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Una bellissima vacanza al mare con sorpresa: L'arrivo di Paula – Capitolo 3 Parte Prima


di Membro VIP di Annunci69.it Lorella65Trav
13.03.2022    |    5.687    |    19 9.9
"Il tuo ragazzo è davvero bello e degno di te..."
In questo Capitolo ritorna la Storia principale di Lorenzo, iniziata nel Capitolo 1- Prima e Seconda parte e delle esperienze che ha iniziato a fare e che lo porteranno prestissimo a viverene nuove e fondamentali per diventare una vera e bella Trav amante del sesso e di tutte le sfaccettature in cui esso si può presentare.




Due giorni dopo, arrivò Paula, l'amica più cara di Isabel e con la quale anni prima aveva condiviso il percorso che, poi, le aveva portate a diventare due splendide trans.
Lorenzo e Isabel andarono alla fermata del bus, Isabel era felice ed anche molto eccitata al pensiero di rivedere la sua amica del cuore e continuava a parlargli di lei e a dirgli quanto fosse strordinariamente bella, simpatica e allegra.
La curiosità di Lorenzo, perciò, aumentava vertiginosamente col passare di minuti. Poi, finalmente, videro arrivare la corriera che presto si fermò davanti a loro, si aprirono le porte e, dopo un paio di persone, scese anche lei.
Isabel aveva proprio ragione, Paula era di una bellezza mozzafiato. Alta, gambe lunghissime nonostante le scarpe basse, un seno che sotto la maglietta estiva, lasciava capire che era molto sodo, ad occhio una IV misura, capelli neri lunghi fino ai capezzoli e un fondoschiena da urlo.
Le due amiche si abbracciarono con affetto, poi, Isabel fece le presentazioni di rito.
Lei lo squadrò dalla cima dei capelli alla punta dei piedi mentre le sue labbra si schiudevano in un meraviglioso sorriso.
“Ciao Lorenzo, finalmente ci conosciamo. Isabel mi ha parlato molto di te e, credo di aver capito che tra voi due è sbocciato qualcosa di importante” disse mentre lo abbracciava e lo baciava sulle guance.
Lorenzo sentì il suo seno sopra il torace e i capezzoli che lo spingevano fortemente e, provando una forte eccitazione al contatto con quel corpo, il suo uccello gli si irrigidì immediatamente.
Paula si staccò da lui e sorridendogli nuovamente si rivolse ad Isabel “Però! Complimenti tesoro, hai scelto proprio bene. Il tuo ragazzo è davvero bello e degno di te. Mi piace e, da quello che mi hai raccontato, ho capito che avete proprio una bellissima intesa”.
Lorenzo era un po' in difficoltà, sotto i bermuda si vedeva chiaramente il rigonfiamento del suo bastone in tiro e non voleva che Isabel, magari, potesse restarci male o addirittura offendersi.
Invece lei gli disse “Tesoro, vedo che Paula ti è davvero piaciuta molto ma, stai tranquillo, come ti ho già raccontato, io e lei siamo come una cosa sola, e abbiamo sempre condiviso tutto nella nostra vita” sottolineando maliziosamente il “tutto”.
Si avviarono, quindi, verso il Villaggio e, poco dopo, erano già nell'appartamento di Isabel.
Si sedettero sul divano, Lorenzo in mezzo e inziarono una bella e allegra conversazione. Paula era proprio simpatica, spigliata nel parlare, allegra e con un sorriso davvero splendido.
Isabel, aveva già preparato un'abbondante colazione e tutti e tre si sedettero a tavola e mangiarono tutto quello che era stato preparato continuando a chiacchierare con serenità scherzando e ridendo come amici di vecchia data.
Ogni tanto, Isabel, dava un bacio a Lorenzo e Paula li guardava con affetto. Si intuiva chiaramente che Lorenzo le piaceva e, dopo aver guardato negli occhi di Isabel che, con un lieve cenno col capo, divenne pian piano più affettuosa nei suoi confronti fino a dargli anche lei un leggero bacio, prima sulla guancia e, poi, ancora più leggermente sfiorandogli le labbra con le sue, mentre gli sfiorava con un leggerissimo tocco delle dita, la patta dei pantaloncini.
Qualche minuto dopo, si alzò e disse che andava a farsi una bella doccia tonificante per torgliersi di dosso la stanchezza del viaggio.
Prima di entrare nella stanza da bagno, però, si volse verso i due, mandò un bacio con la mano e disse "Sono proprio felice di essere qui. A fra poco, allora!"
Isabel e Lorenzo sparecchiarono la tavola e Isabel cominciò a lavare i piatti e le stoviglie.
Era bello guardarla intenta nella preparazione, Lorenzo si deliziava della sua vista e, non riuscendo a trattenersi, l'abbracciò da dietro e le sussurrò che era bellissima.
Isabel si girò, lo baciò languidamente ed entrambi avvertirono l'eccitazione dei loro membri.
“Wow!” esclamarono all'unisono e risero per questo fatto.
Isabel gli mise la mano sul pacco.
“Ma che fai? “ chiese Lorenzo aggiungendo “Dai! Di là c'è Paula, non mi sembra il momento di cominciare a far sesso, proprio adesso”
“Ma io ho molta voglia, anzi ne ho veramente tantissima e poi non posso nasconderti che l'idea che ci sia anche Paula mi eccita molto. Pensa, lei torna dalla doccia e ci vede avvinghiati l'una all'altra.” rispose Isabel mentre gli apriva la patta del bermuda.
“Non so, non vorrei che la sua presenza mi possa provocare qualche problema di erezione, sono un po' timido lo sai. Anch'io ho molta voglia ma mi dispiacerebbe non riuscire a stare tranquillo e, magari, fare cilecca” argomentò Lorenzo.
"A parte il fatto che mi sembra che tu sia già ben armato, evidentemente per Paula, guarda che non c'è alcun problema, Paula di certo non si scandalizzerebbe nel vederci avvinghiati l'uno all'altra. Come ti ho detto più volte, non c'è nulla che possa dividerci, abbiamo sempre fatto tutto insieme” e sottolineò nuovamente il “tutto”
Dicendo questo, si accovacciò davanti a lui, gli aprì totalmente la patta, ne uscì l'uccello già in tiro e Isabel lo prese tra le labbra, quindi gli leccò la cappella e aggiunse “Vuoi vedere che è proprio come ti ho detto?”
Dicendo questo lo ingoiò in un battito di ciglia, fino ad arrivargli alla base.
Lorenzo, per un attimo si dimenticò di Paula e iniziò a gemere sotto i colpi di lingua e della bocca di Isabel. Poi si spogliò completamente mentre con affondi continui le scopava la bocca e gli sembrò che fosse davvero più eccitata del solito.
All'improvviso, Paula tornò dal bagno avvolta in un leggerissimo accappatoio dal quale usciva una parte del seno.
“Ehilà” esclamò appena li vide “State facendo sesso, mentre io stavo sotto la doccia? Ma vi sembra questo il modo di trattare la vostra amica che è appena arrivata e che da quasi una settimana non lo fa'?” ma mentre lo diceva sorrideva maliziosamente e dal tono della voce si capiva chiaramente che stava scherzando.
Si avvicinò a loro due lasciando scivolare l'accappatoio a terra, abbracciò da dietro Lorenzo e accarezzò con dolcezza il viso di Isabel che si alzò e li abbracciò entrambi e poi si rivolse a Paula “Sono felice di avere due persone splendide come voi, siete bellissimi”
Paula chiese, allora a Isabel “Mi piace proprio tanto il tuo ragazzo. Potrei.....?”
“Certo che puoi. Vero Lorenzo che ti piacerebbe se Paula ti facesse qualche coccola?”
“Beh, se a te va bene, a me non dispiacerebbe affatto qualche coccola di Paula, magari anche insieme a te, tesoro” rispose Lorenzo ancora più eccitato di prima alla fermata della corriera.
Paula, perciò cominciò lentamente a slacciare i bottoni della camicia di Lorenzo e a stuzzicargli con la lingua i capezzoli e il torace.
Lorenzo andò presto in estasi, gli sembrava di essere in un sogno, due splendide femmine tutte per lui!
Isabel si liberò del vestitino di cotone e del tanga ed entrambe restarono totalmente nude e con i potenti cazzi, dritti come due fusi in posizione rigidamente verticale. Gli splendidi seni con grossi capezzoli immersi in un aureola larga e sensualissima, furono alla portata della bocca di Lorenzo che iniziò immediatamente a leccarli e a succhiarli avidamente, poi, scese sulla pancia di Isabel per leccarle l'ombelico e con la lingua iniziò a stuzzicarne la piccola rientranza della pelle, infine davanti alla bellissima e grossa cappella che già ben conosceva, non resistette e la imboccò con delicatezza e, lentamente poco per volta, riuscì ad arrivare oltre la metà ma, Isabel con una veloce spinta verso l'alto gli penetrò la bocca spalancata fino ad arrivargli a toccare il fondo della gola mentre Lorenzo saldamente aveva già afferrato l'asta del cazzo di Paula con l'altra mano.
Guardò negli occhi Isabel e lei annuì con un cenno del capo dicendogli subito dopo “Ti piace? Hai visto che sberla di bastone ha la mia amica? Se vuoi, prendilo in bocca. A me farà piacere guardarti mentre glielo succhi come hai ben imparato, da me in questi giorni.”
Lorenzo passò, quindi, al cazzo di Paula. Era davvero formidabile, duro come la pietra e, soprattutto prepotentemente lungo e largo.
Spalancò nuovamente la bocca, bagnò la cappella con la saliva e fece altrettanto con la lunga asta facendo salire e scendere la sua lingua più volte. Quando fu ben bagnata, spalancò nuovamente la bocca e ne ingoiò un bel pezzo. Paula emise un leggero mugolio di piacere, poi pose le mani dietro alla nuca di Lorenzo e la tirò verso di sé mentre allo stesso tempo, con un colpo di reni gli entrò tutto fino alla gola.
Gli scoparono la bocca per molti minuti dandosi il cambio frequentemente. I mugolii di entrambe si mescolarono al rumore di bagnato che risuonava ritmicamente ad ogni affondo nella bocca piena di saliva di Lorenzo.
Poi, decisero di cambiare il gioco, entrambe si accovacciarono davanti a Lorenzo e presero a spartirsi il suo cazzo. Mentre una gli leccava le palle e succhiava i testicoli, l'altra lo ingoiava tutto fino in gola scambiandosi continuamente i ruoli mentre Lorenzo emetteva gemiti di pura goduria. Alla fine, dopo una ventina di minuti, Lorenzo sborrò fiotti di seme suddividendoli equamente sulla due lingue protese in avanti mentre entrambe lo guardavano fisse negli occhi con cupidigia ma anche sorridenti per il piacere che stavano dando e per quello che stavano ricevendo.
Lorenzo, infine, non resistendo alla tentazione le ripulì con la lingua della sborra che era rimasta attorno alla bocca di entrambe e bevve il suo stesso seme con un'eccitazione crescente da parte delle due amiche.
Paula, gli chiese allora se voleva girarsi per potergli accarezzarei e massaggiare tutto il dorso. Lorenzo acconsentì e mentre lei cominciava a massaggiargli la schiena, Isabel iniziò a toccargli i glutei e, guardando Paula, le chiese “Hai visto che bello che è il mio amore? Ha un fondo schiena bellissimo, come il nostro. Non sei d'accordo?” concluse prendendo la mano di Paula e poggiandola sulle natiche di Lorenzo.
Paula le palpò a mano aperta, poi, delicatamente infilò prima un dito, poi due e, infine tre nel forellino. A Lorenzo sfuggì un leggero gemito di piacere mentre Paula esclamava “Wow! Lorenzo hai un bellissimo forellino e anche ben aperto!” e aggiungendo subito dopo ad Isabel “E' davvero invitante. Tesoro hai fatto un gran bel lavoro! Ma credo, anche che con il bastone che ti ritrovi, avrà sentito molto dolore anche se, adesso, non dovrebbe essere più così”
“L'ho fatto con amore e Lorenzo lo ha ricevuto con lo stesso amore, adesso siamo indissolubilmente legati” rispose Isabel e poi rivolgendosi a lui “Amore mio, mi è sembrato di capire che ti sia piaciuto che Paula ti abbia infilato la dita. Ti va di ricevere anche il suo bastone?”
Lorenzo, si girò verso Paula, guardò il suo poderoso palo di carne, sentì un brivido lungo la schiena vedendo le dimensioni che potevano aggirarsi attorno ai 22/23 centimetri e largo abbondantemente oltre i 16 di circonferenza.
Poi, desiderando di ricevere quella meraviglia di carne, poggiò le ginocchia sul cuscino della seduta del divano e inarcò il culo come aveva fatto con Isabel quando gli aveva insegnato la posizione migliore per accogliere bene un cazzo, il giorno in cui lei lo aveva aperto per la prima volta.
Paula, prese il tubetto di lubrificante e con le dita ne mise in abbondanza attorno al forellino e poi all'interno massaggiandolo ben bene con tre dita mentre Isabel si poneva in piedi dietro il divano .
Paula, gli si avvicinò, fece passare più volte la sua cappella tra il forellino e lo spacco delle natiche facendola impregnare di lubrificante, poi gli puntò la cappella all'ingresso ed entrò lentamente ma con decisione.
Lorenzo fece un sussulto e si aggrappò con forza al bordo dello schienale, lo sentì tutto mentre avanzava nel retto e subito dopo nell'intestino, centimetro per centimetro, sembrava che non finisse più di avanzare e gli sembrò che un palo gli stesse squarciando il culo.
Guardò Isabel che era davanti a lui in piedi con il cazzo in tiro, lei gli accarezzò i capelli, poi gli poggiò la cappella davanti alle labbra.
Lorenzo, spalancò la bocca e senza le mani, che erano ancora aggrappate al divano, avvolse con le labbra la grossa cappella, Isabel diede un colpo deciso in avanti e l'intera asta entrò, con un rumore di bagnato, nuovamente fino in fondo alla gola.
La sensazione era fortemente ambivalente, il cazzo di Paula che gradualmente aveva aumentato il ritmo e la velocità e quello di Isabel che andava avanti e indietro lungo la lingua e fino alla gola per poi tornare inditetro e ricominciare sempre più velocemente, lo inebriavano di un immenso piacere e libidine.
Ad ogni colpo di Paula nelle sue viscere, la testa veniva proiettata in avanti e la punta della cappella di Isabel gli arrivava ancora più giù nella gola procurandogli conati di vomito ai quali, però, resisteva per la totale eccitazione che provava.
La lussuria lo invase totalmente e il piacere aumentò talmente tanto che non sentiva più il dolore immenso che lo aveva fatto gridare quando la cappella di Paula gli aveva aperto lo sfintere e si era immersa nelle profondità delle sue viscere aprendogli tutto il tratto tra l'ano e l'intestino nonostante fosse già stato aperto largamente da Isabel più volte nei giorni precedenti.
Isabel gli teneva saldamente la testa con le mani e lo tirava a sé con un ritmo crescente e le due amiche lo scopavano in modo che quando Paula affondava, tenendo saldamente per i fianchi Lorenzo, Isabel tornava indietro fin quasi all'uscita della bocca e viceversa in un turbinio di respiri affannosi e di gemiti di piacere crescenti.
Soprattutto Lorenzo gemeva in continuazione ed i suoi gemiti di piacere si mescolarono al rumore ritmato di bagnato che entrambi i cazzi producevano, uno per il lubrificante e l'altro per la saliva che continuava a riempirgli la bocca mentre quello prodotto dallo sbattere delle cosce di Paula contro le sue natiche scandiva il tempo delle due scopate.
Lorenzo era diviso in due, da un lato nel senso letterale del termine perché il bastone di carne di Paula lo stava aprendo smisuratamente ma anche perché, mentre gli sembrava che il tempo non passasse più, nello stesso tempo desiderava, per il piacere che ne traeva, che continuassero per ore.
Fu talmente preso dalla lussuria e dal piacere che rivolgendosi ad entrambe chiese, con l'affanno che gli stavano procurando le percussioni continue e profonde delle due trans “Mi state facendo impazzire dal piacere, è una cosa sublime, avete due cazzi incredibilmente grossi e instancabili" poi tra la meraviglia delle due amiche, osò "Com'è prenderne due nel culo, lo avete mai fatto? E' bello? Fa molto male?”
Gli rispose Paula “ Si lo abbiamo fatto un paio di volte, sia io che Isabel abbiamo sentito molto dolore all'inizio ma poi è stata un'esperienza straordinaria, ci hanno quasi squarciato l'ano e le viscere ma, essendo state ben lubrificate tutto è stato più semplice di quello che temevamo, infatti lo abbiamo rifatto ancora ed è stato altrettanto bello. Abbiamo goduto moltissimo e anche noi, insieme ai due partner che ci scopavano, abbiamo ripetutamente sborrato. E' stata un'esperienza esaltante che tutte le donne di qualunque sesso siano dovrebbero provare perché ti senti veramente aprire totalmente e il piacere che provi diventa irrefrenabile. Le donne biologiche, in questi casi, squirtano moltissimo e a più riprese e urlando tutto il piacere e la libidine accumulata durante la scopata mentre le trav e le trans vengono investite da orgasmi anali multipli. Perché ce lo chiedi, ti piacerebbe forse provare?”
“Siiiììì” rispose Lorenzo mentre Paula gli stava facendo un ulteriore affondo nelle viscere “Voglio provare tutto nel sesso e voglio provare tutto quello che anche voi avete provato. Lo voglio fare adesso perché mi è venuta una voglia enorme e non so se, in una situazione diversa ne avrei la stessa voglia. Ma fate piano, vi prego! “
Isabel, gli prese il viso tra le mani, lo guardò negli occhi e “Tesoro, se veramente desideri provare tutto nel sesso, te lo faremo provare e così saremo ancora più uniti e diventerai davvero come di noi.”
Perciò, uscì dalla bocca di Lorenzo e gli disse di seguirle in camera da letto dove sarebbe stato più facile e più comodo farlo. Anche Paula uscì dal culo tirandosi appresso la pelle dell'ano di Lorenzo e tutti e tre andarono nella camera.
Isabel prese il contenitore del gel lubrificante e, con le dita, gliene mise una gran quantità intorno al buco che si era creato a furia di ricevere l'enorme cazzo di Paula. Poi, con le dita gliene mise parecchio dentro, prima con il medio, poi infilò anche l'indice e, infine l'anulare. Le dita entrarono con facilità, le inserì in profondità facendole anche roteare in modo che internamente fosse tutto ben lubrificato.
Poi Paula si stese supina sul bordo del letto e con i piedi appoggiati per terra. Lorenzo le salì sopra e, subito dopo, abbassando il bacino ricevette il cazzo che, in un attimo, entrò totalmente sotto una decisa spinta di Paula.
Per qualche minuto la verga di Paula entrò e uscì dal culo di Lorenzo aiutato anche dal movimento che lui dava nel salire e scendere lungo l'asta.
Quando Paula vide che era pronto, fece segno a Isabel che era arrivato anche il suo turno.
Lorenzo abbracciò Paula e sentì il seno schiacciargli il torace, poi alzò bene il bacino e Isabel dopo avergli fatto passare più volte la cappella vicino al foro per lubrificarlo ancora meglio, entrò con la sola cappella nell'ano già ampiamente occupato dal cazzo di Paula.
A Lorenzo sfuggì un grido quasi disumano per il dolore e avvertì distintamente che il suo culo si era completamente aperto ma quando, Isabel entrò completamente gli sembrò che glielo avessero squarciato totalmente e un urlo ancora più forte risuonò nella stanza.
Paula, all'inizio stette quasi ferma per consentire a Isabel di entrare con tutta la lunghezza del suo cazzo mentre il culo di Lorenzo si aprì enormemente anche nel profondo.
Quando Isabel, dopo che, più e più volte, era entrata e uscita sempre più velocemente, anche Paula iniziò a scopare con forti spinte dal basso e si sincronizzò con Isabel in modo che quando una stava per tornare indietro, l'altra affondava il suo bastone fino allo scroto, in questo modo Lorenzo ne aveva sempre uno dentro e, ogni tanto, anche due che lo aprivano contemporaneamente ma, poco alla volta si abituò e il dolore cominciò a scemare e, come sempre, lo invase un piacere irrefrenabile che lo faceva dimenare come un ossesso sotto i colpi che le due amiche gli infliggevano.
Lorenzo con voce soffocata dal dolore e dall'immenso piacere gridò “Sìììììììììì....sto godendo come una vacca scopata da due tori... Siete ….bravissime....ahhhh....sìììì...ancora ..ahhhhh.....sì...ancora...sono la vostra troia.....continuate....spaccatemi il culo come una mela....mhhhhhhh...è bellissimo....più veloci...scopatemi più velocemente e entrate fino alle palle...continuate....ahhh...mi state facendo impazzire dal piacere.....non fermatevi quando sborrerete....ahhh....riempitemi totalmente con la vostra sborra calda....ahhh”
La stanza risuonava con frequenza crescente, con punte più alte quando le cappelle dei due bastoni gli entravano per tutta la loro lunghezza fin nel più profondo del culo e, mentre li udiva entrambi susseguirsi ad ogni affondo, sentiva anche lo sbattere delle palle dell'una e dell'altra contro le sue natiche e i gemiti delle due amiche che aumentavano con l'aumentare del ritmo e della velocità.
I minuti passavano e Lorenzo veniva sbattuto senza un attimo di tregua. Oramai i due bastoni di carne gli avevano allargato a dismisura tutto quello che potevano aprire, e non era poco visto le loro dimensioni che, per entrambe superavano ampiamente i 23 centimetri di lunghezza e i 5/6 in larghezza.
L'eccitazione di tutti e tre era in piena salita, Lorenzo spingeva con vigore il suo bacino verso la base dei due cazzi, li sentiva fin dentro alla pancia, li sentiva allontanarsi a turno per poi ripiombare con forza fin dentro l'intestino.
Perse per tutto il tempo, in cui lo scoparono, la percezione della realtà, voleva solo godere, voleva che non si fermassero più, avrebbe voluto passare ore a farsi scopare, ogni colpo che gli veniva inflitto non lo faceva neanche più sussultare bensì lo eccitava sempre di più.
Sentiva i capezzoli di Paula che si erano inturgiditi fino a diventare duri come la pietra mentre quelli di Isabel erano schiacciati sul suo dorso. Le mani di Paula ben strette attorno al suo culo che tiravano ogni volta che lei affondava il suo bastone nelle carni di Lorenzo e quelle di Isabel che lo tenevano stretto per le spalle mentre entrava prepotentemente in profondità strusciando per tutta la sua lunghezza lungo l'asta di Paula.
Ogni tanto, si fermavano per non sborrare troppo in fretta perché il piacere che traevano dall'entrare e uscire completamente procurava loro una lussuria infinita quanto la libidine che le aveva invase.
Sotto l'ennesimo affondo di Isabel, Lorenzo sborrò una quantità inusitata di seme che bagnò completamente il seno e il collo di Paula e, subito dopo, ancora un altro fiotto sotto l'affondo, questa volta, sempre di Paula.
Dieci, quindici, venti, venticinque, trenta, trentacinque minuti erano passati quando entrambe sborrarono quasi all'unisono.
Un vero fiume caldo e denso invase le viscere di Lorenzo, lo sentì a più riprese, gli sembrava che fosse un unico getto continuo mentre era solo una serie di getti di sborra che si susseguivano ininterrottamente.
La sentì arrivare fin nel profondo spinta ancor più dentro dai ripetuti affondi di Paula e Isabel che continuarono ancora per molto a scopare e sborrare in continuazione.
Solo quando, finirono e non uscì più altro seme, si fermarono e lasciarono che i loro cazzi si afflosciassero mentre erano ancora dentro.
Infine, uscirono nonostante le dimensioni fossero ancora notevoli e Lorenzo girandosi verso di loro notò che erano ancora abbastanza in tiro.
Si girò completamente, si inginocchiò davanti a loro e, a turno, li imboccò.
Iniziò, allora, un nuovo pompino e, nel giro di pochi minuti, i bastoni ritornarono dritti e turgidi.
Isabel lo guardò, mentre la stava spompinando e gli chiese “Tesoro, non sei ancora soddisfatto di tutto quello che ti abbiamo dato?”
“Sono distrutto e, soprattutto, il mio culo è stato ampiamente e smisuratamente allargato ma mi è piaciuto talmente tanto che ho ancora voglia. Mi piacerebbe che lo faceste ancora e ancora. Vi sembro un assatanata? “ rispose Lorenzo riprendendo subito a succhiare Isabel mentre segava il cazzo di Paula.
“Non sei assatanata, è più che comprensibile che tu ne abbia ancora voglia, stai diventando una vera adoratrice del cazzo ed è così per tutte, ad un certo punto non se ne può più fare a meno. Girati, allora e sali su di me, ci penserà Paula questa volta ad entrare per seconda”.
Si stese, quindi, sul letto. Il suo bastone di carne svettava nuovamente verso l'alto, dritto come un palo e, a Lorenzo, sembrò ancora più grosso di prima.
Le salì sopra poggiando i piedi sul letto, poi si abbassò fino a sentire la cappella davanti al suo buco e, lasciandosi andare verso il basso, ricevette interamente il cazzo di Isabel che lo aiutò con un deciso colpo di bacino e arrivandogli fino a che non poté più avanzare mentre risuonò forte il rumore delle palle contro le natiche di Lorenzo.
Lui la baciò a lungo mentre l'intera asta gli andava avanti e indietro con forza e conquistava ulteriori centimetri delle sue viscere. Poi, all'improvviso sborrò sulla pancia di Isabel riempendole totalmente il buco dell'ombelico e parte della pancia.
Si staccò per un attimo, scese con la bocca sulla pancia piena di seme e, con frenesia, leccò e ingoiò a ripetizione tutto il seme che aveva emesso. Poi risalì, su di lei, la baciò di nuovo appassionatamente passandole tutta la sborra che non aveva ancora ingoiato e si fece nuovamente penetrare.
Paula, gli si mise dietro, puntò la cappella la dove c'era uno spazio ancora libero ed entrò in un solo colpo mentre lo teneva strettamente per i fianchi.
Lorenzo ebbe un sussulto nel sentire entrare un cazzo dalle dimensioni davvero grosse quale erano quelle di Paula ma restò ben abbracciato a Isabel.
Le due amiche ripresero il ritmo che avevano già avuto ma, questa volta con maggiore intensità e spingendo ancora più a fondo lo scoparono per una buona altra mezz'ora.
Lorenzo ripiombò ancora una volta in estasi e perse nuovamente la percezione della realtà, sentiva solamente, ma in modo ovattato, il rumore prodotto dai due cazzi dentro le viscere già piene della precedente sborrata e i respiri affannosi e i gemiti di goduria delle due trans.
Alla fine tutti e tre sborrarono copiosamente. Lorenzo di nuovo sulla pancia di Isabel, inondandola a più riprese, Isabel nel suo culo con lunghi fiotti che subito dopo cominciarono a fuoriuscire dall'ano e Paula sulla parte esterna superiore dello spacco anale.
Isabel, uscita da quello che una volta era un forellino e che ora avrebbe potuto ricevere una mano intera, si fiondò dietro Lorenzo e gli leccò avidamente tutta la sborra che Paula aveva scaricato mentre questa mise la sua cappella vicino alle labbra di Lorenzo che la ripulì completamente. Infine, Lorenzo si abbassò sulla pancia di Isabel, che si era messa supina sul letto e, dopo aver succhiato tutto, le ripulì totalmente anche l'intero bastone dalla sua sborra.
Sfiniti, si stesero uno a fianco dell'altra ansimando per lo sforzo ma sorridenti per aver appagato ciascuno le voglie delle altre.
Lorenzo era distrutto dalla fatica che aveva sopportato nell'essere stato scopato da due cazzi di quelle dimensioni e per così tanto tempo ma anche nel fisico perché avvertiva chiaramente che il suo culo era stato aperto smisuratamente in lungo e in largo.
Paula lo abbracciò e lo strinse forte mentre gli diceva “E' stato bellissimo, hai avuto una resistenza che non tutti hanno e che noi conosciamo bene perché ne abbiamo presi di cazzi ben più grossi dei nostri. Sei stato davvero molto bravo, Isabel è stata molto fortunata ad incontrarti”.
Poi, andarono tutti e tre verso il bagno per farsi una doccia ma, prima di entrare, Lorenzo che era parecchio dolorante chiese ad Isabel di guardargli l'ano per sapere se tutto era a posto.
“E' molto largo, d'altra parte il cazzo di Paula è davvero grosso e, soprattutto, ti ha scopato per una mezz'ora abbondante e tu sei stato magnifico, amore mio ma, lo sai, che fra qualche ora tornerà com'era prima. L'importante è che ti sia piaciuto”.
“Ho vissuto un'esperienza unica, era la prima volta che ne prendevo due ma mi è piaciuto moltissimo e, adesso che so quanto piacere ne deriva, mi piacerebbe ripeterlo ogni volta che lo vorremo. Paula, oltre ad essere bellissima come lo sei tu, è bravissima e mi ha fatto godere come solo con te ho goduto tanto fin dalla prima volta che mi hai sverginato e che mi hai proiettato verso una nuova vita nella quale voglio immergermi completamente”.
Poi più tardi andarono a pranzo nel ristorante del Villaggio di Vacanze e, infine, nel pomeriggio si recarono in spiaggia. Lorenzo entrò quasi subito in acqua e ci rimase a lungo godendo della frescura del mare che gli attenuò completamente il bruciore che ancora si faceva un po' sentire.
Guardò Isabel e Paula stese sui lettini al sole e pensò che era stato davvero fortunato ad incontrarle. Erano bellissime, entrambe a seno nudo e languidamente adagiate sui lettini, Isabel in posizione supina e con una gamba piegata, Paula invece girata a pancia in giù e con il suo straordinario fondoschiena e la vita sottilissima, ammirate da molti uomini che le fissavano continuamente con desiderio.
Il suo pensiero, infine, tornò alla mattinata che avevano trascorso e ai due cazzi che gli avevano regalato tanta goduria.
Sì, poteva serenamente dirsi che era una persona davvero molto fortunata.

…continua....


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