e desiderato di vestirmi come le donne e, anche se ancora non gliel'ho permesso, ho trovato il coraggio di darle addirittura un nome: Stella.
Sì Stella, come quelle che illuminano anche la notte più oscura e che, adesso, illumina la mia anima in quella parte nascosta e al buio nella quale l'avevo relegata fino a quando non ho incontrato Elena e Giorgio.
Ma, insieme, a Stella si è liberata anche un'altra parte di cui non avevo mai avuto completa conoscenza ma ne intuivo la presenza e che si è presentata con una forza a dir poco devastante: la “tròia”, che spinge a desiderare sempre di più nel sesso per trarne il piacere carnale assoluto, una spirale che sale fino alle più alte vette della lussuria, massima espressione di un vero “Impero dei sensi”.
Già per tutto il mese che sono stato in vacanza al mare, l'assenza di Elena e Giorgio mi è bruciata dentro come un fuoco e, solamente il desiderio di ritrovarli, abbracciarli e giocare con loro, mi ha fatto, e mi fa ancora, compagnia tutti i giorni e conto quelli che mancano al mio arrivo e la forte eccitazione che ne è derivata mi ha portato a masturbarmi frequentemente e, in certi periodi in cui Stella ha preso il sopravvento, addirittura quotidianamente.
Un pomeriggio, durante il quale come sempre ero da solo in casa perché i miei erano al lavoro, ero talmente eccitata che, avendo visto in un video porno delle trav/trans che da sole si succhiavano l'uccello fino a schizzarsi in bocca il loro seme, mi ero piegato sul letto fino ad avere le gambe oltre la testa ed ero riuscito anch'io a farmi entrare in bocca gran parte della cappella e, mentre lo segavo, la succhiavo fino a quando potenti schizzi mi colpivano la lingua e la gola. Mi era talmente piaciuto l'aver scoperto il doppio piacere di essere attiva e passiva allo stesso tempo e sborrare, sentendo, con la mano, le contrazioni del mio cazzo che stava per esplodere intensi fiotti di seme e, con la bocca, la cappella che si era gonfiata enormemente che, quando eiaculavo potenti e caldi schizzi di sborra, godevo sia per l'orgasmo che stavo provando e sia per il sapore dolce e pastoso che mi riempiva l'intero cavo orale e che, dopo averla tenuta un po' in bocca,la ingoiavo tutta.
Ma le masturbazioni e le "autofellatio", pur frequenti, non riuscivano, e tuttora non riescono, completamente a placare il mio desiderio di riprovare lo stesso intensissimo piacere che avevo provato quando Elena per prima mi aveva deflorato il culo con uno strap-on e, dopo,quando aveva lasciato il compito a Giorgio di sfondarmi col suo grosso bastone di carne portandomi via, così, per sempre la verginità anale e facendo, uscire la mia vera natura.
Faccio di tutto, comunque, per distrarmi dai ricordi ma so, in cuor mio, che solo un bella femmina, porca e affamata di sesso oppure un bel cazzo possono darmi quello che desidero.
Ho preso l'abitudine, perciò, di andare al fiume per stendermi al sole, leggere un buon libro e passare una mezza giornata tra la natura e, per questo pomeriggio quasi estivo, ho deciso si andarci di nuovo.
Metto nello zainetto, l'asciugamano e il telo da spiaggia, la crema abbronzante, un paio di ciabatte e vado a vedere come è questa spiaggia di cui ho sentito parlare.
Arrivato al parcheggio, lascio l'auto e mi incammino lungo un sentiero che va verso la riva del fiume più a nord. Mi guardo un po' intorno, non c'è molta gente ma noto una coppia che si sta incamminando lungo un altro sentiero più interno, che porta ad una zona piena di alberi e, più indietro, due uomini, uno di una certa età e l'altro sulla quarantina che vanno nella stessa direzione.
Chiedo a quello più giovane dove porta quel sentiero e mi risponde che da lì si arriva ad una spiaggia abbastanza lunga e larga, piena di posti dove si può stare tranquilli a fare il bagno e prendere il sole perché poco frequentata.
Mi faccio coraggio e, restando a debita distanza, mi incammino anch'io in quella direzione.
Dopo una decina di minuti, sbuco al limite di una spiaggia, in effetti molto lunga e costeggiata da alberi e cespugli e da un sentiero interno che le corre parallelo. Ogni tanto, vedo piccole rientranze nella spiaggia stessa con spazi di sabbia spesso circondati da arbusti. “Bello questo posto” esclamo tra me e me. “E sono anche molto piacevoli queste piccole rientranze di sabbia, ci si può stendere a prendere il sole e, se dovesse fare troppo caldo, c'è anche la possibilità di ripararsi dietro i cespugli.”
Ne trovo, finalmente, una che mi sembra perfetto. Stendo, allora, il telo da mare, ci appoggio sopra lo zainetto per sostenere la testa e mi stendo al sole. E' una sensazione piacevolissima, il posto è molto tranquillo e un venticello leggero passa su di me strofinandosi sul viso, sul petto e, poi, sulle cosce e sulle gambe donandomi attimi di intenso piacere e serenità.
Qualche decina di minuti dopo, vedo passare un uomo completamente nudo. Un bel fisico asciutto ma con bei pettorali abbastanza muscolosi e, con davanti, un uccello di medie dimensioni che sballotta ad ogni passo. Passandomi davanti mi lancia uno sguardo e poi continua per la sua strada lungo la spiaggia di grossi ciottoli.
Rimango un po' perplesso e penso che, magari, è soltanto un esibizionista ma, quando ne passa un altro, anche lui nudo ma con un bastone di tutto rispetto, capisco che questa non può che essere una sorta di spiaggia per nudisti. Lo vedo, poi, allontanarsi e con un po' di meraviglia noto che ogni tanto si gira verso di me e si tocca, anche se solo per un attimo, l'uccello.
Sento, allora, salire una leggera eccitazione dentro di me, la vista di quei due maschi nudi e con un bella dotazione tra le gambe mi ha procurato anche un leggero brivido e sento che Stella sta per prendere il sopravvento. Incuriosito, mi alzo, raccolgo il telo da mare, lo rimetto dentro insieme al costume che mi sono tolto anch'io e mi incammino lentamente facendo la stessa strada che ho visto fare ai due.
Appena una trentina di metri più avanti, in una delle tante rientranze, incrocio la coppia che avevo notato appena arrivato. Lei, una bella donna, leggermente in carne ma ben fatta, completamente nuda e due tette, abbastanza grosse, che scendono ai lati del torace, è stesa ma con i piedi appoggiati su un telo da mare e con le gambe aperte quel tanto da mettere a vista una bella vagina totalmente rasata. L'uomo, invece, con il solo costume e seduto dietro di lei, è intento a leggere una rivista ma, ogni tanto, dà uno sguardo verso la spiaggia.
Cerco di passare con disinvoltura ma con passo lento, e nel passare volgo nuovamente lo sguardo verso la coppia e noto che l'uomo sfiora con la mano la spalla della donna che alza subito leggermente la testa per guardarmi.
“Buongiorno” dico per educazione e un po' timidamente. La donna mi fa un segno di saluto con la mano, punta lo sguardo sul mio uccello, mi sorride mentre allarga un po' di più le gambe e, poi, torna a prendere il sole.
“Questo posto mi piace già molto” penso tra me e me, ma non sapendo cosa fare, continuo nel mio cammino. Ogni tanto incrocio altri uomini nudi che, stavolta, però guardano dritto al mio uccello che ho liberato al sole e che sento battere sulle mie cosce ad ogni passo che faccio. Poco più avanti, ecco una nuova rientranza della spiaggia, anch'essa con alberi e arbusti alle spalle, è perfetta, perciò stendo di nuovo il telo e mi sdraio ma, un po' per l'eccitazione per aver visto la donna prendere il sole con le gambe aperte e un po' per un paio di uccelli interessanti, mi si indurisce il cazzo e, per un istante, provo un po' di disagio e pudore.
Mi giro, allora, a pancia in giù, e il mio sedere che, in tanti, hanno definito “da ragazza” e quasi “brasiliano”, inevitabilmente svetta subito tondo e sodo sotto il sole ma, per un leggero fastidio provocato dall'erezione, alzo leggermente le mie natiche che però lo mettono ancor più in risalto.
Per distrarmi, allora, tiro fuori il libro che ho già iniziato da qualche giorno e mi immergo nella lettura, in un contesto nel quale sento solo lo scorrere del fiume e che mi infonde serenità e pace. Passano un'altra decina di minuti e sento dei passi sui ciottoli e, una voce appena sussurrata, che dice “Wow! Che meraviglia!”
Mi giro, quindi, a pancia in su per la curiosità e mi accorgo che ad un paio di metri da me, un uomo, sta sistemando un telo da mare sulla spiaggia e, subito dopo, si stende supino. E' decisamente un bell'uomo, fisico robusto e con una verga bella grossa che già a “riposo” raggiunge, ad occhio, i 16/17 cm sovrastata da un'ampia cappella.
Volgo lo sguardo di nuovo al libro, non voglio sembrare interessata ma, non posso fare a meno di guardarlo di nuovo mentre un nuovo leggero brivido mi attraversa la schiena.
“Guarda che bel cazzo che ha quello lì e come è bello e largo!” penso “Tutto in tiro, raggiungerà sicuramente grosse dimensioni. Che nostalgia mi sta venendo, mi ricorda quello di Giorgio. Se fossimo in una situazione diversa, glielo leccherei volentieri. Peccato.”
Come se mi avesse letto nel pensiero, l'uomo si gira verso di me e mi guarda a lungo mentre si tocca il bastone che, in un attimo, si ingrossa fino ad arrivargli oltre l'ombelico, poi mi guarda di nuovo, si alza e si dirige verso un grosso cespuglio che sta proprio alle sue spalle. Fa un paio di metri, si gira nuovamente, afferra la sua asta e mi guarda con intensità facendo un lievissimo cenno con la testa e, immediatamente dopo, volge la sguardo verso il cespuglio sparendo alla mia vista.
“Ma questo mi sta dicendo che vuole fare sesso con me?” mi chiedo un po' ingenuamente “Mi attira molto, ma che faccio, vado o resto qui a leggere e prendere il sole? Però, se vado, non posso mica iniziare a far sesso con tutti quelli che mi attirano e che mi capiterà di incontrare qui o altrove! Non voglio diventare la troietta di turno che si fa scopare da chiunque gli si rizza perché gli piaccio. Una cosa sarà giocare con Elena e Giorgio quando ne avremo voglia e vestirmi, magari, ogni tanto da sissy slut, un'altra è diventare una che dà il culo e fa pompini in continuazione. Devo decidere, una volta per tutte, cosa voglio nella vita e come far coincidere la vita di tutti i giorni di Luca con quella di Stella votata al sesso più sfrenato.”
Ma sono come se fossi ipnotizzata da quel palese invito e da quello splendida verga, trattengo il fiato per un attimo, faccio un profondo respiro e Stella "dice" Sai che faccio? Adesso vado e mi tolgo la voglia, poi penserò alla scelta che devo fare” Mi alzo, allora, prendo lo zainetto e mi inoltro verso il cespuglio e gli alberi.
Qualche passo e lo vedo all'interno dell'angusto spazio circondato quasi completamente dagli arbusti, in piedi e con quel bel cazzo dritto e svettante verso l'alto.
Rimango ferma davanti allo stretto passaggio che conduce a lui ma non so ancora esattamente come comportarmi.
Alla fine lascio prevalere l'istinto, quella verga mi attira troppo, è grossa e potente e lui è davvero un bell'uomo con un torace largo e due capezzoli che mi piacerebbe leccare perché se è come me, li ha sicuramente anche lui sensibilissimi. Perciò entro, poso a terra lo zainetto, lo guardo e lui, impugnando la base dell'asta lo spinge verso l'alto, sembra un cannone a lunga gittata già carico e pronto a sparare.
Come un automa, allora, mi avvicino e gli tocco il torace.
“Che bella che sei, come ti chiami?”
“Mi chiamo Stella. Davvero ti piaccio?”
“Altroché se mi piaci! Appena ti ho vista stesa sul telo da mare, mi sei piaciuta immediatamente e, soprattutto, hai un culo bellissimo, sporgente e sodo, quasi da femmina. Vieni, non aver alcun timore, non ti farò del male anzi vedrai che, dopo, sarai contenta e resterai molto soddisfatta.”
“E tu sei davvero un bell'uomo, hai un bellissimo torace muscoloso e forte, sei glabro e i tuoi capezzoli sono bellissimi. Oltre ad avere uno splendido cazzo, ovviamente”
“Allora, inizia a leccarmeli, mi piace moltissimo, mi fa eccitare ancora più di quanto non lo sia già adesso, stellina mia!” mi dice.
Poggio, perciò, le labbra su uno dei capezzoli ed inizio a baciarlo e succhiarlo dolcemente e poi a passarci sopra la lingua. Lui mi sovrasta di parecchio in altezza ed io ho il suo capezzolo proprio davanti agli occhi.
“Sei proprio brava, mi stai facendo venire i brividi ed il mio cazzo tira talmente forte che il frenulo sembra quasi sul punto di rompersi. Sei proprio la troietta giovane che ho sperato da sempre di incontrare.”
Gli pongo, perciò, entrambe le mani sul petto liscio e glabro, sento il contatto con la sua pelle morbida sopra i pettorali durissimi e, continuo, così, ad accarezzarli a mani aperte mentre gli lecco un capezzolo facendo roteare la lingua intorno per, poi, passare a succhiarglielo dolcemente. Lo sento emettere un lieve gemito di piacere “Adesso scendi con la lingua sulla pancia e poi continua a scendere più giù. Ho la sensazione che tu sia proprio una perfetta troietta, cara Stellina e, perciò se è così, saprai bene quello che devi fare.” e con una mano mi tocca il forellino che, immediatamente, reagisce per la sorpresa ma si rilassa subito dopo, forse al caldo del dito o forse per il piacere che provo. Infatti, istintivamente sposto il mio bacino indietro e lui ne approfitta per infilarmi un dito nell'ano. Spingo, allora, di più il bacino e lui mi entra con tutto il dito medio ed io emetto il gemito di piacere che non sono riuscita a trattenere.
“Stellina, vedo che ti piace essere penetrata anche solo da un dito e, secondo me, sei già stata aperta. D'altra parte, con un culo perfetto come il tuo, come si può resistere alla voglia di entrarci? Pensavo fossi una verginella, invece, chissà quanti ne hai già presi. Vero troietta? E, visto che ti piace, dopo te lo farò assaggiare tutto nel culo. Adesso continua quello che stavi facendo e fammi un bel pompino fatto bene”
Mi abbasso, allora, e con la lingua scendo fino all'ombelico e gliela infilo dentro, emette un nuovo gemito, scendo ancora un po' e mi trovo quella splendida cappella all'altezza della bocca.
“Dai stellina troietta, adesso fammi vedere quanto sei brava con la bocca”
Con una mano circondo, allora, il suo palo di carne alla base e, con l'altra, a metà del “cannone” che è caldo, grosso e pulsante. Spalanco, poi, la bocca quanto più posso e avvolgo, con le labbra, la cappella ed inizio a leccarla e bagnarla di saliva.
“Cazzo, che brava che è la mia troietta! Adesso prendilo tutto, però, e fammi vedere fin dove arrivi!” mi dice in modo perentorio.
Con due affondi consecutivi, arrivo ad oltre la metà e inizio subito ad andare avanti e indietro con la testa. La pelle è morbidissima e ha un buon sapore di pulito, la mia bocca è totalmente piena in larghezza e mi fa un po' male la mascella ma continuo a succhiarglielo con più intensità fino a quando, con un colpo deciso, mi entra totalmente anche in lunghezza andando a toccare violentemente il fondo della gola.
“Adesso, goditelo tutto il mio cazzo e spalanca ancora di più la bocca che te la scopo meglio!”
Lo sento entrare ed uscire più e più volte e, ogni volta, che arriva alla gola lo affonda ancora di più con forza tenendomi la testa con le mani per qualche secondo, durante i quali mi sento di soffocare per poi riprendere a scoparmi la gola ma continuo imperterrita a tenere la bocca spalancata al massimo mentre rivoli di saliva scendono ai suoi lati.
“Ti piace, eh, troietta? Ti piace come ti sto scopando la gola? Senti com'è bello questo rumore di bagnato che risuona ogni volta che entra nella tua bocca strapiena di saliva?”
Con entrambe le mani avvolgo le sue cosce e, a mia volta, lo tiro verso di me seguendo il suo ritmo nonostante i conati che avverto ogni volta che la punta del cazzo mi colpisce la gola.
Mi scopa ormai da una decina di minuti, mi piace e quell'andirivieni che fa salire all'inverosimile la libidine e la lussuria di Stella. So che, tra non molto, sborrerà e attendo il momento in cui sentirò i caldi fiotti di seme fino a riempirmela completamente di dolce nettare bianco e pastoso.
Invece, all'improvviso si stacca da me “Adesso alzati e poggia le mani su quel tronco d'albero”
Ubbidisco immediatamente, mi alzo e faccio quello che mi ha ordinato.
Lui prende un preservativo dal borsello, sento che lo indossa e che si avvicina a me. “Brava stellina troietta, adesso te lo faccio sentire tutto tutto dentro. Spingi con le mani il tronco e tira indietro questa meraviglia di culo che hai.”
Sto attendendo, con un'ansia mista a preoccupazione, viste le dimensioni della cappella, di sentirlo entrare, invece si abbassa, mi apre le chiappe e sento la sua lingua appena dietro il forellino. Un nuovo e più intenso fremito mi attraversa la schiena. Inizia a leccarmi il buco con la lingua bavosa, spingo il bacino ancora un po' e avverto che la lingua sta entrando. E' una sensazione che non ho mai provato e mi fa impazzire di piacere.
“Spero che non mi farai troppo male quando entrerai perché è davvero molto grosso e, ormai, è passato già più di un mese da quando sono stata aperta per la prima ed unica volta.”
“Tranquilla, adesso ti allargo un po' con le dita così sarai ben bagnata e preparata a prenderlo e vedrai che ti piacerà molto. Mi raccomando però di non urlare! Capito troietta bella?”
Ecco, sento la punta della cappella che si appoggia al forellino e, piano, entra. Sento che il mio ano sta cedendo sotto la lieve spinta. Mi prende i fianchi con le mani, segno che sta per affondare “Rilassati” mi dico da sola “Cerca di rilassare i muscoli ché sta per entrare! Speriamo che non mi apra in due con quel cazzo che si ritrova.” Neanche il tempo di finire il pensiero che la punta del glande spinge con decisione ed entra seguita dall'intera cappella che dilata totalmente il mio buco. Un violentissimo dolore mi fa sobbalzare, l'ano ha chiaramente ceduto, schiantato, sotto la impressionante spinta ricevuta. Adesso, sento che sta avanzando più in profondità, un nuovo violento dolore mi scuote il corpo e l'anima, se fossi su un letto mi aggrapperei alle lenzuola ma qui, le mie dita trovano solo la corteccia dell'albero. Spingo, allora, di più il bacino indietro sperando che presto sia tutto dentro e che il mio culo si abitui velocemente alla presenza di quel palo di carne che sta iniziando ad andare, lentamente ma decisamente, avanti e indietro
“Lo senti il mio cazzone che è entrato tutto fino alle palle? Ti piace, Stellina?”
“Sìììì, mi fa male ma mi piace” rispondo cercando di non urlare.”Dai, scopami... adesso e fammelo sentire che entra ed esce con forza! Dai, cazzo, scopami....ahhh...mi stai aprendo tutta...era tanto che volevo provarne di nuovo uno di queste dimensioni...ahhhh...sbattimi con forza....sì ..sono la tua troia....voglio essere scopata come una vacca.....ahhh...sono la tua puttana....scopami....scopami!”
“L'avevo immaginato subito che ti avessero già aperto con un cazzo come il mio e, poi, ne ho avuto la certezza da come lo hai desiderato e da come l'hai preso con così tanta passione. Perciò, adesso, allarga di più le gambe che te lo faccio sentire ancora di più, puttanella che non sei altro!” mi sussurra all'orecchio mentre si prepara ad una nuova serie di affondi.
All'improvviso si ferma, non so perché e sento che il mio culo riceve, finalmente, un attimo di tregua e avverto anche un po' di frescura che mi entra attraverso il buco che, evidentemente, adesso è parecchio dilatato.
Neanche pochi secondi, ed entra di nuovo, lo sento che ha già attraversato l'ano ma non procede oltre. Sto per chiedergli il perché quando avverto che lo sta spostando a destra e a sinistra e, poi, in alto ed in basso.
“Ci sa fare davvero quest'uomo, però! Mi piace molto come me lo sta facendo sentire” mi dico tra me e me.
Gioca, per qualche minuto, col mio buchetto, poi, me lo infila, di nuovo, in un colpo solo e mi fa sobbalzare, tanta è la forza che ci mette. Mi sfugge un altro gemito di piacere e, questo lo eccita tantissimo. E' il piacere che trovano i maschi mentre dominano le femmine, un piacere sottile che non è quello di godere o far godere ma quello di una forma di possesso totale dell'altro corpo.
Mi scopa con foga, sento i suoi affondi fin dentro le profondità più remote. Mi sento posseduta da quel maschio e ne traggo un piacere assoluto mentre mi martella incessantemente e sempre più velocemente con affondi ravvicinati mentre mi tiene per i fianchi e, ogni tanto, per il torace e sento le sue dita che mi strizzano i capezzoli. Ho un primo orgasmo anale, è intensissimo e non pensavo che potesse essere così violenta, piena e duratura la sensazione che mi attraversa il corpo. Continua imperterrito a scoparmi, ogni tanto si ferma per un attimo per poi entrare prepotentemente con un nuovo affondo. Godo, quel continuo sentire il suo cazzo dentro mi fa impazzire di piacere. Lo voglio, lo desidero, lo bramo. Vorrei che non finisse più di martellarmi. Un nuovo orgasmo anale si scatena ancora una volta e mi fa vibrare tutto il corpo “Continua....continua...spaccami... sono tua...sono la tua troia rottainculo...mi stai facendo impazzire...ahhh...ho già avuto due orgasmi anali....continua così...fammi godere ancora....non ti fermare!”
Le mie parole l'hanno eccitato ancora di più e il suo grosso cazzo continua a martellarmi le viscere procurandomi due volte l'emissione di fiotti di sperma, poi all'improvviso, esplode con un animalesco grugnito proprio nel momento in cui ho un terzo orgasmo anale, molto più violento dei primi due e sento chiaramente le contrazioni del suo cazzo che vanno avanti più volte ma lui continua imperterrito a scoparmi. Infine, esausto, si ferma e resta dentro di me per un bel po' mentre lo sento ansimare e le sue mani mi stringono i fianchi con forza come un naufrago che si aggrappa ad uno scoglio sotto le sferzate di onde impetuose.
Poi, torna la calma, le mani adesso mi tengono con dolcezza e mi dà leggeri baci sulla schiena “Sei stata grande, non ho mai fatto una scopata così in vita mia.”
Poi, si sfila il preservativo, lo prende per la parte posteriore e me lo mostra con evidente orgoglio, è pieno per almeno tre dita. Il suo bastone, bagnato dalla sborra risplende ancora in tutta la sua intatta potenza, lo guardo e, per un attimo deglutisco davanti a tanta maestosità.
“Mi sa che tu abbia voglia di darmi una bella leccata, vero stellina mia, straordinaria troietta? Se vuoi lo puoi fare tranquillamente, sono sano e proprio tre giorni fa ho ritirato l'esito degli esami che sono tutti negativi. Te li faccio vedere, se vuoi.”
Invece, mi fiondo sulla sua cappella, che adesso mi entra in bocca con facilità e con leccate e succhiate ripetute, gliela pulisco completamente anche dell'ultimo fiotto che esce ma continuo lo stesso a andare avanti e indietro. Emette un mugolio prolungato che, presto, diventa un forte gemito e, nel giro di meno di un minuto, il cazzo si rinvigorisce di nuovo e l'intera asta mi riempie completamente, mi prende, quindi, per la testa e mi scopa ancora una volta la gola con nuovi, profondi e lunghi, affondi. Lo sento strusciare sulla mia lingua ed arrivare all'ugola per poi rifare di nuovo il percorso, sono talmente eccitata che non faccio altro che pensare a quando mi inonderà di sperma l'intero cavo orale, accelero allora la velocità mentre spero che non sborri subito, me lo voglio godere a lungo e, per eccitarlo ancora di più, ogni volta che torna indietro lo serro con le labbra e con un forte risucchio emetto un schiocco sonoro.
“Mi stai facendo venire i brividi lungo la schiena, sei davvero bravissima, sembra che tu non abbia fatto altro che fare pompini e il tuo, credimi, è davvero un signor pompino. Sei proprio una troia dentro l'anima stellina mia e adesso ti premierò con la mia sborra perché è questo che desideri, è vero?”
Faccio di sì con la testa, non voglio sfilarmelo dalla bocca, è troppo bello quello che sto provando!
Continua, così, per almeno un quarto d'ora, mi sento soffocare ogni volta che mi colpisce la gola ma resisto stoicamente ai suoi sempre più veloci affondi mentre, con la stessa velocità, affondo la mia bocca fin quasi alla base dell'asta e, proprio mentre sto facendo l'ennesimo affondo, un fiotto caldo di seme mi colpisce il fondo della gola. Ingoio tutto giusto in tempo per ricevere un secondo fiotto che ingoio come il primo, infine, mi scosto e resto con la lingua di fuori mentre lo guardo negli occhi con malcelata gioia, cosa questa, che lo eccita ancor di più al punto tale che due spruzzi, uno dietro l'altro, vengono diretti sulla lingua che, in breve, ne è totalmente piena.
“Sei veramente una fantastica troia, adesso ingoiala tutta e fammi vedere la tua lingua pulita completamente, troia succhiacazzi che non sei altro!”
Lo faccio lentamente, sempre fissando il mio sguardo nel suo. La sento scendere calda lungo la gola, mi piace tantissimo e penso che, davvero, sono una vera adoratrice del cazzo. Infine glielo ripulisco di nuovo tutto con passione e dedizione fino a quando non esce neanche più una goccia e, poco alla volta si affloscia nella mia bocca che, tuttavia, lo tiene ancora ben saldo.
Mi sento molto soddisfatta di quello che ho fatto e, se fosse, per me ricomincerei di nuovo ma lui, mettendomi le mani sotto le ascelle, mi fa alzare e mi dà un profondo bacio “ Sei davvero una splendida persona, bella e soprattutto appassionata. Il sesso con te è un'esperienza unica che voglio ripetere ancora e ancora. La prossima volta vieni direttamente a casa mia e passiamo un intero pomeriggio e ti scoperò per tutto il tempo fino ad inondarti con litri di sperma. Vedrai che sarai soddisfatta e vorrai ripetere anche tu più volte questa esperienza che anche per me è stata davvero straordinaria”
Mi lascia, perciò, il suo numero di telefono, mi bacia sulla guancia e se ne va. Lo seguo con lo sguardo fino a quando sparisce tra gli alberi. Mi sento bene, mi fa solo male un po' l'ano e le viscere ma sono contenta di me per come sono riuscita a godere e farlo godere così impetuosamente e per aver provato per tre volte l'orgasmo anale. Sono tutta sudata e, ogni tanto, brividi che mi passano dentro l'anima ed il corpo. Ho pure una erezione talmente forte che mi duole anche il cazzo e ho tanta voglia di sborrare. Decido, perciò, di andare a bagnarmi nel fiume per calmare i miei bollenti spiriti e mi incammino per arrivare ad un punto con una piccolissima insenatura, poco distante, dove l'acqua forma una specie di piccola piscina che mi sembra perfetta.
Cammino lentamente, il sole è bello caldo e tanti pensieri mi assalgono la mente “E' stato bellissimo essere stata scopata da un torello di questo calibro, mi ha fatto godere immensamente. Ma, tutta questa voglia di fare sesso con maschi, non è che mi toglierà totalmente la voglia di scopare anche le donne? Diventare una giovane puttanella non mi porterà a desiderare solo cazzi?
Mi sento sopraffatta da questi pensieri e da queste domande che esigono una risposta , una scelta che mi porterà su un percorso che determinerà per sempre la mia vita. E' vero, Stella ha una fortissima predisposizione al sesso senza limiti e tabù e se mi lascio trascinare da questo, lei mi proietterà nel ruolo di “troia” ogni volta che prenderà il sopravvento ma devo stare con i piedi per terra e decidere con la testa quale sarà la mia vita in futuro.
Sono talmente immersa in questi pensieri che non mi accorgo che sto passando di nuovo dalle parti della coppia che avevo visto un'ora fa ma non li vedo più.
“Peccato” penso “Me la sarei scopata molto volentieri una donna così sensuale. Se poi, frequentano questa spiaggia e lei, per ore, sta a gambe aperte a mostrare la figa, deve per forza essere una in cerca di cazzi. Magari, domani torno e vediamo se è proprio così.”
Arrivo, allora, al fiume ed entro nell'acqua per lavarmi da tutto il sudore che mi ha bagnato il corpo ed i capelli sotto il martellamento degli affondi nelle mie viscere ed anche gli umori, colati lungo le cosce per i violenti orgasmi anali che mi hanno scosso il corpo per tre volte. Fra poco riprenderò la strada di casa e, poi, domani penserò al mio futuro e, quindi, alla scelta che devo fare. Perciò mi alzo per andare a raccogliere le mie cose e mettermi di nuovo il costume.
Ho appena chiuso lo zainetto, ho rimesso il costume e sto imboccando il sentiero che porta al parcheggio quando sento provenire, non molto lontano alla mia sinistra, un vocio di persone che, mi pare, ridano e scherzino tra di loro però non riesco ad afferrarne le parole. Incuriosito, decido allora di lasciare il percorso che stavo per intraprendere e mi dirigo verso quella parte ma, all'improvviso....


…..continua....
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