Prime Esperienze

Ventiquattro


di verpad
31.07.2022    |    12.301    |    19 9.7
"Non ricordo nemmeno il suo vero nome, l’ho chiamato tutta sera “Ventiquattro“..."
Che dolore agli occhi. Come aghi infilzati nelle pupille. Dev’essere la luce che filtra attraverso le imposte e mi ferisce le palpebre. Che ore sono? Forse ho esagerato con il vino ieri sera. Adesso che mi sto risvegliando riaffiorano alcuni flashback della serata. Ora ricordo! Eccolo lì, sdraiato sul letto, ancora addormentato, nudo. Non ricordo nemmeno il suo vero nome, l’ho chiamato tutta sera “Ventiquattro“. E non per la sua età! Guardalo lì: anche a riposo, adagiato sulla pancia, è un cazzo enorme. É la prima volta che scelgo un uomo per il suo uccello, ma quando l’ho visto sul sito mi hanno colpito le foto di quel bel membro lungo, grosso, depilato, pulito, giovane. Il suo nickname, “bigdick24”, non è un’esagerazione. Non l’ho misurato, ma non ne ho mai visti di così grossi. E nonostante i suoi trent’anni lo sa usare bene: le immagini della notte appena trascorsa sono offuscate, ma ho ben presente il ricordo dei miei ripetuti orgasmi.
Certo non è il più brillante fra gli uomini. La cena è stata un disastro e il vino, troppo vino, mi ha aiutato a sopportare una conversazione poco interessante. Questo ragazzo superdotato non riesce a mettere insieme due frasi di senso compiuto, ma d’altra parte con tutto il sangue che gli serve là sotto è comprensibile che al cervello possa mancare ossigeno.

Quasi non mi riconosco, non sono mai stata così. Nei miei primi quarantacinque anni sono stata con un solo uomo: fidanzati giovanissimi e poi felicemente sposati fino a quando ci siamo separati. Ero innamorata di lui e credo di esserlo ancora, ma la convivenza era diventata troppo pesante. Il sesso fra di noi è sempre stato importante e non ho mai avuto bisogno di cercare altrove, ma negli ultimi anni lui è cambiato. Ha iniziato a parlarmi di alcune sue fantasie in cui mi voleva a letto con altri uomini. Lui che è sempre stato gelosissimo mi stava proponendo di tradirlo! Anche il suo desiderio sembrava calato a tal punto che non aveva un’erezione decente da tempo e non facevamo più l’amore come una volta. Mi rassegnavo a soddisfare le mie necessità da sola mentre lui era al lavoro, masturbandomi come una ragazzina per poi sopportare un ingiustificato senso di colpa.
Ora che ripenso al nostro rapporto mi manca quella complicità che abbiamo costruito in tanti anni. Credo anche di essere stata troppo egoista non sforzandomi di capire i segnali che lui mi stava inviando. Un uomo alla soglia dei cinquant’anni può avere qualche difficoltà “fisiologica” o un calo del desiderio. Anche le fantasie sessuali possono cambiare avanzando con l’età, ma io questo non ho voluto ammetterlo e, invece di assecondarlo, l’ho ingiustamente accusato di colpe che forse non aveva.
Quelle stesse fantasie che allora mi scandalizzavano ora…

Dopo la separazione sono caduta in una crisi depressiva e per mesi mi sono chiusa in casa a piangermi addosso. Mio marito, nonostante tutto, ha cercato di aiutarmi a uscirne, ma le sue attenzioni aumentavano solamente il mio senso di colpa.
Poi, per caso, ho incontrato Marco, un nostro vecchio amico che da adolescenti mi faceva il filo. Rivederlo mi ha riportato a quegli anni spensierati, alle serate allegre con gli amici e così siamo usciti a cena e siamo finiti a letto. Il primo uomo con cui ho scopato oltre a mio marito è stato l’amico che probabilmente ha sognato per tutta la vita di fare l’amore con me! Quella sera è stato un sesso meccanico, freddo, non ho nemmeno goduto e credo che anche lui sia rimasto deluso. Infatti non l’abbiamo mai più rifatto. Ma per me è stato liberatorio! Da quel momento mi sono sentita libera. Libera dalla paura e dall’insicurezza.
Quella scopata è stata lo spartiacque fra la mia “vita prima” e la mia “vita dopo”. Da quel giorno mi sono convinta di essere ancora attraente e di poter provare piacere anche dopo la fine del mio matrimonio. Ho avuto così una serie di esperienze che mai avrei immaginato di poter vivere.

Nella mia “vita dopo” sono stata a letto con un collega di lavoro che ci provava da tempo e ho goduto per la prima volta facendo sesso senza sentimenti, senza amore. Pensavo che non fosse possibile, invece è diverso, ma per certi versi più intenso.
Sono stata per la prima volta con una donna, una ragazza che incontro spesso al supermercato dove faccio la spesa. Quando ha saputo della separazione ha insistito per offrirmi un aperitivo. Ho capito subito le sue intenzioni. Mi ha sempre incuriosito sapere quello che si prova con una donna, ma non ho mai avuto il coraggio di provare. Così ho colto l’occasione e mi sono ritrovata fra le sue lenzuola, avvinghiata a quel giovane corpo. Carezze. Baci. Capezzoli turgidi. La pelle liscia e vellutata. La mia bocca sul suo sesso profumato, la sua lingua ad assaggiare i miei umori in un sessantanove da capogiro.
Fare l’amore con una donna è dolce, sensuale, intimo. Perché non l’ho provato prima? Di sicuro mio marito non si sarebbe rifiutato di assistere ad un tale spettacolo. Mi è piaciuto e ho goduto tanto. Non ho più voluto incontrarla. Temevo di non riuscire più a farne a meno. Ma lei è troppo giovane, è giusto che si innamori di una ragazza con la quale progettare una famiglia.

Tutti questi ricordi mi stanno facendo eccitare. La mano è già sparita sotto le mutandine. Quanto sono bagnata. Che voglia di godere. Quello lì sta ancora dormendo. Però prima che se ne vada voglio approfittarne ancora una volta. Voglio sentire quel mostro crescere e irrigidirsi nella mia mano. Gli occhi chiusi, una mano fra le mie cosce aperte a strofinare il clitoride sensibile, l’altra avvolta attorno al grosso cazzo del bel addormentato, torno a ripercorrere le avventure della mia “vita dopo”.

Ho scopato con altri uomini, alcuni appena conosciuti.
Uno di loro mi ha convinta a provare il sesso anale che con mio marito ho sempre rifiutato per paura del dolore. Ebbene sì: l’ho preso nel culo da uno sconosciuto! Non posso dire che mi sia piaciuto, ma è stato comunque eccitante e mi ha fatto sentire un po’ troia.
Mai però come la volta che ho fatto sesso con due uomini contemporaneamente. Mi hanno avvicinata in piscina dove mi alleno regolarmente, mi hanno offerto da bere e, attratta da quei due possenti fisici da nuotatori, li ho seguiti a casa di uno di loro. Una nottata interminabile con due stalloni infaticabili. Credevo di non uscirne viva. Abbiamo sperimentato un’infinità di posizioni. Mi hanno fatto godere con le mani e con la lingua. Ho succhiato l’uccello a uno mentre l’altro mi scopava a pecorina. Non so quanti orgasmi mi hanno procurato prima di ricoprire le mie grosse tette con il loro seme caldo. Non saprei dire se mi sono sentita più una puttana o una dea fra quelle quattro braccia muscolose, ma…quanto ho goduto!

Poi, come sempre, finito il sesso della mia “vita dopo”, quando resto sola, mi assale la malinconia e spesso scoppio in lacrime. Mi rendo conto di quanto mi manca mio marito, quanto mi manca dopo aver fatto l’amore restare abbracciati nel letto fino ad addormentarsi. Ah, se potessi tornare indietro… come sarebbe stato bello esplorare con lui questo mondo di trasgressione e passione. Come sarebbe stato più eccitante averlo accanto sperimentando per la prima volta il sesso con un altro uomo, con due uomini, con una donna, con un’altra coppia… Si sarebbe eccitato da morire, avremmo fatto l’amore dolcemente e poi… avremmo condiviso le emozioni raccontandoci le sensazioni provate, forse ridendo di qualche sciocchezza, forse sussurrandoci parole affettuose.

Oddio! Ventiquattro mi sta osservando mentre mi tocco e gli faccio una sega. Sorride. É proprio un bel ragazzo. Ho voglia di godere ancora su quel cazzo che adesso è duro come il marmo. Non riesco ad avvolgerlo completamente con le dita tanto è largo. E quanto è lungo! É troppo invitante. Voglio assaggiarlo. Riesco a malapena ad avvolgere tutto il glande con le labbra… meglio lavorare con la lingua stimolando il frenulo, la parte più sensibile. So di essere brava con la bocca, me lo diceva sempre mio marito. Anche Ventiquattro sembra apprezzare, sta ansimando. Ma io lo voglio dentro di me. Non dovrebbe essere difficile, sono talmente bagnata... Cazzo, che dolore. Non è ancora tutto dentro e già lo sento fino allo stomaco. Meglio rallentare. Per fortuna se ne sta lì buono, sdraiato sotto di me e non mi forza ad impalarmi completamente. Ho bisogno di abituarmi a queste dimensioni prima di calarmi del tutto. Ecco. Finalmente il dolore lascia il posto al piacere. Bravo Ventiquattro, continua a giocare con i miei capezzoli, mi piace. Se cerco di sollevarmi sfilandolo quasi tutto sembra di venire risucchiata dall’interno. É sempre stata la mia posizione ideale, posso cavalcare al ritmo che preferisco e muovermi cercando il massimo piacere. Certo un cazzo del genere non l’avevo mai provato, ma ora che mi ha allargata per bene… quanto mi eccita montarlo. Penso che non manchi molto, sto per venire… Aspetta. Cosa fai? Perché mi sposti? Ero così vicina. Cosa succede Ventiquattro? Ti sei svegliato finalmente? Ho capito che ti piace scoparmi a pecorina, me lo ricordo dalla notte scorsa. Piano però, inseriscilo lentamente o me la rompi.
Eccomi qui, la faccia sul cuscino, il culo per aria, la figa sfondata da quel grosso palo e per di più un dito nel culo. Ho capito che gli piace il culo. Ci ha provato ieri ad infilarmi quel coso nel buchino dietro, ma mi sono rifiutata. Siamo matti? Però il dito che gioca con lo sfintere mentre mi scopa con affondi ritmici mi piace.
Non riesco a non pensare a mio marito. Quanto gli sarebbe piaciuto essere qui in questo momento. Quanto vorrei che fosse qui a tenermi il viso fra le mani e baciarmi mentre Ventiquattro mi prende da dietro. Era una delle sue fantasie che a quel tempo mi infastidivano tanto e invece adesso... Vorrei averlo qui davanti a me, nudo, per prenderglielo in bocca, leccarlo e succhiarlo fino a farlo godere fra le mie labbra. Ogni volta che faccio sesso con qualcuno in questa “vita dopo” il pensiero di mio marito si ripresenta sempre nel momento culminante, come se mi servisse per lasciarmi andare al piacere e raggiungere l’orgasmo. Anche adesso l’immagine del suo membro che pulsa fra le mie labbra e mi riempie la bocca mi porta al limite. Non resisto più. Affondo la faccia nel cuscino per silenziare il mio piacere. Le gambe tremano incontrollate, il sesso mi pulsa. Credo che anche Ventiquattro stia per venire, sta aumentando il ritmo e lo sento ansimare rumorosamente. Ecco. Si arresta. Mi godo le contrazioni del grosso membro dentro di me che mi riempie con interminabili schizzi caldi.
Si sta afflosciando stretto ancora fra le mie cosce. E bravo Ventiquattro, anche stavolta mi hai fatto godere con il tuo bastone, ma toglilo prima che ti torni duro: ancora un giro su quella giostra e resterei talmente indolenzita e arrossata da non riuscire a camminare.
Il ragazzaccio mi assesta uno sculaccione sulla natica prima di chiudersi in bagno. Non so se lo rivedrò in futuro. Sarebbe solo sesso, ottimo sesso, ma niente più. Ovviamente non cancellerò il suo numero di telefono, potrebbe tornare utile.

Voglio restare qui sdraiata sulla pancia, il viso nascosto nel cuscino per nascondere la solita lacrima che immancabile affiora dopo l’orgasmo. É il momento più triste, quando più mi mancano le coccole e l’abbraccio di mio marito. L’amante occasionale, finito il rapporto, si sistema, mi saluta e se ne va: non ha la necessità di farmi sentire amata. Mi manca il “ti amo” dopo il sesso. Mi manca la complicità che solo tanti anni vissuti insieme possono costruire. Se solo avessi la macchina del tempo per tornare indietro! Sorprenderei mio marito con la nuova me: più sensuale, più disinibita, più trasgressiva. Adesso che ho compreso cosa vogliono gli uomini, lo farei impazzire di desiderio. Gli proporrei anche di aprire un profilo di coppia sul sito per conoscere altre coppie, singole e singoli. Se solo potessi…
Chissà se tornerebbe con me. So per certo che non ha un’altra donna e sono quasi sicura che mi ami ancora. Forse, un giorno, non ci saranno più una “vita prima” e una “vita dopo”. Ci sarà solo una “vita nuova”. Insieme. Felici.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Ventiquattro:

Altri Racconti Erotici in Prime Esperienze:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni