Il mio sogno erotico

La telefonata di Roberto mi aveva parecchio allarmato:" ti prego raggiungimi al bar della stazione, ho paura di essermi cacciato in un grosso guaio". Cosi dopo aver indossato una giacca mi diressi velocemente al il punto di incontro. Trovai li il mio amico, sguardo perso nel vuoto e una tazzina di caffe' tra le mani tremanti; gli chiesi subito cosa fosse successo e lui, come in trance incomincio' a parlare

"Ieri mi trovavo in autostrada, non ti diro' quale per ragioni che capirai in seguito: arrivato nei pressi di un'area di servizio molto grande e conosciuta, decisi di fermarmi per un caffe', bevuto il quale cominciai a passeggiare tra i viali nel grosso parco che la caratterizza. Il luogo e' molto frequentato, sia da camionisti per le pause, sia da automobilisti che cercano facili avventure, specie con questi ultimi, soprattutto dall'imbrunire in avanti,vista la scarsa illuminazione del luogo. Camminando raggiunsi un posto decisamente poco illuminato dove si intravedeva un'auto parcheggiata e una figura umana appoggiata verosimilmente ad un albero. Avvicinatomi al tipo, sbottonai la patta dei pantaloni e tirai fuori il cazzo ormai rigido che questi afferro' prontamente cominciando a masturbarmi. A mia volta afferrai il suo e feci la stessa cosa; appoggio' le sue labbra sulle mie e in un attimo le.lingue cominciarono a intrecciarsi.
Mi inginocchiai e cominciando a pompargli il cazzo avidamente...ingoiandolo il piu' possibile mentre mi teneva la testa con le mani e mi incitava a prenderne di piu', sempre di piu'; presi da tutto cio' non sentimmo l'avvicinarsi di un veicolo che inprovvisamente accese gli abbaglianti e si fermo' davanti a noi illuminandoci a "giorno". Il tipo, preso dal panico mi spinse via con violenza e mentre cercava di rivestirsi goffamente scappo'. Io mi ritrovai gambe all'aria e nudo dalla cinta in giu': riuscii a tirarmi su mettendomi ginocchioni mentre sentii distintamente il rumore di due portoere che si richiudevano e una voce dire: "Guarda guarda cosa abbiamo qui....una troietta vogliosa di cazzo". La luce intensa mi impediva di vedere chi stava parlando ma improvvisamente dal lato del paraurti apparvero due gambe, avvolte in un bel paio di stivali neri...e poi con mio sommo terrore apparve anche il resto del corpo: solo in quel momento realizzai che erano poliziotti!! La pattuglia della stradale era arrivata a fari spenti e molto lentamente, come uno squalo sulla sua preda. Appoggiandomi al cofano cercai di rivestirmi mentre mi alzavo e goffamente balbettai delle scuse ma il piu' anziano dei due disse: " non preoccuparti, cercavi un cazzo...e ne hai trovati due..!" Pensai di aver sentito male, anche per via dell paura che mi attanagliava la gola ma il poliziotto avvicinatosi a me, mi spinse verso terra premendo la sua mano violentemente sulla mia spalla, costringendomi a inginocchiarmi. Ora potevo vedere chiaramente due figure, uno sui 50 anni e uno piu' giovane...un bel ragazzone a cui era difficile dare un'eta', entrambi con il cazzo fuori dai pantaloni della divisa. Ero incredulo, un sogno erotico inseguito per tutta la vita si stava avverando e io, paralizzato dalla paura non me lo stavo godendo. Il cazzo del piu' anziano era a 1 cm dal mio viso...e mi sentii ordinare di succhiarlo: puzzava di orina e sudore ma senza discutere cominciai a succhiarlo con gusto e tra un gemito e l'altro gli sentii dire: "Vieni ragazzo...la troietta ci sa fare"
Mi ritrovai due cazzi da succhiare e come in trance li afferrai enrrambi succhiandone a fondo uno e mastrurbando dolcemente l'altro, dando il cambio spesso e ad ogni colpo di bocca e di lingua li sentivo gemere e ansimare forte, poi improvvisamente l'anziano mi prese per le ascelle, mi alzo' da terra e mi piego' sul cofano della macchina: si sputo' sulla mano una bocconata di saliva e me la passo' sul buco, poi appoggio' il cazzo e con un colpo secco entro' per meta': non ebbi tempo di prendere fiato dal male che con un secondo colpo lo infilo' fino alla radice e subito comincio' a pompare. Tra un grido e l'altro mi sbatteva con decisione e nonostante la paura godevo come un pazzo: mi riempiva completamente e a ogni colpo sentivo le sue palle picchiare sulle mie chiappe. " vieni ragazzo, mettiglielo in bocca" disse con sicurezza e il ragazzotto mi giro' la testa da un lato con una mano, mise il suo cazzone davanti alla mia bocca e io nn mi feci attendere, cominciai a pomparlo con gusto. Per interminabii minuti i due mi riempirono di cazzo, facendomi godere come una vera vacca e a un certo punto sentii il vecchio cominciare ad accelerare il ritmo e con un grugnito scaricarmi nel culo fiotti di crema rovente., Alla vista dei rivoli di sborra che mi uscivano dal culo e imbrattavano il cazzo del suo collega, il giovane conincio' a spruzzarmi sborra bollente in bocca, tanta che fui costretto a sputare per non soffocare. Gocciolante, frastornato e impaurito, li guardai rivestirsi in silenzio e prima di riprendere la strada, il vecchio ii disse: " se ti va di fare il pieno di nuovo, fatti ritrovare da queste parti, in futuro". Li guardai allontanarsi, ansimante per la paura e il godimento e preso dalla paura che chissa'come avessero annotato il mio numeeo di targa, finii di rivest irmi e scappai via velocemente

Lasciai Roberto al bar, dopo aver cercato di confortarlo e rassicurarlo che la sua auto era troppo lontana e difficile da ricondurre a lui. Avevo il cazzo che mi scoppiava a causa del racconto: era incredibile aveva avuto la fortuna di vivere il mio sogno erotico! Mi ripromisi di fare qualche giretto in piu' in autostrada, in futuro