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Finalmente!


di verpad
29.12.2020    |    29.447    |    36 9.9
"Avrei dovuto controllarmi e di questo devo scusarmi io..."
Non l’aveva sentito entrare, persa nei suoi pensieri, con gli occhi chiusi, sdraiata sulla panca in legno in quella sauna vuota.
Si accorse di lui quando si sedette sulla sua stessa panca facendola scricchiolare, ma le ci volle un attimo per riprendersi e per rendersi conto che, sdraiata com’era, il corto telo bianco legato sopra il seno non poteva coprire tutto, ma le arrivava a malapena ai fianchi lasciando le sue parti intime esposte alla vista di quell’estraneo seduto lì davanti. Si alzò velocemente a sedere cercando di tirare la salvietta a coprire il più possibile. Riuscì finalmente a guardare quell’uomo e, pur nella debole luce calda della sauna, si rese conto che era proprio bello: un’età compresa fra i quaranta e i cinquanta come lei, il telo legato in vita da cui saliva un bel fisico asciutto, una curata corta barba scura che incorniciava un bel viso in cui risaltavano due occhi blu molto intensi. “Proprio un bel figo” pensò Rossella.
“Ciao, sei qui sola?” le chiese lui.
“Mio marito è andato ad acquistare degli accessori per la moto, così ne ho approfittato per rilassarmi in sauna”.
“In effetti vi ho intravisti arrivare poco fa. Avete fatto un bel giro?”
“Molto bello. Tutti gli anni ci ritagliamo un week end in moto, lontano da casa e dai figli. Quest’anno abbiamo scelto le Dolomiti: in moto sono stupende!”
Chiacchierarono amichevolmente qualche minuto conoscendosi meglio: il suo nome era Daniel e il suo leggero accento teutonico su un italiano praticamente perfetto tradiva le sue origini. Rappresentava un marchio tedesco ed essendo spesso in visita presso dei clienti nel nord Italia, era solito ritagliarsi un week-end di relax in quelle valli meravigliose.
“Meglio che esca prima di svenire in sauna” si scusò Rossella alzandosi e dirigendosi verso la piccola vasca idromassaggio.

Le era piaciuto fare la conoscenza di Daniel. Certo era imbarazzante trovarsi praticamente nuda con un estraneo; con suo marito frequentava a volte SPA naturiste, ma da sola si sentiva vulnerabile. La gentilezza e l’educazione di quell’uomo l’avevano comunque tranquillizzata e, levandosi l’asciugamano che la copriva, si immerse nella tiepida acqua dell’idromassaggio.
Non passò molto prima che Daniel le si avvicinasse: “Posso farti compagnia nella vasca?” e senza attendere risposta si tolse il telo che teneva legato in vita scoprendo un culo veramente tonico, addominali allenati e un membro che, seppur a riposo, era di notevole misura e percorso da sensuali vene in rilievo. Rossella si vide passare quell’attrezzo a pochi centimetri dal viso mentre Daniel entrava nella vasca per immergersi di fronte a lei. Fu turbata dalla vista di quel bell’uomo nudo e si sentì in colpa per aver indugiato troppo con lo sguardo sulle parti basse… cosa avrebbe pensato suo marito se l’avesse vista adesso?
Eh, si! Credeva proprio di conoscere la reazione di suo marito Paolo: si sarebbe eccitato da morire! Da tempo condivideva con lei le proprie fantasie in cui la condivideva con altri uomini e cercava di convincerla a provare almeno una volta un’esperienza trasgressiva con un estraneo, ma Rossella, pur eccitandosi al pensiero, non aveva mai preso in considerazione la possibilità di metterle in pratica. Assolutamente impensabile! Ma ora, sola e nuda con un estraneo, si ritrovava ad immaginarsi in una situazione più intima con lui e si stava eccitando! Come era possibile!
La piccola vasca non aiutava: le loro gambe nude erano costrette a continui contatti. Quando lei provava ad allungare le gambe ripiegate andava a sfiorargli le parti intime e le ritraeva immediatamente. Le lunghe leve di Daniel arrivavano troppo vicine a Rossella e non riusciva evidentemente ad evitare il contatto fra i suoi piedi e le cosce di lei.
Provarono a chiacchierare per stemperare l’imbarazzo, ma il rossore sulle gote di Rossella tradiva il suo turbamento e il disagio.
“Scusa se sono inopportuno, ma se ti fidi potrei farti un bel massaggio rilassante: dicono che ci sappia fare” propose lui.
Rossella mai avrebbe pensato di accettare una tale proposta: però la situazione che si era creata, la vicinanza forzata con Daniel, il pensiero di suo marito che l’avrebbe sicuramente incoraggiata ad accettare e si sarebbe eccitato a vederla fra le mani di un altro, o forse solo la necessità di uscire dall’imbarazzo di quella stretta vasca, la spinsero, dopo un attimo di incertezza, a rispondere timidamente: “Ok, proviamo”.
Non si sentiva per niente bella né sensuale: aveva sì un seno stupendo, una quarta misura ancora bella soda, ma qualche chilo di troppo le arrotondava i fianchi, quindi fu grata a Daniel per essersi alzato per primo ed averle evitato l’imbarazzo di esporsi completamente nuda passandogli vicino per uscire dall’acqua: aveva dimostrato ancora una volta grande sensibilità e rispetto nei suoi confronti.
Lo seguì incerta verso una porta in vetro che si apriva su una stanzetta dove un lettino da massaggi era a disposizione degli ospiti. Daniel, coperto il lettino con un telo pulito, la incoraggiò a distendersi pancia sotto aiutandola a salirvi. Pur agitata per la situazione fu tranquillizzata dai modi gentili dell’uomo e dal fatto che lasciò la salvietta ripiegata a coprirle pudicamente le natiche.
Il silenzio dell’ambiente era rotto solo dal leggero sciabordio dell’acqua nell’idromassaggio; l’aria era impregnata di una piacevole fragranza all’aroma di pino; la luce tenue diffondeva una rilassante sfumatura blu nella stanza. L’ambientazione stava aiutando Rossella a rilassarsi. Daniel le cosparse la schiena con abbondante olio procurandole un brivido freddo, poi iniziò un lento massaggio percorrendo ripetutamente la colonna vertebrale con delicate pressioni delle dita. Rossella dovette ammettere che ci sapeva fare: sentiva i muscoli della schiena e delle braccia sciogliersi sotto quelle dita esperte. Daniel continuava instancabile il suo lavoro, arrivando fino al limite del telo sfiorando velocemente i glutei coperti per poi risalire. Si spostò poi a massaggiare le gambe sollevandole un piede alla volta, premendo sui polpacci, risalendo sul retro delle cosce fino al limite invalicabile per poi ricominciare. “Che bello, grazie, mi sto proprio rilassando” sospirò Rossella. Aveva sempre amato farsi massaggiare, ma quando suo marito ci provava si stancava troppo presto e la lasciava insoddisfatta. D’altronde il massaggio è un’arte e non tutti lo sanno fare bene.
Daniel, lusingato dalle parole di Rossella, le intese come un incoraggiamento a continuare e decise di osare un po’: percorrendo quel corpo sensuale lasciò scivolare le mani sempre più vicine a quei glutei nascosti, spostando progressivamente il telo ad ogni passaggio. Non avendo percepito reazioni negative da Rossella si fece coraggio e tolse il telo gettandolo lontano e liberando quel culo stupendo alla vista. Adesso poteva percorrere tutto il corpo senza limiti, massaggiando anche quei glutei morbidi sui quali insisteva particolarmente con pressioni più marcate verso l’esterno dei fianchi e passaggi più leggeri risalendo dall’interno coscia a sfiorare le parti più intime.
Rossella si impose di lasciarlo proseguire: il trattamento era troppo piacevole e la stava facendo sentire bene. L’imbarazzo aveva ceduto il posto al piacere: sì, si stava anche eccitando al tocco di un uomo sconosciuto e non stava facendo nulla per evitarlo! Probabilmente era eccitata anche dalla reazione che il suo corpo stava procurando a quell’uomo: il telo che portava legato sui fianchi non poteva nascondere una prepotente erezione.

Mentre Rossella rifletteva su tutte queste nuove sensazioni intravide un movimento fuori da quella stanza: nella penombra al di là della porta a vetri le parve di scorgere una figura ferma, in piedi, che osservava la scena. Cercando di non distrarre Daniel fissò più intensamente il punto dove la sagoma si era fermata: il battito cardiaco aumentò all’impazzata quando riconobbe suo marito Paolo e fu presa dal terrore pensando alla possibile reazione di lui trovandola lì, nuda, con uno sconosciuto che la stava massaggiando. Ma quando, guardando meglio, intravide sul viso del marito un sorrisetto compiaciuto, capì di avergli appena fatto un regalo enorme: probabilmente era già eccitato da quella scena a cui sognava di assistere da tempo!
“Si sta eccitando davvero, che porco!” pensò Rossella “Adesso gliela faccio pagare”. Quindi si fece coraggio e decise di farlo impazzire: senza proferire parola si voltò lentamente sul lettino sdraiandosi a pancia in alto e mostrandosi completamente nuda a Daniel che, sorpreso, la stava fissando a bocca aperta con le mani sollevate.
“Wow, che spettacolo” riuscì a sussurrare lui e, confortato dal sorriso di Rossella, cosparse tutto il corpo di olio profumato e riprese il massaggio. A Rossella sembrò quasi che gli occhi di Paolo, nascosto nell’oscurità fuori dalla stanza, si fossero illuminati e le fu chiaro che la mano del marito era scesa a massaggiare l’erezione.
Daniel stava percorrendo tutto quel corpo stupendo risalendo le braccia, avvolgendo le spalle, sfiorando quasi timoroso i grossi seni, stropicciando la morbida pancia, avventurandosi fino alla sottile striscia di peli ben curati che sembrava indicare la via verso la fessura fra le cosce strette, passando delicatamente sull’inguine, frizionando le cosce e le gambe giù fino alle punte dei piedi.
Ogni volta che ripassava sui seni si soffermava sempre più a lungo circondandoli, strizzandoli e solleticando i piccoli capezzoli turgidi. Rossella era eccitatissima: i capezzoli erano la sua parte più sensibile e ad ogni carezza brividi di piacere si irradiavano lungo tutto il corpo. Abbassato lo sguardo si accorse che Daniel era ora completamente nudo, l’asciugamano che prima portava legato in vita era abbandonato in terra e il grosso fallo completamente eretto puntava verso l’alto, mostrandosi in tutta la sua magnificenza. La vista di quel bell’uomo nudo con il membro duro per causa sua aumentò l’eccitazione di Rossella che cercò colpevolmente di intravedere il marito, ma l’area esterna era ora completamente vuota: quel cretino se ne era andato lasciandola lì sola… Peggio per lui! Chiuse gli occhi e si concentrò sulle mani esperte di Daniel e sulle sensazioni che le stavano procurando. Il respiro affannato di Rossella, che ne confermava l’eccitazione, incoraggiò Daniel ad azzardare qualche passaggio più esplicito. Era bellissima lì fra le sue mani, con gli occhi chiusi, la bocca leggermente aperta e ansimante, le gote rosse per l’eccitazione. Quando poi, risalendo l’interno delle cosce, notò le gambe divaricarsi leggermente, non esitò ad avvicinarsi alle labbra gonfie che racchiudevano il segreto tanto desiderato. Al primo contatto percepì una scossa nel corpo di lei che espirò profondamente, ma, confortato dal fatto che le gambe non si richiusero come aveva temuto, anzi sembrarono divaricarsi un po’ di più, si concentrò su quella parte intima ipnotizzato dalla sensualità di quella donna. Il suo obiettivo era ormai quello di vederla godere! Allargò delicatamente con le dita le labbra scoprendo la vulva completamente grondante di umori. Ogni volta che sfiorava il clitoride gonfio percepiva il corpo di Rossella sussultare in preda agli spasmi. Con le dita bagnate dai fluidi massaggiava, stringeva, allargava quel fiore stupendo: quanto avrebbe voluto affondare il cazzo lì dentro! Rossella, ormai abbandonata al piacere, accompagnava con movimenti del bacino il ritmo delle sue mani come a ricercare il piacere. Appena due dita si insinuarono all’interno ad esplorare quell’apertura calda e umida lei inarcò la schiena quasi ad aumentare la profondità della penetrazione. Era chiaramente vicina all’orgasmo, il corpo in preda a sussulti incontrollabili quando improvvisamente spalancò gli occhi, si mise a sedere e, dopo aver allontanato Daniel borbottando qualche scusa incomprensibile, si coprì con un telo e corse via uscendo dalla spa. Correva cercando di coprirsi, salì le scale fino alla loro camera ed entrò sbattendosi la porta alle spalle.

Trovò Paolo sdraiato nudo sul letto, il membro in erezione appoggiato sulla pancia ed il sorrisino ancora stampato sulla faccia. Gettato il telo per terra salì sul letto e senza dire una parola si impalò sul cazzo del marito. Non voleva fare l’amore. Stavolta aveva bisogno di scopare, aveva bisogno di godere, aveva bisogno di sesso animale: fu un rapporto feroce, quasi violento, con colpi forti e ritmati. Quando sentì il membro duro di Paolo pulsare e riempirla con fiotti caldi l’onda dell’orgasmo interrotto poco prima sul lettino risalì prepotente fino ad esplodere devastante; forti spasmi le attraversarono tutto il corpo, un verso strozzato le uscì dalla gola e si abbandonò tremante fra le braccia del marito che la stringeva e la baciava innamorato come mai prima.
“Ti aspettavo. Sapevo che saresti arrivata super eccitata” le disse il marito quando si fu ripresa, ancora accoccolata fra le sue braccia.
“Sei uno stronzo! E se fosse successo qualcosa? E se non mi fossi fermata? Se mi avesse scopato?” replicò lei un po’ irritata.
“Ero sicuro che non lo avresti fatto. Ma se fosse successo ti saresti comunque eccitata poi raccontandomi i dettagli e avremmo comunque fatto l’amore”
“Comunque sei uno stronzo!”
“Però mica male il tipo in sauna…” la provocò lui.
“Per niente. Anzi, stai attento che se non la smetti potrei farci un pensierino” stette al gioco Rossella, colpendolo con una leggera gomitata al fianco.
“Perché no. Potremmo andare in sauna domani…chissà che non lo troviamo ancora là”
Lei non rispose. Il pensiero di rivedere Daniel la imbarazzava, ma non riusciva a togliersi dalla testa le emozioni provate in quella strana avventura. Mai si era spinta così oltre con un altro uomo e pensava di non esserne capace, ma con Daniel era stato bello e naturale… “Chissà cosa sarebbe successo se non fossi fuggita” si ritrovò ad immaginare con fremiti di piacere che la torturavano fra le gambe al pensiero di quell’uomo nudo!

La mattina seguente pronta per l’ultima gita in moto con il casco sottobraccio, uscendo per raggiungere Paolo incrociò Daniel che si preparava per la colazione.
“Ciao” la salutò lui con un sorriso.
“Ciao” rispose Rossella abbassando lo sguardo imbarazzata.
“Ultimo giro?”
“Si. Ultimo giro, poi domani ripartiamo, purtroppo”
“Buon divertimento” le augurò Daniel dirigendosi verso la sala colazione.
“Daniel” lo fermò lei “Volevo scusarmi per ieri. Non avrei dovuto scappare così. Sono stata proprio maleducata, ma… ancora un attimo e non sarei più riuscita a fermarmi. Però amo mio marito e non lo tradirei mai!”
“Cara Rossella, sei una donna stupenda, sei bellissima, sei sensuale. Per me è stato un privilegio poterti conoscere ed ho anche avuto la fortuna di farti un bel massaggio. Avrei dovuto controllarmi e di questo devo scusarmi io. Quindi stai tranquilla, ok?”
“Sei un tesoro” rispose lei e lo ringraziò con un bacio.
“Comunque se quando torni hai voglia di una bella sauna…” azzardò lui ridendo e si allontanò stregato dal sorriso solare di quella donna.
Fu una giornata stupenda ricca di panorami mozzafiato e percorsi incantevoli attraverso i passi più belli delle Dolomiti. Abbracciata al suo Paolo sulla comoda moto da turismo si sentì felice, libera. Scherzarono spesso anche sugli eventi della sera prima, provocandosi a vicenda: si amavano e si desideravano ancora nonostante i tanti anni passati insieme, ma con il passare del tempo il rapporto aveva bisogno di essere mantenuto vivo e le fantasie erotiche diventavano più trasgressive e improbabili per loro due che non avevano mai avuto esperienze con altri partner. Ma il solo gioco di condividere quelle fantasie con il coniuge contribuiva ad accendere il desiderio che quel giorno li stava torturando tanta era la voglia di baciarsi e fare l’amore.

Tornarono alla base nel tardo pomeriggio, stanchissimi ma contenti. Fu Paolo a proporre un percorso rilassante al centro benessere e Rossella sospettò che il marito sperasse in qualche situazione trasgressiva. Decise comunque di seguirlo, anche se c’era il rischio di incontrare di nuovo Daniel. O forse sperava di incontrarlo? Cosa le stava succedendo? Era tutta colpa di Paolo e delle sue stupide fantasie!
Non sapeva se sentirsi più sollevata o più delusa trovando il centro benessere completamente vuoto. Seguì Paolo nella sauna dove si accomodarono affiancati. Anche Rossella come il marito si era legata il telo bianco ai fianchi lasciando così scoperto il seno stupendo che lui conosceva benissimo, ma dal quale non riusciva comunque a distogliere lo sguardo voglioso. Si rilassarono per qualche minuto, lei sdraiata sulla panca con la testa appoggiata sulle cosce del marito che aveva così l’occasione di accarezzarle i capelli con una mano e sfiorarle i seni liberi con l’altra.

Quando la porta si aprì e la possente figura di Daniel varcò la soglia della sauna, Rossella lo guardò e le parve di scorgere in quei bellissimi occhi blu un’ombra di delusione: probabilmente sperava di trovarla di nuovo sola, senza il marito. Dopo averla salutata si presentò anche a Paolo e si sedette sull’unica piccola panca: ora lei si trovava in mezzo ai due uomini, con il seno nudo che ormai non aveva senso coprire. Mentre i due uomini iniziarono a chiacchierare lei si sdraiò nuovamente con la testa sulle gambe di Paolo e le gambe rivolte verso Daniel il quale non disdegnava certamente qualche sbirciatina fra le gambe ripiegate, a malapena coperte dalla salvietta.
La mano di Paolo, impegnato a discutere con Daniel di motociclette, era scesa automaticamente a carezzarle un seno stimolando il capezzolo già turgido.
“Vuole marcare il territorio con l’altro uomo o lo fa per provocarmi?” pensò Rossella. “Se il suo intento è quello di mettermi in imbarazzo davanti ad un estraneo gli faccio vedere io!” e allungò le gambe appoggiando i piedi sulle cosce dell’amico il quale non perse tempo e iniziò un massaggio che partiva dalla pianta dei piedi e risaliva fino alle caviglie.
“Che porco di un marito!” pensò Rossella quando sentì l’erezione di Paolo crescerle sotto la testa e non riuscì a trattenere un sorriso compiaciuto. Le mani di Paolo ora stropicciavano apertamente entrambi i seni e i capezzoli duri, mentre Daniel incoraggiato dal tacito consenso dell’altro si avventurava più in alto con il massaggio fino a raggiungere le cosce. Rossella percepiva il membro di Daniel aumentare di dimensione e diventare duro coperto dal telo sotto il suo piede sinistro e anche lei si stava eccitando troppo: mai aveva avuto quattro mani che la massaggiavano in quel modo.
Paolo abbassò la testa per avvicinarsi al suo viso e si scambiarono un bacio passionale, profondo. Durante quel lungo bacio una mano, che non sapeva a chi appartenesse, aprì l’asciugamano che portava in vita scoprendo anche quella parte del suo corpo: ora era completamente nuda e stretta fra due uomini stupendi! Non si sentiva imbarazzata, anzi l’eccitazione stava salendo pericolosamente. Ancora incollata alle labbra del marito assaporava le sensazioni di quelle mani che ora la stavano torturando nelle zone più intime. Sembrava che fossero mille dita a sfiorarla tanto era inebriata da quel trattamento e dall’atmosfera lì dentro. Ma erano comunque in un luogo pubblico e si stavano spingendo troppo oltre la decenza, quindi, riprendendo il controllo, allontanò entrambi e si mise a sedere: “fa troppo caldo qui dentro, devo uscire” si scusò e, riallacciato il telo in vita uscì dalla sauna dirigendosi verso il piccolo idromassaggio. I due uomini la raggiunsero dopo pochi istanti immergendosi uno alla sua destra e l’altro alla sua sinistra. Nudi nel piccolo idromassaggio cercarono di recuperare un minimo di contegno, ma trovarsi vicini, stretti, i fianchi quasi a contatto, le gambe che si sfioravano non aiutava certamente. Paolo, chiacchierando indifferente con Daniel, con un braccio aveva circondato le spalle della moglie, mentre l’altra mano invisibile sott’acqua si insinuava ad allargarle le cosce e stimolare il clitoride. Rossella cercava di mascherare l’agitazione, ma il respiro accelerato tradiva il suo turbamento.
“Cosa ne pensi Daniel: non è stupenda mia moglie?” chiese spudoratamente Paolo.
“Ma sei scemo?” lo rimproverò subito lei.
“Penso che tu sia proprio fortunato” confermò l’altro e, guardando Rossella negli occhi: “Proprio la donna perfetta!” aggiunse rivolto a lei, facendola arrossire ancora di più.
Paolo, ancora con le dita infilate dentro di lei, avvicinò il viso a quello della moglie riempiendola di piccoli baci sul collo e le sussurrò all’orecchio in modo da non farsi sentire dall’amico:
“So che sei eccitata: non potrebbe essere l’occasione per provare a mettere in pratica almeno alcune delle nostre fantasie? Mi sembra l’uomo giusto e so che ti piace.”
Rossella non rispose, ma la sua espressione corrucciata lasciava trasparire il conflitto fra l’eccitazione che la torturava e i suoi saldi principi morali, fra il desiderio di lasciarsi andare e la vergogna di sembrare troppo zoccola, fra la curiosità di provare un’esperienza trasgressiva e la sua scarsa autostima e la sua insicurezza. Paolo conosceva bene i pensieri che passavano per la testa della moglie e sapeva di non poter forzarla troppo, ma l’occasione era irripetibile, quindi le prese la mano sinistra e se la posò sull’uccello duro sotto il livello dell’acqua, come per confermarle il proprio irrefrenabile desiderio di spingersi oltre.
“Dai…coraggio…provaci!” la incitò continuando a riempirla di baci. Rossella voleva accontentare il marito, ma soprattutto voleva provare a lasciarsi andare e assecondare le proprie fantasie erotiche. Si vergognava, non era da lei, ma, sapendo che Daniel era attratto da lei, si fece coraggio e posò la mano destra sulla coscia dell’uomo. Percepì i forti muscoli di lui irrigidirsi al primo contatto, ma poi la mano di Daniel, che aveva compreso la sua titubanza, si posò sulla sua accompagnandola a risalire la gamba fino all’inguine aiutandola ad avvolgere le dita sottili attorno al membro eretto. Rossella fu sorpresa dalla sensazione, fino ad ora solo immaginata, di stringere un cazzo in ogni mano. Si sentì potente, con due uomini in sua balìa, ma soprattutto era eccitata come non mai. Paolo non poteva vedere cosa succedeva sotto il livello dell’acqua, ma non aveva dubbi su dove fosse posata la mano della moglie e questo lo stava facendo impazzire di piacere. A Rossella era sempre piaciuta la sensazione della pelle vellutata che ricopriva il membro duro e venoso ed ora ne aveva uno in ogni mano. Aveva già visto Daniel nudo il giorno prima, ma tenerlo in mano era inebriante: lungo come quello di suo marito, ma più largo di diametro al punto che non riusciva a chiudere le dita attorno all’asta; era un membro vigoroso con grosse vene in rilievo e un glande largo. Entrambe le mani iniziarono un lento movimento su e giù lungo quei due bei cazzi nascosti sott’acqua mentre i due uomini accarezzavano tutto il morbido corpo di Rossella: le forti mani sfioravano delicatamente i lunghi capelli biondi, il viso, il collo, passavano sui grossi seni scendendo fino alla pancia e si incontravano là sotto dove si contendevano l’accesso all’intimità più nascosta. Il ritmo dei respiri aumentava, i fianchi ondeggiavano accompagnando i movimenti ritmici delle mani, l’atmosfera stava diventando rovente: era troppo rischioso continuare in quella zona pubblica dell’hotel.
“Che ne dite se beviamo qualcosa in camera nostra?” fu la proposta spudorata di Paolo.
Rossella rimase sconvolta dalla mossa del marito: allora aveva proprio intenzione di varcare quel limite? Fino a dove era disposto a spingersi? A lei piaceva Daniel, ma non era sicura di potersi abbandonare fra le braccia di un estraneo, di condividere con lui quella complicità indispensabile per creare intimità. Alzò gli occhi verso Paolo che la stava fissando intensamente e le bastò per capire che quello era un gioco fra loro due: il terzo era solo uno strumento e fu certa in quel momento che sarebbe bastato un suo cenno in qualsiasi istante per interrompere tutto. Questa sicurezza la tranquillizzò e le diede il coraggio di assecondare il marito in quel gioco: si alzò e, passando davanti a Daniel, uscì dalla vasca dirigendosi verso la propria camera coperta con l’asciugamano.

I due uomini stavano sorseggiavano un bicchiere di spumante, in piedi accanto al letto con la salvietta legata in vita quando finalmente Rossella uscì dal bagno completamente nuda: era bellissima.
Si avvicinò a Paolo e, dopo avergli tolto il flûte dalle mani e vuotatolo in un sorso, gli gettò le braccia al collo e si perse in un lungo bacio passionale. Si voltò poi verso Daniel avendo finalmente il coraggio di fissare quei profondi occhi blu, vuotò anche il suo bicchiere e regalò anche a lui un bacio prima di stendersi sul letto. I due uomini ora completamente nudi la raggiunsero sul letto e quattro mani si gettarono sul corpo di quella donna sensuale, distesa fra di loro, ad occhi chiusi. Ci volle poco per riportare l’eccitazione al massimo. Alle mani si aggiunsero due lingue che assaggiavano tutta la superficie soffermandosi nei punti più sensibili: Daniel leccava, succhiava, mordicchiava i capezzoli turgidi, Paolo fra le gambe di lei la stava facendo impazzire di piacere percorrendo con la lingua l’apertura fra le labbra tumide, solleticando il clitoride mentre due dita penetravano quell’apertura umida. Quel trattamento portò velocemente Rossella all’orgasmo: inarcò la schiena, strinse le gambe con forza, attraversata da tremiti e spasmi lungo tutto il corpo. Paolo conosceva bene quella reazione della moglie ed ogni volta lo faceva impazzire vederla perdere il controllo per il piacere. Le dolci carezze dei due uomini accompagnarono il recupero delle energie mentre gli spasmi si affievolivano. Rossella si sentiva bene, non avrebbe creduto di riuscire a lasciarsi andare fino a godere davanti ad un estraneo, ma era stato molto intenso. Contrariamente a quanto aveva sempre creduto, trovarsi al centro delle attenzioni di due uomini non la faceva sentire come una puttana, anzi si sentiva più come una Dea: venerata, adorata, desiderata. Allungò le mani ad avvolgere i due membri duri ed eretti: fino a dove poteva spingersi? Cosa si aspettavano da lei? Si girò a guardare suo marito come a chiedergli di prendere l’iniziativa e lui non si fece pregare: la fece voltare verso di sé, sdraiata su un fianco di fronte a lui dava le spalle a Daniel che le carezzava la schiena e le natiche. Paolo l’avvolse fra le braccia baciandola, una mano dietro la testa a stringerla a sé. “Tranquilla, fidati di me, sei stupenda, ti amo da morire” le ripeteva continuamente mentre passava un profilattico all’amico. Stretta nell’abbraccio rassicurante di Paolo, la bocca incollata alla sua, lasciò che l’altro le allargasse delicatamente le gambe per avvicinare il grosso membro all’apertura ancora bagnata e sensibile per l’orgasmo appena vissuto. L’affondo di quel bastone nodoso le tolse il fiato. Le sembrava di essere stata penetrata da qualcosa di veramente enorme. Era la prima volta che un uomo diverso da suo marito la scopava! Daniel iniziò un movimento lento, dentro e fuori, sfilando tutto il cazzo fino alla punta per poi infilarlo completamente fino alla base. Ad ogni affondo le sembrava di essere allargata sempre di più e ad ogni colpo lei emetteva un gemito sensuale, come se l’aria le venisse spinta violentemente fuori dai polmoni. Voleva rendere questa esperienza indimenticabile anche per suo marito quindi si mise carponi con le ginocchia e i gomiti appoggiati al materasso in modo da poter prendere in bocca il membro di Paolo sdraiato davanti a lei. Mentre lei succhiava e leccava l’asta che conosceva bene, Daniel in ginocchio dietro di lei ammirando lo spettacolo di quel culo rivolto verso l’alto, ricominciò a penetrarla con colpi lenti e ritmati.
In quella posizione sembrava a Rossella che la verga di Daniel la penetrasse ancora più in profondità arrivando quasi allo stomaco. Non era facile coordinare i movimenti fra i colpi da dietro e la bocca attorno al cazzo di Paolo: come facevano nei film hard ad andare a ritmo? Forse per la situazione trasgressiva, forse per la vista della moglie scopata alla pecorina da un altro, bastarono pochi minuti a Paolo per raggiungere l’orgasmo e riempire la bocca di Rossella con fiotti di seme caldo. Per la prima volta lei si impose di trattenere il seme in bocca e lo ingoiò tutto pulendo anche le ultime gocce attorno al pene che stava tornando flaccido.
Si sentiva fiera di sé, era riuscita a sorprendere ancora una volta il suo amato Paolo che ora la fissava con occhi pieni di amore e ammirazione. Ora poteva concentrarsi sul proprio piacere e quello dell’amico che era ancora dentro di lei, quindi lo fece distendere sul letto per essere lei a cavalcarlo nella posizione che di solito preferiva per raggiungere l’orgasmo.

Paolo non credeva ai propri occhi: nessuno dei film porno che aveva visto era stato eccitante come vedere sua moglie che, posizionatasi a cavalcioni dell’amico, allargate le gambe e impugnato il grosso membro, lo stava guidando all’ingresso bagnato della vagina facendolo scorrere più volte fra le labbra gonfie per poi calarsi ed accoglierlo completamente dentro di sé. Che spettacolo! Con le mani appoggiate al petto di Daniel lei si muoveva su, giù, su, giù… con i grossi seni ondeggianti al ritmo degli affondi, gli occhi chiusi e la bocca leggermente aperta per il respiro affannato. Era vicina al culmine quando, aperti gli occhi, fissò suo marito intensamente come a dirgli: “E’ questo quello che volevi? Questo è il mio regalo per te, solo per te!” e impalatasi completamente con un ultimo affondo esplose nell’orgasmo più stravolgente che avesse mai provato: dalla gola le uscirono gemiti soffocati di piacere, il corpo sconquassato dai sussulti e le gambe in preda a fremiti inarrestabili. Anche Daniel stimolato dalle contrazioni delle pareti vaginali, venne copiosamente riempiendo il preservativo.
Rossella stremata si abbandonò fra le braccia di Daniel che andava afflosciandosi ancora dentro di lei.
Paolo fu assalito dalla gelosia nel vederli così: le coccole dopo il sesso erano la parte più intima che non avrebbe mai voluto dividere con nessun altro, ma capì che era stata un’esperienza travolgente per Rossella e non poteva fargliene una colpa. In quel momento si rese conto di quanto amasse quella donna e quanto il sentimento fosse ricambiato.

Una volta ricomposti, dopo aver salutato Daniel, si abbandonarono in un tenero abbraccio sotto le coperte cercando di condividere le sensazioni di quell’avventura. Tutte le paure che avevano bloccato Rossella si erano frantumate nello sguardo innamorato di Paolo. Anche lei si sentiva ancora più innamorata di suo marito e non si era assolutamente pentita delle scelte fatte. Quella avrebbe potuto essere la prima di tante altre esperienze che, se vissute come un gioco fra loro due, potevano rafforzare il legame e la complicità della coppia.
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